... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

martedì 30 giugno 2009

29 maggio 1985

Ero a cena tre portoni prima del mio.. al sedici..da Matte.. amico d'infanzia, compagno di banco di scuole ormai divenute ricordi su foto sbiadite.. avrei fatto undici anni di li a poco, ero piccolo.. ma del calcio già ero innamorato.. ricordo la mia prima partita di coppa uefa giocata pochi mesi prima.. una partita giocata di sera.. con l'Anderlecht.. un misero 1-1 al comunale e un peggior 6-2 in casa loro.. ricordo che eravamo così tanti a vedere la mia Fiorentina che rimasi sollevato da terra schiacciato tra il mi babbo e il mi zio.. non ricordo assolutamente niente della partita.. il 6-2 del ritorno l'ho sempre e solo letto sui giornali.. la Fiorentina all'epoca contava ancora meno di oggi e mi toccò aspettare la differita la sera tardi.. fermo davanti al televisore in bianco e nero, di quelli senza telecomando.. ma non arrivai neanche al fischio d'inizio.. crollai clamorosamente nel sonno anticipando di poco la debacle viola.. quella sera di fine maggio ricordo di essermi solo soffermato davanti al televisore di cucina di Matteo.. dovevo tornare a casa e poi sicuramente le ferree regole di casa Nannelli mi fischiarono immediatamente a letto senza passare dal via..
Ogni volta che rivedo le immagini dell'Heysel mi si stringe il cuore.. cerco di ricordarmi l'Alessandro quasi undicenne che smaniava per la maglia viola e cerco di immaginarmi un Alessandro a strisce bianconere che la sera del 29 maggio magari ha fatto pure tardi per vedere certe immagini.. non riesco a capire certe cose.. il perchè di certi comportamenti che solo oggi con un pò di preparazione in più mi spiego ma non giustifico.. come si può morire per una partita di pallone? come si può festeggiare una vittoria sugli stessi spalti dove due ore prima son morte schiacciate 39 persone? non giustifico neanche i giocatori.. non credo che Boniperti abbia puntato il fucile in fronte a nessuno.. e non credo che nessuno lo abbia puntato a Boniperti.. si è giocato fregandocene di 39 persone.. per evitare altri incidenti.. mi fa rabbia sentire alcuni giocatori quando dicono che sapevano di forse un paio di morti ma non di così tanti.. come se due morti per una partita fossero accettabili.. situazioni più grandi degli attori.. interessi più forti di tutto.. ancora oggi a distanza di 24 anni resta una macchia enorme nella bacheca dei trofei Juventini.. e forse anche un senso di colpa nel cuore di tutti quelli che sapevano e han festeggiato comunque.. non si è mai capito se per davvero iniziarono i tanto temuti hooligans oppure gli ultras bianconeri ma poco importa.. nessun colpevole riconosciuto tale renderà indietro la vita a trentanove persone.. e quanta rabbia e disgusto mi fanno quelle fave che ogni tanto in fiesole ricordano felicemente, come una vittoria, questa tragedia.. davanti alla morte siam tutti uguali.. tutti degni di rispetto..

lunedì 22 giugno 2009

Drenthe, Renzi, l'Italietta di Lippi e 48 ore di puro faidate..

Non son riuscito ad appassionarmi a questo torneino del cazzo che han fatto finta di giocare giù in Africa.. sembrava me lo sentissi e infatti mancava solo la Corea del Sud per rivivere un cartone animato già vissuto almeno altre tre volte.. Quel che rimane dei campioni del mondo di soli tre anni fa è riuscito a farsi battere dall'Egitto, vincere malamente con gli Stati Uniti e farsi ridicolizzare da un Brasile neanche poi così maestoso come lo ha dipinto Bisteccone Galezzi.. ho ancora negli occhi il recupero di Lucio sul povero Rossi e soprattutto l'occhiata irriverente che il verdeoro ha rifilato in piena corsa al povero azzurro una volta raggiunto e superato.. chiusa così brillantemente l'esperienza Sud Africana spero rimanga ben poco di Lippi e dei suoi adepti..
Nel frattempo Firenze si è nuovamente schierata per la continuità, alla faccia del cambiamento tanto sbandierato da un buono ma poco credibile Giovanni Galli, non che Tenerani fosse meglio per carità e che di Renzi abbia una stima sconfinata però probabilmente scegliere la nuova via sarebbe stato come cadere dalla padella nella brace.. mi auguro vivamente che l'ebetino, come lo chiama Beppe Grillo, si renda conto che c'è tanto da fare e che le lungaggini burocratiche e le menate politiche sanno di stantio e Firenze ha bisogno di freschezza, velocità e un passo lungo e ben disteso verso il futuro..
Il calciomercato viola intanto stenta a decollare.. e al momento è un eufemismo visto che non s'è visto boccino.. l'unico nome seriamente accostato a Firenze è quello di Drenthe, sull'esterno olandese ci sarebbe stato anche il Tottenham, ma lui stesso avrebbe scelto personalmente la Fiorentina e cmq si parla di prestito con diritto di riscatto.. fa specie che per un brasiliano che sceglie Madrid per Milano, c'è un olandese che vuole lasciare la Spagna per Firenze.. bah.. al momento l'unica notizia positiva è il prezzo dell'abbonamento.. lo stesso di anno scorso.. e per giunta pagabile a rate.. Grande Diego..
Mi han detto e ripetuto alla noia che ho troppe ferie.. quindi.. le prendo.. e le riprenderò a breve.. non sono abituato a ferie senza meta quindi progetti, obbiettivi e divertissement han ben riempito le mie ultime sette giornate senza iper e dopo il concertone di Dave, la buona cena di giovedì con alcuni amici, ho finito di risistemare casa.. un lavoro lungo un anno.. due settimane nel 2008 e una nel 2009 e pare nuova.. il pezzo grosso, la cucina, è stato impegnativo più del solito.. mobili montati, ammennicoli vari, pareti e soffitto interamente da scartare e da ripennellare a modino.. ovviamente tutto l'arredamento è partito da una posizione per non tornarci... ogni tanto cambiare anche solamente disposizione fa bene.. aiuta.. ricordo che in camerina da pischello era un lavorino da affrontare almeno due volte l'anno.. a chiudere le 48 ore da operaio, orgogliosamente trascorse con risultati sempre migliori anche grazie a un Nannelli Senior pronto all'opera, ho visto bene di alzarmi di domenica mattina all'alba delle cinque per contare e sparare quel che di bazar si trova sugli scaffali di Piazza Leopoldo.. non c'è male per uno che è risultato incompatibile col canaletto..

mercoledì 17 giugno 2009

..enjoy the marra..

Tutto nasce per caso.. la Vale acquista i biglietti per Roma, Depeche Mode, e si accorge per una serie di motivi di non poterci andare.. l'abbinamento Depeche-Marra è immediato ma per un'altra serie di motivi non ha con chi andare.. io mi propongo, i Depeche non sono proprio il mio gruppo però conosco un pò la loro discografia e già immagino una bella serata.. ecco come mi ritrovo nel parcheggio della Coop di Ponte a Greve verso mezzogiorno mentre mi preparo ben quattro baguette in attesa del Marra..
La partenza è decisa, senza ostacoli e dopo la sosta panino nell'area servizio di Fabro ci indirizziamo definitivamente verso Roma.. le tre orette scorrono bene, di argomenti ne abbiamo e ci ritroviamo sulla Cassia che son le tre e mezzo.. l'aggiramento parcheggiatori abusivi funziona per i primi cinque minuti e proprio in faccia al Ministero degli Affari Esteri ci tocca sganciare il cinquino di rito.. Roma è troppo lontana per correre il rischio di una gomma bucata.. mancano pochi minuti alle quattro ma di teste in giro ce ne sono già in abbondanza.. arriviamo a uno dei dodicimila ingressi dell'Olimpico e dopo poco partono i cento metri lanciati.. io e il Marra non ci guardiamo neanche.. alla nostra età non si può certo pensare di tenere testa a pischellini dark in pieno orgasmo pre concerto.. il passo è lento ma ci porta sicuri ai tornelli di nostra competenza.. una mezz'oretta di girarrosto tra effluvi che svariano dalle ascelle, a una miscellanea di deodoranti ormai svaniti, creme doposole, acque solari e cipolle miste a maionese che ci fan sembrare un enorme Kebab.. l'ingresso al tornello ci regala attimi di fiato e ventilazione dimenticata.. la salita in curva sud ci apre lo scenario tanto ambito.. il formaggino pre-palco è semideserto, siamo tra i primi ma il sole non da tregua e l'età batte cassa ad ogni idea di pischelliana memoria.. ci svacchiamo ai piedi dei cameramen distanti dal palco come Prandelli dalla maratona.. iniziano le danze delle birrettine da 33.. a soli cinque euri l'una.. alterniamo acqua e panini sconvolgendo ogni logica pianificazione nutrizionale... ma l'evento si sa porta a destabilizzare ogni consuetudine.. il prato tende a riempirsi e il fiume che scende dalla sud non accenna a diminuire.. alle nostre spalle la tribuna tevere è ancora vuota ma il calar del sole la vedrà esaurita in ogni ordine di posto.. saranno cinquantamila le teste presenti.. ore 21, i darkettoni continuano a sciamare verso i loro posti quando i protagonisti entrano in scena una buona mezz'ora prima del previsto.. non conosco bene l'ultimo LP ma mi piace la sonorità e soprattutto la voce e la vitalità di Dave Gahan, ma quant'avrà? e poi dopo quel che ha avuto a inizio tour.. un paio di bis con i consueti ritorni sul palco, che odio, hanno fatto scivolare via bene le due ore di concerto con le varie Enjoy the Silence, Never Let Me Down, Strange Love e la fantastica chisura con Personal Jesus.. il viaggio di ritorno c'ha visti ancora brillanti nonostante le ore spese all'interno dell'Olimpico e tra un caffè omaggio di Autogrill, una pastina e il cercar di ricordare i protagonisti dei più famosi ed efferati omicidi degli ultimi anni, ancora stamani non mi ricordavo la coppiettina di Novi Ligure, grazie Vale, siamo arrivati a Ponte a Greve che il sonno era ormai un ricordo e l'orologio batteva poco più delle tre..
Non ho scoperto niente da questo viaggio se non una grande band che mancava all'appello dei miei concerti.. del Marra che dire.. è come l'ho sempre visto.. identica metrica umoristica, battuta pronta e una grande vivacità mentale.. ottimo compagno di viaggio.. ha confermato quanto di buono pensassi di lui.. it was a great day, thanks Marra..

lunedì 15 giugno 2009

la passione non ha tempo, non conosce ostacoli..

fatti due conti.. ho dedicato la metà dei miei anni a lei.. senza mai tradirla.. qualche puntata precedente.. sporadica.. insieme ai più grandi.. poi impossibile resisterle.. dal 1990 al suo fianco..
senza mai abbandonarla.. mai.. nella gioia e nel dolore.. nelle avversità.. contro le avversità.. anche quando per voleri superiori.. senza colpe.. c'han negato persino nome e storia per almeno due anni..
riuscendo ad apprezzare piccole gioie.. enormi per noi.. come l'abituale trasferta europea a Perugia durante il campionato 89-90, con l'allora Comunale in preparazione Mondiali, le due partite storiche con Atletico e Werder Brema.. senza dimenticare Sochaux e Auxerre.. cancellando dalla memoria la finale di Avellino.. ricordando l'ultima di Baggio a Firenze in maglia viola contro l'Atalanta.. quando vincemmo 4-1 salvandoci sul fil di lana, con un autogol del nostro Prandelli.. sperando in un nuovo ciclo quando un Batistuta semisconosciuto approdò a Firenze per l'amichevole contro la sua ex squadra del Boca Juniors dove giocava pure quel Latorre che sembrava dovesse diventare meglio di Maradona..per non parlare della semifinale dell'ultima Coppa Coppe, col Barca persa in casa due a zero.. mi torna ancora alla mente lo zitti tutti del Bati al pareggio al Nou Camp nella partita d'andata.. ci siam rifatti col Trap pochi anni dopo.. nella nuova ed elegante Champions League quando la nostra compagine affrontò e regolò spesso squadroni del calibro di Arsenal, Manchester United, Bordeaux, Barcellona, Valencia e Aek Stoccolma..

e in tutto questo.. non mi è mai sfiorata l'idea di far due conti per davvero.. l'amore costa ma quel che paghi è ricambiato sempre e cmq da una serie di sensazioni, emozioni, gioie e avventure che non sei capace di dar loro un prezzo.. e tutto ciò son quasi sicuro continuerà a far parte della mia vita.. a scandirne ritmo e umore con più o meno forza ma sempre con la stessa intensa voglia..

domenica 14 giugno 2009

seconda senza calcio..

l'idea di dovermi alzare alle sette e mezzo anche stamani non mi allettava poi tanto, ma l'altra idea di non doverlo fare per le prossime sette mattine mi ha regalato una spinta dal letto che non me la ricordavo più.. sono arrivato sotto casa dei miei con quattro pastine appena sfornate mentre il mi zio e i miei già caricavano il furgone con quel che rimaneva dell'armadio di camerina.. dopo svariati tentativi e calcoli la Lau ha trovato gl'incastri giusti per riarredare la camera e la mansarda di Sesto.. la levataccia domenicale era giustificata dal fatto che di li a poco il sole avrebbe cotto pastasciutte e sciolto i marciapiedi.. nella fase uno, quella del caricamento furgone, lo zio ha visto bene di aprirsi una cosidetta fica in testa con una violenta capocciata nello stipite delle due porte del mezzo.. la crocerossina che vive ancora dentro mia madre ha provveduto continuamente nel corso della mattinata all'operazione primo pronto soccorso.. la fase due, montaggio dell'armadio, ha provocato una sudata del terzetto epocale.. la camera da letto pareva un forno e solo la lieve ventilazione proveniente dalla finestra non ha reso l'operazione impossibile.. la fase tre, il rientro verso casa, ha visto la famiglia nannelli riunita intorno a una tavola come poche volte nell'ultimo anno.. la panzanella appena fatta sapeva d'estate al pari del lampadario che girava sulle nostre teste insieme al ventilatore.. i vari infradito e le mezze maniche.. la tenda tirata in terrazza e il niente alla tv.. l'acqua con i cubetti di ghiaccio per noi e senza per il mi babbo che poi sennò sta male.. la macedonia della mamma e lo sbraco della pausa caffè.. son tornato indietro di anni.. di estati intere passate in attesa di andare tutti al campeggio.. estati lunghe interminabili che svanivano immediatamente con la vista del mare.. il pomeriggio ha fatto la sua parte immergendo le nostre memorie in una serie interminabili di ricordi.. foto, diari, lettere, scritte, poster, audiocassette e biglietti, ricordi di viaggi e compagnie, fotogrammi in bianco e nero che si accavallavano tra di loro coprendo quasi un quarto di secolo in pochi secondi.. a chiosare il tutto una borsa nuova nuova per il sottoscritto, regalo della mia unica uauina alla quale scopro sempre più spesso di voler un bene che non ha necessità di continue e invadenti dimostrazioni.. basta una domenica così, passata sudando tra ante e cassette, tra vecchi ricordi e scatoloni chiusi da vent'anni..

martedì 9 giugno 2009

scelte di vita..

A gennaio si presentò il Manchester City, seconda squadra della città britannica famosa solo per i cugini dello United dei vari Rooney, Park, Ronaldo, Scholes, Giggs, Tevez.. insomma.. sarebbe stato come giocare nel Monza anche se per svariati milioni di euro ai tempi di Gullit, Van Basten e Rijkaard nel mastodontico Milan di Sacchi degli eterni campioni imbattibili degli ultimi campionati degli 80.. non rappresentava certo la motivazione della vita e sarebbe passata oltremodo per un'onestissima operazione di riposizionamento del Bilancio personale e della Società rossonera..
Il passaggio di kakà al Real non più tardi di una notte fa per una cifra, dati alla mano, di parecchio inferiore all'offerta dei danarosi arabi proprietari del City e un contratto per sei anni pari a quello attuale e notevolmente inferiore a quello sottoposto al brasiliano sei mesi fa aiuta società e giocatore a uscir bene da una nassa lunga e stancante sei mesi..
La conferenza stampa di oggi l'ennesima inutile manfrina di chi deve salvare il salvabile anche quando di buono c'è rimasto poco.. e non per il passaggio al Real in se stesso, quello ci può stare e il trattamento riservato a Paolo Maldini la dice lunga sulla riconoscenza verso chi ha deciso di legare la propria avventura nel calcio ad una sola casacca.. quello che stona è l'ostentato attaccamento che il brasiliano ha manifestato al concretizzarsi dell'offerta del City, squadra ricca non per storia ma per proprietari, poco blasonata e indubbiamente meno attraente e meno sicura di successi rispetto ai Galacticos di Madrid.. tutta quella manfrina di gennaio può esser sparita in pochi mesi e con un totale introiti giocatore-società di gran lunga lontano dalla prima? E' stato onesto dicendo che il Milan aveva bisogno di far cassa per ripianare i disastrati bilanci di via Turati.. ma è facile esser finocchi col culo degli altri.. non regge la figura della vittima predestinata per salvare la baracca.. il City offriva quasi cinquanta milioni in più alla società milanese e almeno il doppio al giocatore.. se era solo una questione di soldi l'affare si doveva fare a gennaio.. ma al cuor non si comanda.. almeno.. non fino a quando l'offerta la fa il Real..

sabato 6 giugno 2009

pensieri di una notte d'inizio estate..

Ha bisogno di progetti l'uomo.. difficilmente senza riesce ad avere la spinta giusta per non riconoscere un giorno diverso da un altro.. e allora capita che ci s'imbatta nell'ennesima notte dove i pensieri non si confondono tra di loro, dove la testa è così sgombra che l'unico motivo per cui sei sveglio è cercare di capire di quale benzina devi fare il pieno per accendere il motore la mattina dopo.. la notte aiuta, tutto quello che con la luce del sole sembrava riempire ogni angolo della memoria perde consistenza con il calare delle tenebre.. si rilassa tutto e si è capaci di andare oltre ai meri numeri che ti costringono la mente nelle ore produttive.. prendono campo pensieri che spesso risultano più grandi di te e di chi ti vedi intorno.. cerchi risposte a domande impossibili.. fatichi più del dovuto nel metterle in riga.. nel proteggerti da quest'ultime.. ti senti poca cosa e l'impegno nel capire cosa possa girar nella testa degli altri ti indebolisce le difese.. lo senti pesante.. spesso rinunci e ti lasci preferire la praticità dei problemi diurni sapendo incosciamente che quest'ultimi una soluzione ce l'hanno sempre.. cerchi di capire perchè tutta questa fretta, tutta questa corsa alla perenne soddisfazione.. al tutto sempre e subito alla faccia delle possibilità.. metti in fila le necessità e i bisogni e ti accorgi che tanti son desideri inutili figli di un confronto quotidiano che una vita di sfide e di continue classifiche in movimento legate a una finta meritocrazia ti mette come semplici operazioni da risolvere.. cascano tutti i valori, niente ha più lo stesso valore se confrontato con il giorno precedente.. e sai già che il giorno dopo sarà ancora diverso.. dove giri lo sguardo trovi giudizi che sembrano cascare dall'alto pieni di saccenza senza nessuna base di verità.. cerchi di mantenere un profilo basso certo che riuscirai a scappare a questa mattanza ma vieni quotidianamente risucchiato da quella classifica che cmq ti vede sempre di rincorsa.. sempre infognato nella lotta per non retrocedere.. cerchi valori giusti, persone oneste ma son più le notizie negative che le positive.. ti chiedi dove stai andando.. perchè stai andando.. da dove vieni e se questo andare lo senti come bisogno o te lo fanno vivere come necessità eliminandoti la possibilità di pensare che forse non è l'unica via d'uscita.. le gioie quotidiane son risicate.. legate a piccoli numeri che si sciolgono al sole come la neve col nuovo che migliora le prestazioni che hai faticosamente raggiunto.. a chi servono certi tuoi risultati.. ti migliorano? ti aiutano a non affogare o realmente servono a farti crescere? e se ti fan crescere siamo sicuri non sia esclusivamente un posto migliore in una classifica che realmente non ti appartiene.. alla quale non hai preso parte se non perchè sei già parte di un gioco più grande.. metti in discussione qualsiasi cosa e ti fermi.. non progetti.. non programmi più niente.. hai paura che l'ingranaggio ti stia soffocando.. credi di farlo bloccare ma ti accorgi che va avanti da solo.. ti neghi qualcosa cercando di non sentire il peso, vorresti fuggire, scappare su quell'isola lontana che sa tanto di genuino.. di naturale.. di vita vera.. di ritmo giusto, idoneo al tuo cuore e alla tua testa.. non sai quando ne avrai la forza ma dentro di te sai che un giorno quel viaggio lo saprai affrontare, consapevole di non lasciar niente di importante, con la voglia di ritrovare quel vero battito che adesso è uniformato al resto del gruppo.. a quell'ingranaggio che ti fa vedere le cose e il mondo con gli stessi occhi di tutti..

lunedì 1 giugno 2009

Game Over

E' finita.. andata.. la stagione 2008-2009 si chiude con 68 punti, due in più di anno scorso.. con lo stesso distacco dalla terza.. 6 punti dalla Juve anno scorso, 6 dal Milan quest'anno.. ci poteva stare il colpaccio.. ma il pari riacciuffato all'ultimo col Lecce e la pioggia il 31 maggio non facevano pensare positivo.. la squadra è apparsa stanca e il tempo, secondo una mia leggera scaramanzia gioca un ruolo importante in queste circostanze.. una festa sotto l'acqua non è un festa e ovviamente è andata come doveva andare.. abbiam retto un tempo, forse, poi il gollonzo di Kakà c'ha tagliato gambe, forza, respiro e voglia di provarci ancora.. tre goal al Milan non li avremmo mai fatti e così un pò per forza, un pò per stanchezza il secondo tempo l'ha giocato solo il Milan.. non l'abbiam più vista fino al novantesimo.. ma poco importa, certo l'amarezza per una chance unica mancata per così poco resta ma la festa a fine gara c'è stata lo stesso.. abbiamo applaudito tutti.. da Maldini a Cesare Prandelli.. da Antonio a Passarella.. da Riganò ai Della Valle che con Corvino han ribadito che ci vorrà molta fantasia quest'estate visto che affronteremo il calciomercato con Zero Euri.. e adesso? beh.. non resta che aspettare le trattative, i sorteggi, le amichevoli, il ritiro di Cortina e finalmente i preliminari.. so già che sarà un'estate lunga, ogni anno è così.. ma forse è anche il bello di tutta la storia.. l'attesa rende ancora più passionali.. sarà dura aspettare e vivacchiare grazie a qualche immagine quà e là.. qualche pagina di giornale.. ma il mio rientro al Franchi avrà lo stesso sapore e la stessa adrenalina di ieri mattina.. è appena finita e già non vedo l'ora che inizi una nuova avventura.. a noi la Champions e ai pisani la lega Pro.. quanto godo!!