... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

lunedì 31 gennaio 2011

da Parigi a villa medici mentre il Pazzo ne fa due..

pennichellina pomeridiana da real anziano, un vero drittone dalle ore 15 alle ore 19 e 40.. però mi serviva, ancora adesso mi bruciano gli occhi e non ho certo fumato.. mi son svegliato in tempo per gli ultimi venti minuti di calciomercato.. Radioblu in sottofondo con Barreto che correva verso Firenze.. correva per modo di dire.. tempo poco e Barreto salta perchè rotto.. le comiche..
faccio fatica a seguire le vicende viola ultimamente.. non trovo argomenti positivi che mi lanciano bene e ogni volta che apro queste pagine le guardo vuote e le richiudo smorfiando un poco visto che mi sto allontanando ancora una volta da questo mio pensiero aperto a tutti..
Tra la corsa del capitano e quella di Barreto c'è stato un bellissimo we a Parigi, la sconfitta di Roma con la Lazietta, l'illusivo pari a Napoli e il pari riacciuffato a culo col Lecce..
Vorrei poter parlare solo di Sacro Cuore, Pere La Chaise, Louvre e quant'altro di particolarmente piacevole abbia riempito quei tre giorni parigini però l'attualità mi porta a ragionare anche di quest'ultimo pomeriggio di comiche viola..
Il ritiro deciso dalla società da sabato alla prossima gara interna col Genoa di mercoledì mi riporta indietro agli anni d'oro del Laureato.. dei Pontello e non mi piace per niente..
Vorrei essere già a mercoledì sera per capire e respirare l'aria del Franchi.. vorrei che questi due giorni volassero via senza parole, fatti e commenti.. so invece che sarà un crescendo di polemiche che non faranno altro che riempirci il cuore di fatica, veleno, rabbia a amarezza..

venerdì 14 gennaio 2011

83.. alle 16.30, forse..

..è un pò come quand'andavo a scuola io e le opportunità erano tre: promosso, bocciato o rimandato a settembre.. la visita finale, quella decisiva, quella dove ho presentato, come espressamente raccomandato, i risultati delle analisi in busta chiusa, era fissata per ieri alle 16.30 e ci son arrivato con la stessa ansia di quando in terza mi rimandarono a Tedesco, Italiano e Diritto.. un'estate intera a studiare per un'esame farsa che si risolse in poco più di un'ora..
Mi son presentato a Villa Fiorita a dieci alle quattro.. "magari mi fanno prima" ho pensato ingenuo.. non ero ansioso però soffrivo la tensione da esame nonostante fossi preparato alla grandissima.. non ho mai bevuto prima che mi fermassero i due simpatici amici delle forze dell'ordine e la sospensione è solo il risultato di una serata storta.. figuriamoci se non son stato ligio al dovere nei sei mesi di privazione della libertà che mi son stati inflitti, se ci penso forse ho bevuto una birra a metà agosto, un dito di spumante a fine settembre per il mio compleanno e un altro dito per l'ultimo dell'anno.. il resto è stata tanta acqua, coca cola come non avrei mai pensato e grazie all'Irene pure una mitica fanta.. l'abbinamento pizza-fanta mi mancava ancora..
Il fatto di esser però nelle mani di chi non ti conosce e sa di poter fare e disfare a proprio piacimento non può darti tranquillità.. dimostrare di essere onesti non è per niente facile..
Ore 15.50
Io:"Buonasera, sono Nannelli Alessandro.. ho appuntamento alle 16.30.."
Lui:"si, salve.. prenda pure il numerino e si accomodi nella sala di attesa.. aspetta pure (Lei-Tu, il passaggio era rapido e ingestito) il tuo turno, ti chiamano dall'altoparlante.."
Io:"scusi, ma l'appuntamento è alle 16.30.. cosa lo prendo a fare il numerino.."
Lui:"l'appuntamento è indicativo.. si da per evitare che vu veniate tutt'insieme la mattina presto.."
Io:"ah, già capisco.. perchè organizzare il caos quando lo si può aumentare (ma la parte finale della frase me la son detta dentro e basta).. ovvio.."
Senza perder tempo prendo il mio 83 e mi siedo in una sala piena di persone che stanno all'alcool come quelli del Parterre stanno alla Tdt.. dieci minuti di attesa e sento una vocina stridula: 41!.. "non male, ho solo quarantadue numeri prima di me..".. nel giro di quaranta minuti la prima illusione.. sento chiaro il mio numero e parto in quarta verso la stanza n.1.. cinque minuti dopo sono nuovamente a sedere, dovevo solo lasciare i risultati delle analisi..
Ore 18.00 quasi..
Esce un tipo in camice bianco che chiama in sequenza i numeri dall'80 all'84.. mi alzo e mi avvio verso il salvatore di bianco vestito che ci fa:"adesso aspettate qui in piedi che vi chiamo uno per volta..".. la macchina organizzativa mi stupisce sempre di più.. oramai è in moto e non si fermerà più.. era un diesel.. ovvio..
venti minuti più tardi entro nella stanza n.2
Lui:"si segga qui.."..(facendo cenno con la mano sulla sedia alla sua destra e poi sempre rivolgendo lo sguardo alle buste che due ore prima avevo lasciato alla tipa della stanza n.1 commenta a mezza voce): era la prima volta che la fermavano quindi metto una x qui..(usando solo il dito indice inseriva i dati nel pc che parevo io alla prima ora di dattilografia della mia vita) mi chiede un documento e finisce l'inserimento dati, poi senza guardarmi prende un telecomando di un mivar e accende la lavagna luminosa in fondo alla parete e mi chiede di leggere le varie forchette di diverse misure cliccando sul telecomando con una rapidità inaudita.. non ero preparato e a fine occhio destro accennavo quasi al fiatone post prima corsettina pre prova costume.. Quasi sbalordito, negativamente, mi guarda e prim'ancora di aprir bocca esclama:"ah, ma te porti gli occhiali!"(a fanculo il Lei ovviamente).. ho guardato dove fossero nascoste le telecamere perchè non volevo credere a una scenetta che poteva stare bene tra le prime venti di Smile di Gerry Scotti.. Ultimata la favoletta della visita agli occhi mi prega di accomodarmi nel corridoio di fronte alla porta e attendere sempre la chiamata del mio numero..
Ore 19.00
varco l'andito che mi porta alle stanze numero 3 e 4.. le ultime.. son quasi rasserenato, quando si vede l'arrivo si cerca di sprintare, l'ultimo sforzo.. mi ritrovo in un corridoino lungo una decina di metri e stretto due.. sulla destra accalcati i 42 che mi han sempre preceduto durante tutto il pomeriggio.. e quasi all'unisono sento gridare dalle stanze 3 e 4: numero 41, dalla prima, e ancora più forte: numero 56 dalla stanza 3.. attimo di panico.. se ogni stanza è propedeutica alla seguente non capisco come l'ultima possa essere più avanti nella chiama rispetto alla stanza 3.. la timidezza mista alla tensione mi blocca le parole, la tranquillità che traspare dagli altri 40 incodati prima di me mi rende ancora più instabilmente insicuro ma quando dalla stanza 4 sento forte e chiaro il numero 31 ho deposto le armi.. questa girata qua il percorso è a ostacoli.. la logica non è chiara, anzi.. è assente.. chiamano a caso!..
Dopo una mezz'oretta passata a rovinarmi lo stomaco grazie a un bimbetto poco più che ventenne, alla sua quarta giornata in tre anni per un livello alcolemico di poco inferiore ai 2.00 con la patente sospesa per un anno la prima volta sento chiamare il mio numero.. mi alzo di scatto dimenticandomi del mio compagno di sventure appena conosciuto.. entro facendo attenzione a non sbattere la porta, mi siedo con tranquillità senza però sembrare troppo sicuro, non voglio far trasparire la sicurezza che ho della mia più totale innocenza.. la commissione, l'ho imparato in queste ore, è rigida, inflessibile e non ammette alzate di testa e odia chi si contrappone, spietata piega i disobbedienti l'ordine inflitto con regole che non lasciano scampo e i più onesti li spedisce al confino.. rispondo ad ogni domanda con un sorriso che me lo sento addosso come un pantacollant..
Lui:"(leggendo i dati che aveva inserito nel pc il tipo dal camice bianco della stanza 2)..allora, signor Nannelli.. era la prima volta che la fermavano?"
Io:"(avrei voluto rispondere: ovviamente sorridendo, ma ho preferito mantenere un profilo neutro, ancora più che basso e con la voce di Luca Ward..)..si.. era la prima.. (accennando a un si con la testa, unico piccolo gesto di complice approvazione che mi son permesso).
Lui:"vedo che le analisi rientrano nei parametri, ma attenzione.. abbiamo le transaminasi un pelino mosse.."
Io:"(con il terrore che le transaminasi mosse equivalessero al cartellino rosso per un giocatore di calcio, imposto il viso sulla modalità esterrefatto, indignato e interessato mantenendo il timbro Ward).. ecco, ecco.. capisco (in realtà non stavo capendo un cazzo e mantenevo sospeso il capisco in attesa di un feedback che non sarebbe mai arrivato)..
Lui:"beh.. considerando il tutto potremmo rinnovarle la patente per i prossimi..(gira la testa verso il collega in cerca di un numero a caso da potermi proporre/imporre e al cenno di assenso del collega) 6 mesi.."
Io:"(ancora in completa assenza neuronale sorrido contento alla stregua di quando prendevo 6 senza aver studiato) certo.. ok, va bene (va bene un cazzo.. se le analisi vanno bene puttana eva, questo pensavo in realtà)..
Lui:"..e visto che è la prima volta che ci vediamo (guardandomi bene negli occhi, accompagnando il sonoro con un sorriso che partiva dai suoi di occhi) direi anche di farmi un bel percorso standard..
Io:"(oramai in piena crisi d'identità e con la voglia di scappare di la dentro).. ovvio.. perchè no.. di cosa si tratta?
Lui:"ah, beh.. questo glielo spiegheranno quando sarà il suo turno per la stanza numero 4.. adesso la devo salutare.."
Io:".. è evidente, (contemporaneamente, giusto per ribadirmi la totale inutilità delle parole che potevano uscire dalla mia bocca lo sentivo chiamare il numero 84) è evidente.. c'è ancora la 4.. sennò che ci starebbe a fare.. arrivederci.. (ma avrei potuto anche sentirmi dire brutto figlio di puttana di un alcolizzato di merda.. e la mia risposta sarebbe stata sempre quella.. oramai ero diventato una gomma pane..)..
Esco dalla stanza numero 3 provato più che alla campestre della terza media all'ippodromo Le Mulina alle Cascine.. mi avvio verso la 4 considerando quelli che avevo davanti persone inutili che non stavano certo facendo la fila.. vengo fermato sulla porta dal grido sempre più netto e chiaro che invitava il numero 72 all'interno.. se non altro mancavano dieci minuti alle 20.00 e solo undici numeri al mio..
La serata l'ho passata scolandomi una pinta di Coca Cola alla pizzeria O'Munaciello in pieno centro storico.. chissà se Corey aveva una benchè minima idea del pomeriggio che avevo passato.. lei che si era sciroppata mezz'europa con le Cirque du Soleil e prima di darmi buca a Parigi era passata a trovarci per poi tornare a Tampa, in Florida.. dai nostri parenti ammerigani.. altro che Villa Fiorita e San Salvi..

lunedì 10 gennaio 2011

il capitano e la sua corsa

Ecco cosa mi rimane.. cosa preferisco ricordare di questa ultima domenica dedicata al Franchi e alla mia Fiorentina.. ancora stasera non ho la voce che mi contraddistingue da almeno vent'anni.. faccio fatica a parlare e mi piace questa mia condizione.. l'urlo al goal di Liajic mi fa tornare indietro anni.. decenni.. son saltato addosso a Samu come non facevo da un bel pò.. anzi, in realtà lui ha fatto lo stesso e per la legge della MassaSamu mi son ritrovato gambe all'aria col culo incastrato tra i maledetti seggiolini che mi stavano alle spalle.. ho avuto la forza di rialzarmi e aggianciare per la sciarpa prima il Maso poi Enzino.. solo per il gusto di urlare a più non posso tutta la rabbia accumulata nei novanta minuti precedenti e in chissà quanti altri che ancora non avevano avuto la giusta esplosione.. l'avevo detto come si dice sempre quando la vedi spacciata la nostra Fiorentina:"questa partita qua la vinciamo al recupero.. prima si pareggia poi si fa il terzo nel recupero.." ma non ci credevo neppure io.. per molti, Enrico in testa, si tratta di un brodino che allunga l'agonia, ma si sa a Firenze ci s'accontenta difficilmente e quindi non si gode mai fino in fondo.. la mia paura è tutta nella corsa di De Silvestri a fine gara per riagguantare un Gilardino mesto che se ne sta scivolando via nel sottopasso degli spogliatoi, lo strattona e lo riporta a centrocampo per festeggiare.. ma si vede lontano un miglio che non ci crede neanche se lo pagano.. così come Marchionni che neanche ci passa dal gruppo che festeggia.. si capisce che non c'è più l'aria giusta nello spogliatoio, non importa esserne parte.. è tangibile anche in Fiesole e la contestazione dei non allineati del parterre, quelli del vecchio stile per intenderci, quelli che la tessera non la fanno neanche alla coop, era pronta da tempo e aspettava solo una prestazione mediocre come quella di ieri per poter venir fuori come ai tempi di Cecchi Gori.. non mi son piaciuti i cori contro Della Valle e questo non vuol dire che condivida tutta la linea dei fratelli marchigiani però non mi pare che in giro ci sia di meglio.. non mi sto accontentando, sto dando tempo a chi è venuto a Firenze per far bene.. alla fine si tira una riga e si fa le somme..
Ho paura che la svolta tanto sperata ancora non sia neanche dietro l'angolo e a farmelo pensare è proprio la strana situazione che c'è tra Mister, Società, squadra e tifosi.. erano anni che non ci si divideva come ora.. non esiste una parte che corre nella direzione di un'altra e questo non può che peggiorare le cose.. ecco perchè la corsa di Montolivo verso Santana al goal del pareggio mi ha fatto sorridere.. mi ha fatto pensare bene.. mi ha fatto credere che quel capitano li ci crede davvero e ci proverà fino in fondo.. perchè è questo che noi in curva ci si aspetta.. provarci, lottare, crederci.. il risultato poi ci darà ragione.. ma solo se avanzeremo tutti uniti..