... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

giovedì 28 febbraio 2008

prepariamoci

Everton non avrà la stessa storia.. lo stesso nome per forza.. neanche lo stesso stadio.. però sta a Liverpool come la Fiorentina sta a Empoli.. geograficamente parlando.. e a noi per ora tanto basta per sognare un pò in grande.. non ci manca la fantasia.. la passione per la maglia men che meno.. e se la vogliamo dire tutta per noi è quasi un derby.. non voglio star qui a sottolineare tutte le gioie che c'hanno dato i red devils nel corso degli ultimi anni con Juve, Milan e speriamo Inter.. parlo sempre di calcio.. l'Heysel è una nota stonata della squadra di Crough e compagni che qualche idiota continua a ricordare come la pagina migliore.. problemi di chi non ha cervello.. e quindi con tutte queste gioie.. non possiamo che esserne unilateralmente e mentalmente gemellati... quindi contro i cugini dell'Everton.. speriamo di goderci una nuova parentesi positiva d'Europa nonostante l'assenza di Mutu e dell'ultima defaillance di Semioli che stava davvero diventando utile la sulla fascia.. il tutto in attesa di poter sentire "the cieeempioons" e vedere quei ragazzini in mezzo al campo che sventolano quel lenzuolo a forma di pallone..

ps: Papa Waigo l'airone secco come pippo coi pantaloncini ascellari ci tieni su di morale con quel gol rubacchiato col livorno.. e Spinesi, toscanaccio doc, pareggia i conti col Milan.. per adesso siamo quarti.. e domenica c'è l'odiata..

venerdì 22 febbraio 2008

quella strana amicizia del dottor Samuelli col commendatore Maffei

Jovanotti canta di non esser solo anche se è solo..
Il dottor Samuelli (per la Fiorentina, per noi Lele) fa amicizia con un facilità imbarazzante..
eravamo in fila.. a circa dieci minuti dall'inizio della partita di coppa Uefa col Rosemborg.. la fretta si sa è una cattiva consigliera.. e il posto per la 307 l'abbiam trovato davanti a un osteria in su la via per San Domenico, Fiesole.. una scarpinatina di un paio di Km per andare a vedere i nostri eroi mentre la bella Erika se ne stava beata al calduccio su una poltroncina di tribuna.. le donne..
arrivati alla biglettereria ufficiale di via Duprè, tanta roba.. stile Della Valle non delude, forse anche troppo per noi provinciali.. coda chilometrica sul marciapiede e dai commenti che si sentivano per l'aria avevan tutti deciso cinque minuti prima come noi di partecipare a questo eventuccio europeo.. in attesa di vere battaglie con reali squadre da segnare sul diario e da poter raccontare quest'estate in spiaggia.. sinceramente io non mi ci vedo a raccontare delle nobili gesta dei nostri ragazzi contro il Groningen o il Mlada.. pare brutto..
A cinque persone dalla biglietteria, la coda in realtà è scorsa piacevolmente e in maniera rapida, Samuele si è ritrovato in mano dieci euro e mi ha guardato..
"l'ho conosci?"
"no! e vole un biglietto"..
"oh..e manca il documento.."
"si.. si..vai eccolo"
"Samu, fai prima il suo che magari s'incazza pure, come si chiama?"
"Maffei, come il giornalista.."
"mah.. tanta roba.. tutti amici tua Samu.."
piccolo piccolissimo diverbio col bigliettaio fico, restituzione del documento e del biglietto al commendator Maffei che ci ha ringraziati quasi come Materazzi fece con Zidane nella finale mondiale.. e via direzione artemio.. io e il mio nuovo amico Sgobbi Samuelli.. per la Fiorentina..o meglio.. per il bigliettaio fico..
ps. per la cronaca abbiam vinto 2-1 con goal di Liverani e Cacia.. e adesso tutti a Liverpool..
anche se il Liverpool gioca contro l'Inter in Champions.. noi si va a Liverpool a giocare, così mi ha spiegato Samuelli, contro l'Everton, seconda squadra di Liverpool.. è un pò come dire Sampdoria per Genova.. o Atalanta per Bergamo..


martedì 19 febbraio 2008

Buon compleanno Roby

Nato a Caldogno (Vicenza) il 18 febbraio 1967 arrivò a Firenze nell'estate del 1985, lui aveva 18 anni, io 11.. Arrivo con un ginocchio appena operato per una lesione ai legamenti crociati. un infortunio che rischiò di compromettere l'affare.. Ristabilitosi del tutto dal 1986 al 1990 (94 presenze con 39 reti) conquistò tifosi e città con prodezze degne di un numero 10.
Non mancarono momenti negativi come la seconda operazione allo stesso gionocchio ma anche momenti esaltanti come nel campionato 88-89 con Stefano Borgonovo (la BB) col quale segnò 29 goal.. con la chiusura della carriera da parte di Antognoni, i tifosi elessero Baggio loro idolo e avrebbero voluto che si legasse per sempre alla causa viola, per questo la cessione alla Juve decisa dai Pontello, nonostante lui ripetesse fino all'esaurimento che sarebbe rimasto in viola.. "scrivetelo sui muri!".. adesso racconta che voleva assolutamente restare ma che non era possibile.. giochi troppo più grandi di lui e di tutti noi.. la finale di coppa Uefa proprio con la Rubentus non fece altro che alimentare delusione, dolore e infinita rabbia.. la cessione di Roberto Baggio ormai già annunciata provocò nell'estate del 1990 un'autentica sommossa per le strade e le piazze della città..

lunedì 18 febbraio 2008

la partita dell'orgoglio

E' il 17 febbraio 1530. In piazza Santa Croce c'è una gran folla che aspetta di vedere la partita di calcio in livrea tra i verdi di San Giovanni e i bianchi di Santo Spirito. Siamo in periodo di carnevale, ma i fiorentini hanno pochissima voglia di divertirsi: da quattro mesi la città è sotto assedio delle truppe imperiali di Carlo V. Era successo che tre anni prima, dopo il Sacco di Roma, sempre da parte degli imperiali, il popolo si era ribellato ai Medici e li aveva cacciati, instaurando la Repubblica. Il Papa era Clemente VII, figlio di Giuliano fratello del Magnifico; per lui era imperativo riportare i suoi consanguinei al potere. L'assedio sta mettendo a dura prova la città; si comincia a razionare i viveri, le condizioni igieniche stanno diventando preoccupanti, le palle di bombarda e di colubrina fischiano sul cielo di Firenze, ma la Repubblica resiste. Con tutto quello che stanno passando i fiorentini però non dimenticano il loro carattere e giocano una partita in Santa Croce, per farsi sentire e farsi vedere dagli assedianti, che dal Giramonte possono sbirciare dentro le mura. E per essere non soltanto sentiti ma veduti, misero una parte dei sonatori, con trombe ed altri strumenti in su il comingnolo del tetto di Santa Croce. Gli imperiali non apprezzarono molto la presa in giro e spararono una cannonata contro il gruppo dei sonatori, ma la palla passo alta, lasciando illesi uomini e comignolo. Dopodichè gli assedianti smisero di sparare e gli assediati continuarono a giocare fino al termine della partita. Chi vinse? Firenze tutta è ovvio. Poi però il gioco finì e la realtà prese il sopravvento. Nonostante la resistenza e il valore fiorentino, la genialità di Michelangelo che aveva fortificato la città, l'eroismo di Francesco Ferrucci nella battaglia di Gavinana, la città capitolò il 12 agosto 1530. Il tributo alla libertà era costato 44.000 morti su una popolazione di circa 100.000 abitanti. (fonte fiorentina informa 17 febbraio 2008)

venerdì 15 febbraio 2008

e noi ci si lamenta di lupatelli?

io rido ancora..

Immortali

di Gaetano Lodà
Prefazione di Oliviero Beha
interventi di Eugenio Giani e Angelo di Livio
Becocci Editore
191 pag

Ovvero il disastro dell'era Cecchi Gori.. la sua fine.. ingloriosa.. non la sua ovviamente ma la fine della Società Viola, quella Fiorentina nata per davvero nel 1926 sprofondata negli abissi della C2.. l'anno horribilis di una gloriosa e amata squadra.. il prodigarsi di tifosi e ultrà in ruoli non propriamente consoni a quelli domenicali per capire come fare per salvare il salvabile nonostante Vittorione insistesse nel millantare tesori e capitali illimitati.. banche sudamericane e interventi dell'onnipotente.. solo chi ha vissuto il tutto in prima persona sa come leggere queste 200 pagine.. con quale orgoglio le hanno raccontate e vissute i tifosi storici della nostra unica fiorentina del 1926 che per un pò, perdendo del suo fascino, si è fatta chiamare Florentia Viola..

imperdibile per chi ha la memoria corta e un amore sconsiderato per questa maglia.

mercoledì 13 febbraio 2008

beh.. il ciuffi..

è vero.. non c'entra proprio niente col Riborda.. ma resta e resterà un mito dei tifosi viola..

specie quando ci regala queste perle.. POPPA CIUFFI!!

ps: grazie livorno.. MILAN-LIVORNO 1-1.. di'hane..

sabato 9 febbraio 2008

un po di cattiveria..

siamo forti..
non v'è dubbio..
però pareggiare queste partite così al 90esimo o perdere quella col milan per un goal del pur bravo papero Pato fa male.. male.. da non chiudere occhio..
abbiamo la capacità di chiudere partite difficili, essere superiori di qualsiasi avversario oggi escluso probabilmente solo l'inter inarrivabile dei miliardari.. e non abbiamo la stessa cattiveria..
spero solo che la Firenze becera e provinciale non sciupi questo bel gruppo che da quattro anni ormai consecutivamente ci fa vivere momenti che non ho nella memoria da confrontare per lo meno negli ultimi venti anni che mi vedono presente sulle gradinate dell'artemio..
Il Pazzo, ahimè Samu, pare aver trovato l'equilibrio e la giusta cattiveria, Santana idem sulla fascia.. persino il sudatissimo Semioli sembra nelle ultime due partite quello di Chievo con tanto di due personalissimi goals, Donadel quello di inizio campionato scorso, Ujfalusi insieme a Gambero probabilmente i meglio difensori attualmente del campionato insieme all'indisponente ma sempre sufficiente capitano, per Frey parlano i punti fatti con le sue parate, altro che Amelia, Kuz il giovane che diventerà indispensabile per il nostro campionato, Pasqual credo possa esser l'unico ancora che insiste a non rendere come il primo anno sulle rive dell'arno, Perl il finnico una sicurezza con qualche limite, Gobbi, non proprio quell'azzurro che il Panta aveva pronosticato ma una degna seconda linea, Montolivo ho paura che rimarrà l'eterna promessa, l'eterno incompiuto.. ma fa vedere ogni tanto mosse degne di un campione, jorgensen un mito ormai, una certezza, indispensabile pure quando è in panchina.. Da Costa e Papa Waigo ovviamente hanno tutto dimostrare, così come Cacia.. per Vieri parlano i kg persi e i goal fatti.. quindi mi chiedo cosa possa mancare a una squadra così oltre l'esperienza che sta facendo in coppa guidata da un mister che ormai è entrato nel cuore di tutti... un po di cattiveria.. a noi spetta il compito di sostenerla sempre più fino alla fine del campionato..
Ci rivediamo dopo il match di coppa Uefa col Rosemborg di San Valentino.. in attesa che la brunetta torni da Zanzibar.. che Samu si rifaccia vivo (ormai lo notiamo solo dalle due alle cinque della domenica.. al cell non risponde più.. sul blog non s'è mai visto.. bah.. bisogna parli con la sua dolce metà)

sabato 2 febbraio 2008

Gabriel Omar Batistuta - Batigoal!

il goleador.. il mito.. il mio mito.. quello della mitraglietta.. quello dello zitti tutti al Bernabeu.. quello della mia Supercoppa vinta a Milano sul Milan.. quello della mia prima Champions League persa ai quarti contro il Barcellona di Ronaldo, ma con le vittorie con Benfica e Arsenal nel mitico Wembley.. quello del record dei goals segnati consecutivamente.. quello che ha vinto la classifica cannonieri.. quello che ci ha fatto e ci faceva sentire forti anche quando non lo eravamo.. quello che quando partiva, male che andava era goal.. Gabriel Omar Batistuta.. arrivato quasi per sbaglio.. ricordo che partii per la Sardegna la sera da Civitavecchia con il Corriere dello Sport che osannava il probabilissimo acquisto di La Torre.. andai a letto contento matto.. la mattina scesi a Golfo Aranci e Vittorio aveva acquistato il Capocannoniere di quella edizione della Coppa America.. tale Batistuta.. e sinceramente dopo Dertycia storsi un pò la bocca.. mai espressione fu più sbagliata.. non è stato come Antognoni.. nessuno probabilmente mai lo sarà.. però ci ha fatto sognare.. tanto.. ci ha fatto godere.. e anche se Vittorio lo ha tenuto stretto a Firenze a suon di miliardi ha dimostrato che si può diventar grandi pur vincendo una coppa italia e una supercoppa.. grazie Gabriel.. tanti auguri!

venerdì 1 febbraio 2008