... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

martedì 22 dicembre 2009

Specialmente normale..

Capita che quel ragazzino viola della Valdinievole che tanto avevi sostenuto quando non la insaccava neanche a porta vuota finisca per vestire la maglia più simpatica che si possa trovare nel campionato di calcio.. e allora quella fuga.. quel piccolo tradimento è meno grave.. finisci per scusarlo quasi.. come appunto quando non la metteva dentro neanche da due metri.. perchè in fondo ti piaceva l'idea che la tua Fiorentina stesse rinascendo grazie a due giovani talenti e un pò te l'ha fatta storcere la bocca quando ha salutato la Fiesole.. la maglia della Samp, il Pazzo, l'ha indossata perchè probabilmente l'aria di Firenze non era più quella dell'inizio.. quella che sapeva di un amore eterno.. un tifoso viola che gioca per la Fiorentina.. un binomio da non poter pensar mai di spezzare.. invece il tempo porta avanti le sue ragioni che spesso son divergenti con quelle del cuore.. e la Samp cmq non è un'altra squadra.. è la Samp.. almeno per me.. è un pò come se fosse rimasto a Firenze.. tanto a Marassi almeno un paio di volte s'ha d'andare e se in blucerchiato ci corre pure un viola tanto meglio..
Capita che per straordinari incroci del destino c'è qualcuno che tiene vivo e forte il legame, che solo io so esistere ovviamente, tra il Pazzo e me.. è una persona speciale.. ma normalissima allo stesso tempo.. che il viola l'ha sempre respirato, e di viola ha riempito il suo passato e adesso pure il suo presente e il suo futuro, pubblico e privato, mettendosene un bell'esemplare in casa nonostante quel gobbo del suo marito.. è una nina morena che sta cullando dentro un dono altrettanto speciale per il suo futuro, una gioia che la rende sempre più bella e forte nonostante un destino, splendido e crudele allo stesso tempo le imponga prove che farebbero male a chiunque.. ma so che sarà forte quanto deve.. ne ho la certezza..
Non pensi ovviamente ci possa esser posto per pensieri che al momento non posson reggere il confronto con altri.. ma ti sbagli.. perchè hai a che fare con una persona specialmente normale.. che con un piccolo gesto dimostra quanto riesce a esser importante.. un bacione Nina.. buon Natale.. il resto, lo sai, son parole superflue..

domenica 20 dicembre 2009

se lo sanno in Finlandia ci prendono per il culo una settimana a fila..

Son quei sabati così, che son inutili già prima di partire.. troppo accattivante l'anticipo serale coi rossoneri per poter far finta di niente e poco interessante questo ultimo sabato prima di natale.. Esco dall'iper che son passate da poco le nove, il buio riportato a giorno dalla neve e il parcheggio deserto mi mettono di buon'umore.. penso che non può certo nevicare per giorni e domani sera il big match saluterà il duemilanove calcistico senza problemi.. intanto nn smette di nevicare e la mattina dopo è una vera impresa metter la macchina in carreggiata.. riesco a partire che il termometro punta i meno dodici.. roba da pazzi.. mi va in tilt pure l'ABS.. ma arrivo sano..
la mattina passa via liscia senza problemi e non potrebbe essere diversamente visto che l'interesse è rivolto altrove.. alle cinque del pomeriggio il primo campanello d'allarme: non nevica ma sta ghiacciando ogni bene... ma tanto quei ragazzi all'artemio sanno come fare.. avran preso le brave precauzioni, mica ha nevicato a sorpresa.. e non siamo certo un paese del terzo mondo..
Ore 17:10 Samu arriverà tardi ma ci sarà.. una notizia che rientra nella media.. la normalità mi placa l'ansia da rinvio.
Ore 17:30, Paolino, il ventiduenne per una sera, mi chiama allarmato: voglion giocare a porte chiuse per inagibilità degli spalti.. ma non eravamo nel 2009? in Italia?
Ore 18:00 Radioblu ufficializza il rinvio della gara a Gennaio.. e solo grazie a Renzi che si è impuntato con Galliani che causa partenza per le festività natalizie dei brasiliani prevista la domenica pigiavano i piedi per le porte chiuse.. con tanto tantissimo rispetto dei tifosi..
Stamani altra mezz'ora per partire dalle ghiacciaie di Vingone e poi dopo l'ennesima domenica consacrata al socio consumatore il rientro diretto nel letto è stato allietato da questo Catania corsaro a torino.. sponda Juve.. ma quante gioie mi sta dando Ferrara.. la speranza adesso è che nessuno lo tocchi.. sia mai l'esonerano.. a me questa Juve qua comincia quasi a garbare...

sabato 19 dicembre 2009

Ri-Bayern..

Ieri sera, come telecomandato da qualcuno che si diverte nel muovervi a mia insaputa, son rientrato in casa che era da poco passata la mezza e son stato catturato dall'inizio di Hooligans.. una rilettura di un epoca non troppo lontana di una Londra intrappolata da un movimento che trova terreno fertile sui gradoni delle curve e fa della violenza e del rispetto del più forte le proprie caratteristiche.. la regola è solo una: rimani al tuo posto.. non indietreggiare e combatti.. e su questa si sviluppano tutti gli scontri.. la partita è un falso interesse.. è il motivo sul quale poi far forza e cercare lo scontro con i tifosi avversari.. poi, davanti a una morte, si capisce che esiste anche un momento per rinunciare.. per non tener duro a tutti i costi.. e cercar di dare un senso diverso a tutto quel che ci circonda.. mi fa impazzire la scena in cui tutti, durante l'orario di lavoro, riescono a collegarsi, vedere, sentire alla radio il sorteggio di FA Cup.. sorteggio che mette il West Ham di fronte al Millwall.. dopo dieci anni finalmente si torna a incrociare i nemici più odiati.. e l'attesa, l'ansia e la massima attenzione dei momenti precedenti al sorteggio fanno percepire la solennità e l'importanza della storia.. un pò come oggi a mezzogiorno quando davanti al mio armadietto ho risposto a Samu che mi chiedeva lumi dell'abbinamento dell'ottavo di finale..la mia corsa in sala riunioni mi ha fatto pensare a ieri.. e quei cinque minuti di diretta su Sky li ho seguiti con la tensione giusta.. con l'idea malsana che il Bayern sarebbe stata si un'ingiustizia visto il nostro primo posto ma anche una grande opportunità per riprendersi quel che avevamo perso un anno fa.. quando finalmente si è illuminata la scena è apparso il telecronista che ha esordito con un: peggio così per le italiane non poteva andare.. e la madonna purtroppo è venuta giù da sola.. però la speranza si chiamava Allianz Arena.. e così è stato.. le telefonate di rito si son sprecate e il pensiero a ieri sera è stato rapido e immediato.. certi sentimenti son trasversali.. hooligans o meno.. adesso il più è aspettare il 17 febbraio 2010..

giovedì 17 dicembre 2009

la tensione del titolare..

sabato 19 dicembre.. ore 19.00..
Freddo cane in zona stadio..
Ogni tanto qualche goccia d’acqua, rara e portata dal vento, rallenta la caduta trasformadosi in nevischio che svanisce non toccando neanche terra.. i tre parcheggiano non lontano dal solito luogo.. ritrovo abituale del gruppetto A dopo, la focacceria li vede arrivare mani in tasca, bavero alzato, rigirati nelle loro classiche sciarpette viola.. tra due ore i nostri eroi scenderanno in campo per difendere l’orgoglio di una città, rimpinguare una classifica leggermente sotto tono che non rende merito a questo scorcio di campionato prima che il Natale prenda il sopravvento.. il ragazzetto del pistoiese, Giacomo da Pontepetri, sembra apparentemente tranquillo, non è proprio un habitué, ma il colore che ama di più è quello viola nonostante abbia passato l’infanzia circondato da strisce di qualsiasi colore.. addenta la prima focaccia senza troppa fame.. la tensione si sente e stringe lo stomaco, ma parla.. commenta i risultati dell’anticipo pomeridiano e l’intervento del patron a La7.. la solita merda sparataci addosso rispedita al mittente con la classe che contraddistingue da sempre la famiglia Della Valle.. mi giro a destra verso Paolino e intravedo leggera la tensione che sale.. non mangia.. sono anni ormai che non rientra in Fiesole e l’assaggio col Parma sembra averlo più destabilizzato che rinforzato.. non tien ferme le pupillle.. guarda ogni dove, lo stomaco è chiuso e l’ansia, l’attesa lo rende un nervo unico, gli si legge in faccia che la sente la partita, il ciccio.. non v’è dubbio e non lo nasconde.. ci guarda esterrefatto e incredulo quando addentiamo la seconda piadina.. fosse per lui sarebbero già due ore che aspetta seduto sui gradoni della Fiesole l’ingresso dei nostri eroi..
Ore 20.00..
Il terzetto muove verso piazza Ottaviani.. lentamente.. Giacomo tiene il passo mentre Paolino sembra mosso da una fretta ingestibile ci precede di almeno due metri.. le mani in tasca per il freddo e la bocca contro la sciarpa, sembra assaggiarlo quel viola.. lo stringe coi denti in attesa di varcare il tornello..
Ore 20.25..
Dopo la breve sosta caffè e ammazzacaffè i tre si ritrovano ora incodati al tornello di sempre.. guai a cambiare anche le piccole abitudini.. stesso tornello da che son stati montati.. sia mai.. Giacomo davanti.. alessandro nel mezzo e a seguire Paolino che sembra borbottare una nenia.. non si capisce se è un cantilenare nervoso.. ripete dei numeri… ma il freddo, le sciarpe e il sottofondo della curva che accompagna l’ingresso dei tifosi rendono impercettibili le parole appena soffiate contro la sciarpa dal buon Paolino..
Ore 20.32..
Codice a barre verso l’alto.. croce verde, Giacomo entra, mostra il documento, lo steward manco lo guarda.. il pistoiese guadagna metri verso l’outlet laggiù subito sotto la Fiesole seguito a ruota da Alessandro.. Paolino, teso e scuro in volto, inserisce una prima volta l’abbonamento al contrario.. lo stew e la coda dietro di lui, gli urlano all’unisono: al contrarioo!!.. e lui, accenando una risatina nervosa risponde quasi sottovoce: lo so.., ma ci mette almeno dieci secondi per reinserire l’abbonamento dal verso giusto.. il tornello resta fermo, lo stew scuote la testa verso il collega alla sua destra dicendogli: questo qua lo devo andare a prendere io o ce la farà a entrare da solo?.. poi rivolto a Paolino, beffardo sorride suggerendogli: spingilo sto tornello, mica siamo all’iKea.. Paolino, mette le mani sul tornello.. spinge con la poca forza che la tensione gli ha lasciato e si ritrova libero davanti ai gradoni della Fiesole.. tra lui e i nostri eroi solo la casacca gialla.. accenna un passo oltre lo stew che lo ferma con lo sguardo chiedendogli il documento con la mano destra.. Paolino abbassa la tesa del cappello e tira su la sciarpa fin sotto il naso.. mostra il documento chiuso tra il pollice e l’indice.. lo stew riscuote la testa, afferra la carta d’identità e tira a se quel che Paolino tiene stretto con una forza inaudita.. lo sguardo dei due si alza fino ad incrociarsi.. lo stew glielo chiede con gli occhi e Paolino molla la presa riabbassando tesa, sguardo e mani.. lo stew sbircia due righe del documento e chiede: allora signora Lombardi, quand’è che ha cambiato sesso?.. Paolino, butta giù quell’ovosodo che si trascina per la gola fin dalla focacceria, alza gli occhi e cerca di reggere lo sguardo della casacca gialla.. accenna timoroso un: io, avrei.. avrei fatto.. il.. cambio.. di.. titola… mangiadosi la fine della parola con una voce che rasenta quella di Bambi alla morte della mamma.. lo sguardo gli si piega verso il basso sugli angoli esterni degli occhi e una lacrima gli riga il viso percorrendo rapida il profilo del naso.. tocca il labbro superiore, la lingua ricerca quel che al momento è l’unica fonte di umidità per la sua gola.. la secchezza è intransigente.. il freddo è diventato improvvisamente il caldo che quest’estate a Principina a Mare lo faceva sciogliere sulle spiagge poco dopo le due, il ricordo di quei momenti felici gli spezza il cuore e lo stomaco.. lo stew sorride e con una pacca sulla spalla destra lo rassicura: il mio mestiere mi impone questo.. tranquillo ragazzo.. forza.. raggiungi i tuoi amici e ricorda una cosa.. io alla tua età spaccavo il mondo.. potessi tornare a quando avevo ventidue anni.. vai vai..”.. il ragazzo resta immobile, interdetto, cerca con lo sguardo gli occhi amici di Alessandro e Giacomo.. rapidamente ruota la testa tre volte a destra e a sinistra in preda a un panico mai affrontato.. lo sguardo incrocia solo gli occhi e il sorriso beffardo della casacca gialla.. poi in lontananza due schiene amiche.. che scelgono sciarpe e cappelli al banchino del Gruppo Storico.. muove un passo verso la libertà.. anzi, pensa di muoverlo.. ai piedi due cani bagnati che dormono gli fermano le gambe sul posto.. le lacrime gli scendono come l’acqua quella terribile notte dalla diga del Vajont e nello stesso istante un sorriso ebete gli rigira la faccia.. riesce a correr via da quel tornello con la stessa agilità con cui Marco Rossi anni fa aggrediva la fascia destra.. un urlo mezzo strozzato in gola emette per lui un grido: amiciii.. aspettatemi.. arrivooo.. i due si girano sorridenti e felici dei nuovi acquisti.. lo guardano interrogativi: oh, ce l’hai fatta o no? Diahane.. dai.. che son le 20.40… le maglie viola son già schierate a centrocampo.. gli scalini della Fiesole Paolino ormai se li mangia.. e mentre si gira, spalle alle colline, faccia al verde manto erboso, respira un po’ di fumogeno, l’aria della Fiesole che gli mancava tanto.. e dentro di se un solo pensiero riempie la testa: ovvai.. ci sono.. adesso tocca a voi, ragazzi.. io la mia battaglia l’ho vinta..” fischio d’inizio..

domenica 13 dicembre 2009

la sorpresa chievo..

E' dall'estate del duemila che il piccolo Chievo fatica a guadagnarsi il giusto rispetto che meriterebbe.. ogni anno ci si perde nelle mastodontiche campagne acquisti che Moratti esibisce al mondo intero, nei bilanci allegramente gestiti di Roma, Lazio e altre big della nostra Serie A e magari si butta pure un occhio a quelle tre/quattro predestinate che son salite quest'anno ma per la rosa che hanno saranno di passaggio sicuramente.. mai un accenno, una riga, una testatina dedicata a questa società che con l'aiuto dei panettoni riesce a far gioire un quartiere intero di Verona.. perchè alla fine è come se si parlasse della Rondinella per Firenze.. e nessuno riesce a sottolineare con quanta facilità sudata si riesce con nomi sconosciuti addirittura a frequentare un pò d'Europa..
Forse, però non credo fino in fondo conoscendo un pò il mister, anche noi siam ripartiti da Liverpool con un pelo di presupponenza, l'impresa inglese c'ha fatto entrare nella storia va da se che bisogna esser bravi per gestire con la stessa umiltà sia le stelle che le stalle.. complice la stanchezza e la mezza squadra in infermeria quel goal di Montolivo dopo quattro minuti è stata probabilmente la nostra sfortuna.. abbiam pagato in attenzione in difesa e non abbiam costruito granchè a centrocampo.. la davanti quell'uomo là è sempre più da solo e probabilmente questo è il prezzo da pagare per una champions bella che ci fa sognare lontana solo tre giorni..

mercoledì 9 dicembre 2009

this is Anfield..

Mi sono avvicinato a questo match con l'indifferenza malcelata dal gusto amaro di chi sa di aver mancato l'appuntamento che ogni tifoso viola sogna fin da che comincia a masticare il vocabolario degli ultrà.. Anfield era e resterà sempre nell'immaginario collettivo il nag del tifo, la Kop la classe ideale, gli ultrà dei reds i compagni migliori.. il periodo si sa era proibitivo per chi come me usa frequentare quotidianamente gli scaffali della grande distribuzione, ma la sensazione di aver sottovalutato l'evento è andata aumentando man mano che passavano i minuti di questa che tanti han definito un'amichevole di lusso.. una partitella tra amici tanto ormai s'è deciso già chi paga e chi riscuote..
L'aria di Liverpool l'ho annusata annullando completamente voce e bischerate del telecronista.. la Kop praticamente assente ha lasciato spazio a una Fiesole prepotentemente presente che non ha certo limitato l'uso delle proprie corde vocali.. ci sta tutto mi son detto.. e anche perdere di misura sarebbe stata la sconfitta più bella del duemilanove.. però.. c'ha pensato Martino ha risvegliare istinti repressi di un irrazionale voglia di vittoria in un campo proibitivo..
I reds han cominciato a giocare sul serio proprio dopo il pari del danese e meno male che in palio c'era solo il nostro primo posto.. intanto il Lione prendeva a labbrate il povero Debrecen e l'immagine dei francesi che sorridevano gustandosi il primo posto mi infastidiva non poco.. il novantesimo ormai alle porte toglieva un pò di speranze nonostante l'ingresso di Vargas e Marchionni e l'atteggiamento della squadra mi facesse pensare a improvvisi attacchi di pazzia sportiva.. e invece mi è bastato veder partire il peruviano sulla fascia per battezzare il due a uno di Gilardino.. ho esultato incredulo di quanto la mia Fiorentina stesse proponendo al calcio europeo.. ci siamo anche noi.. e solamente altre quindici squadre in Europa.. solo quindici..
Fiorentina 15
Lione 13
Liverpool 7
Debrecen 0

martedì 8 dicembre 2009

quattro wurstel, punta birra e tanta Europa League..

Ero in un ristorantino laggiù più vicino all'Equatore che al Franchi quando all'Allianz Arena venivamo asfaltati da un buonissimo Bayern nella nostra prima avventura di champions e a distanza di un anno ancora non credo alle immagini che quei bravi ragazzi di mediaset premium hanno anche il garbo di riproporre in un sunto che mi fa venire voglia di urlare..
Era facile, fin troppo facile stasera mettersi comodi sul divano e goder di qualsiasi risultato arrivasse da Zurigo e da Torino.. la qualificazione, storica, già in tasca ci da ovviamente quella sicurezza che non è consuetudine per noi ma che ci fa camminare a tre metri da terra con un sorriso che solo grazie agli orecchi non si rigira didietro.. la faccia ebete e la strana serenità non è di casa a Firenze e probabilmente è questa la causa principale di questo leggero mal di testa che da stamani mi accompagna in questo martedì dedicato nuovamente ai nostri cari soci e clienti nonostante la madonna.. Tutto sinceramente m'aspettavo fuorchè la gioia più grande.. vedere Melo che esce dal campo sostituito da Giovinco accompagnato da una goduriosa pioggia di fischi.. vedere Butt, Olic, Van Buyten e Tymoschtshuk che la mettono alle spalle di Buffon.. sentire la contestazione dei gobbi, che disperati, arrivano a reclamare addirittura Luciano Moggi.. tutto questo non ha prezzo.. il sorriso del prepartita sta diventando ingestibile e ho paura che la botta di adrenalina appena ricevuta abbia spazzato via pure il sonno.. naturalmente a sentirli adesso che non posson far altro che parlare, pare che la champions ruotasse solo sulla partecipazione dei gobbi, del Milan e dell'Inter.. la Fiorentina che affronta la partita ad Anfield con la qualificazione già in tasca sembra quasi una coincidenza.. una fastidiosa coincidenza.. e dire che stasera eran pure andati in vantaggio..

domenica 6 dicembre 2009

Mister, non va bene perchè va troppo bene..

L'animo fiorentino dei guelfi e dei ghibellini che non s'accontentan mai di quel che hanno e soprattutto quando quel che han sempre voluto ce l'hanno e anche fatto a modino allora si che si cerca perbene qualcosa che fondamentale non è però è l'unico aggancio per poter criticare un giocattolino che sta andando alla grande.. mai vista una Fiorentina così organizzata, capace di gestire i due tempi di una gara che per carità c'ha visto giocare al calcio con la peggior squadra vista a Firenze in questo campionato, ma questo nulla toglie alla prestazione viola di questa fredda prima domenica di dicembre..
L'ha messa dentro Vargas con un siluro che ho visto partire e basta.. solo la rete che si gonfiava mi ha fatto esultare per un tiro che pareva quello dei nostri pomeriggi dopo scuola col supertele..
L'ha insaccata pure il buon Gila, nuovamente abbandonato lassù, con un pallonetto dei suoi su assist di un Martino oramai alle pompe ma pur sempre coriaceo.. Notevole la prestazione di Montolivo.. così come quella di Santana e Donadel.. e a me continua sempre di più a piacermi Lorenzo De Silvestri che sulla sua fascia macina km e km con una tenacia che Pasqual ormai non se la ricorda più...
Alla fine della fiera la classifica torna a sorriderci dicendo il vero.. quinti a un punto dalla quarta con la speranza che la Lazie stasera faccia il suo dovere.. e allora si che la bandierina viola-granata sarà d'obbligo la prossima domenica.. e quella dopo.. e quella di là a venire.. alla faccia dell'Arezzo..

domenica 29 novembre 2009

in viaggio con papà... e due..

Nonostante l'alzataccia delle sei per dedicare le mie prime quattro ore di questa domenica di fine novembre alla gioia di soci e clienti, ho preso la via per San Siro che eran le dieci e mezzo.. navigatore il tom tom.. copilota il Nannelli Senior che sembra averci preso gusto nonostante il risultato dello scorso campionato..
Lorenzo e co. ci han preceduto col camper del Bocchetti.. ma più che una trasferta la loro sembra una gita enogastronomica a sentir dal menù che li accompagna per i due pasti giornalieri.. il top è la trippa del ritorno in area di sosta mentre io passavo rapidamente l'uscita di Rioveggio..
Non capisco mai se è la testa del tifoso, inesistente, guidata dal cuore e dallo stomaco, ma ogni volta che entro al Meazza respiro la sensazione buona del colpaccio che puntualmente non si concretizza mai..
La maglina bianca non promette mai bene e il gruppetto di toscani che, due gradini sopra di noi, urla a gran voce la propria fede nerazzurra mi innervosisce più dei cori degli ultrà che a pochi metri accolgono a modo loro i quasi duemila viola che dal terzo, altissimo anello rispondono per le rime.. La squadra non parte bene.. siamo timorosi e a San Siro non è l'approccio giusto.. intanto dall'alto, nonostante la copertura mondiale, l'acqua continua a spiovere che pare d'essere in doccia.. alla faccia del nostro Franchi tanto bistrattato.. le occasioni per Eto'o e Milito non si contano più.. resistiamo all'assalto a Forte Apache per 85 minuti.. Marchionni dà forfait senza che ce ne accorgiamo e il danese da scrivania entra al suo posto indebolendo ulteriormente l'approccio alla gara.. ogni tanto s'abbozza qualche reazione ma sembra che sia più grande la paura di prenderle che la voglia di vincerla questa partita.. eppure, all'inizio del secondo tempo, due o tre azioni convincenti mi fan pensare che basta attaccare e infatti il buon Gila, abbandonato lassù davanti a Julio Cesar, ne inventa una delle sue e si libera solo davanti alla porta nerazzurra che par d'essere in un film.. palo pieno.. il Nannelli s'avvita al seggiolino per evitar di saltare e intanto mi finisce il ginocchio sinistro.. a sistemar le cose ci pensa l'arbitro.. nega un rigore netto a Gilardino e ne concede uno all'Inter che con Milito si prende tre punti amari.. per noi.. nn meritavamo di vincere.. questo no, però il palo del Gila c'ha fatto tanto sognare.. e intanto nessuno parla della visita speciale che tutta la squadra ieri sera ha fatto al grande Stefano Borgonovo.. anche questa è classe, signorilità, lealtà, rispetto e riconoscenza.. lezioni di vita continue da una grande società.. questa squadra, ieri, aveva già vinto la sua partita..

mercoledì 25 novembre 2009

pura adrenalina

Per i match che contano Giacomino non manca mai ma come sempre non ha idea di come arrivare al Franchi.. complice un Nannelli senior sperduto nei pressi di Piazza Gavinana, parte dal rotondone del Ponte a Ema questo martedì di champions che nelle nostre teste è già presente dalla maledetta andata di Lione..
Arriviamo al Comunale che son passate da poco le venti e si percepisce che la serata è promettente.. la ferrovia non la ricordo così stracolma e anche la Fiesole non è da meno.. per un'assurda e impensabile condizione astrale trovo Enzo e co. praticamente alle spalle della Fiesole.. sulla stessa linea delle colline.. al freddo battente di una serata che si preannuncia cmq storica.. per la stessa assurda e altrettanto impensabile condizione trovo Samu e consorte pochi metri sotto tranquillamente seduti come mai me li sarei aspettati.. Samu ha pure avuto l'ardire di commentare il nostro ritardo.. è proprio una serata magica..
I ragazzi partono contratti ma ci sono.. spiccano le prestazioni di un magistrale Montolivo, di un Frey che, tranne il bagher stile Mimì Aiuara che c'è costato un anno di vita, risulta sempre indispensabile, di un Dainelli sugli scudi, dell'oramai solito Vargas che si trascina i francesi come un treno, di Marchionni, Zanetti e De Silvestri che sembrano nati per una grande squadra, del mitico kroldrup, di un Gobbi in serata champions e di un Santana che oltre al palo non si è certo lesinato nonostante sia ancora lontano parente di quello palermitano.. sottotono Gilardino ma la davanti si trovava da solo e non gli si poteva certo chiedere la prestazione della vita..
Gli ultimi dieci minuti son stati deleteri e pericolosi per qualsiasi cuore presente sugli spalti anche se la sensazione generale è sempre stata quella del colpaccio quasi sicuro.. nonostante si sa nel calcio basta un palo preso male.. le tre occasioni da goal del secondo tempo hanno attentato alla pazienza e alla passione di uno stadio intero, ma al triplice fischio la gioia ha rasentato l'inimmaginabile.. io mi sono fermato un attimo ammirato da quante bandiere garrivano al vento.. e mi sono immaginato un giorno quando questo stadio.. questi tifosi potranno vincere il tricolore tanto atteso, tanto sperato.. roba da pazzi.. pazzi d'amore per questa immensa squadra di ragazzi che stanno scrivendo la storia più bella della mia Fiorentina..
Fiorentina 12
Lione 10
Liverpool 7
Debrecen 0

lunedì 23 novembre 2009

i vincenti trovano sempre una strada, i perdenti trovano sempre una scusa....

Marchino ha preferito passare la notte tra le mura amiche di Sesto Fiorentino così è stato Paolino ha prender posto sulle gradinate del Franchi per questo Fiorentina-Parma che nessuno avrebbe voluto giocare.. nessuno avrebbe voluto vedere tanta è l'attesa per domani sera quando saranno i francesi a calpestare il verde..
Quando si gioca al Franchi ci sentiamo imbattibili anche se nessuno si è mai sentito sicuro di niente e il Parma è venuto a Firenze anticipato dal suo bel campionato e infatti sul campo si è visto un bel match.. un bel Parma che corre e gioca un bel calcio contro una Fiorentina priva di 5 titolari: Gamberini, Mutu, Jovetic, Montolivo e Koldrup.. e con due belle statuine al posto dei due centrali.. il resto è Gilardino.. due goal da favola e l'idea sul pareggio di aver riasciugato anche questo bucato quando invece Lanzafame.. non Cristiano Ronaldo, ha visto bene di farci incazzare come ai bei tempi e non è parso il vero a un curva intera.. anzi a uno stadio intero intonare nuovamente un coro tanto caro che andava di moda nei primi anni novanta quando a naso già sapevamo da che parte schierarci..e se la storia c'ha dato ragione mi fa paura oggi essere nuovamente contro l'Italia.. nonostante Lippi, Amauri e la sua nazionaletta mi stian veramente sul cazzo.. ai nostri ragazzi non si può rimproverare niente.. han corso per novanta minuti.. e a Firenze per fortuna l'impegno spesso vale molto di più dei tre punti..
Ho riaccompagnato a casa un Paolino praticamente sconnesso dal mondo esterno.. il rientro in curva dopo tredici anni non era semplice e il risultato non è stato propriamente positivo.. ma si parla solo di quello sul campo.. io questo Paolino qua ce lo vedo bene in curva.. cara Monica..

lunedì 9 novembre 2009

il sapor dell'impresa..

L'Udine sportiva mi ricorda una rovesciata di Batistuta e una folle corsa di un Malesani fuori di testa che finisce col prendere a cazzotti la vetrata del curvino ospiti.. il resto solo, soltanto e solamente labbrate, sconfitte, goal pesanti e trasferte da predestinati..
La sveglia non era puntata su nulla... volevo godermi fino all'ultimo spicciolo di questa domenica.. tra le ultime mattine dormibili prima della bagarre natalizia che ci vede passivi protagonisti della furia smodata di soci e clienti che a parole accusano pesantemente la famosa crisi mondiale e che nei fatti si traduce in continue carrellate.. ho sbirciato un paio di volte la sveglia a ore improponibili per poi rialzarmi definitivamente dal sonno secolare che erano passate le due da un quarto d'ora..
L'ideona della Sara c'ha visto diretti verso la valdichiana e il suo inutilissimo Outlet in compagnia della Lorena e della sua pancia in continua crescita lasciando il buon Giacomino a defaticare dormendo per recuperare la prima settimana nel canaletto delle botteghe..
Il goal di Vargas ha fatto esplodere David Guetta che eravamo appena ripartiti dalla tristemente famosa area di sosta di Badia al Pino.. ho accennato a un esultanza probabilmente eccessiva lasciando il volante, ma il pensiero è volato immediatamente all'Emma soprattutto grazie all'urlo della futura mamma.. il presidio agli ingressi dei vari negozi mi ha visto buon piantone in attesa delle tre ragazzine impazzite da cotanto abbigliamento, verso le otto la liberazione.. il ritorno verso Quarrata è stato sufficientemente rapido e abbiam terminato la serata ragionando con Giacomino di cazzate, fiorentina e ovviamente cooperativa..
la partita di Udine l'ho vista alle una e un quarto.. orario ignobile.. ma la domenica sportiva era finita da mo e la banda mediaset ha visto bene di ragionare per ore di Juve, Milan e Inter.. il goal di Vargas è il simbolo di una squadra che non molla.. che lotta nonostante le numerose assenze.. con le mirabili prestazioni di Frey, Natali e Marchionni.. del finalmente fondamentale Riccardo Montolivo.. di un Santana che giocherella, bontà sua, con la traversa prima di farsi male.. di un De Silvestri che sta facendo intravedere buone cose.. partite come questa generalmente le perdevamo.. ecco perchè sa tanto d'impresa.. di sogni a metà tra il concreto e l'impossibile.. una squadra nel senso più stretto e profondo della parola.. undici giocatori in campo.. ventidue titolari.. forza ragazzi.. che gli scettici polemici d'agosto sembran aver fatto improvvisamente cartella..

giovedì 5 novembre 2009

La fava di Mascara e il mercoledì da leoni..

E' difficile rimettere insieme due partite così diverse.. quattro giorni.. sei punti.. uno più importante dell'altro.. l'ingresso al Franchi insieme al gruppetto a dopo capitanato dal buon Enzino non è nel nostro DNA e accusiamo non poco l'attesa ingannandola a fatica.. mi ritrovo a prendere un caffè con Marchino, arrivato alle più concepibili quattordici e trenta e riesco a risalire che manca veramente poco all'inizio del match.. uno striscione ricorda il povero Stefano Cucchi.. altra vittima di una democrazia ormai allo sbando.. altro omicidio senza colpevoli.. la partita vola via liscia con il goal di Marchionni fino alla prodezza di quel fenomeno di Mascara.. fenomeno che decide di rovinarsi la domenica esultando come un deficiente fin sotto la Fiesole chiudendo la giocata con un versino del cazzo sempre rivolto verso il nostro settore.. nessuno in curva ha capito la motivazione.. nessuno e secondo me neanche lui ha ben chiaro il perchè di tutto ciò visto che non ha avuto neanche il garbo di presentarsi in sala stampa.. nel secondo tempo Marchionni prima e Gilardino poi ristabiliscono le giuste distanze.. fondamentalmente non c'è mai stata partita.. risaliamo la china in classifica e arriviamo a mercoledì carichi a puntino per risolvere la questione Debreceen come da pronostico.. il tempo da cani, il costo del biglietto e l'avversario non proprio di prim'ordine mi han fatto preferire la diretta su premium a un Franchi mezzo e semivuoto.. abbiamo fatto coincidere la champions con una cena tra amici.. Paolino, la Monica e la Laurina han messo piede finalmente in casa nostra dopo non ricordo quanto tempo.. il 5-2 finale non rende giustizia a una superiorità tecnica che nel secondo tempo c'ha visto padroni del campo.. leggero tremore ai polsi quando Babel ha deciso di portare il Liverpool in vantaggio sul Lione, ma Lisandro Lopez ha ristabilito il pari e le giuste distanze in classifica.. adesso le due gare con Lione e Liverpool sanno già di match point e non è una brutta sensazione.. per un attimo ha vinto il romanticismo sulla razionalità e ho immaginato quanto sarebbe stato più entusiasmante passare il turno con i Reds e lasciare a casa gli odiosi francesi.. ma poi il sogno ottavi ha accettato di buon grado il pari di Lione..

Lione 10
Fiorentina 9
Liverpool 4
Debreceen 0

venerdì 30 ottobre 2009

Facebook batte la Carrà.. il Genoa la Fiorentina..

Se non sei su facebook rischi di perdere per la via ogni possibile contatto.. c'è chi informa il mondo quante volte esce di casa, chi quante volte respira, chi invece quanto è dura la vita reale.. grazie a facebook puoi farti i cazzi altrui semplicemente chiedendogli l'amicizia.. poco importa se davvero lo conosci.. l'importante è sapere cosa fa ogni secondo della sua giornata e poterlo commentare davanti al mondo intero.. è così che navigando tra i mille e mille profili disponibili che ho reso utile questo micidiale social network (così lo chiamano quelli bravi) e ho riallacciato fili, contatti e quant'altro avevo perso per strada con quella parte di famiglia che 60 anni fa decise di cercare fortuna negli States.. sono stato a Pittsburgh quando avevo 17 anni.. con Francesco e l'anello fondamentale della parentela.. la Nonna Marcella.. a quell'epoca internet era una parola sconosciuta al mondo e la mia pazienza e dedizione nel mantenere un classicissimo carteggio svanì rapidamente al mio ritorno in pochi mesi.. dalla richiesta d'amicizia al riavere davanti due dei numerosi parenti d'oltreoceano il passo è stato breve, rapido e sorprendente.. son bastate una decina di email.. qualche commento sulla bacheca di Karen.. e mi son ritrovato alla Stazione di Santa Maria Novella martedì scorso in attesa di Paul e Derek..nipote della marcella il primo e praticamente cugino di terzo grado il secondo.. ho sbloccato il tasto sul nastro fermo da diciassette anni e l'inglese a cominciato a parlare per me.. complici due persone curiose e desiderose di conoscere me, la mia famiglia e Firenze sembravo il miglior interprete sulla piazza.. l'aiuto fondamentale della Laura e di Matteo ha reso questa tre giorni uno dei periodi più intensi e più belli della mia vita.. ho sentito la loro vicinanza.. la facilità di avvicinarsi.. di volersi conoscere.. ho percepito la loro voglia di approfondire il loro passato e cercare punti in comune con questo presente italiano mai così vicino.. Paul era già stato in Italia 41 anni fa, ma la memoria gli ha permesso di guidarmi dalla stazione alla fortezza da Basso fino a casa del Nonno Umberto come se fosse stato via per pochi giorni.. Derek me lo ricordo talmente piccino che era una persona praticamente nuova da conoscere.. una bella persona.. divertente e totalmente a suo agio in giro per il mondo come in una stanza chiusa di un ristorante di periferia con circa quindici italiani quasi semisconociuti.. la cena plenaria ha visto scorrere mano per mano foto in bianco e nero, regali, pensieri, foto a colori, video su youtube.. 60 anni in quattro ore di un'intera famiglia sparpagliata per il mondo che cerca animosamente punti di contatto persi ma mai cancellati.. la notte fiorentina ha visto Derek protagonista ora in Piazza del Duomo alla ricerca di wifi free, ora con un negroni in mano all'exCapo Caccia per un aperitivo amarcord, ora al Prato City dancing with Laura e Matteo.. dopo aver setacciato in lungo e in largo questa piccola ma splendida Firenze.. dopo averla osservata dall'alto insieme al David abbiamo messo il punto esclamativo con un mattinata a Greve in Chianti tasting chianti classico, Supertuscany e Brunello di Montalcino.. solo quando ho visto il Freccia Rossa che si allontanava da Santa Maria Novella diretto verso Venezia mi son fermato un pò ripensando alle corse fatte, alle alzatacce mattutine.. alle poche ore dormite, ai km percorsi calpestando sanpietrini e pavimenti di qualsiasi chiesa presente nella mia Firenze, ai momenti di imbarazzante e reciproco silenzio cercando la giusta traduzione dall'italiano all'inglese, alle leggere preoccupazioni che tutto fosse come dovesse essere, agli sguardi e ai sorrisi scambiati con chi della tua lingua conosce solo ciao e buongiorno, agli abbracci, i baci scambiati, le strette di mano, gli occhi bagnati e il magone che sale fino a esplodere in un pianto di gioia.. solo in quel momento ho realizzato che un pezzo della mia famiglia se ne stava andando con la promessa di un nuovo abbraccio la prossima estate quando il viaggio sarà nella stessa direzione del loro ritorno.. adesso che ci penso sorrido e spero che come ci sian detti mille volte in questi tre giorni questa sia solo la prima di molte volte.. Keep in touch guys.. hope to see you soon..

domenica 25 ottobre 2009

E' scoppiata l'estate

Insolitamente presenti poco dopo l'una alla Focacceria del gruppo a dopo, abbiam rispettato il rito scaramantico del caffè con amarino al Villani.. ma sentivo nell'aria qualcosa che non mi piaceva.. il caldo è scoppiato che erano le due.. o forse le tre.. ma anche le quattro.. con l'aggiornamento dell'ora ci perdo sempe il capo.. abbiam salutato Marchino e abbiam passato in rassegna l'outlet sotto la Fiesole senza rilevare alcuna novità e siam saliti su in curva dove Enzuccio e co. avevan deciso di alloggiare per questi 90 minuti di passione.. E tornato al suo posto anche ADV, il presidente, ma sinceramente visto il risultato forse è meglio se fa l'abbonamento a DalhiaTV..
La partita condizionata da un arbitro follemente fuori gara e da un Napoli falloso e clamorosamente dispiegato con dieci undicesimi poco sopra la propria linea difensiva, ha visto un Fiorentina probabilmente stanca che con la coppia Mutu-Jovetic ha combinato ben poco e solo grazie a un Frey strepitoso ha rimediato una sconfitta che poteva essere ben più ampia visto in porta c'ha tirato solo il Napoli..
La sensazione è quella di aver perso una partita già scritta, che potevamo anche continuare a giocare fino a mercoledì.. però son punti che alla fine avranno il loro peso.. adesso ci aspetta il Genoa mercoledì, Gasperini al proposito sta già polemizzando per crearsi i presupposti ideali per fare i tre punti, e il Catania in casa domenica.. non so.. sto pensando che non esiste più una partita facile.. però se vogliamo restare lassù dobbiamo fare meglio.. molto meglio di oggi..

giovedì 22 ottobre 2009

Se un si patisce un si gode..

Il destino sembra accanirsi contro le passioni mettendo di traverso ostacoli che non si possono evitare ma solamente scavalcare come nelle migliori gare di atletica.. è perfino simpaticamente preciso nei tempi e nei modi.. e quando certi appuntamenti che conosci da anni subiscono variazioni e riposizionamenti ti accorgi che è proprio buffo che quell'inventario annuale così faticoso quanto importante, al quale non puoi certo mancare, riesca preciso a impallare con una partita di champions..
Mi impongo così di fare a modino, consapevole che certi errori poi si pagano, voglio vederla la partita ma il tempo in cooperativa si sa è tiranno e vola via come il vento.. sguardo rapido all'orologio, venti e trentanove, e la madonna è davvero un intercalare innocuo che dalle nostre parti usa più del buongiorno.. arranco verso i piani alti e passo rapido dalla balaustra.. dal Wine Bar arrivano tre urli, uno più forte dell'altro.. che aumentano progressivamente di tono.. la madonna purtroppo rifà capolino, e giuro non c'è malafede, e il msg di Enzo è illuminante come la luce di John Belushi in Blues Brothers.. 2-1.. Sotto dopo cinquanta secondi poi Mutu e Gila.. prendo la via di casa più tranquillo e mentre cazzeggio al cell con Giacomo mettiamo dentro la terza con Mutu e faccio in tempo a entrare in ascensore che sento il Nannelli urlare per la tromba delle scale: Santanaaaa...
La piattata di farro della mamma tanto buona che non posso non assaggiarla mi accompagna verso la fine di un secondo tempo da delirio con una squadra, la mia, che molla la presa e rischia i tre punti con venti minuti di pura follia difensiva.. intanto il Lione sbanca Anfield e vola via con nove punti.. a Firenze se un si patisce un si gode.. cmq bene così.. posso andare anche a letto tanto la Rai parla per due ore del pareggio stantio dell'Inter.. ancora un si conta una sega.. accident' a chi paga ì canone..

sabato 17 ottobre 2009

nessun dubbio alcuno.. siamo forti..

Sabato inutile.. battezzato inutile.. passato inutilmente a cercar di non pensare a Torino.. impresa impossibile ovviamente.. già ieri sera avrei pagato per chiudere gli occhi e riaprirli solo a due minuti alle sei di stasera.. ma non siamo ancora in grado di farlo.. almeno finchè avrò da lavorare.. la scaramanzia ovviamente non mi lascia mai e ieri sera mi son riguardato alcuni Juventus-Fiorentina.. l'obbligo scaramantico mi impediva di spengere il pc se non con un ultimo video di un match su a Torino vincente e andando a ritroso fortunatamente mi son fermato ai tempi del 2-1 di Baggio e Di Chiara.. tempi andati.. belli perchè ero un pischello ma quanti bocconi amari lassù in piemonte.. ogni partita era già segnata e solo un miracolo avrebbe potuto cambiare qualcosa.. oggi no.. oramai si respira la forza e la mentalità giusta di questa squadra che il mister, alla sua duecentesima, è riuscito a costruire con bei campionati.. tutti consecutivi.. come nn si vedeva da anni..
il freddo lo patisco bene e il letto è molto più accogliente in queste mattine che dell'autunno non han più niente e il tasto ignora sul cellulare sembra leggermi nel pensiero e spenge la sveglia.. mi rinvengo che son quasi le nove e la coscienza cooperativa mi butta giù le gambe dal letto.. io le rimbusto bene forte del fatto che questa settimana non ho mai fatto festa.. ma dura poco.. faccio due conti e se voglio liberarmi per le sei non posso certo presentarmi troppo tardi..
La fortuna ha voluto che le tanto attese cavallette con i buoni a far razzia tra i nostri scaffali c'erano eccome stamani.. il da fare era notevole e l'impegno ha alleggerito la testa.. passato il pranzo e riempito lo scaffale delle candeggine.. ho resistito in area vendita fino a un quarto alle sei.. poi le gambe si son mosse da se come su un binario e hanno imboccato la scala mobile per il wine bar.. a ruota mi han raggiunto Marchino, Gianni e solo per il primo tempo sennò la Lorena lo uccideva è apparso anche Giacomo.. E' bastato veder scappare Jovetic sulla fascia con Vargas subito accanto che gli indicava dove mettergliela.. è strano però i goal li senti e li vedi prima.. e l'esultanza che ha avuto la meglio sulla divisa ha visto scappare Marchino verso il tv mani al cielo.. Gianni urlava come un pazzo visto che Vargas pare una sua creatura e io che cercavo l'abbraccio di qualcuno ma Samuele e Enzo non erano li con me..
La solita scaramanzia ha subito gelato gli animi.. s'è segnato troppo presto.. adesso si patisce 85 minuti.. e via così.. invece nonostante il pareggio di Amauri si è vista una sola squadra in campo.. la nostra... il goal annullato sulla punizione di Vargas è d'obbligo a Torino con la Juve quindi nessuno si è meravigliato.. abbiam giocato da grande squadra.. e solo uno spento Gilardino non ha permesso di portare a casa i tre punti meritati.. non c'è più la gioia d'un pari in casa dei gobbi.. c'è l'amarezza di non aver vinto.. i fischi dei gobbi a fine gara son la gioia più grande stasera..

giovedì 15 ottobre 2009

I can't get no (customer) satisfaction..

Giovedì 15 ottobre 2009..
A quasi quindici giorni dall’ultima riunione sulla customer satisfaction..

Corsia numero 30..
Assorbenti, carta igienica, fazzoletti, ecc..
Capo reparto e addetto intenti a rifornire i due versanti della corsia.. ritmi differenti.. motivazioni distanti.. qualche goccia di sudore riga il viso del responsabile.. qualche ciuffo di capelli impegna oltremodo le mani dell’addetto..
Primo Cliente della mattina rivolgendosi all’addetto:”mi scusi, è rientrata l’amuchina gel per le mani?”
Addetto portando le mani alla bocca come un senatore greco (pensando a voce alta, consapevole che ne è arrivato un pallet proprio stamani):” amuchina.. amuchina.. (rischiarando la voce)ehm.. allora.. l'amuchina..”
Il Cliente smarrito, lo segue con lo sguardo, non capisce, ma resta in attesa di una risposta.. l’addetto, con il capo reparto che gli da le spalle si sente perso, deve decidere e sa che ogni azione ha delle conseguenze.. quindi responsabilità.. prende tempo e con un altro colpo di tosse attira l’attenzione e esordisce verso il responsabile:”Eh.. che faccio la vado a prendere l’amuchina?”... rincarando l'infelice uscita indicando il cliente con la testa..
Il Capo reparto si gira verso l’addetto, attonito (sorride affranto e con uno sguardo improvvisamente spento accenna, cercando di scusarsi verso il cliente assumendo un tono di voce da detenuto di Guantanamo dopo due giorni di prigionia):”secondo te? Io direi di si..”
Addetto:”si.. appunto, in effetti direi di si..” rivolgendo poi lo sguardo al cliente che nel frattempo si sta avviando verso la corsia delle acque scuotendo la testa :“allora guardi, se ha dieci minuti gliela porto subito..”.. non avendo ben chiara la differenza tra il subito e i dieci minuti..
Il capo reparto guarda l’addetto scuotendo la testa, ripensando al coinvolgimento tanto reclamato dall’addetto mesi orsono, la rabbia monta meglio della panna fresca in questi momenti.. accenna qualcosa, un rantolo senza troppa convinzione sembra uscire dalle sue labbra, ma le parole restano strozzate in gola.. affranto, scuote nuovamene la testa, ci ripensa e comincia a sorridere.. torna ai suoi fazzoletti facendosi mille domande che rimarranno ovviamente senza risposta come succede da 13 anni ormai.. tira su un bel respiro ad allargare i polmoni e riparte..

venerdì 9 ottobre 2009

this is Anfield.. e basta!

"Straordinario impegno per rafforzare la diplomazia internazionale e la collaborazione tra i popoli". Barack Obama, Nobel per la pace Non è passato neanche un anno dalla sua elezione a Presidente degli Stati Uniti e quest'ulteriore riconoscimento non fa che accrescere la sensazione di aver a che fare con un uomo destinato a cambiare positivamente l'America e di conseguenza il mondo intero.. adesso si che la spinta è più forte e che le aspettative stanno aumentando in maniera esponenziale.. ma nessuno penso possa non essere d'accordo con chi l'ha premiato.. ispira fiducia.. senso di lealtà.. uguaglianza, onestà.. poi magari nel privato è un cazzone.. ma questo non è dato saperlo e soprattutto se così anche fosse almeno quest'uomo qua riesce bene a dividere privato da interessi nazionali.. non come chi lo ha chiamato abbronzato pensando di esser simpatico e dimenticandosi di essere il presidente del consiglio italiano.. e mentre sorrido pensando che nel mondo esiste ancora qualcuno che qualcosa fa per il bene di tutti.. per la pace nel mondo addirittura, mi soffermo serioso e perplesso sulle polemiche spicciole che riempiono blog, forum e ore intere di programmi radiofonici in queste settimane post liverpool e pre juve.. ovviamente il lodo Alfano e la sua incostituzionalità a Firenze risultano marginali.. e sinceramente mi sto convincendo che anche questa è una gran bella trovata dell'onorevole Berlusconi.. l'importante è parlarne.. non importa come.. poco male se i veri problemi del paese sembrano improvvisamente spariti..
Tornando a noi.. ho l'impressione che per storia.. e esperienze dirette il gemellaggio con i Reds sia un tantinello forzato.. ovvero.. anch'io appartengo alla schiera dei pro gemellaggio.. ma appartengo anche alla schiera di quelli che smorfiavano disgustati ogni volta che in curva si sentiva urlare quell'infame coro su quel giorno che per i viola era un giorno sacro.. m'è d'obbligo dire che col passar degli anni son sempre meno quelli che partecipano a questo triste karaoke e che son sempre di più quelli che cercano di coprirlo con fischi che riempiono il cuore di chi rispetta la vita.. che non distingue bianconeri da viola.. è bene dirlo..
Cerco di sottolineare lo spirito ultrà che ha spinto fortemente la tifoseria organizzata viola verso quest'amicizia che non ha grandi punti in comune se non un'enorme, sconfinata stima, ammirazione nei confronti della storia che club e tifosi del Liverpool rappresentano per noi viola.. il solo pensiero di poter entrare ad Anfield il 9 dicembre prossimo in occasione della partita di ritorno e potermi ascoltare dal vivo You'll never Walk alone cantata dalla mitica Kop mi mette i brividi.. immaginarsi una curva intera capace, secondo le leggende sportive britanniche, di risucchiare la palla in rete tanto è l'entusiasmo con il quale è sostenuta senza sosta la squadra mi fa pensare che la nostra Fiesole non può che averne ammirazione e leggero timore reverenziale.. e mi fa bene al cuore vedere le immagini con tifosi viola e tifosi del liverpool che si scambiano le sciarpe.. credo fermamente alla buona fede di chi ha lavorato affinchè quelle sciarpe trovassero nuovi amici in terra fiorentina.. così come credo che purtroppo ci sia ancora qualcuno tra i tifosi viola che ghigna felice in attesa di intonare ancora quel triste coro, ma son pochi.. e i passi avanti son stati enormi e alla faccia di chi butta benzina su un fuoco che si sta pian piano spengendo voglio scommettere sul lato buono che ha animato questo bel gemellaggio..

lunedì 5 ottobre 2009

Bologna-Marsa Alam-Bologna passando da Liverpool..

Ho deciso che finchè la finanza me lo permetterà mi devo regalare almeno una settimana all'anno come quella appena passata on the RedSea Reef.. l'anno scorso Sharm con puntatina su Il Cairo.. quest'anno mi sono sbraciolato su lettino dell'Akassia Swiss Resort a quasi cinquanta km a nord di Marsa Alam.. posto d'oro.. volo Neos da periodi d'oro dell'aviazione civile con ristorazione ormai dimenticata dalle compagnie lowcost.. villaggio da favola nella settimana speciale di un autunno che rasenta i 38 gradi.. leggera e continua brezza ad accarezzare sonni rigeneranti.. un gruppettino animazione a fine carriera che più sfavato non esiste.. peccato che eran tutti e tre gobbi perchè fondamentalmente eran pure simpatici.. il resto ce l'ho ben chiaro e registrato nella memoria breve che mi porto dietro da una settimana..
unico neo.. internet e il satellite.. ne il primo ne il secondo erano all'altezza dell'evento sportivo che si stava svolgendo migliaia di km a nord.. al Franchi di Firenze.. i miei eroi padroni del manto verde si prendevano gioco di quella squadra che ha fatto la storia del calcio unendosi in un gemellaggio storico con la tifoseria per eccellenza del calcio mondiale.. Jovetic su tutti e la sua doppietta han beffato un Liverpool cmq al di sotto delle aspettative ma che nulla toglie alla fantastica partita di champions.. mi son perso quindi quella che da tutti vien considerata ormai la partita dell'anno.. ma obbiettivamente non me la passavo poi malaccio nelle acque calde del Mar Rosso.. unica uscita dalle mura amiche del villaggio dedicata alla vicina El Quesir.. lontana anni luce dall'indotto che vive e gode nelle vicinanze di sharm.. molto vicino a quell'Egitto che tanto mi attrae.. peccato per la moschea, luogo inpenetrabile e misterioso ancora off limits per noi non mussulmani.. l'aereoportino di Marsa Alam sembra il fratello ricco di Peretola ma le due ore di ritardo del volo per Bologna avvicinano molto performance e qualità dei due scaletti internazionali.. notevole la tazza middle del cappuccino Costa.. avrò bevuto si e no un litro di latte.. il ritorno c'ha visto, rincoglioniti, entrare in casa alle sei di domenica mattina dopo quattro lunghissime ore di volo.. solo cinque ore dopo mi son ritrovato sereno, gioioso e gaudente sulle tribune della Fiesole che mi beavo di quella mia Fiorentina capace di spadroneggiare in lungo e in largo tra le maglie ferme della Lazio.. e solo un arbitro disadatto non ha convalidato un goal del Gila su una palla entrata per mezzo metro in porta.. poco importa.. siamo forti e lo abbiamo dimostrato.. e dopo la sosta per l'Italietta di Lippi, affronteremo alla parti quei gobbi che ormai ci guardano senza troppa tranquillità negli occhi.. non più dall'alto come sempre.. e non mi ricordo quanti anni erano che non passavo una settimana in costume con mamma e papà.. nel mezzo pure un 28 settembre con tanto di torta egiziana e un buon compleanno in lingua.. non male davvero..

giovedì 24 settembre 2009

Euforico ma perso e senza bussola..

Esco dal Franchi con la sicurezza euforica di aver visto la miglior Fiorentina che potessi aspettarmi dopo la disfatta di Roma.. la Samp per almeno ottanta minuti non c'ha capito una mazza.. quei quattro davanti fanno quello che vogliono.. Vargas è devastante.. il Gila è la sicurezza.. Marchionni una conferma e Jovetic la speranza di un futuro fantastico.. finalmente il mister lascia fuori i tre pesi che han frenato la viola nelle ultime uscite.. dispiace ma non possono esserci titolari sicuri quando si passeggia come Montolivo.. Mutu e quando non si sa neanche più correre come Santana.. l'orchestra ieri sera era perfetta.. tutti intonati in un allegro mosso e deciso che ha incantato il comunale di Firenze..
Samu pensa già a Liverpool pur non avendo ancora comprato il biglietto.. ma sabato c'è da uscir bene dall'Ardenza.. si canta sugli spalti e si applaude quel ragazzino che c'ha fatto rivedere Baggio, Orlando, Robbiati, Rui Costa e Edmundo.. tutti in novanta minuti.. quanto se n'ha bisogno di certi passi.. quanto ci mancano certe giocate..
Non si fa a tempo.. non si riesce a goder di certi momenti.. e la sensazione è quella del disorientamento.. mi sento perso.. in attesa di nuove indicazioni.. di nuove certezze che c'hanno accompagnato negli ultimi sette anni.. le dimissioni di Andrea Della Valle mi lasciano l'amaro in bocca.. non mi spiego il motivo.. non voglio credere che gli urli di qualche idiota in malafede abbiano scalfito voglia, volontà e sicurezze di una persona che ha da sempre dimostrato grande passione per questa squadra.. mi piaceva Andrea.. passionale ma non ridicolo come qualche presidentucolo di passate stagioni.. non è mai salito in piedi sulla balaustra, ma si percepiva il suo attaccamento.. e dentro di me la speranza è che certe checche isteriche si faccian da parte adesso che han raggiunto l'obbiettivo e magari urlino le proprie sterili critiche verso altre minchiate inutili.. c'è da far piazza pulita.. al Franchi e intorno a questa mia Fiorentina voglio solo i tifosi.. quelli veri.. quelli che non hanno esitato ha rinnovare l'abbonamento in C2.. quelli che non si son fatti troppe domande sul perchè di certe cessioni.. quelli che testata l'affidabilità di questi due amici marchigiani han spinto avanti un progetto che a Firenze non c'è mai stato..
Me ne vado via da Firenze nella settimana più importante.. mi piacerebbe tornare dall'Egitto e scoprire che era tutto uno scherzo.. ma le telecamere ho idea non ci son per davvero.. avanti viola!

lunedì 21 settembre 2009

Indegni..

Era scritta.. d'accordo.. avevano perso, non giocando, la partita di coppa.. Ranieri era carico a mille e voleva undici gladiatori, aveva persino criticato il capitano.. la Sud aveva deciso di manifestare il proprio dissenso con la Sensi e la tessera del tifoso entrando in curva solo a inizio secondo tempo e poi c'è sempre la tradizione che ci rammenta l'inutile speranza che accompagna praticamente da sempre la trasferta romana..
Era scritta e i gladiatori in campo si son visti.. hanno sputato l'anima.. il sangue se possibile.. ma è anche vero che han giocato da soli.. undici contro il niente.. una squadra contro undici figurine.. ancora nel pacchetto per giunta.. non ricordo una Fiorentina più brutta.. se quella con la maglia viola si poteva chiamare Fiorentina..
Era scritta però dopo Lione io ci credevo.. ero convinto che tutta la tensione romana potesse alla fine essere un'arma a doppio taglio e la mia squadra del primo tempo di martedì scorso mi faceva ben pensare.. io davanti alla tv con Lorenzo mi ci son messo convinto di uscirne bene..
Non riesco a capire perchè ci si ostina nel recupero dell'ormai irrecuperabile Santana.. secondo me non si ricorda neanche come si corre da quant'è che non gioca.. non capisco perchè il miglior giocatore che abbiamo in questo momento debba lasciare il posto a un Mutu che pare una via di mezzo tra La Torre e Maiellaro.. non capisco perchè ci si ostina a difendere un mezzo giocatore come ormai è Montolivo.. non ci vedo più ne la qualità che si pensava qualche anno fa, ma neanche la quantità che almeno Donadel nella sua pochezza offre al centrocampo.. mi fa paura persino la Samp che mercoledì si presenta al Franchi da capolista.. non penso neanche a cosa potrà fare questa gruppata di ex giocatori senza palle contro il Liverpool in champions..
Spero davvero che sia stato un black out generale improvviso e imprevedibile che non potrà e non dovrà ripetersi mai più perchè domenica sera han mancato di rispetto ai tifosi.. a Firenze e anche a se stessi.. ridicoli.. l'unica reazione l'ha avuta l'unico giocatore serio che si sfianca lassù da solo.. il buon Gila però coi Reds la vedrà dalla tribuna grazie alla sceneggiata di Toulalan e mi si stringe il cuore e lo stomaco se penso a Castillo.. chissà.. magari Babacar.. bah..

giovedì 17 settembre 2009

Lupin era francese.. Toulalan?

C'ha pensato Toulalan a indirizzare bene la partita perchè undici contro undici questa mia Fiorentina ha retto bene il debutto duemila9 in champions.. ho visto una squadra gagliarda.. precisa e per niente lontana da questo Lione indebolito si dalle cessioni estive ma che son dieci anni che supera in scioltezza il gironcino della champions.. sono anni che vincono il campionato in Francia quindi non erano certo la New Team..
Inutile quindi ripensare al gomito alto quanto un nano da giardino di Gilardino che tiene la posizione e la difende come tutti gli attacanti del mondo.. anche Pazzini.. inutile rammaricarsi dei tre punti persi e inutile anche solo pensare a un ricorso.. le partite durano 90 minuti e basta.. vorrà dire che al ritorno avrò più di un buon motivo per andare allo stadio e sentirmi ragionevolmente incazzato con questi francesi che son bravi solo loro.. a rubare.. e se ci penso bene la Juve di francesi ne ha avuti a sufficienza.. tanto per ribadire un concetto..
Nel mezzo ci sta la situazione particolare di una società solida.. seria e ben gestita che viene messa constantemente in discussione da qualche pseudo tifoso.. da qualche giornalista che vive sulle polemiche e delle polemiche.. non mi va di ritirare giù la nenia di belle cose che in 7 anni han fatto i Della Valle a Firenze perchè saranno almeno quindici giorni che m'incazzo e snocciolo anno per anno la bella gestione marchigiana della mia Viola.. parliamoci chiaro i soldi son suoi.. son quattro anni che siamo li dietro alle prime tre.. e di imprenditorucoli fiorentini pronti a spendere critiche e polemiche Firenze ne è piena, ma di quelli che son pronti a spendere non ce n'è neanche l'ombra.. han tutti le tasche a chiocciola come direbbero a Roma.. spero vivamente che il 21 l'ebetino ci dia qualche buona notizia e che il 24 i Della Valle si comportino di conseguenza..

domenica 13 settembre 2009

Questa nuvola è passeggera..

Dopo la bella serata di ieri al Mandela Forum che Emergency aveva organizzato per festeggiare i suoi quindici anni, le quattro ore di sonno che son riuscito ad accumulare e le sei di iper mi son ritrovato a mezzogiorno e mezzo in macchina di Samu mentre andavamo verso l'Artemio e gli occhi mi sussurravano piano che un bel letto poteva essere più di una valida alternativa, ma la passione si sa vince su tutto e al cuor non si comanda..
La nostra presenza alla focacceria a un'ora impensabile c'ha fatto mettere in fila una serie di abitudini non rispettate che la diceva lunga e la tastatina preventiva di palle non sembrava neanche poi così sufficiente ma oramai il passo era stato fatto.. abbiam messo il carico parcheggiando là dove non la mettevamo da anni ignorando il richiamo della passerella su campo di marte, sentiero ufficiale della domenica dedicata ai nostri eroi..
L'ingresso al Franchi ci regala un'aria pesante.. le polemiche di queste ultime due settimane ancora riempiono i discorsi e animano i cuori e le teste di chiunque oltrepassi il tornello e l'aria di disfattismo che si respira non fa bene neanche a me.. mi innervosisce questa latitanza della presidenza.. i discorsi di Corvino, quando li capisco, mi lasciano perplesso e le critiche di una parte della tifoseria mi sembrano veramente incredibili e illogiche.. forse rimpiangono le due retrocessioni e il fallimento che c'ha regalato Cecchi Gori?.. mah..
La gara mi fa ben pensare, i miei eroi corrono.. combattono su ogni pallone e il Cagliari può solo difendersi.. la curva tiene e incita come nei tempi migliori.. il goal, strepitoso, del Gila su un cross di Vargas che a Firenze non se ne vedeva da anni compatta squadra e ambiente.. le polemiche sembrano lontane almeno per oggi e cmq due vittorie e un pareggio son la risposta migliore che i Della Valle possono dare a certi che ragionano solo quando hanno il mal di stomaco.. Nel mezzo un alternarsi di acqua torrenziale, sole, caldo, vento che in venti minuti a finito per svegliare definitivamente una curva forse ancora a mezz'asta per l'ultimo sole africano della stagione..
Il ritorno verso lo Scarabeo lo accuso, la tensione pregara è svanita, la vittoria fondamentale e la Fiorentina precisa, cinica e battagliera che ho visto son tutti pensieri leggeri che mi rilassano oltremodo.. adesso tocca al Lione.. non sarà una passeggiata ma ce la siam conquistata e adesso ce la giochiamo.. nel tragitto verso l'iper il pensiero dolce e invitante di un'improbabile ma gagliarda trasferta ad Anfield Road ci fa sragionare non poco.. biglietti aerei introvabili o cari asserpentati.. ma sognare non costa.. vediamo.. intanto sono sette su nove.. bell'inizio ragazzi..

martedì 1 settembre 2009

furlans do it better.. viva la vida

Cancello tutto quel che mi resta alle spalle in pochi metri.. spingo sull'accelleratore guadagnando l'appennino per una tre giorni che si rivelerà da ricordare.. obbiettivo principe il concertone che chiude definitivamente l'estate duemila9 al Friuli di Udine.. Chris Martin e co. ovvero i Coldplay, per un live atteso da circa tre anni.. con l'aiuto del tomtom abbiam raggiunto un Casale a metà strada tra Pordenone e Udine.. pochi minuti da Codroipo ridente cittadina friulana.. un agriturismo da raccontare con tanto di campo volo alla bisogna.. gli 80 euri a notte con colazione paian pure pochi e l'accoglienza riservataci ne vale molti di più.. la pennichellina post viaggio ci restituisce tonici e presenti a noi stessi e San Daniele, a mezz'ora di macchina, ci delizia con tutta la sua cucina tipica: frico, polenta, funghi e strudel con tanta birra integrale artigianale che ci fa dimenticare le quasi quattro ore di viaggio e il caldo pesante di Firenze che sparisce all'istante, i ventotto gradi ci fanno dormire a finestra aperta ma con una copertina che sa tanto di fuori stagione ma che mai come adesso risulta perfetta.. Della domenica sportiva e del goal partita di JoJo col Palermo ricordo solo la sigla iniziale poi morfeo l'ha avuta vinta e io sinceramente non ho opposto grande resistenza.. la mattinata preconcerto la passiamo in spiaggia a Lignano Sabbiadoro per anni data fondamentale dell'ormai svanito Festivalbar.. la lingua di terra che si spinge nella laguna di Marano è la perfetta identica fotografia di una qualsiasi preparatissima cittadina della riviera adriatica.. qui l'organizzazione e il rispetto per le regole ce l'hanno nel sangue.. e sono italianissimi.. cresce sempre di più l'idea in me stesso che siamo noi ad esser lontani anni luce da questo bel vivere.. e non facciamo neanche granchè per migliorare quel che ci peggiora giorno dopo giorno.. Il Friuli mi rimanda a corse a perdifiato di un Malesani in brache corte, a incredibili e semplicissime rovesciate del Bati, a rocambolesche e rare vittorie e altrettante e numerose scoppole ma stasera parla solo inglese e solo di musica.. l'attesa è lunga, il sole batte nonostante la bora ci accarezzi decisa fino a sera ma le quattro ore alla fine passano accompagnati dalle note dei White Lies.. le ventuno e i quattro britannici iniziano il loro show.. musica, spettacolo e tanta ironia che fanno del vocalist una persona che pare non prendersi neanche troppo sul serio.. anni luce dalla boria che accompagna da sempre gli Oasis e i quarantamila, noi compresi, applaudono a lungo le varie canzoni prese qua e là dai quattro album, piccole chicche la billie jean acustica dedicata a Jackson e le tre canzoncine unplugged cantate a centrocampo dopo un'improvvisa e apprezzatissima corsettina tra la folla che riempiva il prato.. i fuochi d'artificio finali ce li siam goduti mentre prendevamo la via per Pordenone.. siam scappati lasciandoci dietro quarantamila teste e non so quante migliaia di macchine parcheggiate ogni dove.. il rientro in agriturismo è stato agevole e la doccia incredibilmente rigenerante..
Abbiam salutato Nadia e Sandro alle dieci spaccate rendendo loro la chiave 307 con la promessa di tornare in friuli al più presto.. sulla via per Firenze abbiam regalato una sosta all'ipercoop di Pordenone, schiavi del nostro lavoro, e ci siam regalati una bella porzione di tigelle con affettati misti e formaggi ai piedi di Monteveglio poco sopra Bologna.. gli unici tre km di coda di questa tre giorni friulana me li sono fatti a tre passi da Scandicci ma era scritto.. il caldo e l'afa c'ha dato il bentornato.. la testa e un pezzettin di cuore l'abbiam lasciato lassù.. un pò a San Daniele, un pò a Lignano, un pò al Friuli e parecchio in quel casale che ancora ho impresso negli occhi.. a presto Friuli..

giovedì 27 agosto 2009

Liverpool, Lione, Debreceni..

Ore 18:00.. wine bar, sky sport 1.. palline maledette che abbinano nomi a casaccio determinando gioie e dolori di mezz'Europa in poco più di un'oretta..
Ore 18:00.. wine bar, il giorno prima.. come volevasi dimostrare ci siamo solo io e Marchino.. Lorenzo arriva alla chetichella dopo un quarto d'ora mentre di Giacomo neanche l'ombra.. io che da stamani vivo già in clima prepartita non riesco ad accettare il benchè minimo ritardo.. soffro già all'idea di trovare traffico, di non trovare immediatamente posto alla Golf di Giacomino e chissà magari anche code ai tornelli.. batte la mezza dopo le sei e arrivano anche Giacomino e Fabio, i due pseudo senesi si aggiungono all'aperitivo prepartita con una birretta a testa e con circa venti minuti di ritardo sulla tabella di marcia prendiamo la via del Franchi.. il passo rapido e deciso ci consente di scavallare la passerella di campo di Marte senza fiatare e la sua discesa ci immerge in un mare viola che mancava ai miei occhi come la terra a Neil Amstrong quarant'anni fa.. la coda ai tornelli è smisurata.. serve una sosta ulteriore per prendere tempo e la birretta della piadineria è il giusto passatempo.. intanto Marchino non si da pace in cerca di ogni tipo di angolino per la pisciatina preventiva ormai divenuta determinante e ingestibile..
San Maso da Torre del Lago mi viene in aiuto e i quatto posti diventano cinque in due secondi.. tempo di salire su per la Fiesole e mettersi a sedere e la vista del lenzuolone a scacchi mi da il brivido giusto.. le casse addizionali a bordo campo mi fan sorridere pensando a quell'inno che anno scorso di questi tempi non ne volle sapere di farsi sentire.. speriamo bene.. intanto la stretta vicinanza mi fa sciogliere l'infradito.. è un caldo della madonna.. ma sarà la sofferenza minore stasera..Pronti via, scendono dall'alto tre teloni uno dei quali ci ricopre interamente soffocandoci in maniera definitiva.. Giacomino preso dall'eccitazione smanacca alla cieca colpendo telone e il tizio davanti.. di nuovo la luce.. si parte.. e la gara la fa lo Sporting.. primo tempo indegno.. non si corre e loro sono avanti di un goal.. l'incubo CoppaUefa fa capolino e la maggior parte affonda l'accelleratore sulla paura con una svalangata di fischi che non so se fanno bene o male, ma a me danno solo noia.. il secondo tempo ci vede battaglieri e bastano dieci minuti di calcio giocato che JoJo la butta dentro facendo esplodere il Comunale.. la gioia è grande ma i due rigori sacrosanti negati e l'affievolirsi del nostro inizio ci fa soffrire fino alla fine.. ultimi cinque minuti alla viva il parroco con dieci undicesimi in grossa crisi.. non ci siamo e spero solo sia un problema di preparazione.. l'importante era passare al gironcino però stasera se ne salva pochi.. Comotto e Gobbi su tutti sono lo specchio della mediocrità generale.. male anche Montolivo e Mutu.. il Gila si sfianca ma la vede poco.. bene invece Marchionni sempre presente e Vargas anche da esterno basso, buono l'ingresso di Jovetic..
il girone imbastito stasera non mi fa impazzire ma neanche mi metto a piangere.. ci voleva la squadretta del Debreceni.. e ci voleva pure un'altra volta un Lione probabilmente non così superiore ai miei eroi.. quella con il Liverpool invece sarà straordinariamente dura e fantastica.. una partita nella partita che sa di calcio inglese, storie meno simpatiche e glorioso passato.. mi piacerebbe entrare ad Anfield e respirare un pò di storia del calcio..

sabato 22 agosto 2009

Pari d'apertura..

Apriamo il campionato 2009-2010 alle 18 su al Dall'Ara di Bologna e l'ultimo sabato di ferie prima del contro esodo nazionale regala la giusta dose di tranquillità per potermi alzare con l'unico obbiettivo.. arrivare a cinque alle sei e salire le scale su per il Wine Bar..
Non v'è d'ombra di clienti ne di soci.. qualche folata a metà mattina, poco e niente dopo pranzo.. il vuoto nel prepartita.. Giacomino e Fabio non si fanno pregare e dopo aver lungamente disquisito sul Palio e i suoi aneddoti vista l'appartenenza dei due alle contrade della Torre e del Valdimontone, attendiamo il fischio d'inizio accompagnati da due negroni e un cuba libre..
La partenza è veloce.. siamo in partita ma come spesso accade poco concreti.. manca la cattiveria la davanti.. le occasioni non mancano ma è il Bologna con Osvaldo a metterla dentro di testa su calcio d'angolo.. il vantaggio rossoblù non frena la spinta viola ma è dura giocare in dieci contro undici.. anche oggi infatti di Montolivo neanche l'ombra.. sinceramente se per giocare la Confederation Cup deve fare cagare quando è veramente utile non gliele facciamo giocare ste cazzate estive.. al momento siamo sullo stesso passo stanco di anno scorso al ritorno dalle olimpiadi.. Marchionni fa bella mostra di se e Vargas mantiene le promesse di Lisbona.. dietro si balla un pò e fa un pò paura visto che davanti abbiamo punte del calibro di Osvaldo, Bombardini e Vigiani con Di Vaio neanche convocato.. Mutu è in panca e la coppia Gila-Jovetic non si comporta male però serve un missile del rumeno nel secondo tempo per raddrizzare la storia.. continuiamo ad attaccare ma l'imprecisione e la mancanza di cinismo non ci aiuta.. solo il tempo ci dirà se è stato un buon pari o se son stati due punti persi.. intanto il Milan sta vincendo per due a uno a Siena.. adesso il pensiero vola a mercoledì sperando che la rincorsa di oggi non incida troppo.. sto comunque cominciando a pensare che il Wine Bar non porti proprio bene.. e se seguo il ragionamento del Salvini anche la telefonata dell'innominabile ha rispettato i racconti temibili di Fabio.. che porti davvero merda??

mercoledì 19 agosto 2009

..io avrei messo anche Montolivo..

Bene così.. sono arrivato a casa di Samu che eran da poco passate le otto.. Gabriele e Alessio già erano in prepartita e Samuele nervoso padrone di casa.. le Paulaner fresche di frigo hanno accompagnato un paio di pizze tagliate amorevolmente a quarti dallo Sgobbi con pettinatura preferie.. la fava si perde il ritorno perchè di ritorno dalle Puglie con morosa al seguito..
il preliminare a Lisbona è stata la prima vera partita seria della stagione e nonostante le sfuriate dei biancoverdi è stato un siluro del buon Vargas, finalmente alto sulla fascia, ha farci respirare bene l'aria da Champions.. il collettivo sventola l'indiano in curva insieme alla torcida verde e lo striscione di benvenuto con tanto di Giglio Viola mi mette bene.. gemellaggio addirittura storico.. dopo il goal del peruviano però la partita non è cambiata granchè e dopo il pari e l'espulsione bellissima di Vukevic che si toglie la maglia per esultare e rimedia la seconda ammonizione.. mitico.. lo Sporting addirittura passa in vantaggio nonostante l'inferiorità numerica.. in casa Sgobbi intanto constatiamo che il caldo è notevole e anche Montolivo arranca senza prenderne una nonostante sia a pochi passi dall'Atlantico, ma soprattutto pare non capisca indo mettersi.. ì ragazzo bisogna si dia una sveglia perchè sennò per davvero l'è tutt'un'aspettarlo.. Mutu pare l'ombra di se stesso e se il pensiero della multa gli fa quest'effetto è bene gliela paghino sennò meglio cambiare.. come diceva Paris.. Frey salva il risultato un paio di volte e sui due goal portoghesi non può certo fare niente di più che battezzarla dentro..
Il Gila corre e si sfianca senza mai vederla.. ma come il Bati dei bei tempi.. quando la vede la butta dentro e ci salva il culo.. il resto è una girandola di bovi clamorosi davanti alla porta.. prima Comotto che sviene a due metri dal portiere portoghese, poi ci pensa Riccardino nell'unica uscita seria di tutto il match a sparare però addosso al portiere così come Jovetic che fa Roberto Baggio.. ne scarta due e invece di appoggiarla in porta la insacca nel portiere.. peccato.. vista ieri sera è stata un'occasione persa per chiudere il passaggio al gironcino.. vista stasera meno male era lo Sporting e non il Lione che sta prendendo a pallate l'Anderlecht.. siamo lontani dalla grande squadra.. e gli otto milioni per il passaggio alla fase successiva ci farebbero comodo.. un paio di inserimenti seri s'hanno da fare.. con Comotto, Sgobbi, Mutu e il Montolivo di ieri sera si va poco lontano.. ma per essere il diciotto Agosto va bene così..

venerdì 7 agosto 2009

Sesto-Renai-SanPiero-Grezzano-Sesto-Lisboa..

Giovedì ore 10.00, Bar del Centro, Ipercoop Sesto Fiorentino
Io:"..a mezzogiorno e mezzo su al centralino, mi raccomando.."
Marchino:"tranquillo, vai..a dopo..!!"
ore 12.45
Io:".. facciamo che intanto vai a casa e passo io a prenderti tra una decina di minuti.. finisco di mettere queste 780 etichette e arrivo.."
ore 13.45
Io:"marco scendi son io.."
..e non poteva essere diversamente.. con un'ora e un quarto di ritardo sull'orario concordato poche ore prima ci incamminiamo verso i Renai.. il bagno in piscina era ed è stato infilato da ultimo nel programma.. il fine ultimo era la gita a San Piero con tortello a seguire, ma Giacomino prima delle cinque non si sarebbe liberato e quel buco di quattro ore dopo pranzo era piacevole riempirlo palle a guazzo..
Il meraviglioso panino Renai e una birrettina c'hanno sfamato quanto bastava per non avere i crampi e finalmente alle ore 15.00 muniti dell'obbligatoria cuffiettina da 3 euro, che aveva così vanificato lo sconto dipendenti coop all'ingresso, ci siamo lasciati cullare dalle onde della micropiscina del Parco di Signa.. un paio di smusate mancate con il bagnino fico c'han fatto ridere oltremodo e l'ora per tornare a raccattare Giacomo è arrivata in un baleno.. per le cinque s'era detto.. davanti a obi.. e infatti siamo arrivati all'iper che eran le sei passate..
l'ideona di Marchino ci fa prendere l'autostrada per Barberino e quindi non ci facciamo mancare neanche quei dieci minuti di coda quotidiani che non mancano mai verso Bologna..
Arriviamo a San Piero che manca un quarto d'ora alle sette.. l'ora perfetta per allenarsi sentenzia Giacomino e infatti i nostri eroi son già belli e docciati penna alla mano ad autografare tutto quello che gli si para davanti.. Marchino pare un paparazzo e sparisce tra bimbetti e ragazzine smaniose di toccare i propri idoli e quando arriva quel ragazzone di Vargas non resiste.. tocca fargli la foto mentre lo tiene praticamente in collo..
il sunto della gitarella è tutto li.. in quei venti minuti di firme, foto e sorrisi con i nostri eroi.. unico neo Adrian Mutu.. occhiali da sole, sorrisino da figurina panini e via sul pulmino.. il principino.. mentre il resto della truppa non ha saltato una mano da stringere, un flash a cui sorridere, una maglietta da firmare..
Mentre ancora ragioniamo di Prandelli, Montolivo e di Maximo.. che per marchino è diventato Massimo, Giorgione e i suoi tortelli non rispondono e ci indirizziamo vero Luco.. tutto chiuso.. proseguiamo con la paura di leggere Frittole sul prossimo cartello, ma Grezzano ci offre una pizzeria degna di nota.. in piazza al fresco ci son già le nonne con lo scialle sulle spalle.. ci son 28 gradi ma sembrano lontani dagli stessi che giù in buca non ci fanno respirare.. il vino rosso scorre via bene sia sui tortelli al ragù di cinghiale che su quello di anatra.. i crostini volano via senza fiatare e le due pizze chiudono la serata.. i tre ammazzacaffè che Marchino riesce a farci offrire dal ventiduenne barbuto dietro al bancone ci piegano definitivamente le gambe.. la sosta sulle panchine delle nonne è provvidenziale, ma rischia di non farci più uscire da Grezzano.. il ritorno sulle nostre strade è lento.. comatoso quasi.. e lasciare Marchino e Giacomo mi sembrano sforzi sovrumani.. sogno il letto e gambe nuove.. e stamani la sveglia è suonata volutamente a vuoto.. mal di testa, gambe molli e stomaco in ristrutturazione non sono il miglior risveglio.. provo una leggera invidia verso Giacomo e il suo giorno libero ma tutto.. dal pomeriggio in su è un bel racconto da fermare con due o tre righe nella memoria..
mentre scrivo intanto il sorteggio c'ha regalato un preliminare portoghese... Sporting Lisbona.. alla fine è vero.. poteva andarci anche peggio..

giovedì 30 luglio 2009

io melo piglio di tacchio..

Il Paris Saint Germain non è il Barcellona e il calciomercato del 2009 non è neanche il lontano parente di quello di anno scorso..ma il cuore viola non conosce epoche, crisi, ritmi lenti ne dubbi.. batte.. sempre e comunque.. però è palese che il PSG non sia proprio lo squadrone dei sogni.
Decido di andare al Franchi che son le cinque.. son senza biglietto e forse riesco a liberarmi che son le sei.. mi aggiro in zona Comunale che son le sette e mezzo e tra quarantacinque minuti inizia la presentazione della squadra.. niente di trascendentale rispetto ad anno scorso ma è il cuore che comanda.. devo esserci.. basta entrare in Fiesole e respirare a pieni polmoni.. e come dice Enzo solo chi condivide questa febbre viola può capire perché un calendario viola anche se "tanto poi bisogna incontralle tutte” può essere così “affascinante".. quindi al memorial ci sarò.. e poco importa se son dieci giorni se corrono e basta.. se han le gambe di legno.. e se invece di Melo ci sarà Di Tacchio insieme a Jefferson, Seculin e Gobbi.. insomma il resto è superfluo..
la coda chilometrica si risolve in mezz'ora e il primo tempo me lo guardo qualche seggiolino sotto al solito nostro.. il caldo sembra sparito.. il vento aiuta a non patire, ma obbiettivamente la viola in campo è lontana parente di quella di anno scorso.. ok, le gambe sono pese, la preparazione, però è difficile accettare di essere sotto di due goal.. allora il secondo tempo ce lo guardiamo dal parterre..zona Jorgensen.. il momento più godereccio lo gusto all'ingresso in campo dell'ebete del sindaco.. una bordata di fischi e insulti lo ricopre e lui, ebete, saluta.. per il resto i francesi vincono il secondo Memorial Franchi per tre a zero.. ma a noi bastava vedere quella maglietta viola.. nuova.. con le righine dorate e il giglio sul centro del petto.. il resto faceva da contorno.. il resto me lo son scordato mangiandomi un pane arabo dai miei amici egiziani del Granchio.. ma forse son tunisini.. sicuramente son bravi a far la pizza.. intanto quella fava di Melo è già diventato il metronomo dei gobbi.. quello che imposta.. il campione.. mavaffanculo vai.. gobbo!

domenica 26 luglio 2009

Lucca Summer Festival.. dieci anni dopo..

Mi dedico una serata che mi riporta indietro di ben dieci anni.. Arezzo Wave una vita fa.. quand'ancora mi muovevo timidamente tra amicizie appena nate in un valdarno appena conosciuto.. Francesco il tramite e l'anello di unione sempre presente in certi eventi.. Moby.. per tanti sconosciuto.. un concerto appena appena orecchiato cercando di prestar migliore attenzione a nuovi e vecchi amici.. ricordo un Daniele in formissima.. una Fede che a vederla adesso pare la sorella.. e un Francesco appunto sempre principale mattatore.. ricordo una coda infinita per tornare verso la mia, di allora, Bucine.. ricordo un Ale acerbo.. pieno di buoni motivi persi per strada..
Stavolta tra me e Moby la Giulia da Grosseto.. non avevo dubbi quando ho proposto il Summer Festival.. Moby racconta da se House Music di alto livello e la partenza delle 19 è stata puntuale quanto mai.. il parcheggio da un euro mi riporta nuovamente indietro a qualche Lucca fa.. Cranberries sempre con Francesco al fianco.. entriamo sotto le mura e dopo il ritiro dei biglietti mi fingo, senza troppa credibilità, Cicerone sicuro di ogni mio passo.. ovviamente Piazza Napoleone è all'opposta direzione ma poco importa.. entriamo in Piazza che forse siamo in dodici e la perplessità mi assale.. pizza e birra con il dovuto rilevamento prezzi e due chiacchiere cooperative seduti a pochi metri dal palco ci accompagnano all'inizio del live.. la piazza si riempie e le due ore di house music sono piacevoli e ne vorresti sempre di più.. peccato il cellulare non ne sia all'altezza ma youtube non tradisce.. il birrino verso la metà aiuta l'atmosfera ma non le mie gambe.. non ci riesco.. mezza piazza salta e balla.. la Giulia idem.. i bronzi di Riace si muovono più di me.. ma nessuno sa quanto in realtà dentro di me sta ballando.. la birra scorre via bene.. qualcuno l'accusa un pò di più e cerca di farsi giustizia sommaria per qualche bizzarro apprezzamento alla sorella.. ma non ero io.. le basette cominciano a incutere un certo timore e una buona dose di cattiveria.. e meno male la sorella è intervenuta per dire che non ero io il ricercato.. Moby saluta e noi rientriamo verso Firenze che son la mezza.. salgo in casa e m'imbusto che son quasi l'una.. ripenso al live di dieci anni fa.. il tempo corre.. ma Moby è stata una buona scoperta.. e domani mattina il treno per Donobeach mi aspetta alla Lastra a un'ora non propriamente domenicale.. ci provo..

mercoledì 22 luglio 2009

..quella del billaio..

Succede che se si prova a metterli insieme spesso non succede niente.. mentre è proprio quando ci pensa il caso a farli incontrare che arriva il miglior risultato.. li rende l’uno per l’altro fonte di un’ilarità unica e talvolta chiusa su se stessa.. come se solo quei pochi eletti appartenenti a un circolo inesistente, ma privatissimo per chi quella tessera non ce l’ha e non ne conosce neanche l’esistenza, riuscissero a prendere la frequenza giusta.. basta poco dice Vasco.. e in effetti l’aria fresca, il buon vino e la china di colui che si diverte a fare allarmi per mezza Firenze hanno avuto la loro buona parte, l’occhio esperto di chi gli spalti li sa a memoria che si riconosce nell’altro.. il cuore batte diversamente.. è un continuo battimani cardiaco che disallinea i tre dal resto del mondo.. quel resto del mondo che l’altra sera a cena in quella terrazza di Capraia era rappresentato da Marco, che insiste a difendere la sua diversità a strisce senza alcun motivo plausibile, e la Rosse che per origini non sa neanche cos’è il giuoco del calcio.. immagino, solo per la prestante attività svolta durante l’allegro banchetto nelle fila del resto del mondo, che si fosse presa la briga di rappresentare pure la di lui damigella.. tale Patrizia che si dilunga oltremodo nelle proprie terre d’origine.. quelle Puglie tanto amate e così tanto lontane dal cuoricino così garbato e delicato del dottor Sgobbi..
Succede che non servono appuntamenti fissi, rigidi e programmati.. basta un riassuntino di quel che ci divide nel tempo appena trascorso dall’ultima pedata intorno al Franchi e poi sembra una discesa libera con la folle che comanda il motore..
La serata allietata da una brezza niente male e alcune folate di musica d’oltrarno, provvidamente redarguite dall’aggressivo carteggio dell’Erika, c’han fatto ritirar le fila di un terzetto nato anni orsono.. accomunato da una passione che ci nasce dal cuore.. la grigliatina fonata e l’abbondante antipastino toscano annaffiato da un buon chianti classico.. cocomero guarnito di more del fratello, uno strano abbinamento dolce-amaro di un bicchierino rosso crema.. caffè.. china di cui prima e lungo e piacevole parlato di tutto ciò che di viola si colora con Cesare che dalla gabbissima ci allietava con cinguettii degni di nota..
Scavallata la mezza senza alcuna fatica e analizzato nel dettaglio ogni movimento di mercato in entrata e in uscita di ciascuna delle diciotto squadre di Serie A con qualche divagazione verso la Premier League e la Liga Spagnola, chiariti opportunamente origini e ruoli di tale billaio che all’insaputa della Rosse e Marco vende i billi da una vita, abbiam salutato il terzetto Erika-Marco-Cesare non prima di aver rivissuto una certa fedeltà passata alla storia per una fia inopportunamente fuori luogo e alcuni fotogrammi tra il ponte vecchio, piazza della Signoria con alcune sgambatine su quel manto verde che ogni domenica ci fa battere il cuore e ci riempie d’orgoglio..
Ad averne di certe notti.. sperando che quella grande fava di Samuele si decida a rinnovare il proprio amore verso quella sediolina della Fiesole che ogni domenica da anni ormai calpesta senza mai lasciarla..

lunedì 20 luglio 2009

quarant'anni fa...

Sono giorni che ovunque mi giro.. su qualsiasi canale televisivo.. dietro ogni pagina di quotidiano.. in ogni rubrica radiofonica.. non si fa altro che ricordare il famoso primo allunaggio.. Era il 20 luglio 1969.. ed ecco che Tito Stagno lo trovo prima a Porta a Porta, poi a La storia siamo Noi e per finire a Matrix.. il nome più pronunciato in questa settimana non è più Felipe Melo, che se ne è andato su dalle merde bianconere, ma Neil Amstrong.. come se fosse arrivato lassù da solo.. ognuno che si schiera.. chi è contro e quindi dichiara perentorio che si tratta esclusivamente di una farsa.. di un ben costruito teatro di posa.. insomma, lassù non ci sarebbe mai stato nessuno.. e chi invece si schiera con gli astronauti a stelle e strisce.. resta il fatto che da quel luglio di quarant'anni fa non ci siam più tornati lassù.. e forse è questa la cosa più strana di tutto l'affare..
Ieri, mentre sorseggiavo il solito cappuccino al solito bar del Centro del solito Ipermercato di Sesto Fiorentino leggo svogliato le pagine precedenti allo sport.. salto le polemiche delle solite checche isteriche che non si accontentano mai di niente e si limitano a provincialissimi e beceri commenti negativi sul recente mercato viola.. e mi fermo sull'ennesima pagina dedicata alla Luna.. non si parla però di Amstrong ne di Apollo 12.. ma del primo sguardo sulla Terra una volta oltrepassata la Luna.. non vi fu allunaggio.. ma solo un andata e ritorno senza fermata.. nessuna sosta.. ma quello sguardo verso la Terra.. per la prima volta così lontana.. quanto avrà fatto pensare Lovell, Anders e Borman?..tutti ricordano Amstrong.. nessuno loro tre che furono i primi a viaggiare oltre l'orbita terrestre e vedere la Terra come nessuno l'aveva mai vista.. e poco importa se nessuno dei tre c'ha messo i piedi lassù.. era la prima volta che l'uomo si spingeva tanto oltre le proprie possibilità.. il rischio era alto.. e la certezza del rientro non era poi così forte.. La mattina della Vigilia di Natale la navicella spaziale raggiunse l'orbita lunare.. durante le successive 20 ore la navicella Apollo girò intorno alla Luna per dieci volte. La traiettoria di volo fu scelta tale da sorvolare pure il "mare della tranquillità", già precedentemente scelto per essere punto dell'allunaggio dell'Apollo 11. Gli astronauti furono dunque i primi esseri umani a poter osservare direttamente la faccia oscura.. la parte della Luna che rimane sempre nascosta..
Pericolosa e estremamente rischiosa fu la manovra che l'Apollo 8 dovette eseguire per uscire dall'orbita lunare per rientrare nella traiettoria verso la Terra. La manovra infatti dovette essere eseguita dagli astronauti senza il sostegno da parte del centro di controllo dato che in quel momento si trovavano sul retro della Luna, nella zona d'interruzione del contatto radio. L'atterraggio in mare avvenne all'alba del 27 dicembre 1968, sei giorni dopo il lancio. Il punto di atterraggio fu a soli 2,6 km dal punto precedentemente calcolato e come per l'Apollo 7, la capsula entrò in mare con la punta sott'acqua. Quanto piccola e insignificante potrà mai esser sembrata la nostra vita da lassù? incredibilmente inutile direi.. e se penso che non avrò mai una possibilità del genere mi sento estremamente di complemento in questa vita qua.. e già mi voglio bene.. spariscono d'un botto problemi reali e presunti tali.. ma anche le gioie quotidiane diventano ben poca cosa.. Felipe Melo-sono già scordato e del resto se Eto'o chiede all'Inter dieci milioni di euro l'anno chissenefrega.. sinceramente pure i centoduemilioni del montepremi mi sembrano poca cosa e nello stesso istante penso che darei mille volte me stesso per uno sguardo da lassù verso questo piccolo insignificante pianeta che ci stiamo adoperando bene per rendere invivibile.. guardo l'abbonamento per la prossima stagione e mi dico che sarà per un'altra vita, questa qua la devo dedicare a questioni più terra terra..