... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

mercoledì 29 aprile 2009

Ovvia.. scusahee..

Esco dall'iper e mi dirigo verso la 307.. parcheggio deserto.. buio pesto.. da un quarto d'ora è già mercoledì.. il sonno l'ho lasciato tra gli scaffali.. sarà dura ritrovarlo.. ho passato le ultime cinque ore tra creme solari, box espositori, led a luce fredda, creme visage, vital, bodytonic e deo.. tutto made in Beiersdorf.. meglio conosciuta come NIVEA.. ogni tanto anche quel repartino che m'hanno affibbiato vince il corridoio centrale e con l'aiuto di una decina di personaggi extra iper abbiam tirato su un'altra profumeria proprio davanti al box informazioni.. è venuto un bel lavorino per carità, però tenere a bada cinque merchandiser e altri cinque tra rappresentanti di zona, quelli di fuori zona, visual, national, international che gridavano in preda all'orgasmo per quel nuovo territorio conquistato alle dirette concorrenti in casa Coop non è stata una passeggiatina di salute.. ma tant'è.. i led han cominciato a illuminare gli scaffali che era quasi l'undici mentre l'ultimo autista dell'ultimo bilico scaricava pancali interi curiosamente accompagnato dalla nenia di Radio Maria a tutta callara che faceva eco per tutta la pensilina..
Entro in casa che son quasi le una e Matrix m'informa della nuova devastante pandemia in arrivo dal Messico.. stridono non poco le 7 vittime dichiarate dell'OMS contro le 157 comunicate dal ministero della Sanità Messicano.. mah non so cosa pensare e intanto mi meraviglio perfino che il Messico abbia anche i ministeri..
Non mi addormento.. mi collego e scopro che qualche furbetto ha attaccato un nuovo striscione, senza firma, di risposta alle dichiarazioni di sabato di Mencucci..
A Firenze non ce la si può fare.. secondo me s'è retto quattr'anni solo per obbligo di firma.. non certo perchè ci si creda davvero questo progetto.. magari solo perchè sennò si fa passar male Della Valle.. oppure altrimenti Prandelli s'impermalosisce più di quello che non è di normale.. io me l'immagino certi furbetti che si trattengono.. che patiscono per il quadrienno così positivo.. che vorrebbero smadonnare.. che ripensano sorridendo felicemente tristi alle storiche contestazioni.. ma non sta bene.. il corso nuovo della Fiorentina non lo permette.. però via.. un moccolo, un coro contro la federazione.. un'urlaccio a què giocatori di colore.. una caccia al romano come ai bei tempi, uno striscione, perchè no.. contro l'amministratore delegato della Fiorentina.. naturalmente senza firmarlo.. però giusto per smovere un pò l'onde d'un mare liscio come l'olio.. a Firenze se un si fa un pò di polemica un siam contenti.. perchè godersi una società seria, programmatrice, che promette e per giunta mantiene? una squadra che anche se a fatica quest'anno è il quarto di fila che ci regala solo gioie come mai è successo da che mi ricordi? allora giu.. riscopriamo un passato recente già archiviato tanto per buttar li un pò di rumore.. un pò di rompimento di coglioni.. basta che parta uno.. via dietro il mondo.. li immagino di corsa.. finalmente una liberazione.. giu, pedate.. e poi tutti a contestare e pretendere scuse.. liberi finalmente di polemizzare come una cannella aperta a tutta callara.. finchè un'arriva l'acqua calda.. si regge il giusto a Firenze.. poi il solito provincialismo che ci riempie la testa, il cuore e lo stomaco l'ha vinta e strabocca come l'Arno in piena la sera del 4 novembre.. che peccato.. che rabbia..

domenica 26 aprile 2009

Cosa mi sono perso?

Mi alzo che son le 14.37.. sono anni che non vado oltre il tocco e credo che la trasferta di Milano abbia influito non poco in questa mia sveglia pomeridiana.. mi aspetta una serata diversa.. indubbiamente unica.. verso le diciannove sono diretto verso l'Hidron, a condizioni normali il muso della 307 starebbe fiutando posti liberi nei pressi della stazione di Campo di Marte.. tasto Ctrl-Alt-Canc e resetto l'approccio da stadio.. Samuele non mi aiuta telefonandomi mentre affannato percorre la passerella per il Franchi.. trovo pure il prepartita in diretta negli spogliatoi.. scendo in piscina con tutta la buona volontà ma l'LCD mi riporta al Franchi senza pietà.. cerco di sfuggire tra l'idromassaggio a 36° della piscinetta esterna.. trovo nell'ora dedicata allo Watsu la possibilità di dimenticare il viola e il giallorosso ma la vasca è troppo vicina a quello schermo che mi attira come l'acqua in pieno deserto.. ceno voltando le spalle a questa gara fondamentale ma le due occhiate rapide apprezzano il replay del goal di Vargas e il raddoppio del Gila.. la memoria interna ormai è stata intaccata.. il pensiero si sdoppia e prendendo l'ascensore per il centro benessere mi ritrovo in diretta uno schermino che mi fa godere la diciottesima rete del nostro puntero di Biella.. l'inno cantato dai tifosi sta funzionando.. ma io mi infilo nella sauna finlandese e comincio a gocciolare.. a depurarmi.. la testa si svuota e mi godo bagno turco, idromassaggio e le altre rilassanti vasche previste dal percorso senza più agitarmi per quel che mi sto perdendo a pochi km da li.. finisce la serata e il cellulare mi riporta sulla terra con 7 sms tutti provenienti dal Franchi.. 4-1.. c'è chi mi infama come Samu.. chi mi informa come il mi babbo stile ultim'ora e chi come l'Ery che mi regala un'occhiata al campo dal suo punto di vista.. chiamo Samuele che, senza voce, mi racconta come li abbiamo annientati.. ma anche degli scontri.. dei due tifosi investiti da un'auto di romanisti.. della caccia al tifoso.. di quello che si vocifera morto..
Riattacco e ripenso a me che girello tranquillo in zona San Siro tra gli interisti e i sampdoriani.. tra i nerazzurri e i viola poche domenica fa.. oppure nella nottata del derby della madunina.. tutti mescolati.. a quei tre doriani che ci fermano per chiederci una foto col Meazza sullo sfondo.. all'anello rosso che vede doriani e nerazzurri che alternandosi urlano e applaudono i propri giocatori senza che nessuno s'infastidisca di questa strana libertà.. accendo il decoder e inizio a guardarmi la replica del big match del Franchi.. lo Watsu si fa sentire.. mi si chiudono gli occhi.. spengo tutto.. abbiam fatto tre punti fondamentali ma che tristezza il pregara così lontano da tutti i buoni propositi dei Della Valle..

venerdì 24 aprile 2009

che questa notte sia eterna..

Rimugino sul match con la Roma che non vedrò sabato e sento che patirò l'assenza in maniera spropositata, indegna, ingestibile.. so già che non me lo perdonerò.. cerco il mio metadone e lo trovo in questa semifinale che di gigliato non ha niente.. o meglio, poco.. Francesco Toldo da una parte e Giampaolo Pazzini dall'altra.. chiamo Lore e propongo la terza trasferta dell'anno in terra milanese.. giusto il tempo di un paio di info e grazie al prezzo a dir poco popolare abbiamo già in tasca tre-biglietti-tre che ha dirla tutta son da gara.. primo anello arancio.. 5 fila.. si parte alle 15 dal parcheggio dell'Iper.. si unisce anche Romina.. amicizia comune con Lorenzo e Samuele.. un'altra folle tifosa dei nerazzurri.. per par condicio prendo la parte della minoranza e divento blucerchiato in tre secondi netti, che partita ti sei perso Francesco, peccato la tua assenza.. arriviamo a San Siro dopo aver snocciolato i sette nani per un pomeriggio intero senza mai arrivare al settimo.. il passo spedito e sicuro mi fa pensare che l'ormai raggiunta familiarità col posto stona non poco con la mia vera passione, ma non mi dispiace.. sbagliamo settore ma a pochi passi troviamo il nostro ancor migliore del precedente.. il posto è veramente d'oro.. si vedono i giocatori in faccia.. i loro sguardi.. fa specie veder quel lungagnone di Vieira accanto alla mezzasega di Cassano.. mentre ancora stento ad accettare quel dieci blucerchiato di recente memoria viola che saluta i suoi doriani.. ma tant'è.. e son contento se sta facendo bene in quei di Marassi.. il pubblico di fede doriana è nettamente superiore a quello interista.. se non nel numero, ma se ne raccontano almeno quindicimila al Meazza stasera, sicuramente nella passione, nell'attaccamento, nel sostegno continuo.. 90 minuti di cori blucerchiati.. dall'altra due o tre cori all'inutile goal di Ibra e poi il nulla.. al trentesimo del primo tempo c'era ancora chi cercava il posto a sedere mentre a un quarto d'ora dal termine c'era già chi prendeva la via di casa.. che tristezza questi tifosi nerazzurri.. la trasferta per Lorenzo, Giuseppe e Romina non si conclude bene vista l'eliminazione della pazza Inter ma d'altra parte stasera la mia Samp, il mio Pazzo non potevano deludermi.. il ritorno mi vede semi svenuto sul sedile posteriore della Golf di Giuseppe.. l'idea che avrei dormito solo quattro ore mi fa quasi incazzare ma poi fortunatamente tra uno starnuto e un altro cedo e arrivederci Milano.. mi sveglio solo all'altezza di Barberino che la Romina canticchiava Gatto Panceri.. pochi minuti ancora e saluto il trio nerazzurro riuscendo poi a imbustarmi quando la mezza aveva passato da poco le due..

mercoledì 22 aprile 2009

Mai una gioia a Udine..

Mi chiedevo cosa mi frenasse dallo scrivere dopo la partita di Udine.. davo la colpa alla stanchezza.. al risultato.. al fatto che metà gara l'ho vista.. l'altra metà me la son dormita.. invece passan due giorni e la risposta me la trovo appesa ai cancelli del Franchi.. Che non si fosse giocato a modino l'avevo intuito anche da quei pochi minuti che gli occhi han continuato a rimanere aperti poi il sonno ha determinato un buio tale che mi son dovuto affidare ai commenti di chi incontravo o quelli scritti sui quotidiani.. non erano benevoli i primi ma neanche i secondi elargivano carezze.. nel mezzo c'è infilato pure Frey di solito impeccabile.. e la reazione della curva non si è fatta attendere.. la forma fisica può non aiutare.. non essere smagliante.. ma l'impegno indubbiamente.. la grinta sopratutto.. l'attaccamento alla maglia magari.. dovrebbero esser sempre le prime attitudini.. i primi segnali che una squadra deve sempre garantire.. si può anche perdere ma con dignità.. avendo sputato sangue, sudate tutte le camice.. avendo dimostrato che ha vinto il più forte ma non quello che ha combattuto di più.. spesso basta questo a un tifoso che canta novanta minuti senza tregua.. risultato positivo o meno.. ricordo ancora lo striscione che apparve in Fiesole dopo l'8-2 subito a Roma contro la Lazio nell'ormai lontano 96.. non si discuteva l'incredibile svalangata di goal subiti, ma il fatto che la squadra era stata umiliata e non aveva neanche reagito.. il cuore, l'orgoglio, la rabbia agonistica, la grinta e perchè no.. anche se siamo nel duemila l'attaccamento alla maglia.. ecco quanto chiedono i tifosi ogni domenica.. con la Roma sarà una partita senza opportunità.. il risultato utile sarà solo l'uno fisso in schedina, anche un pari saprà di beffa.. io non sarò presente per appuntamentino strategico fissato senza pensar troppo al mio lato viola e più si avvicina più maledico la mia distrazione mentale.. ma spero in una reazione vigorosa dei miei eroi mentre me ne starò palle a guazzo tra saune finlandesi, bagni turchi e idromassaggio..

mercoledì 15 aprile 2009

a un passo dal sogno..

Giovedì entro nel concessionario Piaggio di Novoli.. ho in testa uno scooter.. l'MP3, il tre ruote per intendersi.. da quando son tornato da Parigi, dove ne avrò visti a centinaia, ho deciso che mi son stancato di prender la 307 per andare al Franchi o all'Iper quindi, spinto dal nuovo modello tanto pubblicizzato che si può guidare senza la A tiro dritto verso questo oscuro ma intrigante scooterone.. due chiacchiere col tipo mi smezzano l'entusiasmo dell'abbrivio e mi fan pensare che dovrò per forza prendermi la patente A.. girello lo sguardo per il saloncino delle Vespa e il mio interesse viene monopolizzato da una che sembra uscita ora dai mitici anni 60.. chiedo lumi e resto folgorato sulla via di Pontedera.. è un 300, quindi fuori gara per me, che ricorda nei minimi dettagli la Vespa che fu.. il genio davanti a me snocciola numeri e prestazioni che già fan sbavare.. la botta decisiva me la tira con un incosciente:"..a dire il vero un 125 identico, della produzione limitata con sella in pelle, faro anteriore sul parafango e portapacchi posteriore in metallo ce l'ho.. è l'ultimo e credo anche ci sia un prezzo di favore.." chiedo approfondimenti ulteriori fingendo un disinteresse per niente credibile e i 5.200 euro diventano per magia tremilaquattro con la rottamazione di un usato.. cifre che anche il genio rilegge con la certezza di aver sbagliato.. lo anticipo e dentro di me urlo "E' mio!".. ma tra il dire e il fare ci son da sbrigare due questioncine.. il finanziamento e lo scooter da rottamare.. le pratiche per il primo son ridicole e rapide.. più delicata la seconda fase.. lo scooter da dare indietro è della mi sorella.. non lo usa da anni ma si ostina a dire che prima o poi.. magari quest'estate.. sicuramente per andare in centro.. per forza sabato per l'aperitivo.. e immancabilmente lo scarabeo è sempre piantato li in garage.. risolvo la questione sorella-scooter da rottamare during il pranzo di Pasqua.. martedì torno in concessionario documenti alla mano convinto di uscire in sella alla Vespa.. Ribecco il Genio del venerdì che con uno sguardo semi terrorizzato mi sbiascica una pseudo promessa già fatta a suo tempo a un parente del titolare.. sorrido e chiedo spiegazioni.. ovviamente lo specchio era finito e il Genio si aggrappa al tempo.. mi promette una telefonata l'indomani.. cioè oggi.. puntuale verso le cinque mi chiama e ovviamente argomentare le cazzate via cavo riesce meglio a tutti.. figuriamoci ai geni.. la promessa fatta della quale non era a conoscenza era diventata improvvisamente acquisto rapido e immediato e quindi niente da fare per quell'ultimo pezzo da gara.. mi promette trattamenti cmq di favore su altri mezzi, la coda di paglia, ma io ringrazio, da signore, dicendo che avevo già una mezza parola con il concessionario poco più avanti per uno Scarabeo 125.. beh.. ho sognato una Vespa che mi avrebbe riportato indietro di vent'anni, mi consolerò con uno Scarabeo con la certezza che sulla Piaggio c'ho fatto il crocione.. doppio..

martedì 14 aprile 2009

Felipe e la differenza tra giocare e stare a guardare..

E' appena finito il match di ritorno di champions league tra Chelsea e Liverpool.. quattro a quattro allo Stanford Bridge.. si ripartiva dal 3-1 dei Blues.. capovolgimenti di fronte e ribaltamenti di risultato che han poco a che vedere con i tiepidi, presuntuosi, spesso prevedibili, mal giocati incontri di sabato scorso del campionato italiano.. ripenso a Fiorentina-Cagliari e tranne due o tre scorribande dei sardi sotto la porta di Frey grazie alle praterie lasciate libere dal duo centrale più clamoroso della storia viola s'è visto solo i tre goal, nell'ordine, di Pasqual, Vargas e Ragatsu.. mica Lampard, Drogba, Essien, Torres, Anelka e tutti gli altri che han corso come non mai e non che fosse la prima volta..
Mi vien spontaneo ripensare al fine gara di sabato al Franchi.. all'ignobile finale che ha visto protagonisti Melo e Lopez.. una scazzottata raccontata dai più come insensata, clamorosamente inutile, lontana anni luce da quel terzo tempo tanto caro ai Della Valle, dalla giornata particolare dedicata alle vittime del terremoto di una settimana fa in Abruzzo.. la fava brasiliana s'è beccato cinque giornate come il capitano rossoblù.. qualcuno urla vendetta.. parla di punizione esemplare e senza senso.. io invece spero che Della Valle ci metta il carico da 90, che per coerenza e rispetto delle parole spese fin'ora non faccia neanche ricorso e che le due ultime partite utili Felipe se le guardi dalla tribuna.. indegno del progetto, del percorso che questa squadra sta faticosamente facendo.. cercando di tener testa a un Genoa lanciato a mille al quale va tutto bene.. siamo lì a due punti, con due punti in più rispetto all'anno scorso.. e nel momento in cui si dovrebbe serrare le fila.. stringersi tutti intorno a un sogno.. ecco che vien fuori il provincialismo, la piccola statura di un giocatore che ahimè si è dimostrato anche fondamentale ma che sta alla Fiorentina come l'alluvione a Firenze.. spero tanto abbia avuto la curiosità di vedersi questo big match di Champions League.. magari capisce la differenza tra lottare per un traguardo e sferrare cazzotti per chissà quali irripetibili offese.. che delusione..

sabato 11 aprile 2009

Che Zena!

Questo sabatino pre-pasqua mi ha visto alzarmi con una clamorosa difficoltà, barcollare verso il bagno verso le sei e mezzo di stamani con gli occhi che non ne volevano sapere di aprirsi a modino e braccia e gambe che non erano ne sincronizzate ne ricettive.. son arrivato all'iper che un sospiro di sollievo m'è volato via pareva avessi alzato le braccia al cielo dopo la 40km alle olimpiadi.. la crisi da cipresso sta decidendo tempi, modi e morale di questi ultimi tre giorni.. se prendessi la zigulì invece che il cortisone il risultato sarebbe lo stesso.. ormai son assuefatto ai principi attivi di ogni medicinale che dovrebbe aiutarmi in questa impari battaglia con messer Cipresso e cavalier Ulivo.. maledetti... arriverà anche giugno.. non potrete fiorire per sempre..
Nel pomeriggio la voglia di prender le scale e fiondarmi dritto verso il Franchi è al limite ma resisto promettendomi un passaggino per almeno il secondo tempo.. all'intervallo già girellavo in zona barriera casse pronto alla fuga sulla scala mobile.. alle 16 mi piazzo sotto l'LCD del WineBar seguito a ruota da Giacomino e Gianni.. non siamo in forma.. il caldo sembra penalizzare la prestazione.. però pare anche che il caldo lo si patisca solo noi.. mah.. si arriva a metà secondo tempo che il Cagliari presenta 9 undicesimi in campo grazie a due cartellini rossi e noi ovviamente caliamo.. non torna ma è così.. penso a Samu e mi dico che almeno son a sedere al fresco..lo spettacolo non è dei migliori.. Pasqual addolcisce la pillola.. Vargas, il redivivo protetto di Gianni, raddoppia ma i nove reduci sardi mettono il sigillo con tale Ragatzu.. di chiare origini isolane.. si ripresentano almeno altre tre volte davanti a uno strepitoso Frey e meno male che il triplice fischio dell'arbitro chiude la questione diventata affannosamente pericolosa.. il contemporaneo pareggio dell'Inter e il 4-2 rifilato nel derby dai laziali alla Rometta fa pensare che la Juve tenti il colpaccio con il Genoa.. macchè.. verso le dieci mi ricordo del mio abbonamento a Mediaset Premium.. accendo che Iaquinta pareggia il due a uno di un Genoa straripante e irrimediabilmente lanciato.. quasi mi scappa un urlo di gioia per il goal bianconero.. sarò fava.. il mio cuore viola gode sul tre a due di Palladino a pochi minuti dalla fine.. il tifoso, la passione l'ha avuta vinta sul mediatore.. quello che pensa al risultato finale.. e in effetti, mai una gioia da questi gobbi maledetti.. ma che Genoa..

lunedì 6 aprile 2009

il pranzo è servito

..mi sveglio che son da poco le undici e ancora ho in testa Montmartre, Rue Rodier e il Carrefour market all'angolo di via Mauberge.. ci metto poco per realizzare che ormai Paris è un ricordo legato a un par di centinaia di foto e che tra due ore i miei eroi scendono in campo a Bergamo.. colazioncina casalinga della domenica e via davanti al 42 pollici sbraciolato sul divano in attesa del fischio di Trefoloni.. mi guardo la partita con davanti il pc.. cerco di rimettere in fila i ricordi e le foto di questa settimana francese e arrivo alla fine del primo tempo senza accorgermene.. infilo in doccia e mi ritrovo al 53mo con l'asciugamano in vita e la Fiorentina sotto di un goal.. non mi sembra perfino giusto.. rientro a Firenze dopo una settimana di esilio e questi mi prendono goal a Bergamo.. Trefoloni pare aver perso il fischietto e fa poggio e buca su due azioni da rigore netto per tutti e ventidue i prestanti atleti presenti all'Azzurri d'Italia.. si risveglia sulla pedata che il Gila prende in area di rigore concedendoci un rigore sacrosanto e manna dal cielo, espelle il falloso difensore per proteste.. uno a zero di Jovetic e via con un gusto diverso.. comincia a piovere e il badarighe annulla un goal regolare al sempre più pungente Alberto da Giussano.. il due a uno arriva a pochi minuti dal triplice fischio finale ma non è un furto.. ce la meritiamo questa vittoria.. per il carattere e la grinta messa in campo.. e per il pranzo che i nostri eroi si son dovuti sbafare alle nove e mezzo di mattina.. lega calcio del cazzo.. spengo, saluto e già incravattato mi dirigo da bimbo a modo verso questa strana domenica pomeriggio da rientro ferie.. definisco e chiudo la mia presenza in iper leggendo le settanta mail in standby e riprendo familiarità con un paio di rimescolate in pensilina a risistemar quel che mi pareva fuori posto.. come rientro mi par più che sufficiente.. stasera cenatina stravagante al Sedano Allegro.. carino anche se a me della cucina vegetariana non me ne può fregar de meno.. son passate ventiquattrore dal rientro in Italia e già mi stanca l'idea di rientrare a gamba tesa nella mia normalissima e noiosissima abitudinarietà..

domenica 5 aprile 2009

En cas d'affluence, ne pas utiliser les strapontins..

E' volata via la settimana, abbiam salutato la ville lumiere ieri sera poco dopo le 20 decollando dal nuovissimo Terminal 2 dell'areoporto Roissy-Charles de Gaulle.. la sensazione è di aver passato sette giorni nella capitale più accogliente e turisticamente preparata d'Europa.. tralasciando Roma, definitivamente declassata in serie B, neanche Londra e Monaco han retto il confronto.. dei famosi francesi scortesi neanche l'ombra.. che si tratti di pura fortuna non credo.. una città enorme ma resa a misura d'uomo dall'accorta e precisa organizzazione.. le 14 linee metropolitane, le cinque extraurbane della RER e tutto il resto comune alle città più semplici sembrano appena terminate e modernamente concepite, mi si stringe lo stomaco pensare alle tre tribolate e contestatissime linee della nostra indegna Tramvia.. abbiam girato in lungo e in largo macinando km di camminate tra splendidi palazzi e giardini accoglienti.. la fine della bassa stagione c'ha permesso di non trovarsi mai incolonnati nella calca o in file infinite.. il tempo primaverile c'ha fatto dimenticare spesso in albergo giubbotti o felpe.. il carico da novanta di attrazioni, opere e musei ha fatto da contorno a una jolie semaine dans la ville lumiere.. il mio francese, risfoderato dopo una quindicina d'anni, all'inizio un pò arrugginito, ha fatto la sua degna parte..
Il nostro albergo, situato nel 9no arrondissement in via Rodier, sembrava che Marat insieme a Robespierre fossero stati gli ultimi clienti, ma forse anche il Tulipano Nero accompagnato dalla Stella della Senna.. l'aria di Montmartre si respirava già per le scale dei cinque piani di questo tre stelle di via Rodier all'inizio della salita che in cinque minuti a piedi c'ha la prima sera portato al belvedere della bellissima Sacre Coeur.. la visita alla Tour Eiffel e la cattedrale di Notre Dame con la simpatica passeggiata nel quartiere latino e gli immensi giardini du Luxembourg han riempito il primo giorno.. il secondo dedicato alle favole l'abbiam passato con tutti i personaggi Disney che fan da contorno ai divertimenti nel grande parco Eurodisney a pochi km dalla città, mercoledì di shopping tra les Galeries Lafayettes, gli Champs Elysées.. giovedì dedicato al museo del Louvre.. l'ala Denon con la famosissima Gioconda di Leonardo Da Vinci, la Libertè di Delacroix, la Nike di Samotracia su tutti.. ma anche l'ala Sully, dedicata all'Egitto e alla Mesopotamia.. la recente Richelieu con i famosi fiamminghi tra cui spiccano le due sale interamente dedicate a Rubens o quelle di Rembrandt mi fan tutte pensare ai piccoli Uffizi, i nove euro d'ingresso stonano positivamente contro i 50 per il parco Disney e l'ingresso dalla piramide a vetri fa ricordare le provinciali polemiche dell'ancora inchiodato progetto della pensilina di Isozaki pensato per i Grandi Uffizi circa dieci anni fa.. la dormitina nell'assolato pomeriggio degli affascinanti Giardini di Tuileries ci accompagna verso la prima vera sera primaverile.. venerdì ho tentato la carta Stade de France, immenso, moderno e chiuso alle visite ahimè fino al lunedì successivo, abbiam chiuso i nostri giri parigini ai giardini di Monceau, tralasciando volutamente la visita alla stupenda Versailles.. il sabato di partenza c'ha visto bighellonare strasciconi tra le rues dell'ormai familiare 9no quartiere in attesa della giusta ora per iniziare il nostro viaggio di ritorno verso la nostra piccola Firenze.. le Brasseries, i cafè, i numerosi Mc-Donald's, gl'innumerevoli Starbucks Coffee e l'unica tipica e indimenticabilmente accogliente Creperie Au Coeur du 9me c'han fatto compagnia in una settimana da ricordare.. la vista della Tour Eiffel illluminata la sera del venerdì è il giusto fermo immagine per ricordare una città non propriamente economica ma degnamente accogliente, preparata, senza dubbio sicura e protetta nonostante il suo esser capitale e modernamente organizzata per il turismo dei nostri giorni.. il confronto con la nostra Firenze è ovviamente impraticabile.. ma neanche Roma o Milano riescono nella mia testa a reggere il passo.. Chapeau Paris..