... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

martedì 30 marzo 2010

entra esci in casa Della Valle..

L'alzata delle cinque e mezzo non è stata agile e la corsettina a rincorrere la Tramvia per un attimo mi ha ricordato il prim'anno delle superiori quando la vespa era ancora un sogno e il tram, il mitico numero 14, mi accompagnava alla stazione centrale dove salivo sull'uno che mi scendeva in via Martini davanti all'ITT.. ho solo invertito la direzione.. la mattina per sesto e la sera per scandicci.. l'i-pod è stato fondamentale e passeggiare in stazione alle sei e mezzo mi ha fatto apprezzare, per solo un istante, la libertà di scegliere all'interno di questa restrizione che mi è piombata sul capo da qualche giorno.. il 57, quello senza lettera, sarebbe partito solo mezz'ora più tardi con un arrivo all'iper previsto per la mezz'ora successiva, torno indietro e il localissimo per Pistoia, che partiva di li a poco mi avrebbe scaricato a Zambra in quarto d'ora.. regalo quindi un euro e dieci alle ferrovie e battezzo l'ennesimo mezzo di trasporto alternativo..
Ho attraversato il parcheggio dell'Iper quasi compiaciuto e la serenità, odiosamente fuori luogo, mi ha accompagnato per almeno una mezz'ora quando Johnny se n'è arrivato con la bomba quotidiana.. Della Valle lascia la Fiorentina!.. pausa di terrore con leggero rallentamento del battito cardiaco.. mi son visto, nell'ordine, Cecchi Gori, Luna, Zerunian, Preziosi e l'immancabile Sconcerti.. mi son tornati in mente i rosiconi.. quelli che non son mai contenti e tutti quelli che s'inventano giornalai alla ricerca di scoop o polemiche a giro per la rete..
Stadio, da sempre ritenuto dal sottoscritto uno dei quotidiani più leggibili da noi fiorentini, ha sputato la notizia a nove colonne.. credo di aver sopravvalutato Rialti e compagnia cantante.. resto amaramente incantato col giornale aperto davanti e il cappuccino che mi aspettava sul banco di Beppe.. non realizzo bene la cosa.. e soprattutto non mi fido più di quel che leggo..
Alle tre ho appuntamento con Samu, passa a prendermi per farmi conoscere colui che dovrà prendere le mie difese, cercare di farmi spendere il meno possibile e rendermi la patente nel minor tempo possibile.. il girellino in San Lorenzo prima di arrivare allo studio mi rasserena un pò.. Firenze a queste ore sembra dedicata solo ai turisti.. ed è bellissima.. ovviamente l'argomento principale è quello che andremo a trattare pochi minuti più tardi, ma è impossibile non inframezzarlo con qualche pensiero sul pomeriggio grigio che al Franchi sta spaccando in due la Fiorentina, Firenze e tutti quelli che immagino, fortunati davanti al franchi o incollati alla radio..
Stringendo forte quel che mi aspetta non sarà certo un periodo d'oro.. e non sarà breve.. la speranza è di chiuderlo, in parte, per il mio compleanno.. cerco di non pensarci e mi faccio accompagnare da Samu il più vicino possibile alla metà finale di questo lungo giorno.. Radioblu ci rassicura un pò.. Diego passa la palla ad Andrea.. non si capisce poi bene il perchè.. ma il pericolo cessione è scongiurato..
Faccio una capatina da Paolino e lo informo della settimana terribile appena finita.. lo saluto con la promessa di una cena a breve mentre Monica e Laura se la spassano su nelle zone di Brescia..
Mi incammino verso casa.. la distanza non mi sembra ne esosa ne pesante... e un pensiero, un grazie vero e genuino va immediato alla mi nonna.. che sento poco ma so che c'è sempre e che da pischellino m'ha fatto scarpinare i veri km su e giù per le sterrate di SanMommè, l'Acquerino e la montagna pistoiese che faceva da sfondo alle mie estati pre torre del lago..
Entro in casa e Prandelli ci informa che rimarrà a Firenza almeno per un altro anno..
bah.. quanto ci garberà patire a Firenze..

lunedì 29 marzo 2010

va bene.. però ci vuole l'I-pod..

E' un pò come ripetere l'anno.. o meglio ritornare sui propri passi dopo anni e anni di abbandono.. anzi..ancora meglio.. è come tornare in città alla fine delle indimenticabili estati che iniziavano a metà giugno e finivano a metà settembre.. son passati tre mesi ma sembra un'eternità.. e lo sguardo colpisce particolari che prima erano confusi con l'arredamento.. anche i lavori stradali sembrano finiti.. sembrano ovviamente..
Peccato però che riprendere l'autobus dopo vent'anni non è stata proprio una mia scelta.. piuttosto un consiglio da dover rispettare di un poliziotto che faceva si il proprio dovere ma che è entrato diritto come un fuso nella lista dei cattivi insieme a Mascara per il goal di sabato sera, all'ebete di Nicola Berti per esser venuto in Fiesole mentre firmava per l'Inter, a Vittorio Cecchi Gori che c'ha fatto fallire, alla professoressa di Scienze delle medie che non le andavano mai bene i famosissimi schemi, a quella d'Italiano dell'ITT che mi dette tre, al tenente comandante di compagnia della scuola trasmissioni della Cecchignola per quella riga bianca troppo vicina al bordo del mio primo cubo che mi costò una libera uscita, per non parlare di marco rossi e la ghenga che mise in mora la società di Cecchi Gori..
Si passa tutto, tutto si risolve.. questa strana avventura che mi punisce oltremodo ha ancora da iniziare veramente.. diciamo piuttosto che aumenta d'intensità gradualmente.. piano piano.. e oggi son tornato forzatamente pischello con la corsettina di fine giornata a traversare il parcheggio dell'iper e il 57 che mi sfrecciava davanti per probabilmente una manciata di secondi.. il tempo morto della fermata non lo ricordavo più.. di panchine neanche l'ombra.. fermo in piedi tra un distributore e la doppia carreggiata che lo divide dall'iper.. la primavera aiuta l'esperimento.. il sole va giù più tardi da ieri e sembra ancora giorno quando venti minuti dopo rimetto piede su un mezzo Ataf..
Per un pò mi sembra quasi entusiasmante.. poi dopo le prime tre curve comincio a indovinare un percorso che pareva quello del mi babbo per arrivare al Franchi ieri pomeriggio.. praticamente Firenze-Pisa passando da Genova.. mezz'ora più tardi mi ritrovo ad attraversare la Stazione di Santa Maria Novella come facevo la mattina presto il primo anno delle superiori.. la tramvia è laggiù in fondo alle scale che sembra aspettarmi.. cinque minuti e già passo davanti alla Leopolda.. il nuovo ponte mi ricorda il lungarno maledetto del Pignone, gli tengo le spalle e sorrido compiaciuto mentre vedo passarmi davanti il parcheggino pre-humanitas sul viale Talenti dove per l'ultima volta venerdì notte ho tenuto accesa la 307.. la T1 si mangia il viale Nenni, saluto la coop di Ponte a Greve e l'arrivo alla Russel-Newton mi vede scendere che son passati cinquantaquattro minuti esatti da che son uscito da sotto la torre dell'Iper con il biglietto dell'Ataf appena comprato..
Non male.. adesso tocca alla partenza mattutina.. in attesa che domani pomeriggio conosca colui che andrà a dar battaglia per difendere la mia dignità e ridarmi quella foto con quel sorriso da ebete e quel ciuffino sulla destra che occupano la prima della mia patente..

domenica 28 marzo 2010

sembran tutti a rifare un letto ormai disfatto..

Prima da spatentato.. sensazione fin troppo strana il doversi raccomandare a questo e a quell'altro mondo per potersi spostare.. ma tutto sommato questi primi due giorni sono andati in porto senza faticar poi così tanto..
Lo strappo di Giacomo ieri ha difatto risolto un pomeriggio oramai senza senso.. la testa tornava ogni batter di ciglio là su quel lungarno maledetto e soprattutto il non saper ancora termini e conseguenze pratico-pecuniarie mi toglie il fiato più di una immersione senza ossigeno e la lucidità se ne va che pare di corsa.. stamani copilota della Rosse per l'ulteriore mattinata cooperativa, una delle più insulse degli ultimi dodici mesi, ma per lo meno ero presente a me stesso e i segnali dal cervello agli arti arrivavano come succedeva fino a venerdì sera..
ore tredici e trenta.. come da pischello mi ritrovo seduto sulla Meriva del Nannelli Senior con Mutter di fianco a ragionar di Prandelli mentre prendendola larga più che per andare a Bologna ci indirizzavamo verso l'Artemio.. il sole primaverile indugiava verso le due, ma l'aria fresca quasi avrebbe permesso la magliettina del Riborda se non fosse per il classico intervento materno a raccomandarsi di non dimenticare giubbino e quant'altro sia mai dovesse piovere..
Lascio i Senior all'altezza della focacceria e li vedo sfilare verso San Domenico alla ricerca d'un parcheggio sicuro e palesemente fuori mano.. già mi sdubbio all'idea della scarpinata post partita..
Samu è impegnato prima con la bimba poi con lo Chef e la sua mancanza si sente particolarmente oggi.. evito la focacceria e punto dritto verso il merdoso che fu di fiducia qualche campionato fa quando ancora urlava con noi la neo mamma di Capraia.. rimango quasi stupito dei sette euro che mi costa la salsiccia con Beck's abbinata.. alla faccia del merdoso.. indugio nei pressi un pò per finire il panino un pò per annusare bene l'aria che tira dopo la telenovela Prandelli-Della Valle-Corvino.. ogni tre metri assembramenti di poche sciarpe animano il pre partita ognuno con diverse posizioni, ognuno con il proprio personaggio da difendere.. Firenze, si sa, non sa stare tutta dalla stessa parte e questa mancanza di chiarezza che nell'ultima settimana ha inondato i campini in pieno restauro e il Franchi non fa altro che dividere.. spaccare in due.. allontanare cuori che fino a pochi minuti prima avevano battuto all'unisono..
Entro in curva dall'ultimo tornello utile prima della maratona, caffeino sotto la Fiesole e la ricerca dei resti del gruppetto a dopo si risolve in pochi istanti.. mi sguardo desolato intorno e vedo molti spazi vuoti.. il cazzeggio pregara con Enzo, la Dona, Enrico e Andrea è improntato ovviamente alla faccenda sul mister.. il fatto che tutti e cinque si sia concordi su più punti mi piace.. probabilmente non mi sbaglio allora se penso che fondamentalemente è la Fiorentina che resta.. tutto passa, tranne noi.. e allora se l'idillio si è improvvisamente rotto vorrà dire che il Pranda saluterà la curva ringraziando e noi faremo lo stesso per questi cinque anni immensi.. preferisco di gran lunga la chiarezza e la trasparenza a questi giochini del dico ma non troppo.. tutti sembrano giocare agli indiani.. tutti sanno tranne noi ovviamente.. e allora si sprecano commenti, imprecazioni, tradimenti, posizioni intransigenti e quanto di più contorto può la mente di chi vorrebbe sapere ma non sa e che si prende il diritto di giudicare, sparlare e contrapporsi fidandosi di giornalai, del famoso sentito dire e di tutto quel che la mancanza di chiarezza alimenta a dismisura..
La partita di per sè ha poco appeal.. in un paio di momenti ho avuto la netta, dura e inspiegabile voglia di alzarmi e andarmene.. poi un pò la passione, un pò la mancanza della patente mi han frenato e mi son goduto un 4-1 firmato Vargas, Gilardino, Santana e Jovetic (che gran goal.. alla Bati).. mancava solo il capitano.. sfortunato in almeno due chiare azioni.. intanto in curva pareva d'esser all'ultima.. il primo sole fa brutti scherzi e i cori contro la Juve e la Nazionale si son sprecati.. quelli per il mister pure.. e non ci stava male neanche un:"la panchina è bianconera.. la panchina è bianconeraaa.." un accenno per i dueDella? nessuno.. ma si sa a Firenze ci garba fassi dìmmale.. tre punti che non capisco se son d'oro oppure non servono a niente.. intanto le altre aumentano il passo e l'unica ancora rimane la semifinale di ritorno di coppa tra tredici giorni..

sabato 27 marzo 2010

documenti prego..

Ripenso ai 76 euro spesi per i cinque kg di bistecca alla fiorentina che ci siam letteralmente divorati stasera, sorrido, penso che effettivamente 36 euro per il servizio siano tantini, passo l'arno sul ponte alla vittoria e giro comodo a destra, ma ne valeva la pena, Samu, Alessio, Gabriele e Marco son stati davvero un'ottima compagnia oltrechè un'ottima forchetta, faccio altri cento metri e vedo i lampeggianti.. la paletta e finiscono lì i festeggiamenti per i quaranta di Samuele..
Mi ero alzato che già il sole era altino, stasera si farà tardi all'Osteria dé Benci, quella che ha dato il nome alla via ovvio.. via numero 51.. il pomeriggio vola via liscio e i preparativi per la cena mi portano a cercar parcheggio in zona Santa Croce che son da poco passate le nove.. mi meraviglio di me stesso, son quasi puntuale.. infatti di parcheggi liberi neanche a pensarci.. finisco in piazza Beccaria e sotterro l'auto sotto la porta.. me la caverò con cinque euro e una passeggiatina a tagliar Piazza dei Ciompi e Santa Croce.. quant'è bella Firenze la sera a piedi.. son contento di questi tre passi..
Arrivo al Moyo che son l'ultimo e questo non mi dispiace.. certe tradizioni fan parte del gioco e non posso certo sbaragliare le carte.. rapido prosecchino ad aprir le danze.. primi auguri al quarantenne che non ne vuol sapere di invecchiare.. entriamo in Osteria pochi minuti dopo e gli affettati vengono aggrediti in pochi secondi.. Prandelli è l'argomento principe.. la Juve il nemico comune.. anche se Marco batte strano e ho pauriccia che sia a strisce.. poco importa..
L'ebete del cameriere, manfano e quindi da licenziare secondo Alessio, ci presenta i duemilaquattrocento grammi di bistecca.. pochi? se ne fa due? TRE? fanne due.. una più piccola..
La convivenza, gli anni passano, le ferie spagnole e altre mitiche cene fan da contorno a una bistecca che erano anni non mangiavo.. i racconti danno bene l'idea dell'amicizia che lega i quattro che si capiscono al volo.. le risate si sprecano e le due bottiglie di rosso innaffiano senza problemi le nostre fiorentine.. tiramsù, caffè e killcoffee chiudono le danze con un bel 350 a svuotare degnamente le nostre tasche.. il breve giro di ricognizione per via dé Benci ci chiarisce che queste qua eran terre nostre vent'anni fa.. adesso ci vorrebbe il gobbo a suggerire per portare avanti due parole con una qualsiasi delle migliaia di fanciulle che girellano per Santa Croce.. ci guardiamo in faccia e buonanotte è l'unica giusta parola che ci esce all'unisono..
Ripercorro il tragitto dell'andata, passo le Murate e scendo verso la 307.. ripenso alla serata.. son contento.. se Samu è simpatico, Alessio è comico.. Marco e Gabriele ottime comparse imprescindibili di un gruppetto che sa di storie vissute fianco a fianco.. i viali mi accompagnano verso la Fortezza.. me la lascio sulla sinistra e prendo il sottopasso della ferrovia.. il ponte alla vittoria è la davanti.. e per la prima volta non sono sull'Indiano.. passo l'arno.. giro comodo a destra e vedo i lampeggianti.. il resto è un 4888 speso sul cellulare della Rosse richiamata a riprendere un Alino che ha soffiato sopra il maledetto 0,52..

mercoledì 24 marzo 2010

forse si giocava a chi buca entra..

e si sa che a nessuno garba stare in porta..
Il catania s'è visto i primi 59 secondi.. poi è stata una partita a senso unico.. una porta, quella di Andujar.. ho smesso di contare le occasioni, anche plateali, quando alle ventuno e ventitrè ho sceso le scale del Winebar diretto verso casa.. si vedeva che non era aria.. si poteva continuare a tirare in porta una vita e forse non sarebbe bastata..
Ha detto bene l'Ery.. è proprio un'annata di melma.. siamo scesi al decimo posto peraltro senza meritarlo.. ho gridato al goal alla stupenda azione di Jovetic che mi ricordava il primo Cassano barese contro l'Inter.. per non pensare al dribbling che ha imbastito il capitano con tiraccio sulla sinistra del portiere etneo..
Il divano e il novantesimo made in mediaset non han portato alcuna lieta novella e le imprecazioni via sms di Samu han di fatto messo il punto e probabilmente la parola fine alla rincorsa a un quarto posto che solo sugli spalti ancora pensavamo possibile e raggiungibile..
Tre giorni e al franchi scenderà l'Udinese appena agganciata al quart'ultimo posto dalla Lazio.. non sarà quindi l'amichevole di fine stagione ma per noi quei tre li son fondamentali per cercare di restare in corsa per la coppettina dei desaparecidos..

domenica 21 marzo 2010

Alé, alé Babacar alé.. vorrei avere il...

La prova del nove, tanto temuta alle elementari, ha funzionato.. e lo dico sottovoce proprio per la scaramanzia che ha contraddistinto tutto il prepartita..
Inutile come sempre tentare di considerare il dopo pranzo produttivo come dovrebbe.. inutile perfino averlo pensato.. mi son voluto convincere del contrario ma alle due del pomeriggio era tutto un girellare, vagabondare per dirla tutta, tra gli scaffali, il magazzino e la pensilina alla ricerca di un qualcosa che mi impegnasse quelle due ore che mancavano all'appuntamento con Samu senza che fosse però fastidiosamente impegnativo..
Ho raccolto tutta la pazienza che potevo avere e ho mollato gli ormeggi da Sesto che era da poco passata la mezza dopo le tre.. l'ho presa con calma, mi son cambiato e ho la raggiunto la 307 che parevo un fotogramma al rallentatore.. ho raccattato Samu dopo mezz'ora esatta ed è da via Don Milani che è cominciato il vero prepartita vintage..
Nessuna fretta di raggiungere il Franchi.. la focacceria poteva aspettare così come Enzo e i suoi adepti.. come ai bei vecchi tempi.. quando ancora si giocava di domenica e alzarsi la mattina rappresentava già da se un preparativo al match.. il tragitto verso il parcheggino delle belle annate la 307 lo ha percorso senza ansia e paura.. sembrava ieri l'ultima volta che le quattro ruote della Peugeot avevano frenato allegramente poco distanti dalla stazione di campo di marte e quanto romanticismo sulla via per la passerella.. il veder da lontano la torre di maratona che ci indicava il nostro obbiettivo ha fatto ben pensare e l'avvicinamento alla focacceria è stato lento, lungo e meravigliosamente tradizionale..
Abbiam varcato il tornello senza coffee&killcoffee dal villani.. il caffè al barrino della fiesole era obbligatorio e la ricerca del gruppetto A dopo testa alta occhi puntati in curva col parterre a farci da spalliera aveva il gusto giusto delle cose fatte a modino..
Il resto è stata la partita.. un Montolivo sugli scudi, il goal di Santana, quello di Gilardino che si letica la palla con Jovetic per un rigore che non si vedeva a Firenze probabilmente dall'ultima volta che la 307 aveva le ruote nel parcheggino e il 3 a zero di un Babacar che pare ben destinato sorretto da un coro che m'ha fatto morir dal ridere come solo la Fiesole sa fare..
Un ulteriore sabato pomeriggio da ricordare e un ritorno al parcheggino come da regola.. felici, contenti e con l'amara consapevolezza che tra cinque gare, semifinale di coppa inclusa, si metterà la parola fine anche a quest'annata.. un saluto a Enzo che attraversa verso destra e uno alla Dona che invece svolta verso sinistra.. il parcheggino adesso ha di nuovo il suo senso..

venerdì 19 marzo 2010

tanto, tutto torna..

E' inutile.. E' più forte di me.. anzi, di noi.. perchè quello che sto scrivendo è il pensiero e le sensazioni di tutta Firenze.. anche di quella che la domenica non sa neanche cosa succede al Franchi dalle quindici in poi per almeno un'ora e mezzo a stare stretti..
E non è crudeltà come mi scrive Gianni su fb.. è passione, amore, brividi, felicità, gioia e lacrime, euforia e tristezza, amicizia e fedeltà.. è esser tifoso di una squadra e sentirsene parte e dunque chiunque te la tocchi tocca te stesso..
L'antagonismo, la rivalità che si respira dagli spalti non è altro che il risultato di mille cuori diversi, di centinaia di cori per la squadra e altrettanti contro, di milioni di urla, fischi, arbitraggi strani, programmi e processi dei pochi eletti, quotidiani, riviste e gazzettini, titoli contro e programmi radiofonici urlati per ore e ore, di falli inesistenti, fuorigioco non fischiati, goal annullati e rigori non dati, di poggio e buca fa pari alla fine, di torti subiti e risubiti e risubiti e dell'immancabile, imprescindibile e straordinaria imprevedibilità che una palla rotonda di cuoio può regalare a chi la insegue con i piedi e a chi invece la sospinge con i propri occhi dai gradoni di una curva..
Nascono così i gemellaggi e per una normale conseguenza si marchiano a fuoco le tifoserie più odiate.. o forse son proprio quest'ultime a determinare le amicizie.. rapporti che spesso, nella migliore delle ipotesi, vanno oltre i novanta minuti, oltre le frontiere e le barriere che lingue differenti possono creare..
La Juve, anzi la juve non sarà mai una squadra normale a Firenze.. mai.. dal 1982 a Cagliari, ad Avellino nel 1990 per finire a qualche anno fa con Calciopoli.. qualcuno dimentica.. noi no.. e non importa se gioca contro la Fiorentina o contro il Fulham per la coppettina dei disadatti.. poco importa se in una sera di metà marzo rappresenti l'Italia e ne becca quattro volando fuori persino da questa coppettina di quelli che non ce l'han fatta ad arrivare almeno quarti.. per noi quando perde sarà sempre ed esclusivamente una gioia.. per anni c'han preso per le mele, deriso, sbeffeggiato, rubato ogni possibile punto.. adesso non posson certo pretendere che si faccia finta di nulla.. e allora, per tutti quei gobbi che dopo Fiorentina-Bayern han rialzato la testa ricominciando a ragionare di calcio mi viene solo da urlargli a tutta voce: THANKS FULHAM.. FOUR TIMES!

domenica 14 marzo 2010

Il doppio Gila e la svolta del parcheggino..

La replica dell'anticipo serale del sabato appena svegli la domenica mattina è come manna dal cielo.. un giorno forse ci spiegheranno perchè saranno almeno due mesi che non si gioca più la domenica alle tre.. resto impassibile persino al goal di Lavezzi.. so già com'è andata grazie al carteggio mediatico con Samuele.. io sperduto nella periferia d'Empoli in attesa di sue missive telefoniche.. fiducioso nonostante l'ultima in zona con la Samp non ci vide assolutamente positivi e tutto un primo tempo di totale silenzio che non mi faceva certo pensare bene...
ore 22:08
S:..uno a uno.. Gila..
A:..si perdeva o si vinceva? diahane..
S:..si perdeva.. Lavezzi
A:..(in palese amnesia temporale) finita?
S:..non è una partita di calcetto, dura 90 minuti, diahane..
A:..hai omesso il vantaggio del Napoli.. non si fa così..
S:.. ero preso..
ore 22:32
S:..Gila, due a uno..
A:..(in continua totale difficoltà temporale).. ma è finita o no?
S:..2 min più recupero..
la tragedia, di fronte a una situazione positiva e quindi godereccia, si manifesta puntuale e crudele quando la batteria mi abbandona e i due minuti più recupero diventano un'ora e ventisei di completo abbandono.. recupero aria ed energia per il nokia solo alle 23:58 grazie all'amatissimo caricabatterie da auto ricevendo un doppio Samu
S:..3 a 1, Jovetic..
S:.. finita, questa è una grande squadra..
A:..avevo la batteria scarica.. la svolta del parcheggino di martedì è stata decisiva..
..e ora Darione e il suo Grifone, ovviamente sempre di sabato..

giovedì 11 marzo 2010

di più non potevamo.. non ce l'han permesso..

vincere e non poter festeggiare.. ovvero: becchi e bastonati..
non solo abbiam vinto la sesta gara su 8 di champions league, ma con questa abbiam garantito il quarto posto delle prossime edizioni per le merde che veleggiano lassù qualche decina di punti sopra le nostre teste.. al nostro posto..
Uscire per colpa di una coppia di dementi che non ha visto un fuorigioco di un paio di miglia dopo aver disputato una champions da protagonisti lascia un amaro in bocca che ci vorrà del tempo per darsene una ragione..
Non è bastato lo stadio esaurito e le quarantamila bandierine viola.. non è bastato l'urlo continuo della Fiesole accompagnata dal resto del Franchi.. non è stato sufficiente neanche il ritornar sui propri passi antichi abbandonati all'inizio di questa infausta stagione.. su consiglio di Samu abbiam deciso di lasciare nuovamente l'auto nel parcheggino che negli anni scorsi c'ha visto puntuali, precisi e positivi protagonisti.. abbiam ripercorso la passerella che erano mesi che non la passavamo.. abbiam scavallato campo di marte con la torre di maratona che ci guidava dall'alto.. seguiti da marchino abbiam raggiunto un Franchi pronto per il match della stagione.. neanche la pisciatina preventiva ha avuto il suo effetto tanto desiderato.. è bastato un missile di Robben per rimetterci a sedere, zittirci e abbassarci quella testa che avevamo arditamente alzato da protagonisti per le vie signorili d'Europa..
Finch'è durata ci siam divertiti.. c'han fatto divertire i nostri eroi.. e abbiam dimostrato al mondo intero di che pasta è fatta la Fiorentina, Firenze e la curva Fiesole.. poco importa se han deciso che dovevamo fermarci e che come noi e forse peggio ha fatto pure il Milan e il Real Madrid..
Ci son partite che devi vivere.. non potresti altrimenti raccontarle.. gli abbracci, le urla, la gioia per la doppietta di Jovetic e il goal di Vargas.. i musi lunghi, i silenzi contratti e gli occhi lucidi mentre i bavaresi prendevano comodamente la via per gli spogliatoi fieri di quanto avevano conquistato..
E' finita qui quest'anno.. ed è andata meglio del primo di champions.. siam già pronti a far fronte alla schiera di checche isteriche, di malvagi e di giornalai che non aspettavano altro da inizio stagione.. abbiamo ancora undici finali di campionato e il ritorno di semifinale di coppa Italia.. qualcun'altro adesso avrà solo da far da spettatore.. e se il Milan è stato umiliato ieri sera dal Man Utd.. spero tanto che il Chelsea faccia altrettanto con l'Inter perchè a me delle italiane in Champions League non me ne frega un cazzo.. non ci vogliono e io non ci voglio loro..

lunedì 8 marzo 2010

week end a tinte forti..

la partita con i gobbi non è mai stata e indubbiamente non sarà mai una partita come le altre e a Firenze non ci stancheremo mai di ripeterlo.. non ce ne frega un cazzo di esser considerati provinciali.. ci garba così e così è.. ne hanno rubate di partite da riempire paginate di giornali e noi purtroppo abbiam spesso fatto da acquasantiera..
Non era una giornata normale e il msg dell'Erika ce l'ha confermato.. difficile scindere pensieri e sensazioni così forti e pensare alle due cose come normali accadimenti.. difficile accettare che l'uno si accavalli con tale tempismo e maestria sul secondo.. ogni situazione deve avere il giusto peso.. la giusta attenzione e il giusto rispetto e per forza di cose il mondo che gira intorno al Franchi, pur bello e appassionante che sia, crolla in un istante sotto certe labbrate che sanno di vita vera anche quando in realtà è proprio quest'ultima ad andarsene..
Si percepisce quasi un senso di colpa nel prepararsi all'evento coi gobbi.. la serata è sbagliata in partenza, ma la giostra si sa gira per conto suo e non tiene conto del resto.. chi rallenta resta indietro.. the show must go on diceva Freddie Mercury.. saranno i piccoli pensieri personali a farsi spazio a gomitate che mi aiuteranno a viverla col giusto distacco che merita questo sabato 9 novembre.. non è e non sarà mai una partita come le altre.. appunto..
La squadra scende in campo tonica, giustamente incazzata e pronta a reagire colpo su colpo a una juventus che per davvero è lontana parente della vecchia signora.. ma solo negli undici in campo, il saper rubare sembra esser patrimonio inattacato e inattaccabile.. e noi le vittime predestinate della giornata.. ormai si ha la sensazione che si possa giocare la partita della vita sempre, ovunque e contro chiunque senza però aver mai la gioia di festeggiare passati i novanta minuti.. si gioca bene e si perde, non c'è via d'uscita e soprattutto non si riesce a spiegarsi il perchè..
Non basta quindi partire con l'uno a zero di Diego dopo un filo di secondi dal fischio d'inizio.. qualcuno probabilmente non ha neanche avuto il tempo di trovare la giusta posizione che già eravamo di rincorsa.. Paolino sembrava rapito, un pazzo in preda di se stesso.. sragionava e soprattutto pareva lui il vero lontano parente di quella personcina tanto perbene e garbata che conosco..
Il due a uno di Grosso, a ribaltare il pari di Marchionni, ha definitivamente tagliato le gambe a tutti.. Franchi compreso.. la squadra ha mollato la presa e noi abbiam smesso di crederci.. i cori riempivano la fiesole ma non avevano più la cattiveria e la rabbia dell'inzio.. e se Melo toccava palla oramai poco importava.. facevo fatica anche a fischiarlo..
Ho chiuso il sabato sera conoscendo Francesco e la sua morosa, bresciani viola dalla punta dei piedi fin su all'ultimo capello.. si sono sciroppati Brescia-Firenze in treno per ritrovarsi con Paolino e la Monica e, soprattutto Francesco, per il grande match del Franchi.. le stupide e ridicole restrizioni del CASMS gli han di fatto proibito di partecipare ai novanta minuti più attesi e solo la tessera premium ha delicatamente addolcito la pillola.. la sciarpa del Gruppo Storico mi sembrava il minimo riconoscimento di cotanto attaccamento alla causa viola..
La domenica dedicata professionalmente alla cooperativa mi ha visto trascinare quel che restava delle mie gambe verso il multisala dell'Indiano che erano passate da poco le nove e mezzo per una splendida visione in 3D del fantomatico AVATAR.. la stanchezza l'ha avuta vinta per lo meno tre volte e non son bastati gli occhialini a nascondere la ronfata che mi son fatto qua e là durante le tre ore di pura fantasia made in USA..
Ho raggiunto stremato il letto con una voglia sfrenata di chiudere gli occhi e abbandonarmi al sonno più profondo.. un actigrip e pochi starnuti ancora han fatto da preparazione.. le emozioni son state tante, profonde e ravvicinate.. il consuntivo palesemente sotto media e pesantemente negativo, ma ho ancora negli occhi un Marco dolce come da novella che al minimo ondeggiar di ricciolo si chinava rapido verso chi tra un mese darà vita a un'altrettanto dolce Diletta.. mi piace addormentarmi pensandoli così.. uniti ancora di più nel dolore e nelle dolce attesa.. un abbraccio a tutti e tre.. buonanotte ragazzi..