... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

domenica 23 dicembre 2012

Maya, Maya vaffanculo...

adesso si che posso ritornar al me stesso... ci pensi che peccato e che moccoli se per davvero il 21...
non che avessi paura.. piuttosto diciamo che adesso posso ritoccare il cielo, guardandolo sorridendo anche se fa freddo e par che nevichi da un secondo all'altro perché la tensioncina tipica di chi sta in curva durante quegli interminabili momenti pre rigore m'è svanita come una coca cola aperta da una settimana... se Iddio vuole...
quindi... Maya Maya vaffanculo...
Questo dicembre qua pare aver preso una piega tutta sua, nuova e incredibilmente vera... io che dormirei anche mentre lavoro mi ritrovo ad aprir gli occhi che ancora la sveglia se la dorme..
il fatto è che in tutto questo brulicar di soci a rimetterci è la passione mia per quel viola che da sempre annuso ogni domenica che LuiLassù decide di metter a disposizione..
Ecco che le tre pere rifilate al Palermo di ieri pomeriggio le ho solamente ascoltate e pure in differita...
Solamente stasera mi son gustato il cucchiaio del principino, il rigore di Gonzalo e l'arrembante primo tempo che non poteva prometter futuro migliore...
Il periodino non è dei migliori la dentro a La Cayenna, ma a poco a poco ci avviciniamo a questa fine d'anno cercando di non arrivarci sui gomiti nonostante i 4kg persi nel giro di un mese.. la sensazione comunque è positiva... è un pò come se i pezzi di un puzzle a me fino a poco tempo fa oscuro comincino a combaciare... e non c'è sensazione più bella di quando ti accorgi che hai trovato il pezzo che ti mancava... provi a mettercelo accanto.. è questione d'incastri, vanno a posto da se e risulta tutto più semplice.. è un pò come veder giocare la Fiorentina di Montella quest'anno... hai la netta sensazione che ogni azione porti a qualcosa di concreto... non è proprio come la forza che esprimeva il Bati ai suoi tempi, quando ci faceva sentire forti anche se non lo eravamo, quest'anno siam forti per davvero oltre che terzi in classifica...
Che strano questo duemila12... nato con la paura di retrocedere e finito con la paura di volare, che lassù noi mica siam abituati... ma di voglia di volare ne abbiam a giubbate... adesso che ne siam consapevoli sarà sufficiente sfruttare tutto il girone di ritorno... io ci credo..

martedì 4 dicembre 2012

le madonne veniva giù l'universo...

Arrivo al Franchi cercando di scansare lo scansabile con la solita velocità che il passo da transpallet oramai mi ha regalato da più di quindicianni... rischio sorpassi sulla passerella del campo di marte che neanche il più ardito degli psicoatleti si sia mai permesso, mi lascio alle spalle teste, giubbotti e sciarpe che andatura da crociera in progress poco si confà a chi sente forte quel richiamo che non ci lascia mai di domenica in domenica... scrocio gruppi contromano e rischio l'incidente con alcuni riccioli poco più avanti sulla mia destra, la gazzella si impossessa di me e balzo leggiadro verso il tornello zigzagando come l'Alberto bolognese nei suoi cenci... l'impresa merita un premio e comando una birra alla mora del chioschino di fianco al bar sotto la fiesole ma sbaglio sporto... al Dolce Vita una bevuta costerebbe meno... cinque euro per una misera pintina di bionda analcolica... ma d'altra parte "è alla spina ciccio"..
Mi accapo al parterre e sguardo un pò per capir se anche Tino è nei pressi... l'ora è tarda per molti, giusta per me... manca la mezza al fischio d'inizio e m'incammino verso i soliti posti di merda scalando l'esterno del Franchi...
Sarà la corsettina modello test dell'Alce, sarà la pintina d'oro, sarà che la 3 mi abbandona ogni santa domenica come metto piede al Franchi, ma arrivo sulle spalle della Fiesole che puntati gli occhi all'ultima fila sulla mia destra lascio perdere tutti gli astanti alla mia sinistra.. puntello bene bene tutti i sorrisi che mi fan da cornice ma di Enzo e del gruppetto a dopo neanche l'ombra finchè il cappellino giusto giusto ai miei stinchi non se ne esce escalamando nomi vari tra i quali Enzo, Andrea e mi basta questo per girare semplicemente lo sguardo sulle spalle di chi mi ha affiancato inconsapevolmente per almeno dieci minuti... ero la parte destra del gruppetto a dopo e non lo sapevo... cerco di fingere l'arrivo seduta stante ma c'è poco da nascondere...
I miei 22 eroi scendono in campo con due maglie differenti... da una parte i miei viola, dall'altra i miei blucerchiati... non riesco a partecipare a coretti insulsi che san di pesce... è un derby nel mio cuore e una vera e propria battaglia nel mio stomaco... come cazzo si fa a tifare la Samp... non lo so.. ma a me sta simpatica a pelle... la Samp...
Amanda Lui e Mati Fernandez le delusioni più clamorose... Seferovic un punto esclamativo ma senza futuro.. Pizarro ha collezionato il milionesimo cartellino giallo per falli che neanche al Nag... Emiliano s'è seduto sull'uno a uno.. ma tutto sommato siam sempre li... sarà un momento d'appannamento giù..
A conti fatti il pari è il risultato più giusto.. per il mio cuore, per il mio stomaco e per il gioco espresso dalle due compagini schierate in campo... pur nel grigiore siam comunque riusciti a giocar meglio che con Mihajlovic e Delio Rossi... e se il diecideRoma l'avesse spinta a modo adesso stavamo ragionando di un 3-2 un pò rubacchiato...
La colonna sonora mixata da funi d'acqua e moccoli senza tregua del tipino sereno che avevo alla mia destra si è chiusa definitivamente con un bel "Mao, fammi una salsiccia vai.." in quei di Novoli dove magari tra qualche anno potremo anche noi vantarci d'uno stadio che non ricorderà più il colosseo come l'attuale Franchi...
Ed ha ragione Ferrara quando dice che siam quarti e che chi si lamenta ha memoria breve...

martedì 20 novembre 2012

una gioia che mi prende cuore e anima

..e' faticoso esser felici..
il cuore batte a più non posso... pari, dispari.. pari ancora... mai un battito dietro l'altro che sia uniforme... mai fermo per carità, ma neanche uguale al precedente... manca il fiato, si corre sul posto.. anche senza accorgersene.. siamo già dove dobbiamo andare senza essersi mossi da dove partiremo..
Si muove tutto intorno, niente pare fermo quando si è felici... non si ha più paura di soffrire quando si è felici, si è spossati piuttosto... ma è una stanchezza che si ricerca volentieri... e quanto ne ho bisogno io..
Sono arrivato al Franchi con Samuele che le due eran passate già da una mezz'oretta... l'orologio biologico ci stava dicendo che eravam nel giusto... tutto quel brulicar di teste e sciarpe ci faceva sentir nuovamente a casa... che quella è casa mia ogni dannata domenica... a dirla tutta son partito da casa che mi si stava già allargando il sorriso... la sensazione che oramai ci accompagna da un po' di partite è di euforia ubriaca di felicità... non trovo altro... mancan le parole per descrivere questi momenti qua, datemi retta...
Il gruppetto a dopo, vista la condizione particolare del momento ha deciso bene di impegnarsi oltremodo nella ricerca del posto, ricercando seggiolini mai considerati, relegandoci lassù in piccionaia dove oltre a noi c'è solo il vento e poi dopo, ma solo parecchio dopo anche Fiesole con le sue colline..
Quest'anno però si patisce solo il vento...
Della partita ricordo poco... ho volutamente cancellato i goal di Rodriguez, di Toni e la doppietta di Aquilani... non ricordo assolutamente Viviano che rincorre la palla verso la sua porta, il fuorigioco dell'Atalanta e il rigore che non c'han dato nonostante avessero sparato a Gonzalo... non ricordo neanche il vento... ne la birra a fine primo tempo che mi ha fatto goder del secondo goal di Aquilani mentre mi puntellavo alle spalle dell'ultima fila del parterre... ricordo poco anche i cori per Della Valle, nati peraltro da quelli che ci stanno a sinistra e morti come un onda di fine estate la sera al calar del sole giusto li a centro curva, mi son scordato del Ciccio, di Tino e Fabrizino che si è giustamente riaccapato al megafono di una curva tutt'ora spenta nonostante si veleggi belli alti lassù.. ho cancellato anche le due cugine che Samu ha fatto arrivare a metà secondo tempo, che come sempre passano e vanno..
Ricordo bene, nitidamente e forte l'ubriacatura che c'ha annaffiato per novanta minuti...
Nonostante le ondate di freddo che ci attaccavano le spalle si pareva rubinetti aperti di cazzate da campionato mondiale... I maya, la squadra mediocre che è un quarto d'ora che non la si butta dentro, Amanda Lui, se s'aveha ì Bati s'era primi con novanta punti, il biglietto da 45 minuti.. e mille altre che adesso a due giorni di distanza non ricordo ma che han riempito bene cuore, orecchi, bocche e testa di tutto il gruppetto per tutta la partita... che se ripenso a qualche mese fa mi vengono i lacrimoni... ricordo bene, ancora adesso, la voce roca mentre salivo al passerella di Campo di Marte...
Un pò di paura me la mette questa felicità... ma è bella pure questa paura.. i cali di tensione, di forma.. mille altre motivazioni possono fiaccare quest'onda che pare inarrestabile... ma son momenti, magari sarebbe anche il caso di giocarle tutte insieme, una di filata all'altra, che sia mai durante la settimana succede qualcosa e a Torino vien fuori robaccia... ma, badate bene, siam seri una volta tanto: dura l'attimo di uno sguardo... e io ho idea d'aver trovato quello giusto, mi ci perdo volentieri quest'anno... la voglio veder crescere ancora questa mia maglia.. forse è qualcosa che non puoi capire se non ci sei dentro
Non so che disegno potrà venir fuori alla fine di questo bel puzzle, ma io di pazienza ne ho da vendere, quest'anno poi che dove mi giro fa uguale son secchiate di emozioni, sensazioni forti, vittorie semplici come abbracci.. e la cosa bella è che il lunedì mattina è tutto uguale alla domenica sera... la notte, certi desideri, certi sogni se li porta via... quest'anno no.. e se dovessero arrivare momentucci li passeremo insieme, uniti come solo noi sappiam fare... guardandoci fissi negli occhi e cantando a squarciagola l'amore incredibile per questa squadra che c'ha il giglio stampato sul cuore...
Si torna a casa stanchi morti... ma felici come quei ragazzi che scartando il cioccolato di Willy Wonka han trovato il biglietto d'oro... io il mio terzo scudetto lo sto già vincendo beandomi non poco dei sorrisi che mi stan regalando..

martedì 13 novembre 2012

potessi trattenere il fiato prima di parlare...

Penso... e quando penso perdo aria dal radiatore...
Tutto quel che abbiamo a disposizione, noi, un senso lo dovrà pur avere...
Vertebre, mani, braccia, gambe, nervi, cuore, stomaco, polmoni, costole..
Non voglio assolutamente pensare che posso anche far a meno di qualcosa di quel che ho.. non ho la certezza di usarle tutte a modino... son 38 anni che faccio pratica con me stesso e indubitabilmente non sfrutto, come tanti, le potenzialità che ho.. mi sento un iphone 4, anzi 3 vista l'età in mano a un bimbo di sei anni... conosco da poco la differenza tra capacitivo e resisitivo... anzi, l'esistenza di queste due parole figuriamoci se conosco bene bene quel che il mio fisico, il mio cervello e il mio cuore possono ancora dare... ancora oggi imparo... architrave, focale, dirimere, indubitabilmente...  
Patisco l'interesse.. è un mio limite, se non mi interessa qualcosa o peggio se non mi è utile, resetto, cancello, annullo, cestino...
Piuttosto ci ribatto il capo... alla terza magari mi creo una piccola memoria delle utilità... che userò poco.. dovrò però rimediare un'altra memoria ancora che mi ricordi che ho archiviato in un'altra icona da qualche parte le utilità nel caso mi servano...
Non sto qui a cercar di capire se è nato prima l'uovo o la gallina o se quel bravo ragazzo lassù che alcuni raccontano essersi fatto crocifiggere quaggiù sia esistito realmente o sia piuttosto una manfrina ben architettata per tener a bada milioni di teste calde, ma se qualcuno o qualcosa ha fatto si che l'essere umano sia così complesso e contorto, in alcuni casi, probabilmente è perché ha da essere così.. 
Mi chiedo perché tanta razionalità debba combattere quotidianamente con altrettanta irrazionalità e spesso non riesco a capire se l'aspetto positivo calza a pennello più con la prima che con la seconda...
Che senso avrebbero sensazioni, sentimenti, vibrazioni e tutto quel che col cervello ha poco a che fare se spesso ci vogliamo convincere che sulle cose ci dobbiamo solamente ragionare.. un gruppetto limita l'altro o no? quelli bravi direbbero che servono tutte e due in egual misura... ma chi dice così che ne sa di certi sguardi? probabilmente si limiterebbe a definirne il colore... non ci si perderebbe mai dentro.. chi parla esclusivamente di razionalità riesce ad amare? una donna o una maglia? uno sport? io mi sentirei perso senza la mia parte emotiva... l'impulsività rende forti e vulnerabili allo stesso tempo... condizione spesso conseguente ai risultati che porta... ma non la si può battezzare per quel che raccogli piuttosto in base a quel che provi... passione, sentimenti, rabbia, amore, impulsività... non si può tarpar le ali a questa serie di volani che ti fan battere il cuore pari o dispari, che ti fan gelare il sangue nelle vene o te lo fanno scivolar via come un fiume in piena.. come al solito non riesco a darmi una risposta, ne ho almeno un centinaio e rischio di far casino... tutte corrette e tutte rimesse subito in discussione... ma a me piace quel che mi si scatena dentro quando a ragionar non è solo la testa... mi sento vivo e magari riesco persino ad andare a San Siro e sentirmi eroe per una volta... esultare in tribuna rossa e abbracciarsi, stringersi dalla gioia, urlare e ridere proprio come fanno quei ragazzi lassù in piccionaia nonostante intorno sia tutto rossonero... cosa c'è di più irragionevole.. quelli bravi avrebbero fatto fatica ad alzar un dito in segno di estrema gioia... cosa si godono quelli bravi? 
Preferisco mille Ale diversi tra loro che fanno insieme quel che sono, piuttosto di uno che pare uscito dalla tipografia preciso alla prima copia e a come conviene essere per non far errori... 
Guardandomi indietro io i miei brividi, le mie passioni, i miei sentimenti me li son vissuti tutti... 
La paura di sbagliare ce l'hanno pure loro, quelli bravi, date retta... ma non son bravi neanche a farla trasparire... io la manifesto.. rendo partecipe chi mi è d'intorno... ce l'ho quotidianamente ma non mi faccio certo guidar solo da quella... ho i miei alleati... tutte pulsazioni aggiunte al cuore... 
L'essenza del vivere sta nel ragionarci, senza farsi frenare... e nel lasciarsi andare senza farsi del male.. riuscire a goder di quel che ti si para davanti senza crocifissioni ne prigioni.. io sto preciso nel mezzo... tra cuore e stomaco... ma non mi sento uno sprovveduto inaffidabile... anzi... è la mia forza per assaporare al meglio certi regali che solo gli irragionevoli come me sanno apprezzare..

domenica 11 novembre 2012

Sarà difficile spengere il sorriso stanotte..

La Megane viaggia rapida verso sud..  San Siro oramai è un ricordo.. il buio decide la fine di una giornata lunga, di quelle che s'han da ricordare per un bel pò.. Paolino è pilota nato e io il suo improvvisato navigatore che fa tutto fuorchè agevolargli la guida.. la mia testa è affollata.. sogni, desideri, immagini, pensieri.. non c'è posto per la razionalità.. la benzina del mio cuore son le emozioni.. anche oggi ne ho avuta l'ennesima conferma... ed io vivo di queste emozioni... il resto del tempo lo si passa sopravvivendo probabilmente...
San Siro è un pò la nostra trasferta... da sempre poco fortunata, da sempre attesa come i risultati degli esami per gli alunni dell'ultimo anno.. ogni nuovo calendario c'è poco da star a cercare.. Juve, Milan, Roma.. anda e rianda e il campionato potrebbe finir li... il resto fa volume.. magari c'è Marassi sponda Doria che un senso lo può avere.. magari in futuro un bel San Paolo non sarebbe da sguardare poi così dall'alto.. ma il Meazza è praticamente tappa fissa.. scorri col dito e ti fermi sulla nostra trasferta,  è un chiamarsi senza farlo con Paolino... battezziamo tutti e due quella domenica e ci avviciniamo senza neanche far troppo rumore.. tanto poi la tensione nasce da se, cresce e diventa ingestibile ogni volta..
Ripercorrendo i trecento km verso nord sembra ogni volta la prima.. piuttosto è il ritorno che diventa impensabile affrontare quando torni a casa con le pive nel sacco.. e non è che noi si vada a giro per l'italia a far sfacelli..
Quest'anno siam partiti da Firenze con la sicurezza di chi la sua la sa, la vuole dire e non starà zitto..
Questa squadra ci fa sentire forti come solo il Bati riusceva a farci sentire..
Arriviamo a San Siro con 7 punti di vantaggio sui rossoneri e un gioco... erano anni..
Ripenso ai due anni di Mihajlovic-De Rossi e l'ultimo di Prandelli.. anzi, a dirla tutta ci metto dentro pure tutti gli anni di Cesare che un calcio così lui se lo sogna.. non mi capacito di tanta bellezza..
Come siamo belli quest'anno... non smetto di pensarlo, scriverlo e dirlo... siamo veramente belli.. anzi, immensi... e allora urlare diventa una necessità.. cerchi la classifica, l'aggiorni aiutandoti coi diti come a scuola... hai visto dove cazzo siamo in classifica?? 
Mi reggo giusto i primi dieci minuti.. al goal di Aquilani mi salta un urlo strozzato in gola che ovunque mi giri son circondato da rossoneri... li sento quei ragazzi lassù che invece la loro gioia la berciano a più non posso.. me li guardo spesso.. me li gusto.. cerco facce amiche con lo sguardo... ma son veramente in culo.. mi riman altro che immaginarli.. il goal sbagliato da Pato è un altro urlo, mentre al goal di Borja Valero ci arrivo già in piedi con Paolino e Giacomo che mi urlano alle spalle.. il fair play se n'è andato... non si può trattenere tanta gioia.. e da lassù me la urlano ancora di più... è un crescendo... oramai la mia carta d'identità parla chiara, l'orgoglio me la tira fuori, parlo, mi agito, chiacchiero il mio dialetto e mi mangio tutte le c che trovo, volan le madonne al goal di Pazzini e al palo di Mati.. mi giro verso il terzo anello, torno al campo con lo sguardo giusto il tempo di veder quella palla insaccarsi nuovamente alle spalle del povero Abbiati... El Hamdaoui.. chiuso il cerchio.. ha segnato pure lui.. cosa voglio di più.. basterebbe un pò di segnale della 3 per poter condividere queste emozioni..
Forti Emozioni che mi fan sorridere nonostante il freddo.. io vivo per queste emozioni.. mi avvio alla macchina e la mia testa vola alto... nel cielo... a guardar dall'alto questo Ale che sorride ebete per la felicità.. le emozioni che riceve sperando di renderne altrettante che a tenersele se ne fa giubbate che non serve a niente.. è un Ale che cammina leggero, una spanna più in alto.. lo si vede che cerca di sgomitar tra tutti questi bei pensieri e tutte queste belle sensazioni... gli piace questo periodo e se lo vuol vivere tutto... hai proprio ragione, sarà difficile spengere il sorriso stanotte..

venerdì 2 novembre 2012

feet on the ground, head in the sky

La liberalizzazione c'ha dato un bel mestiere.. parafrasando potrei continuare incorrendo in inutili e insensate rime che alla fine non cambiano la realtà delle cose.. tanto vale far buon viso a cattivo gioco e cercar di trarre il maggior beneficio da certi impegni improvvisi confidando in qualcosa che forse fa parte solo di quei bei tempi in cui credevo senza se e senza ma in quel che facevo...
Bisogna quindi in questi casi guardar chi sta peggio per trovar sollievo e pensar in fondo che siam fortunati.. che poi a volerci ragionar su un pò è la realtà.. ma si sa i confronti ti uccidono perchè non sarai mai obbiettivo, men che meno neutro.. guardi sempre verso l'alto.. a chi ha di più, a chi sta meglio.. e ti giustidichi dicendoti che serve a migliorare senza crederci neanche un pò..
Mercoledì sera più guardavo la classifica, più sognavo di poter vincere a Marassi.. in realtà mi dicevo anche che si poteva pure perdere... chi era dietro sarebbe rimasto dietro, quelli davanti pure.. nessuno c'aveva scavalcato.. per un attimo ho pure pensato che potevamo pure evitare di salir su a Genova..
La mattinata del primo di novembre dedicata a Unni, Visigoti e Vandali di ogni provenienza avrebbe potuto fiaccare qualsiasi ottimista, ma si sa in determinati attimi l'importante è darsi degli obbiettivi.. il resto che si frappone tra te e questi ultimi risulta persino superfluo.. 
Il mio obbiettivo quotidiano era arrivare a serata senza che alcunchè scalfisse quel finto equilibrio col quale avevo cominciato le prime ore del giorno.. rimanere con i piedi per terra poteva sembrare impossibile ,ma le ore mattutine me lo avevano permesso di gran lunga, quando il problema più grande è tener alta la testata della carta igienica l'importante è che non diventi una missione che farsi sormontare è un attimo e non riuscire ad alzar la testa persino difficoltoso...
E' la testa che volava alto.. troppi puntini sospesi mi dividevano tra le corsie, la realtà e la speranza.. i tre punti di Marassi a portata di mano senza nessuno che ti stia li novanta minuti col fiato sul collo erano un miraggio che sembrava fin troppo reale.. 
La partita me la son vista al Don Chischiotte, ristorantino pizzeria nei pressi dello showroom della Lau.. il pomeriggio passato a finteggiar shopping compulsivo con la parte giovane della famiglia seguita dalla personal dresser nonchè sorella di sangue mi aveva smezzato le gambe neanche un cambio promo che solo noi sappiam bene cos'è..
La tavolata dei dodici discendenti mi ha a tratti inglobato, spesso rapito in racconti e chiacchiere familiari.. ma la passione non la si comanda.. ragione e irrazionalità si affacciano spesso e l'alternarsi del protagonista non aiuta, ma serve a sentire che si è vivi e non sopravvissuti.. ecco che riesco a divider in due la persona.. la sinistra presta attenzione al match, la destra capta vagonate di parole provenienti dai commensali.. la testa ondeggia ad annuire una qualche inconsapevole comunanza di idee che probabilmente non è così sicura, c'è voluta una sgropponata del capitano lanciato a modo da Gonzalo per farmi esultare pugni sul tavolo... in quel preciso istante avrei voluto abbracciare qualcuno ma anche solo girandomi ho intuito di non aver la spalla ideale che quanto meno potesse partecipare e condividere con la stessa enfasi qualcosa che stava accadendo a km di distanza ma che io vivevo come fossi lassù..
Son tornato a casa senza praticamente toccare terra.. la provola e lo speck reclamavano la giusta dose di attenzione ma il fontanello ha visto bene di non erogare più neanche l'acqua frizzante.. ovviamente la Domenica Sportiva di giovedì sarebbe stata un servizio fin troppo pubblico quindi ho sdubbiato il giusto ripiegando su premium che aveva però oramai rapidamente esaurito il posticipo ed era tornato a parlar piu lungamente di maglie strisciate.. più li guardo, più li pago, più li odio pure loro...
Mi son risvegliato verso le una e venti ripiegato in una forma trinagolare irregolare con il braccio destro che aveva preso una strana postura risultando oramai inutilizzabile, attaccato da un temibilissimo gruppo d'assalto delle più fameliche formiche.. ho dovuto sbattere al pavimento più volte mano e avambraccio per riprenderne possesso.. il cuscino sbavato e un paio di strisce sul viso a confermar che certe ore van passate orizzontali e non verticali mi han fatto alzare e prendere d'infilata la via del letto..
Ognissanti oramai alle spalle, mi son svegliato probabilmente al quinto tentativo della sveglia consapevole che i fine settimana se Iddio vuole passan svelti e che quest'anno siam veramente belli.. io amo questa squadra..

domenica 21 ottobre 2012

ipocrisia galoppante..

Si rischia di fare voli pindarici nel toccar certi argomenti, di volar talmente alti che non ci si spiega neanche e magari non ci si crede neppure noi... quindi rileggendo certi fatti non vorrei partir dal medioevo per arrivare a ieri sera ma il rischio me lo prendo...
Il gemellaggio con i fratelli dell'hellas dura da una vita.. ero un pischello quando sentivo parlar di labbrate trasformatesi in un'amicizia che grazie al Pompa e a tutti gli altri era andata oltre le idee politiche rimanendo nel cerchio sano della voglia di stare insieme e sostenere i propri colori...
Non ci nascondiamo dietro un dito e cerchiamo di esser schietti.. nessun vuol puntare il dito contro chi si schiera a destra o a sinistra... io rispetto tutte le idee finquando non scavallano certi confini puri.. tanto a destra che a sinistra.. se ancora esiste questa differenza... io non credo, ma forse proprio perchè amo confrontarmi...
I cori contro Morosini di ieri sera fanno schifo quanto quelli che gli stessi ultrà del Livorno cantarono nel post Nassiryya.. merita più rispetto la vita di Morosini o quella di un soldato italiano? non credo di dover dar risposte su questo... vale più la vita di chi è morto durante l'alluvione del '66 o di quei 39 che tentarono di scappare alla carica dei reds? io non faccio fatica nel prender posizioni in tal senso... non possono esistere morti migliori, morti da rispettare e morti cosiddette di serie B che quasi quasi menomale non ci son più..
Sono talmente tanto portato al confronto che spesso cerco di dare una giustificazione, non accettabile per carità, pure a certi comportamenti che stonano non poco alla fine del duemila12..
Partiamo da un assunto che nessuno può contestarmi: siamo esseri umani, fatti di cuore, stomaco, testa e nervi.. io non sono uguale a te e a nessun altro.. ma non per questo sono migliore e tu sei il peggiore...
la pensiamo diversamente... per esperienze, educazione e possibilità... viviamo in una società che non premia di fatto il singolo e quel che rappresenta... premia il risultato che riesci a raggiungere, nonimportacome.. poi esistono isole felici che cercano di riequilibrare il tutto.. ma diamo retta, nel mondo siam tanti e a farla da padrone sono businness e interessi personali... chi tenta la carta del rispetto del prossimo è sempre e da sempre guardato con sospetto o con il sorrisetto superiore di chi è convinto di saperla più lunga... in pochi capiscono o cercano di capire lo sforzo e il tentativo di far riequilibrare certi rapporti...
Scendendo più in basso.. più vicini a noi che nel quotidiano si smadonna per un ordine fatto male..
I bravi che si sciacquano la bocca e elargiscono giudizi facili per applausi ancor più facili han mai vissuto lo stadio come lo si vive in curva?
Per anni è stato permesso di tutto... quel che fuori dai gradoni della curva sarebbe stato sanzionato penalmente all'interno dello stadio era permesso, accettato e talvolta incentivato..
Si creano ambienti, diritti, privilegi e condizioni che a loro volta generano la sicurezza di esser sempre dalla parte della ragione... anche se a bocce ferme una persona mediamente pensante sa già che non sempre può essere così... la sensazione di impunibilità, di forza e di esser nel pieno diritto di far valere le proprie ragioni che si respira a pieni polmoni dentro a un gruppo, che sia di curva o di quartiere, che abbia come scenario lo stadio o qualsiasi altra location, distoglie il singolo da qualsiasi possibile razionalità...
Si arriva belli carichi ad affrontar certi appuntamenti.. la ragione la lasci a casa e il resto lo guida lo stomaco e il cuore.. io per primo soffro certe situazioni e reagisco di pancia.. la cosiddetta reazione a caldo frega tutti... io per primo mi metto nel mezzo e non mi considero affatto immune da certi pericoli.. fin troppo facile scrivere comodamente seduto con la ragione che muove le dita e nessun contrasto da gestire.. ma questo lo considero anche un allenamento per poter poi gestire quei momenti la.. sperando che la passione non subisca l'animale che è in ognuno di noi.. altra roba è la premeditazione, ma a quella non do possibilità di difesa... non la considero...
Premesso che mi han dato noia i cori di ieri sera, non ho tentato di difendere chi li ha cantati ma piuttosto di capire l'ambiente, le tensioni che esistono da sempre tra le due tifoserie... quando ti odio da non veder più niente attorno a me, pur di farti del male cerco le peggiori soluzioni... capita pure tra due persone.. non è il calcio, men che meno lo stadio a far da stimolo.. mi metto un attimo nei panni dei tifosi dell'hellas, mi calo in quei novanta minuti di tensione e penso che pur di offendere i tifosi del Livorno indubbiamente ne scaverei sotto terra.. e la morte di Morosini non offre di meglio.. vale la stessa considerazione per i tifosi livornesi quando inneggiarono a mille Nassiryya giusto per ribadire il loro concetto di contrapposizione verso Stato e Istituzioni... vale uguale per quelli che in Fiesole ancora si ostinano a inneggiare alla tragedia dell'heysel, per quei gobbi che ricordano alluvione e mostro di Firenze.. a tutti quelli che sperano in un altro Raciti... quanto potrei continuare? in quanti campi che non siano solo il calcio? si tratta dunque di civiltà.. senso di appartenenza e rispetto.. ed ha valore in mille ambienti..
Per questo io non demonizzerei troppo curve, stadi, gruppi di ultrà e tutto il contorno..
Chi siamo noi per giudicare gli altri? facciamo sempre tutto nel rispetto di tutte le regole?
E' giusto non chinare il capino.. non si potrebbe far finta di nulla, ci si allineerebbe sotto traccia proprio con loro... prender posizione è sempre difficile ma mi fa paura anche chi alza la voce contro questo coro solo perché fa bello e socialmente aiuta a esser riconosciuto come uno di quelli che fa parte dei buoni... regge poco se non ci credi realmente..
L'ipocrisia fa parte dell'essere umano e specie in periodi di difficile lettura, di scarsa fiducia, di mancanza di prospettive è palese che determinate reazioni han la meglio su razionalità e sentimenti buoni.. se sto passando un periodo nero non posso pensar positivo... faccio fatica... questo non giustifica nessuno.. ma serve magari a capire che probabilmente, senza stare a scomodare il proprietario di tutto questo, per chi ci crede, servirebbe piuttosto rimettere in discussione un pò tutto il sistema.. ma noi siam troppo piccoli per farlo.. e il problema è che gli interessi sono nelle mani di pochi..
A noi resta solo l'impegno di metter avanti a tutto sana passione, equilibrio, razionalità e rispetto per se stessi.. condizioni spesso contrastanti.. ma il resto dovrebbe venir di conseguenza.. dovrebbe... ma non sempre siamo noi al volante della nostra vita... il punto è quello...

giovedì 18 ottobre 2012

i ragazzi della terza C..

Non ci si perde mai per davvero..
E' così che grazie ai cosidetti social network si intreccino nuovamente amicizie legate ai banchi di scuola.. e nel mio caso non si parla certo di pennaecalamaio ma i suoi bei vent'anni nel mezzo ci stanno tutti.. Firenze è piccola e questo lo capisci quando lo sguardo comincia ad uscir dalle colline.. i rinterzi che la vita ti offre mantengono sempre vivi certi ricordi e alla fine i ragazzi della 3C han solo diradato le cazzate quotidiane a pochi appuntamenti, sporadici, difficili da determinare ma comunque sempre ricercati..
Mercoledì scorso abbiam deciso di fare una mini rimpatriata... inutile tentar di riunire tutta la classe... il rapporto era perdente già allora... rappresentavamo, noi maschi, un terzo della popolazione anche nel miglior anno di presenze del cosidetto sesso forte... riunire 28 persone sarebbe stata un'impresa, riunirne 7 molto meno.. eravamo 6 perchè il Mighe dopo una breve esperienza nuiorchese è emigrato nuovamente verso il vecchio continente in quei di Montpellier...
Arrivo al messicano di Porta al Prato che i tacos sono solo un ricordo e i piatti lamentano l'attenzione dei 5 compagni di scuola... completo il tavolo da sei e comincio a riallacciare antichi abbracci che sanno tuttora di scuola, zaini e libri scolastici... Il Delse è un professore di Francese, Il Ghela vende Parquet e fa il deejay per puro divertimento, il Palme l'assicuratore, il Donna l'autista del comune e il Merca lavora presso un Corriere... tutto sommato abbiam tutti dato ragione ai nostri professori.. non ce n'è uno che lavora in Agenzia di Viaggi... Solo Sergio ha lambito l'area linguistica finendo sulla sponda opposta a quella dove abbiam passato i nostri 5 anni del Marco Polo.
Siamo una buona fotografia della società attuale... nessuno è totalmente contento di quel che fa.. tre di noi son sposati, il Merca convive e solo due han prole a carico... La crisi tocca i nostri argomenti con la stessa importanza della nuova Fiorentina di Montella... siam cresciuti a stadio e musica e i Goccia se li cerchi bene vivono ancora dentro i fabfour che son cresciuti all'ombra dell'Itt..
I ricordi son come le ciliege.. uno tira l'altro ed è così che ognuno ripesca nella propria memoria episodi che qualcun'altro aveva cancellato... le risate son genuine e mano a mano che la serata scorre i ruoli del gruppetto di allora si ripropongono anche oggi che i quaranta si avvicinano a grandi passi... per un attimo sembra di esser tornati a quei quindici minuti di ricreazione che ci vedevano respirare all'aria aperta come carcerati tra un'ora di inglese e una di tecnica turistica... a tratti l'argomento è unico, in altri momenti il gruppetto si separa in accoppiate o conversazioni a tre teste..
Nei nostri racconti si fa largo piano piano anche il ricordo del Ponze.. il suo non esserci più è la parte scura della luna... una faccia della medaglia che ragazzi di quell'età non avrebbero mai pensato di dover affrontare... sono passati anni oramai ed è comunque difficile parlarne con serenità... qualcuno si domanda cosa si sarebbe potuto fare, se realmente avremmo potuto evitare quel che invece è successo..
un pò di silenzio copre per alcuni minuti questi nostri ricordi, ma il locale aiuta a non farsi trascinare troppo..  Si avvicina la fine della serata quando la voce del Donna spezza il continuo brusio degli altri tavoli:"Oh ragazzi.. guardahe che fihe..!".. con una ripresa dall'alto avremmo potuto ammirare il sincrono di cinque teste che si voltavano seguendo lo sguardo incantato del Donna.. oramai il ritorno al passato era fatto.. il gruppo ha fatto il resto.. la legge del branco si impossessa dei 6 tecnici per il turismo e la maturità raggiunta a fatica si perde con il classico richiamo del maschio dominante seguito con estrema attenzione dagli altri membri...
Il darsi di gomito sembra di regola.. in effetti le tre fanciulle che han fatto il loro ingresso nel locale "paian sintetiche" come le ha battezzate il Ghela... di quelle che quando si alzano la mattina già son truccate e cmq si imbellettano nonsisacosalostesso, a confronto una ragazzina magari anche a garbo preparata per la soirée dell'anno pare la ficaccia di turno che sbadiglia di prima mattina dopo una sbronza epocale...
Il terzetto alla occhidigatto ci sfila alle nostre spalle e noi ovviamente le seguiamo senza staccar lo sguardo da quel ben d'Iddio così ben disegnato.. l'occhio si stacca solo ed esclusivamente per cercar approvazione negli altri sguardi altrettanto abbacinati, ma è un'andata e ritorno impercettibile... il Donna capotavola domina la visuale e alimenta con la giusta enfasi i commenti in modalità sottovoce, che Fabrizino dal centro curva al confronto era timido... Riusciamo a riprender coscienza della location e possesso delle nostre facoltà nonostante lo stazionamento prolungato del triodellemeraviglie quando sempre il Donna richiama stavolta l'attenzione di tutto il locale con un prolungato e incredibilmente acuto:"il misteeeerr... ragazziiii, il misteeeeerrrrrr".... l'effetto branco si autoalimenta e raggiunge livelli da studio statistico, in un nanosecondo le tre dame erano sparite dalla nostra visuale, dal messicano, anzi da Porta al Prato... la loro riconosciuta bellezza di ben altro livello è stata cancellata da colui che sta mirabilmente guidando la nostra squadra... Nel suo metro e settantadue risplende di luce propria... in una botta sola femminaecalcio, cosa chiedere di più, chiosa il buon Donna, io guardo l'areoplanino e mi chiedo come possa aver giocato in Serie A e segnato valanghe di goal questo esserino qua che forse a malapena mi arriverà alle spalle e adesso si contorna di cotanta bellezza femminile, il Donna perde completamente il senno.. è l'unico in tutto il locale che batte le mani continuando a richiamare l'attenzione dell'allenatore viola.. noi cinque spostiamo definitivamente l'attenzione su Giacomino... l'imbarazzo iniziale per l'exploit del nostro vecchio compagno fa largo a grasse risate per questa sua naturale capacità di attirare l'attenzione.. Il mister ovviamente saluta l'ultrà che riesce a malapena a rimanere seduto per la troppa foga agonistica e palesemente confuso da tanto maldestro amore fa un cenno alle tre sintetiche e si avvia verso l'uscita.. la calma riprende lo spazio del pre teatrino e il Merca, con l'occhino abbottonato, esordisce con un:"Oh.. mister, mister.. ma mister chi?".. eppure la birra messicana non mi par così pesa...
La serata finisce con una buona mezz'ora radunati intorno alla vespa del Ghela ricordando il matrimonio polacco del Donna.. la promessa è quella di ritrovarsi di qui a poco.. so già che questo poco tendenzialmente porterà con se qualche mese, ma mentre mi dirigo alla 307 ripenso alla serata e sorrido felice.. riusciamo ad esser sempre le solite fave a distanza di vent'anni..

lunedì 15 ottobre 2012

Eppure è la mi sorella..

Sabato sera..
Porta SanFrediano è a due passi.. difende, alta com'è, quel che resta del vero quartiere popolare fiorentino..
Via Pisana è un brulicar di teste.. sono frenetici gli ultimi attimi che precedono l'apertura..
è il periodo del cosidetto cazzomimetto si passa dalla pioggia al sole come dal caldo al freddo in un batter d'occhio.. stasera si sta bene.. pare fine estate anche se siamo già a metà ottobre.. l'orario è perfetto per un aperitivo..
La Lau che sistema i tavoli al Sanfrediavino.. capita che Emanuele la chiami per i we quando è in difficoltà e lei non si tira certo indietro.. lavoratrice indefessa.. Si avvicina un gruppetto di ragazzi..
GdR:"Ciao, possiamo? (indicando i tavoli all'esterno del locale)"
Lau:"... dipende.. (guardandoli di traverso).. è praticamente tutto prenotato.."
GdR:"..no, no.. ma noi non vogliamo cenare, solo per un aperitivo.. fate pure gli aperitivi qui?"
Lau:".. si e no, dipende da cosa cercate.. e comunque alle otto e mezzo vi butto fuori, eh.."
I ragazzi prendono i posti e la Lau la comanda..
5 minuti dopo ecco gli aperitivi..
Lau:"(notando strane occhiate dei passanti verso il gruppetto dei ragazzi).. allora, ecco i vostri calici.. (qualcuno alle spalle della Lau scatta qualche foto).. Siamo famosi eh?.. esclama la Lau sorridendo ai cinque al tavolo... cosa siete un gruppo musicale? siete in tournée?"
GdR:".. non proprio.. niente musica.."
Lau:".. ma non mi sembrate fiorentini.. di dove siete?"
il ragazzo biondo con la barba a sx:"io sono di Roma.."
il ragazzo al centro, il Johnny Deep denoantri:"io sono argentino"
il barbuto che sembra un prete sulla sx:" io sono di Brescia, ma vengo da Torino"..
La Lau sorride e parla sopra gli altri due:"... siete un gruppetto ben mixato..".. "già!".. le risponde J.Deep e le chiede:"dov'è che possiamo mangiare del sushi?"..
Lau:"..beh, dipende da quanto volete spendere.. qua in fondo c'è un giapponese che con vent'euro vi fa mangiare di tutto ma non è un granchè.. altrimenti..".. quando la interrompe Johnny spiegandole che a loro basta mangiare bene, non si pone proprio il problema della pecunia.. la Lau elenca una serie di localini a garbo, saluta i ragazzi, e rientra nel locale dando le spalle agli strani avventori..
Subito dietro di lei a distanza di pochi minuti entra un amico del titolare esclamando:".. Stasera si fa il pienone eh Ema.."...".. pienone? perché?".. risponde il titolare e di rimando l'amico, mentre fuori i flash illuminano a giorno la tarda ora e oramai è calca al tavolo del gruppetto ben mixato di amici:
"c'avete mezza nazionale italiana di calcio la fuori.."

giovedì 11 ottobre 2012

te, la mi mamma, tu la lasci stare..

così.. come vengono.. a caso..
Dante, Petrarca, Brunelleschi, Masaccio, Donatello, Michelangelo, Boccaccio, Pico della Mirandola, Botticelli, Galileo Galilei, Leonardo, Brunelleschi, Cimabue e tutta la famiglia Medici, i Lorena, Savonarola, le ville medicee, Piazza San Marco e lo Spedale degli Innocenti, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio, la loggia dei Lanzi, gli uffizi, Santa Maria Novella.. stazione compresa, Santa Croce, San Lorenzo, Il Duomo, la cupola del Duomo e il Battistero.. tutta piazza San Giovanni, Piazza della Repubblica, Il ponte Vecchio, Palazzo Pitti, San Frediano, San Niccolò, Santa Maria Nuova, Il giardino di Boboli, la Galleria dell'Accademia, lo Stibbert, Il giardino dell'Orticoltura, bobolino, Il piazzale Michelangelo, Il David, San Miniato e l'erta canina, Fiesole, Monte morello, Il piazzale del Re e tutto il parco delle cascine, la Fortezza da Basso e Forte Belvedere, il Campanile di Giotto, la fontana del Biancone, la cappella Brancacci, il Marzocco, l'obelisco di piazza dell'unità, Porta al Prato e il cimitero degli inglesi, il Porcellino, il mercato di Sant'Ambrogio, le Murate, la torre della Zecca, la biblioteca nazionale, Santo Spirito, Santissimi apostoli e Santa Trinita, Orsanmichele e la Santissima Annunziata, Palazzo Davanzati, Palazzo Rucellai e il Palagio di Parte Guelfa, Palazzo Strozzi e il Bargello, la Biblioteca delle Oblate e Palazzo Medici Riccardi, il Palazzo dell'arte della Lana e via dei Georgofili con l'Accademia della Crusca, il Giardino dei Semplici e quello delle Rose, i Lungarni, Paszkowski, le Giubbe Rosse e Gilli, il Teatro del Maggio Musicale, il Franchi, Il ponte alla Carraia, il Ponte alle Grazie, il Ponte Santa Trinita, il ponte San Niccolò, Il ponte di Giovanni da Verrazzano, il Ponte Amerigo Vespucci e il Ponte all'Indiano, il Ponte Rosso e Piazza della Libertà, Il Parterre e la Biblioteca del gabinetto Vieusseux...
Il Lampredotto, la Lingua e la trippa, la panzanella, la pappa col pomodoro, la bistecca alla fiorentina, la schiacciata alla fiorentina e quella con l'uva, i cenci, i fagioli all'uccelletta e le frittelle.. Baggio, Antognoni, la fiorentina, Marione, Luigi Ridolfi, Il Giglio, il Campo di Marte, Batistuta, l'Arno, Narciso Parigi, Hamrin, la maglia viola e quella biancorossa, i fiorentini... guelfi e ghibellini..
Potrei continuare delle ore.. ma son stanco.. e comunque so che sto facendo un torto dimenticandomi tanto altro ancora.. importante quanto quello che ho appena ricordato..
Io, fossi in te caro Marchionne, prima di parlar di Fiorenza, mi sciacquerei la bocca, conterei fino a cento, mi guarderei allo specchio e penserei un attimo a Chieti... ma basta un attimo dammi retta...

lunedì 1 ottobre 2012

Il Fede Volante e quell'interista di Giannoccaro

La domenica si sa è fatta per oziare, non ci veniamo a raccontar novelle... uno che lavora e fatica come una bestia dal lunedì al sabato non vede l'ora che sia domenica mattina anche solo per aver la possibilità di non sentire la sveglia... poi magari mica dormo fino alle una.. son finiti quei tempi là.. però la libertà di aprire gli occhi quando non hai più bisogno di tenerli chiusi mi riempie il cuore.. quindi affanculo la liberalizzazione di Monti e le alzatacce festive...
Ieri, domenica, avevo la sveglia puntata alle 9.15.. e nell'intento doveva essere la sveglia di salvataggio quella che ti prende di peso e ti sbatte in macchina perché ti son rimasti una manciata di minuti.. la prima, quella delle azioni rallentate, degli sbadigli tra un passo e l'altro, delle improvvise ricadute mentre fai colazione o mentre ti lavi i denti l'avrebbe dovuta mettere l'Eli... troppa fiducia in quella ragazza che aveva chiuso gli occhi col sole che se ne andava altrove...
Il quarto d'ora che ci rimaneva è stato sufficiente per prepararsi fantozzianamente e ritrovarsi, euforici come un palo della luce spento, col cornetto in mano e cappuccino appena fatto, mentre cercavamo di apparire normali giù al bar dei vips della Signa bene.
L'appuntamento era per le dieci al primo autogrill sulla FiPiLi con tutto il parentado direzione Cecina.. finalmente, dopo innumerevoli cambi di programma, il prode Federigo aveva fissato definitivamente la data del 30 settembre come ultima opportunità per starsene, naso al cielo, ad ammirare le sue gesta da novizio barone rosso..
La scusa del battesimo dell'aria era ottima per fare le prove del pranzo di natale duemiladodici e la Laurina c'ha guidato nell'ultimo tratto Cecina-MarinadiCecina da tale Bruno per la preparazione culinaria all'evento aereo del primo pomeriggio...
Corri la vita la fanno una volta l'anno e la Lau ha visto bene di farsela quasi tutta in Mini riuscendo a lasciarsi Firenze alle spalle con un ritardo di quasi un'ora... siamo comunque arrivati al ristorantino prenotato dalla Lau quasi all'orario stabilito e le due orette c'han visto addentare come psicoatleti alla fine di una delle tappe più lunghe fritturine di pesce, patatine fritte, totani e altri frutti di mare preparati per la claque che l'aviere aveva voluto con se in questo pomeriggio da ricordare negli annali..
La tensione, pian piano rallentata dal vino bianco della casa e dalle pesantissime porzioni di fritto, si è rifatta presente quando mancava un quarto alle due.. Google maps ci dava l'aerostazione a 7 minuti ma noi ce ne abbiam messi comunque una quindicina nonostante France, detto il battistrada, che pestava sulle stradine sterrate come solo i Blues Brothers avevano fatto con i soldi per l'erario...
Il tipo che avrebbe fatto volare Fede c'aspettava col suo areino, che si muoveva a soffiare neanche troppo forte e l'ansia del nostro aviere cominciava a farsi largo a gomitate senza troppe smancerie... la mezz'oretta scarsa di teoria, alla quale abbian assistito in religioso silenzio tutti noi, ha visto il più giovane dei maschi Gioia ondeggiare dall'alto in basso la testa mille e mille volte come ha sottolineare che era già tutto chiaro, ma avrei voluto farmi ripetere anche solo l'ultima frase... il terrore è meglio della gomma pane... e la testa in quei momenti recepisce e scarta nello stesso momento senza filtrare una mazza... forse gli dev'esser rimasto in testa solo cabra, picchia e paracadute...
La prestazione del buon Fid è andata oltre le più rosee previsioni... nessuno sa ovviamente chi teneva realmente la cloche, chi girava, chi ha decollato e chi ha atterrato... ma a tutti piace pensare che il nostro aviere abbia iniziato e terminato la missione sorridendo senza alcun tremor di polso...
Scafato come Tom Cruise nel famosissimo film di guerra aerea c'ha fatto intendere che è più facile a farsi che a raccontarsi.. la lamierina sulla quale ha sorvolato pineta e pezzo di costa sul mar tirreno non dava la sensazione di indubbia sicurezza ma l'ostentazione del prode Gioia c'ha fatto ricredere...
La serata, dopo una breve sosta a Marina di Bibbona e un'acquata senza precedenti, sembrava volersi chiudere nel migliore dei modi accompagnando le stanche membra con dei buonissimi 90 minuti di calcio su a San Siro... La trasparenza di Giannoccaro, la serata storta di Borja Valero e Gonzalo Rodriguez, l'irritante presenza del serbo che non la butta dentro nemmen con le mani e una buona inter han messo un punto sulla rincorsa che la mia maglia aveva intrapreso dall'inizio del campionato...
Ci sta.. è inutile parlar di battuta d'arresto o Fiorentina ridimensionata... piuttosto San Siro non è un campo che ci garba particolarmente, la squadra, ricordiamocelo, gioca insieme da due mesi e mezzo forse e l'inter, diciamocelo, doveva ancora vincere al Meazza...
Fan più male i due punti buttati a Parma che i tre persi ieri sera... il nostro sarà un campionato difficile ma pieno di soddisfazioni... non arriveremo in champions, ma solo perchè non abbiamo la giusta esperienza per affrontar da squadra i momenti bassi di questa crescita, la qualità della squadra non si discute... il grosso adesso tocca a noi.. non facciamo come ci piace da buoni fiorentini... martedì s'era dei fenomeni, ieri sera dei brodi da serie B.. perchè a Firenze siam bravi a far pulito anche dove non c'è bisogno... però.. un attaccantino che la spinga dentro a modo, ecco.. io lo comprerei... perchè va bene l'operazione amarcord LucaToni, ma a noi ci serve uno che almeno si sappia coordinare...

venerdì 28 settembre 2012

solo odio e disprezzo per loro...

Ho dovuto far sbollire l'acqua.. avrei voluto metter giù tutto quel ho provato già martedì notte ma mi aspettava un mercoledì daleoni che non poteva aver una conclusione temporale netta e decisa e pure oggi la giornata è iniziata col sole che si stirava i raggi sbadigliando ed è finita che oramai in tv si parlava solo di seconda serata...
Ho ricapitolato mentalmente tutto solo oggi pomeriggio durante la pausa ristoratrice che mi ha visto svenire un paio d'ore in un sonno pesante che sapeva tanto di notte fonda e campi di lavoro..
Non ricordo di aver vissuto un prepartita così lungo se non quando il mio unico impegno erano il tedesco, il francese, l'inglese e appunto la domenica al Comunale.. sarà che gli ultimi due son stati anni da esiliato in patria.. senza abbonamento ho respirato sporadicamente l'aria della fiesole e questo ha reso ancora più forte l'astinenza da certi avvenimenti che prima erano pura linfa quotidiana.
I biglietti della Fiesole credo siano andati esauriti in poche ore già lunedì scorso e con Samu abbiam optato per la triste ferrovia.. sdegnato, non avrei potuto comunque mancare a quel che per noi, diciamocelo senza tanti fronzoli, è la partita dell'anno... e poco importa se siam provinciali.. a me va bene così... il resto lo dimostreremo cammin facendo..
Mano a mano che il martedì si avvicinava l'aria si riempiva sempre più di tensione, buone sensazioni, ricordi e ogni ora che passava aumentava l'ansia da prestazione... uno dei prepartita più lunghi della storia... un pò come quando da pischello mi presentavo al Comunale alle undici per la partita delle tre del pomeriggio..
Il martedì è risultato professionalmente il giorno più inutile e improduttivo che potessi immaginare.. ho faticato le sette camice solo per arrivare a un'ora degna per poter dire arrivederci senza sentirmi troppo in colpa... alle due ero già in FiPiLi direzione Piazza Dalmazia... parte del gruppetto adopo si sarebbe ritrovato alla focacceria già alle 17.00... Telefono a Samu, ingenuo, con la speranza di beccarlo nel far cartella.. ovviamente si sarebbe liberato solo per le 18:30... mando un saluto al proprietario d'ogni cosa, uno dei nostri per intendersi e mi posiziono sul divano in modalità standby... tocco le 17.00 con una fatica incredibile, la smania è tale che non riesco neanche a tener ferme le gambe... anticipo Samu e mi dirigo verso il Flachi.. un panino di categoria e una birretta dovranno per forza aiutarmi a velocizzare quella maledetta lancetta che non ne vuole sapere di scorrere...
Samu riesce a presentarsi al ponte rosso con una mezz'ora di ritardo... non posso lamentarmi se ripenso a quanti minuti ho sempre messo tra l'orario stabilito e quello rispettato negli anni passati... ci dirigiamo verso Campo di Marte scambiandoci una serie di epiteti che solo noi sappiamo appartenere a quella strana amicizia che ci lega e esser solo ed esclusivamente affetto da stadio..
Parcheggiata la 307 in verticale su uno strapuntino miracolosamente libero più vicino a Firenze sud che allo stadio, prendiamo la via del Franchi che manca un'ora al match... la tensione aumenta la fatica e il battito del cuore.. La ferrovia ci apre una nuova veduta del nostro Franchi... la Fiesole così lontana non me la ricordavo più.. e i gobbi li a sinistra così vicini e così fastidiosi con i loro striscioni che rammentano orgogliosi località lontane qualche km da Firenze, sono ancora più odiosi di quel che appaiono...
La partita la facciamo noi... non si può aggiungere altro... Viviano, come leggo dalle pagelle del buon k, è spettatore come noi di uno spettacolo di Fiorentina... al solito costruiamo tanto, tantissimo... quasi a dover recuperare i due anni di sterilità assoluta delle precedenti guide tecniche, ma la davanti siamo monchi.. ci manca un Toni di cinque anni fa o magari, anzi meglio, un Bati nei suoi cenci... e come dice Samu, persino Pazzini ne farebbe a valangate di goal con questa squadra alle spalle... l'unico che, pur essendosi mosso meglio delle altre occasioni, non mi fa spellare le mani dagli applausi è il solito 22 che mi fa fatica pure rammentare... il resto è un crescendo di qualità e di conferme, la linea difensiva Roncaglia, Rodriguez, Tomovic impressiona per sicurezza, Pizarro e Valero non fan rimpiangere alcuna coppia di centrocampo di mezza Europa.. più guardo Cuadrado, più non capisco le scelte dell'udinese.. Pasqual si sta rivelando un ottimo capitano,.. a farfalle spesso Romulo che corre come un folle senza soluzione di continuità e a vuoto... risultato: ottima Fiorentina e gobbi ridimensionati..
Se penso che venivamo da uno 0-5 dello scorso campionato, questo pareggio sa di vittoria... spero solo di non dover rimpiangere questi due punti, così come quelli di Parma.. ma intanto godo al pensar che squadra mi rappresenta quest'anno...

sabato 22 settembre 2012

il principino e la voglia di tirare anche da casa sua..

Quel che mi rimane è l'immagine del principino che calcia il rigore e lo sbaglia..
Sarà che son passati solo quaranta minuti, ma l'atteggiamento di Jovetic ha di fatto cancellato nella mia memoria breve l'ottimo primo tempo della mia maglia viola nonostante prima Facundo con un missile da trentacinque metri poi Viviano su Valdes mi han fatto assaporare la sensazione netta della squadra dal meraviglioso avvenire. 
Son scappato dall'iper che la partita era appena iniziata, tempo di uscir dal parcheggio che la radiocronaca del Guetta mi ha raccontato la fruha dell'argentino.. mi son ritrovato ad esultare come sui gradoni della fiesole mani alzate con la 307 che se ne andava da sola... una sequela di madonne gioiose han riempito l'abitacolo un pò per il goal, un pò per il tempismo mancato di una manciata di secondi.. un replay non vale mai l'imprevedibiltà della diretta..
Ho visto gli altri 80 minuti che premium non mi ha ovviamente regalato e la rabbia per le occasioni mancate, anzi buttate al vento è aumentata via via che passavano i minuti e continuavo ad aver decisa la sensazione che bastava quel famoso pò di zucchero per buttar giù questa pillola emiliana.
Il rigore conquistato da Cassani sbagliato dal montenegrino mi ha fatto gridare altre madonne meno gioiose delle prime, ma dentro di me, forte del risultato ancora positivo, si faceva largo l'amara felicità per questo ragazzino spocchioso che oggi a dirla tutta avrebbe tirato anche da casa sua piuttosto che passarla.. e di occasioni per metter Toni solo davanti alla porta del Parma ne abbiamo avute...
Finchè il principino s'intestardirà a voler risolvere le partite da solo, quello scalino che Montella aveva chiesto di fare non lo saliremo mai... 
Adesso testa a martedì.. sarà battaglia vera, dura contro una squadra forte quanto l'odio che ci scatena..
Intanto mi godo l'esultanza del veroviola Emiliano Viviano sul rigore parato e il partitone di Facundo.. el torito!

venerdì 21 settembre 2012

Ci sarebbe anche il Parma...

Mi son alzato tardino stamani... le campane han battuto dieci volte e per un attimo ho quasi sperato fosse domenica.. poi mi son ricordato che lavoro pure domenica quindi ho preso la via dell'iper sconsolato.. mi aspettava una bella giornatina che avrei chiuso soltanto alle 21 di stasera..
Ingrano la prima, metto la seconda e mi sveglio definitivamente scorrendo le ultime di twitter... martedì ci sono i gobbi.. digito due parole in croce, due delle mia che meglio rendono come si vivono certe emozioni a queste latitudini.. ci metto su un rafforzativo che dalle nostre parti è un puro intercalare, una virgola, ma badate bene solo dalle nostre parti... meglio ribadire che la sto aspettando come il congedo militare a un mese dalla fine, questa partita qua.. 
E' così che l'ultima sbirciatina all'I-phone poco prima d'infilare le scalette de la Cayenna mi fan sorridere  a trentasei denti.. un brivido mi parte dai talloni e percorre polpacci, cosce, mele del culo e tira dritto al cervelletto arrampicandosi rapido lungo la colonna vertebrale... 
La botta di notorietà mediatica quasi mi stordisce, riesco a gestirla alla bene e meglio barcollando fin verso gli spogliatoi, riapro facebook.. ricontrollo incredulo, mi stropiccio gli occhi manca poco mi volan via le lenti a contatto... un msg di Enzo si compiace del primo commento.. gli rispondo gonfiando il petto e ripenso a quanto possa realmente aver gongolato lui non più tardi di una settimana fa grazie al Fatto Quotidiano.. Devo zavorrare l'ego perchè non lo reggo più... Enzo si manifesta commentando il tutto nelle vesti di K.. a ruota appare pure Pallavicino e una serie di mi piace conosciuti che rischio di metter su qualche kg... non mi tengo e devo condividere la gioia da grandefratellodenoantri con qualcuno... faccio un paio di telefonate e partendo dagli etruschi arrivo a facebook in un paio di minuti... reazioni pallide.. è palese che non capiscono... non arrivano a capire... stolti... 
Riprendo il mio battito cardiaco e il respiro da apnea mi abbandona solo un paio di ore più tardi quando la realtà mediocre di quel posto la mi avvince e mi piega verso il basso quello stupendo sorriso col quale avevo varcato l'ingresso... 
E' proprio un altro anno... un'altra squadra e sarà sicuramente un altro campionato... è stato fatto un lavorone... cancellata la squadra di anno scorso con i suoi mediocri e indegni rappresentanti Firenze ha ripreso a respirare a polmoni aperti, la passione ha ricominciato a circolare libera e prepotente come solo nelle nostre teste e nei nostri cuori sa fare quando ci si ritrova nuovamente innamorati come la prima volta della donna che sembrava persa... ci ritroviamo così a sognare scudetti che non è lontanamente sano pensare di poter fare nostri... ci ritroviamo quindi ad aspettare ansiosi questi unici favolosi novanta minuti come solo un adolescente alle prime partite riesce a essere... ci piace questa sensazione... sappiam bene che prima di martedì c'è questo posticipino d'intralcio su a Parma e che razionalmente sarebbe pure il caso di provare a vincere se si vuole ambire a qualcosa di più del solito campionatino alla Mihajlovic.. sappiam bene che la juve non è il Catania e che anche a Londra contro il Chelsea han dimostrato di essere squadra tosta, ma sappiamo anche che quest'anno i nostri eroi scenderanno in campo per giocare, non per prenderle il meno possibile.. e poi ci sarebbe uno 0-5 da vendicare... 

lunedì 17 settembre 2012

Come in un film di Muccino..

Ogni volta è un battesimo... ogni volta è un nuovo tuffo al cuore, il solo veder la torre di maratona svettare al di sopra del verde che riempie il campo di marte mi fa fare la passerella della stazione a quattro a quattro, un sorriso da ebete mi si stampa in automatico e i brividi cominciano a farsi rapidamente largo tra schiena e gambe, non nel senso che si potrebbe leggere d'amblè ovviamente... mi incuneo tra chi mi precede come se fossi in ritardo, spintono i più lenti, guadagno le scale e me le mangio rischiando più di una volta di scapicollarmi.. arrivo sano a terra grazie al corrimano e mantengo l'abbrivio accennando una corsettina da tapis roulant.. passo rapido davanti al bar Stadio, evito la massa che definisce i confini del bar Marisa e prendo d'infilata il primo ingresso della Fiesole... l'orologio batte venti alle tre... perfetto stile dei bei tempi, m'immagino il gruppo A dopo bello gonfio che regge a malapena i famosi posti di merda.. sorrido un pò, rallento per un caffè propiziatorio al barrino sotto i gradoni e m'infilo nei bassifondi per la pisciatina preventiva... io senza di te non so stare, ci provo ma ogni volta ne ho la conferma..
Il ritorno in superficie mi fa ritrovare Enzo, Andrea, il Maso, Enrico e Matteo proprio a inizio scale, certi riti van rispettati e li aspetto poco fuori i gradoni per un primo nuovo sguardo a questo Franchi che è inutile nasconderlo mi manca da morire... la defaillance di Gabriele per fortuna è rivisitata in chiave comica come solo il gruppo sa fare.. a fine serata tornerà a casa con il suo scooter nonostante il pomeriggio passato al pronto soccorso... 
La maglia viola scende in campo catturando la mia attenzione per buona parte della partita, rabbercio qualche coro che ancora ricordo poi alcune curve s'intromettono tra di noi e la gara.. si fatica non poco a tener gli occhi puntati sul manto erboso, e il dueazero sembra già scritto.. è incredibile l'atmosfera che si respira quest'anno al Franchi, pare passato un secolo dallo scorso campionato e in effetti tolti Cassani e Pasqual, della squadra di anno fortunatamente non c'è più traccia... Facundo mi conferma la fama da mastino che riscuote su facebook, mentre Valero e Tomovic sono più di una buona sorpresa.. Pizarro incrontrastato regista di centrocampo.... quant'era che non si vedeva circolare così quella benedetta palla... scambi e passaggi, perfino di prima e tre o quattro anche consecutivi... un calcio non troppo distante da quello propinatoci da Mihajlovic in effetti.. Jovetic una spanna sopra tutti, gioca evidentemente un altro calcio, buona comunque la prova di tutti.. un film tutto perfetto, anche troppo per noi che siam abituati a patire un pò.. e in effetti a vederla bene bene si rischia di fare come quello che va a Roma e non vede mai il Papa... se non ci pensa montenegrino la palla non entra in porta neanche a spingercela con le mani... e la differenza si vede quando entra Toni.. un colpo al cuore quel 30 stampato sulle spalle... un ritorno al passato che sa di champions e belle partite di un periodo che pare distante anni luce... neanche il tempo di entrare che Jovetic gli serve una palla che avrei messo dentro pure io con le infradito, ma l'esultanza di tutti noi andava oltre il gesto tecnico, quella manina che roteava all'orecchio ci mancava da morire diciamocelo.. abbiam chiuso un cerchio, siam tornati a veder rigiocare al calcio.. e Luca Toni non avrebbe potuto immaginare un nuovo esordio migliore... mentre ripercorro la passerella verso la 307 con Enzo penso che finalmente a Firenze si torna ad uscire dallo stadio sorridenti, quasi estasiati, senza voce e con la voglia di ritornarci il prima possibile... probabilmente abbiam passato due anni a dormire.. 
Ci vuole poco a Firenze, mettici l'anima, il coraggio e la passione e avrai le chiavi della città..
Sembrano averlo capito i ragazzi di Montella, sembra avercelo chiaro pure lui e ADV... 
Come vedi Fiorentina noi ci siam sempre, ci siam stati e sempre ci saremo... 

domenica 16 settembre 2012

Psicoatleta dentro...

Penso di aver riletto le prime 50 pagine almeno 5 volte.. tanti sono stati i tentativi di iniziare l'ultima opera del buon EB e come spesso capita non per colpa dell'autore bensì da quella testa non pronta a tuffarsi in una nuova lettura, non sufficientemente decisa a seguire quel che cuore e stomaco ti indicano come eventuale nuova possibilità da sfruttare per staccare quel che basta dall'incalzante ritmo al quale la quotidianità a volte ti sottopone..
Mi son bastati una settimana e due traversate di 6 ore ciascuna per iniziare per l'ennesima volta e terminare tutte le cinquecentodieci pagine che il maestoso Enrico Brizzi ci ha regalato a metà 2011.
"Gli Psicoatleti" è a tutti gli effetti il terzo di una trilogia dedicata al lento camminare.. a quel volersi staccare dalla realtà per riappropriarsi dei ritmi naturali che i pellegrini avevano e che nel duemila12 non possono essere certo ritmi differenti.. un camminare per misurarsi, conoscere nuove facce e nuovi posti cercando di evitare più possibilmente l'asfalto per preferirgli sentieri e natura.. già il primo "Nessuno lo saprà" rapì la mia attenzione e il mio istinto semprepresente pronto a partire ogni scrollatina arrivi dai pensieri, mi son perso per la via "il pellegrino dalle braccia d'inchiostro" che provvederò a reinfilare tra i due già memorizzati appena possibile... chiunque abbia percorso cento chilometri a piedi in tre giorni portando su di sé il proprio bagaglio e in compagnia di almeno un amico può dirsi Psicoatleta.. e i tre volumi sono pura esperienza dell'araldo Brizzi e dei suoi buoni cugini sapientemente raccontata su carta.. quel tipo di racconto che ti mette in moto determinazione e volontà nel seguirne i passi..
Non ho mai avuto problemi a camminare, anche senza mete precise, la fatica la combatto volentieri e trovo che l'incedere lento dei miei passi abbia senso anche solo se questo voglia significare poche centinaia di metri.. qualche chilometro.. ricordo bene quando dal Franchi tornavo a piedi perché, quand'ancora si giocava tutti alla solita ora, passare da via trieste e vedere il sole sparire dietro la cupola non aveva prezzo e valeva bene le gambe stanche, ricordo le mille camminate sulle montagne pistoiesi ora guidate dalla mi nonna, ora dal mi zio e dal mi babbo alla ricerca di funghi, ricordo ancora le camminate brevi ad attraversar la pineta di viareggio per raggiungere le dune, ma ricordo anche quel mercoledì 17 settembre del 2008... 
Coop piazza Leopoldo.. a breve avrei lasciato il canaletto dei super per tornare da mamma iper... Stamani ho lasciato la 307 a tagliandare ma ce la fanno senza problemi... me la rendono stasera, che ci vorrà mai.. peccato che scopro d'esser di chiusura.. il Cristoforo Colombo che è in me non gradisce la scoperta, stasera c'è pure Lione-Fiorentina.. nessun problema, mi fermo dai miei, tre minuti tre a piedi e almeno il secondo tempo me lo guardo.. poi i parents mi daranno la loro vettura, domattina sarò nuovamente sotto casa... perfetto..
Lascio bottega che battono da poco le ventidue, maledetta guardia giurata, anzi, maledetto cancello che non ritrovava la via per chiudersi come fa da anni.. proprio stasera ha deciso di fare il bischero... mezz'ora di gara regalata a tentativi infruttuosi nel cercar di sigillare quell'androne pieno di scaffali...
Mi ritrovo in via Pisacane a runneggiare splendido verso casa dei miei poco dopo l'angolo a destra..
Scampanello... silenzio.. scampanello nuovamente, infastidito... silenzio... scampan...:"chi è? io, nonna, apri..".. penso che mia nonna non apre mai... almeno che non sia sola, ma spesso non apre neanche quando è sola... faccio le scale a quattro a quattro, in tempo a sentirmela nitidamente scivolare nel sorriso più basso che mi accapo appena appena in casa:"...il babbo e la mamma sono a cena fuori.." esordisce l'ottuagenaria... il gelo mi blocca l'espressione sullo start di un moccolo da centometrista strappato nel ricaldamento pregara...
"Bene.. molto bene nonna.. ma non cercavo i miei (fingendo la tranquillità di un killer post omicidio).. ero passato a salutarti.. scappo che ho lasciato la macchina accesa con l'aria tirata per scaldare il motore..(ma che cazzo sto dicendo)...
Non arrivo al pianterreno che sento la flebile vocina dal secondo piano:"comunque la fiorentina vince a Lione due a zero.. doppietta del Gila"..."grande nonna!" riesco ad urlargli, e mi convinco che un sorriso almeno me lo ha strappato...
Mi chiudo il portone dietro le spalle e della 307 a scaldar le gomme ovviamente neanche il cartonato.. imposto la modalità corsettina del cazzo alla prima fermata e ringrazio Iddio che la pettatina che mi porta davanti al baroncini dura l'attimo di pensarci.. piantono la fermata per almeno dieci minuti e alle ventidueeventi decido che posso avvicinarmi lentamente ma guardingo alla fermata successiva, che in un loop di convincimenti diventa sempre successiva, arrivo, tocco il palo come in una gara a tappe e porto il testimone alla prossima..
il tempo di attesa si riduce ad ogni fermata che incontro, mi mangio l'asfalto e nel giro di dieci minuti mi entra in visuale la fortezza.. oramai lo scatto a sinistra del collo a verificar l'eventuale Ataf in arrivo rasenta la velocità di un colibrì... mi par d'aver uno specchietto naturale fissato a mezz'aria sulla sinistra..
Sono arrivato sui viali della Fortezza, posso arrivare a Porta al Prato.. che vuoi che sia, magari becco altri bus che portano verso scandicci.. anche se ignoro numeri e percorsi.. ovviamente..
Passo rapido il sottopasso della stazione centrale, mi lascio alle spalle un inutile e privo di fermate Viale Filippo Strozzi e percorro viale Belfiore e Piazzale Porta al Prato come se non toccasse a me.. abebe bikila mi fa una sega... tra un po' mi tolgo pure le tiger se mi girano i coglioni ciccio..
Ho fatto trenta, faccio 31... è un continuo spostare limiti ed obbiettivi stasera... il ponte alla vittoria è un ricordo e la discesina che mi introduce in via Bronzino è talmente invitante che, in preda ad una totale mancanza di senno, il delirio d'onnipotenza s'impadronisce di me, spadroneggio spavaldo un'andatura da maratona inimmaginabile e non valuto più impossibile la destinazione finale..
La serata fortunatamente è serena, il cielo terso e la leggera brezzolina aiutano le finestre a stare aperte per questi ultimi sprazzi di un'estate che non se ne vuole andare, da qualche palazzo arriva confusa la cantilena tipica della telecronaca... sorrido, non riuscirò a veder neanche il dopogara di questo passo ma se il Gila l'ha insaccata due volte poco male.. vorrei affacciarmi a una delle finestre più basse e chiedere cosa stiamo facendo... ma Fantozzi me lo sconsiglia.. finisco via Antonio del Pollaiolo con una certa rigidità nel passo.. le scarpe non sono propriamente quelle più adatte e la coscia comincia a lamentare l'eccessivo sforzo improvviso... decido di resistere, mollare adesso sarebbe come chiedere la sostituzione all'86mo... peccato che Viale Nenni sia così lungo da non intuirne neanche i confini..
Dovrei comunque aver rotto il fiato nonostante l'andatura non superi i 4, forse i cinque chilometri orari..
scorgo in lontananza la sagoma familiare della cooperativa.. le torri di ponte a greve mi dicono che Scandicci è poco più avanti oramai... attraverso i lavori per la tramvia e mi ritrovo sul marciapiede opposto... l'Erg è a un passo e una volta agevolata la rotonda a sinistra San Giusto è la porta naturale per piazza del mercato.. l'andatura ritmata oramai mi dissocia dal resto, mi rende ovattata l'ambientazione di questa follia post chiusura, non conto i passi ma potrei farlo senza l'aiuto della testa... però se non arrivo entro mezz'ora mi cerca pure la Maffai... ripenso ai due goal che mi son perso e non riesco neanche a smadonnare che vengo strattonato sulla sinistra.. una voce stridula mi chiama amore, almeno due o tre volte, mi propone dolci servigi orali a pagamento... incrocio lo sguardo con i suoi occhi scuri.. la tipa, pure scura in volto senza per questo essere incazzata mi ricorda che il sole a certe latitudini brucia, è troppo scura, direi nera, son quasi certo che non sta facendo la benzinaia all'erg e non perchè non indossa la divisa, non credo mi farebbe il pieno, anzi, e che probabilmente non mi rilascerebbe neanche lo scontrino ... accenno un sorriso, continuo a camminare, rallentato dalla presa, la guardo ancora e riesco solo a dirle, mentre mi libero, che con uno dei suoi impavidi servizietti probabilmente non riuscirei neanche a rialzarmi visti i chilometri che mi porto sulle gambe e la fame da leone che tengo...e chioso deciso con:"..e poi vorrei vedere almeno i goal del Gila..".. la saluto soddisfatto, con la faccia di uno che sa il fatto suo e lei di rimando mi saluta con un vaffanculo ben marcato, ma non fluido, come se facesse lo spelling, decisamente non autoctona la tipa...
il resto del percorso è familiarità quotidiana... attraverso piazza del Mercato, desolata a quest'ora, dalle finestre non arriva niente altro che lampi di luce differenti che si alternano ritmati come la pubblicità... via Tiziano mi accoglie alle 23etrenta con la stessa luce di quando stamani l'avevo salutata.. oramai è fatta, le due rampe di scale son roba da ragazzini, non credo neanche di poggiar la suola sugli scalini.. volo verso il secondo piano seguendo il corrimano, strana questa agilità dopo quasi 9 chilometri... ho paura di fare come la bluesmobile a fine inseguimento... tengo fermi gli sportelli, di fumo dai piedi non ne vedo ma quando finalmente entro in casa, dopo una breve sosta ai box metto il culo su una seggiola, la prima che trovo in cucina, che piombo in uno stato comatoso che fortuna ho la spina dorsale altrimenti mi ripiegavo come i personaggini di legno tenuti su dall'elastico.. i ferri da stiro che ho ai piedi mi sembrano ben saldi e la famosa quercia antica si reimpossessa delle mie gambe in un nanosecondo... divoro due hamburger  con relativi panini.. deglutisco coca cola a sufficienza per un rutto da campionati del mondo e solo la necessità di un giaciglio più morbido mi fa alzare.. mi ricordo della doppietta del Gila e reggendomi a stento in piedi cerco con l'occhio semispento la pagina Champions sul televideo.. avvicino lo sguardo per capir se son nel vero.. i francesi han pareggiato... allora è veramente una serata di melma.. spengo tutto, scuoto la testa per quel che riesco e mi indirizzo verso il bagno, la doccia pare aprirsi da sola, l'acqua mi bagna ma non la sento.. i movimenti oramai sono lenti e ripetuti per esperienza.. il legno che ho nelle gambe si rilassa e riesco ad arrivare in camera nonostante venga attaccato da un formicaio intero prima ai polpacci, poi alle cosce, riesco a gestire questa serie inaudita di crampi a suon di labbrate, mi dirigo verso il letto spostando in avanti quel che resta delle gambe, due paletti di ferro battuto pesi spiombati.. il resto è sonno profondo... credo di essere svenuto mentre mi toglievo i pantaloni...

io la psicoatletica l'avevo già scoperta senza saperlo quattro anni fa esatti...

"l'uomo che arriva alla fine di un viaggio non è mai lo stesso che era partito. EB".. 

mercoledì 12 settembre 2012

la coerenza di Perdelli, novantesimo e Ground Zero

Mentre l'italjuve di Perdelli travolge con un pesante dueazero la temibilissima Malta, scopro con immenso stupore che tra i convocati del Cesare nazionale ci sono pure Balzaretti, Maggio, Osvaldo e Pazzini... mumble mumble... ma non sono i soliti che proprio Perdellino, ai suoi tempi fiorentini fece regalare alle varie Samp, Palermo e compagnia bella?... la coerenza, tipica di questo teatrino, del fiorentino d'adozione, ahimè le scelte de core, mi fa sorridere come d'altronde fa la sua federazione...
Non discuto la convocazione in se piuttosto il fatto che, quei quattro, erano ai tempi d'oro della nostra piccola triade DellaValle-Corvino-Perdelli, parte integrante del progetto, valore societario, futuro immediato e ben promettente... in quel momento là si doveva aver il coraggio di tenere in panca Pazzini perchè la coppia Mutu-Gila era insostituibile, si doveva gestire meglio le intemperanze del giovane Osvaldo, si doveva non regalarli alle prime offerte... si doveva voler fare quello scalino che mancava per poter realmente lottare per quello stramaledetto tricolore che a sensazione era veramente a un passo..  un passo che probabilmente non si è voluto fare, per mille motivi, ripicchine per cittadelle negate, attegiamentini da lesa maestà, vuoti di potere malgestiti dallo pseudo feudatario delle puglie al quale mancava solo di pretendere lo Jus primae noctis.. io quello scalino lo volevo fare e il non averlo fatto c'ha poi fatto ripartire indietro di troppe caselle nel nostro immaginario gioco dell'oca, siam stati fermi due turni per lo meno neanche il peggiore imprevisto del monopoli.. ma il presente, fortuna nostra, racconta ben altri lanci di dadi...
Mentre Tino mi promette abbracci con chi mi rappresenta sul manto del Franchi, che se sarà possibile domenica prossima rischia di diventare Natale anche se siamo a settembre e le vibrazioni nel pensarci mi fan battere il cuore dispari e ridere senza volerlo realmente fare, scorro sull'Iphone la mia ruota della fortuna preferita da diversi mesi a questa parte, twitter mi informa costantemente, ognivolta lo voglio, all'istante.. che i quotidiani a confronto son già vecchi appena escono dalla tipografia.. nella mia, talvolta irrequieta, ricerca blocco lo scorrere delle notizie con un colpo di pollice, improvviso pure per me che i movimenti ancora li decido, che rischio il tunnel carpale..
Ansa Calcio: tv, su 'Cielo' primi goal Serie A: svolta nei diritti tv del calcio, il canale in chiaro di Sky ha praticamente raggiunto l'accordo con la Lega per trasmettere in esclusiva le prime immagini in chiaro dei goal di A.. in sostanza addio Novantesimo minuto..
Non bastava la tdt, non bastavano i tornelli, l'osservatorio, le sale GOS all'interno degli stadi, gli anticipi alle 18, al venerdì, i posticipi al lunedì.. non bastava dover rispettare il proprio posto pure in curva, non bastavano le mille leggi per gli striscioni, i divieti per i tamburi e i fumogeni.. han cancellato pure l'icona per eccellenza del nostro calcio, quello che non viveva di diritti tv e contratti milionari.. ricordo ancora la ricerca smodata di un televisore everygivensunday del nannelli pischello che aveva un orologio naturale puntato alle 18:15.. servizi rapidi, immagini cruciali, commenti d'altri tempi e una grandiosa regia maestralmente presentato dal nostro Paolo Valenti, sempre superpartes nonostante la sua simpatia viola... l'ennesima spallata a 90° lo renderà ovviamente ancora meno appetibile... probabilmente meno sensato di quando la payperview non sapevano cosa fosse neanche gli inglesi.. e'sempre meno il mio calcio... e non parlatemi di adeguamento coi tempi altrimenti son felice di essere anacronistico io per primo..
Sta passando la mezzanotte e chiudo qui questo ennesimo undicisettembre di ricordo.. un altro ancora passato invano, senza che le verità siano saltate fuori.. verità che saranno destinate, visti i poteri in gioco, a non venir mai riconosciute.. 3000 vittime senza un colpevole, con moventi inventati e capri espiatori ad hoc, attori predestinati di una storia più grande di questo mondo qua.. a volte preferisco davvero fermarmi un pò, tenere un profilo basso, adeguato a quella personcina piccola che sono e incazzarmi solo perchè anche 90° l'ha preso nel culo... per il resto basta un pensiero con lo sguardo rivolto al cielo, a respirar profondo, allargando polmoni e cuore... che a guardar basso spesso si sente troppo il peso di quanto siamo piccoli e impotenti anche di fronte a esseri umani che dicon d'esser come noi..

sabato 8 settembre 2012

Gli oriundi di Perdelli e l'impaziente attesa

Quando qualcuno riuscirà a spiegarmi e sopratutto a convincermi che è giusto rinunciare a una domenica con la mia Fiorentina per l'italietta di Perdelli accetterò pure un pareggino con la temibilissima Bulgaria del fenomeno Berbatov, che tra l'altro aveva dato buca pure alla propria nazionale...
Mi son accorto che stasera avrebbero giocato i cosiddetti azzurri, nonostante faceva bella mostra di se una gran parte di juventini, e per quasi 5 minuti l'ho pure guardata... Ho smesso quando l'oriundo Osvaldo cantava pure l'inno.. Sarò antico io ma già l'azzurro mi dice e mi ha sempre detto poco, se poi mi devo veder rappresentato da chi ha scelto la maglia azzurra solo perché non veniva cagato dalla nazionale del proprio paese, beh, almeno avesse il garbo di non cantare l'inno di Mameli.. Ma forse ci do troppo peso io... Sicuramente.. In una globalizzazione totale così trasversale non si dovrebbe far troppo caso a chi sei, che lingua parli e da dove vieni... Di contro stucca un po' il teatrino dell'orgoglio patriottico... E non che la Fiorentina si salvi poi cosí bene perchè tolti Viviano, Cassani e Pasqual faccio fatica a ritrovar italiani docg nella rosa dei titolari.. Mentre scrivo scopro che non solo l'Italia ha segnato ben due goal, ma che li ha segnati proprio con una doppietta di Osvaldo e che la Bulgaria ha pure pareggiato il conto in questo primo anticipo dei prossimi mondiali...
Nel mentre le ultime ore di libertà sulle rive catalane de l'Alguer vanno sparendo lasciandomi addosso l'ennesima conferma che quest'angolo di mondo qua vissuto nei momenti di minor appeal resta saldamente sul podio dei buen ritiri che il buon vecchio Alex si ripromette ogni volta di non perder di vista per troppo tempo sperando che quello intercorso non li cambi troppo in quelle sfumature che tanto mi han colpito e che un pezzo del cuore se lo meritano tutto.. Se guardo un pelino avanti quel che dovrò affrontare in quello pseudo mondo cooperativo so già che sarà un autunno ben caldo e un inverno bello rigido... Le 38 primavere che mi porterò dietro mi aiuteranno anche se l'impresa di far passare il tutto per normale non è altrettanto semplice.. Mi aiuterò con del buon caffè, di quelli lunghi peró almeno tre o quattro ore.. 
L''impazienza a tinte viola si è rifatta sotto con un crescendo che è ripartito lento quest'agosto con le prime mosse del duo di imbonitori che ban sostituito il Corvo... La sosta, maledetta, è arrivata giusto in tempo per ribadirmi bene quanta fatica faccia e faró a star lontano da lei quest'anno

Si fa fatica pure ad aspettare... Le attese più lunghe spesso sfiancano più di qualunque sforzo... Non siamo certo ai livelli di quelle lontane giornate spese male a far piantoni a camerate vuote quando il tempo pareva indietreggiare e il buon vecchio Alex nato solo con quel secondo scaglione dell'ancor piú lontano millenovecento95 per carità, ma se penso che domenica non ci sarà nessuna maglia a rincorrer palloni un po' di sfavamento mi sale e se nel mezzo ci sta un'altra settimana allora è bene che non ci pensi proprio...
In fondo peró mi piace quest'attesa.. Solo quando non ce l'hai capisci l'importanza.. Non avevo bisogno della sosta ma mi fa piacere aver di nuovo ritrovato quei brividi giusti grazie ai quali il lunedì mattina se guardi avanti la senti vicina la domenica successiva...

lunedì 3 settembre 2012

Personalità e carattere nonostante Poppea e il campo di patate..

Sono arrivato ad Alghero che il sole stava già calando, non faccio neanche la rotondad'ingresso al paese e al solo leggere il cartello di benvenuto già si respira quel passato catalano mistomare che rende l'Alguer una vera e propria terra di mezzo, un'isola nell'isola, nel prender la sua posizione, provocatoriamente più verso gli anni in cui era Barcellona a dettar legge che all'Italia alla quale peraltro pare quasi fastidiosamente annessa come al più classica delle province d'oltremare... subito sotto scorgo un.. "la terra dove il sole si ferma più a lungo..", arriccio un pò il naso, scoto ì capo e ripenso alle secchiate d'acqua che c'hanno accompagnato da Golfo Aranci, forse non sapevano che dopo Beatrice sarebbe arrivata pure Poppea..., nonostante le dodici ore di viaggio sulle spalle abbiam deviato verso il lungomare che porta verso Fertilia, agglomerato di chiare origini, a fare un controllino... il mare è sempre li dove ricordavo.. beatamente piatto come una tavola, l'acqua pare persino calda..
Inutile dire che questa corsa verso Alghero aveva più o meno tre obbiettivi: primo, il più logico e facile, arrivare a destinazione, secondo, conseguente: trovare un posticino dove poter addentare qualcosa che il riso freddo era di buon gusto ma scarsino per evitare i crampi allo stomaco durante la notte, ultimo ma non ultimo: trovare uno schermo dove poter ammirare i miei eroi che avrebbero tentato di sbancare il San Paolo di Napoli.. Dei tre l'unico andato a puttane è stato ovviamente il terzo: pareva giocassero solo Inter-Roma.. 
Mi devo quindi fidare di Paolino, di Tino, che al San Paolo c'era, dei complimenti di Mazzarri, che continua palesemente a rimanermi sul cazzo e delle immagini della domenica sportiva... quindi, nonostante un campo di patate, di una deviazione che ha messo fuori gioco Viviano sul primo e di un tiraccio da fuori area neanche contrastato sul secondo, sembra che la mia amata abbia imposto il proprio gioco nel primo tempo concedendo qualcosa nel secondo... il goal di Jovetic suona, a una prima lettura, come un contentino ma è il risultato scarso di quanto costruito.. a Firenze erano tre anni che si perdeva ancor prima di scendere in campo... i numeri di ieri parlano chiaro, è stata solo sfortuna nostra e gran culo loro.. due tiri e due goal loro.. 63% di controllo palla, 9 tiri e 17 falli subiti noi.. su un campo che alla Reman se lo sognano.. giocando così ci si diverte, una squadra organizzata e con personalità.. mi par di sognare, o forse abbiam sognato, male, negli ultimi 3 anni...

giovedì 30 agosto 2012

Fiorenza città d'arte, va in culo a chi arriva e a chi parte

Giornatina lunga oggi.. mi son svegliato che la campana batteva le 8 e con tutta la calma di un ghiro ho preparato la colazione di una ventiquattrore che già a pensarla ieri sera prima di addormentarmi mi infastidiva.. i presidi dell'iper non son niente di che ma l'idea di esser costretti a rimanere la dentro fino all'ultimo cliente mi pesa sempre di più.. oggi avevo pure il carico da dieci.. cambio promo... madonnad'Iddio... E' inutile far finta, il tempo passa e ogni 15 gg i mercoledì son quasi peggio dei lunedì di Vasco Rossi.. e se mi fermo un attimo a pensare me stesso tra una decina d'anni che cerca di affrontare questi mercoledì qua mi piglia uno sconforto che Pessotto a confronto pareva Toni con la parruca viola su al Bentegodi l'anno della prima qualificazione in champions... (prima della penalizzazione ovvio..) 
Che la motivazione fosse la stessa che metteva Cerci nel rientrare dopo un contropiede l'ho appurato quando sceso in area vendita ho tirato dritto verso il bar senza passare neanche dal via.. tempo di un caffè e Stadio mi ha risollevato un pelino il morale.. Dimitar  Berbatov, qualcuno era già a Peretola ad aspettarlo... finalmente la punta che manca, sdubbio un po visto che oramai è a fine corsa e non vorrei che avesse la stessa mia motivazione di oggi nel venire a Firenze... ma si parla comunque di un Top Player, come dicono quelli bravi...
Arrivo all'ora del pranzo sudato intinto ma con il ritmo giusto nelle gambe e soprattutto nelle braccia quando Paolino mi ghiaccia il sudore con una telefonata da confermare su un probabile tentativo della juve sul 9 bulgaro.. "ma come? unn'era già a Monaco ad aspettare la coincidenza per Peretola?"...
Approfitto della pausa caffè per sbirciare su Dodicesimo.. mi si apre un mondo.. Marotta pareva alla guida dell'aereo privato dei gobbi diretto a Monaco per evitare che il Bulgaro prendesse quello per Firenze.. un milioncino in più ed era fatta.... è venuto fuori un marasma e una serie infinita di moccoli da campionato internazionale che erano anni che non leggevo, ne interpretavo da prim'attore.. 
La testa mi riconcentra sui doveri ma le 21 le ho aspettate come il 57 la sera per tornare a casa ai tempi del personale proibizionismo alcolico... qualche telefonata non faceva altro che aumentare l'incazzatura... 
Esco e i vari twitter o Facebook mi invadono di commenti e post... il più leggero era sulla speranza di tibia e perone alla prima... il nervoso e l'impossibilità di aver chiare le dinamiche della faccenda han fatto riesplodere in tutta la sua beltà quel viscerale odio che ci lega a gobbi da una vita.. più leggevo più diventavo cattivo... più leggevo più facevo fatica a razionalizzare il tutto, a farmelo scivolare giù scotendo un attimo la testa.. impossibile... come si fa a non odiarli? fastidiosi, antisportivi, boriosi, ladri... e quanti hanno alzato ì capo in questo pomeriggio di strepitosa smania di protagonismo... tutti ovviamente di Torino... una Torino che non sta in Piemonte, perchè si sa che gobbi non si nasce, si diventa quando si capisce d'esser nati in postucci sperduti, dimenticati, meglio ancora se nell'arco di pochi km da Firenze... 
E proprio la Firenze che non ti aspetti ha levato gli scudi, ha ruggito anche sarcasticamente a difesa del giglio, della dignità e della maglia... ci siamo finalmente svegliati da questo torpore nascosto da paroloni moderni che poco si addicono a noi provincialotti... il Fair Play... di sto cazzo.. io sono di Firenze, amo la mia città e la mia squadra.. non riesco a razionalizzare alcunchè quando di mezzo c'è il giglio rosso e il viola... e allora se continuamente mi ritrovo a dover fare i conti con ...una società arrogante, che niente ha a che fare con i valori della correttezza e dell'etica sportiva e che si colloca oltre i confini della lealtà.. (cit. VIOLACHANNEL) preferisco esser definito provinciale.. preferisco esser tra coloro che si spera di vincere qualcosa ma quella domenica li, ancora oggi, non mi sveglio come le altre mattine.. quella domenica li non è una partita qualunque... sul giocatore non mi spreco neanche, ha risposto a tono la società sul proprio sito definendosi felice che non sia venuto, non avrebbe meritato la nostra città, la nostra maglia e i valori che essa rappresenta... e il fatto che abbia preferito il Fuhlam ai gobbi la dice lunga sulla serietà di questo per un par d'ore è stato anche Top Player.. e cmq è stata la società per prima a dichiarare che a Firenze ci sarebbe venuto solo chi veramente voleva Firenze... meglio così.. con la juve poi non c'è niente da ricucire.. non c'è stato alcun strappo... anche perchè non c'è mai stato, fortunatamente, alcun rapporto... li odiamo e basta... 
Adesso posso anche andare a letto...