... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

martedì 5 settembre 2006

...Scusi, via 4 novembre?..


Pianificazione visita presso fornitore

Appuntamento per le ore 14.00 presso il parcheggio dell'ipermercato di Sesto Fiorentino, ma all'ora fissata c'era solo l'Erika in quanto Samuele desiderava esser prelevato sul loco di lavoro (Carrefour) e così è stato. Prelevato Oriali ci siamo diretti verso il primo merdoso della zona.. non abbiamo faticato poi così tanto, due minuti più tardi eravamo tutti e tre panino in bocca sulle seggioline in resina vista "la rotonda più trafficata di calenzano" di uno che definire merdoso era un complimento.


After lunch ci siamo diretti verso il nostro obbiettivo decisi e sicuri come la fava di Marco Rossi sulla fascia anni or sono su segretissimo suggerimento di tale Laura di Alessandro , lanciatissima nel campo della moda, un po meno in quello delle indicazioni.. il problema non era la destinazione ma il ..come arrivarci.. Questa fantomatica BANES sita in via 4 novembre a Prato (città peraltro odiatissima dai tre caballeros) era dunque ben individuata sulla carta da Alessandro ma difficilmente raggiungibile nella pratica.. (io ero convinto e adesso che son le 17.00 lo sono ancora di aver visto via 4 novembre sullo stradario in zona Mezzana, ma la realtà mi ha sbugiardato, dubito sull'esistenza di un complotto della coppia Sobbi-Ninci).


Per farla breve i due hanno cominciato a girovagare per la splendida e folcloristica Prato chiedendo a destra e a manca dove fosse questa straducola (l'indicazione che andava per la maggiore era: no, sie.. non sono di Prato.. al che il dubbio: ma i pratesi ci vivono a Prato o no?).. dopo un'ora di ricerche con sosta informativa presso un barrettino New Age dotato di commesso con codino da splendido e cassiera rincoglionita ci siamo ritrovati in zona di confine Prato-Agliana laddove l'italiano passa di moda e il cinese comincia a farla da padrone.. Ai primi pruriti del buon Samuele e l'avvicinarsi dell'ora X per la dolce Erika (ma cosa doveva fare alle 16.30?) abbiamo decisamente preso la via per l'autostrada in direzione Carrefour con la promessa di un nuovo appuntamento per la ricerca del BANES perduto.. Lasciato Samuele la coppia Ninci-Nannelli ha provveduto a una sosta ristoratrice al fiammantissimo distributore marchiato Carrefour per un decinaio di euro di benzina.. ma.. seconda volta su due.. da brava Bravo, la fiat della sempre più briaca Erika ha deciso di non smollarsi più dal distributore.. allertato il buon Lele, di permanenza, non se l'è fatto ripetere due volte ed è sopraggiunto a velocità folle con la propria 307 sgassando per rivitalizzare la povera fiat.. dopo un paio di tentativi e qualche fiammata a vuoto abbiamo capito il motivo dei più e dei meno sulla batteria e ci siamo adoperati per la riaccensione del motorino della Bravo.


Resoconto della riunione


Inutile dire che era solo ed esclusivamente una scusa per vederci tutti e tre, una sorta di ritiro precampionato che rischia di diventare uno dei più fastidiosi e sofferti visti i 19 punti di penalizzazione, le distorsioni a Pazzini, i cartellini rossi gratuiti del furbo Gamberini, l'infortunio del chitarrista Santana e per il momento mi pare sufficiente per poter dire che l'annata 2006-2007 è partita male ma sta continuando anche peggio... e forse, anzi sicuramente ancor di più ci vien dal cuore che il RIBORDA mano a mano che avanza il tempo ha sempre più senso e voglia di esserci.



Nota a completamento


E' fatto obbligo e piacere ricordare la prima trasferta del Riborda con la presenza di Nannelli e Sgobbi in quei di Arezzo in data 1 settembre 2006. Partita amichevole organizzata per il passaggio definitivo di Pasqual in maglia viola (giocatore che peraltro era assente perché Nazionale al momento). La Fiorentina si schierava in campo con pochi titolari: Frey, Gamberini, Liverani, Toni, Reginaldo e Blasi, il resto della truppa era composta da primavere e sconosciuti ragazzini pescati qua e la.. dice ci fosse anche qualche pulcino tra i 22 in campo. Arbitro: il sig. Tagliavento che per non smentirsi ha inventato un rigore per il 'Rezzo sull'1-0 per i viola (rete del buon Gobbi). L'esplosione della curva amaranto portava poco dopo al raddoppio del 'Rezzo e le squadre andavano a bersi un tè caldo negli spogliatoi con i viola che contavano all'attivo due pali. Nella ripresa girandola di sostituzioni con innesto di tale Moretti e Lepiller nelle file viola e del fastidiosissimo Floro Flores nelle file amaranto (tra l'altro dice sia di Napoli e a noi risultava argentino.. bah..). Al minuto X (imprecisato) della ripresa buio completo con sospensione della gara e tacchinaggio della bandierina del calcio d'angolo da parte dei tifosi del 'Rezzo. La ripresa delle ostilità ha visto andare in goal lo scuro Reginaldo su punizione da fuori area. Tutto sommato il 2-2 finale serve solo agli aretini per offenderci un po'.. i bambini si divertono, si può licenziare la balia diceva la mi nonna..


La trasferta si era aperta con una partenza intelligente (naturalmente non quanto quella attivata dalla Ninci per la trasferta di Innsbruck anni fa..) che aveva visto Nannelli-Sgobbi fissare per un quarto alle sette e partire invece alle 19.35.. quasi un'ora di ritardo, con arrivo allo stadio aretino intorno alle 21.00 a match in corso.. Naturalmente il viaggio di ritorno si è svolto con la medesima oculatezza questa volta guidati dal più aretino dei poliziotti che ci indicava una via traversa "..cosi evitate il deflusso dei tifosi aretini!" per arrivare all'autostrada.. arrivati in una delle zone meno frequentate del centro Italia ci siamo fermati alle prime tre anime che si muovevano sul ciglio della strada: una vecchia che parlava un aretino sbiascicato a monosillabi, un infante semi-incoscente e un magrebino che non capiva un cazzo.. o meglio probabilmente parlava meglio della vecchia, ma non capiva un cazzo lo stesso.. La vecchia ci ha consigliato di tornare in città perchè non a conoscenza dell'esistenza dell'autostrada stessa mentre il magrebino era stranamente interessato alla nostra destinazione. Malfidati, ci siamo indirizzati verso la medesima strada dell'andata sviando macchine e trattori targati AR.. l'arrivo verso la mezzanotte ha visto i due salutarsi come se nulla fosse accaduto..