... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

lunedì 31 maggio 2010

..un vero colpo all'anima..

"..e poi mi piace ridere, ancora adesso che all'apparenza non ne avrei motivo. Non sono cambiato da questo punto di vista, felice di essere felice, nonostante tutto. Ho imparato ad apprezzare ciò che mi è rimasto. Gli amici, le sensazioni positive, qualche raro momento, prendo il buono della vita e mi sento comunque fortunato, so che addirittura c'è chi ha meno di me. Quindi rido.."
Stefano Borgonovo
Attaccante nato
Rizzoli editore

giovedì 27 maggio 2010

disamorato...

divisioni.. guelfi, ghibellini, gratitudine, pretese, rispetto, trasparenza, futuro e passato, rotture, scioglimento di gruppi storici, feste, addii, manipolazioni, checche isteriche e rosiconi, strumentalizzazioni, ex presidenti, presidenti dimissionari, cittadelle, sindaci, campini, liverpool, monaco, lione, chievo verona, bergamo, siena, calciopoli, bergamo, rosetti, giornalai, politici, assessorucoli e politicanti, diciassette sconfitte e quarti posti, troppo amore, accordicchi, cene nascoste, contestazioni.. cinque anni bellissimi... poca lucidità, poca memoria sotto i cieli di Firenze..

sabato 22 maggio 2010

E.R. sto cazzo.. mica c'avrò saturno contro?

Il triage (termine francese che indica smistamento-cernita) è un sistema utilizzato per selezionare i soggetti coinvolti in infortuni, gravi o leggeri che siano, secondo classi di urgenza/emergenza crescenti, in base alla gravità delle lesioni riportate o del loro quadro clinico.

Entro al pronto soccorso che batte la mezza dopo le nove e già la sala brulica che è un piacere,non mio ovviamente..
Le conoscenze in questi casi aiutano e allarmo volentieri i miei agganci.. ma si sa quando tuona vuol piovere dice la mi nonna.. in realtà dice anche che l'acqua va al mare e che non esistono più le mezze stagioni ma non c'incastravano granchè nonostante mi fossero venute in mente rispettando questa stessa sequenza.. e l'aggancino giusto ovviamente era di festa.. maledetti i maledetti..
La registrazione al fantomatico sportello Triage è stata rapida come obliterare il biglietto dell'ataf.. è il resto che ha avuto tempi così lunghi che la prossima customer satisfaction parte le labbrate..
Dopo due ore di attesa, durante le quali mi sono imparato a memoria nell'ordine Leggo, Il Firenze, City e La Nazione, dopo svariate ambulanze che una per una rimandavano di botta in botta il mio primo ingresso nelle stanze ambite ho sentito dal corridoio un leggiadro:"manda pure dentro il Nannelli.. stanza 3..".. la mano destra stava somigliando sempre di più a un guantone da baseball e le nocche erano solo un ricordo.. il culo, o meglio, il coccige, come dicono quelli bravi, si lamentava più del biondino col dito alzato, ma l'attesa mi aveva oltremodo sfiancato e presa d'infilata la porta dei desideri credevo, illuso, di aver già risolto la mattinata..
Entro che la stanza 3 sembrava la saletta ristoro dell'iper nel bel mezzo di un cambio turno.. cinque minuti e si rimane in quattro: io, la mano da baseball, il coccige e il dottorino..: sudatino, barbetta incolta dei tre giorni, camice bianco e pantaloni a coste all'acqua in casa, calzino lungo adagiato su più strati verso il basso e scarpe da ginnastica no name.. un quarto d'ora di silenzio intervallato da un imbarazzata e inutile ricerca del fantomatico nulla per tutti i cassetti presenti nella 3 e poi la fuga verso il corridoio.. abbandonato al pronto soccorso.. altri due minuti e appare colei che mi avrebbe salvato, si posiziona giusto davanti a me esclamando:"ah, il Nannelli.. pensi, l'avevamo aperta e dimenticata questa.. se non fosse stato per l'infermiera lei era ancora di là..".. "che culo! ditemelo anche".. nuova registrazione con approfondimento dell'accaduto.. richiesta della radio per la mano..:"il culo non ha niente, lo sento, stia tranquillo.. può tornare di là e aspetti che la chiamiamo.."
Mesto, scoraggiato e ricurvo come un novantenne, me ne ritorno in sala d'attesa, torno con gli occhi sulle prime di ciascun quotidiano già conosciute.. riconto le ennesime ambulanze che sembrano darsi appuntamento ogni cinque minuti.. e l'orologio sulla parete sembra dipinto..
ore 13:00:"Sig. Nannelliiiii.. venga.."
l'attesa prolungata nella stessa posizione mi fa alzare con la lentezza adeguata al luogo.. rientro nuovamente dalla porta dei desideri e mi si fa innanzi la tipa che mi aveva poc'anzi urlato il nome ai quattro venti accompagnandomi verso ignote destinazioni con un rassicurante:"certo, che se mi sta là fuori noi come gliela facciamo la radio?".. io di rimando:"scusi, ma mi c'avete mandato voi là fuori...".. la radiografia dura quanto la prima registrazione.. poi invitato a tornare di là, mi sono fatto accompagnare per evitare di sbagliare quel di là con quello di prima.. ma l'aver azzeccato stanza e sedia non mi ha tolto altre due ore per sentirmi ridire:"stanza 3"..
il rientro nella mitica 3 dopo circa sei ore mi faceva sentire quasi di casa, quasi apprezzavo l'aria che si respirava la dentro.. la manona da baseball non aveva niente di rotto quindi:"via libera, andare e pedalare bello.. cinque giorni cmq non te li leva nessuno.. un bel pò d'Aulin, il gambo dell'ananas e quintali di fastum gel.. vedrai che settimana prossima sei come nuovo.."..
non ero in pericolo di vita, per carità però se ci fosse qualcuno che prega può anche smettere.. stanno arrivando tutte.. direi.. e intanto a Firenze par d'essere nel medioevo.. guelfi, ghibellini.. e non sembra che all'inizio nonostante sia finito tutto da poco più di una settimana..

venerdì 21 maggio 2010

t'immagini le risate dicesse Resto..

Oramai da Prandelli ci si potrebbe aspettare anche questo.. non che me lo stia augurando, però non stonerebbe nella novella dello stento che si sta trascinando da un paio di mesi al teatrino del Franchi..
La colpa.. tutti sono già a cercare la colpa e il colpevole che ha separato la famigliola felice dopo cinque lunghi, bellissimi anni di convivenza.. cinque anni di passioni irrefrenabili, di vittorie impensabili, di qualificazioni irripetibili.. cinque anni che c'han visto crescere.. migliorare.. scrivere la storia della fiorentina..
il rapporto del mister con la città è stato elevato ai massimi sentimenti da tutti.. giornalai compresi e la bontà, la trasparenza e la sincerità della storia è palese.. tutt'ora si percepisce un certo imbarazzo nel dover ammettere che qualcosa si è rotto e che non potrebbe continuare nello stesso modo.. con la stessa motivazione dei cinque anni precedenti.. è come se fosse per davvero un letto ormai disfatto che si cerca di rifare.. che si rifà tutte le mattine.. non sempre se ne ha la voglia.. e quando ti rendi conto che è così meglio lasciare.. meglio salutare tutti con il ricordo delle vittorie ad Anfield, contro il Lione.. col pensiero alla festa per la qualificazione alla champions.. con tutti quei momenti belli che ogni tifoso sa di aver vissuto.. sa di poter raccontare.. evitando così che due mesi di campionato giocati non proprio a modino possano cancellare cinque anni di godimento continuo..
La Fiorentina resta mentre gli uomini passano.. i giocatori pure.. e gli allenatori idem.. chiusa una porta si apre un portone.. potrei continuare un'ora.. ed è bene che tutta la città, quella parte che si ritrova al Franchi la domenica pomeriggio eviti di dare giudizi, si concentri sul bene di quel che rimane.. perchè a cercare il colpevole siam bravi tutti, ma in questo caso non serve a niente.. teniamoci stretti questa proprietà che, braccino corto o meno, ha dimostrato di saper far bene di conto.. teniamoci stretti il capitano.. Jovetic, Ljajic, De Silvestri, Frey e tutti quelli che han davanti un futuro legato a questa maglia.. non lasciamoci scappare quel ds tanto bistrattato ma che col giochino delle tre carte tutte le estati tira fuori il coniglio dal cilindro portando a casa il massimo da un mercato sempre più impossibile da gestire..
Io non sto ne con Prandelli ne contro Prandelli.. c'ha fatto gioire.. godere.. avrei voluto rimanesse una vita sulla nostra panchina, che continuasse a scrivere la storia di questa società.. però è bene che determinati tragitti siano percorsi con il solito passo.. senza fiatone.. con la voglia di stare insieme.. e quando ci si rende conto che forse l'erba del vicino è più verde prendere la realtà per le mani e farla presente.. senza rancori, senza doversi sentire in colpa.. l'amore è eterno finchè dura.. abbiamo avuto la fortuna di esserne innamorati di questo uomo qua.. e di esser stati ricambiati.. e adesso da bravi lasciamolo andare in nazionale.. noi abbiamo il viola da proteggere.. da portare avanti.. da far rispettare..

lunedì 17 maggio 2010

un se ne poteva più...

..non riesco a capire se è più il finale triste, malinconico, da squadrettina di sfigati già retrocessa del campionato viola o l'ansia di questi soliti prossimi tre mesi pieni di niente che mi aspettano, ma in ogni caso vorrei chiudere gli occhi adesso e riaprili a fine agosto col tornello davanti che mi aspetta..
Non poteva finire diversamente questa Serie A.. talmente scontata che l'Inter ha rivinto l'ennesimo scudetto, la Roma che ha fatto finta di crederci, Livorno, Siena e Atalanta già retrocesse alla prima di campionato e tutte le altre a prendersi a labbrate senza capire peraltro perchè e facendo finta di avere obbiettivi da raggiungere.. unica gioia, anzi, due: la Samp del Pazzo ai preliminari di champions e la Juve di poco sopra la nostra disgraziata truppa viola..
Montolivo e Jovetic su tutti.. il resto una spanna sotto pure il loro rendimento degli scorsi campionati.. su Mutu non mi va neanche di perderci tempo.. Frey in annata sventurata ma pur sempre uno dei migliori portieri del campionato italiano.. sempre più mediocri i vari Donadel, Gobbi, Comotto e Pasqual.. buoni gli inserimenti di Bolattone e Marchionni.. belle speranze da De Silvestri e Ljajic, rimandati Felipe e keirrison, in netto calo ma sempre il bomber alberto Gilardino, una bella sorpresa invece il campionato di Natali.. Santana, Vargas e Zanetti senza voto.. il primo e il terzo perchè perennemente rotti.. il secondo perchè troppo sopra la media viola e quindi meglio dimenticarlo prima di che ci si affezioni.. tanto farà la fine di Melo..
Non mi va neanche di aggiungere altro.. nn mi frega niente di cosa farà il mister.. mi dispiacerà se dovesse aver già cambiato idea sulla sua scelta di vita, ma d'altra parte non si trattiene nessuno contro voglia e forse ogni tanto è bene anche dare aria alle camere, no? l'importante è la serietà dimostrata dalla società.. quella rimane.. il resto passa.. e come dice il Panta: un bilancio sano vale una squadra forte..

lunedì 10 maggio 2010

..domenica uggiosa..

..lo sapevo che non sarebbe stata una grande ultima domenica al Franchi e dopo varie minacce di assenteismo forzato, alcune andate a vuoto nel giro di trenta secondi.. altre retoricamente lanciate nel vuoto, sono apparso per questa ultima in casa con la sensazione di aver davanti qualcuno da salutare.. qualcuno che a settembre non vestirà più la maglia viola.. qualcuno che non sarà più al centro della mia attenzione domenicale.. quel gusto dolce amaro si è definitivamente sciolto in lacrime di gioia quando ho visto scorrere le immagini di questi ultimi cinque anni.. allora si che l'ovosodo che avevo in gola ha cominciato a farsi sentire..
il gruppo A dopo ha salutato il franchi con una serie di amari infinita presentandosi sugli spalti praticamente al fischio d'inizio.. nessun accenno polemico per carità.. loro una volta.. noi una vita in ritardo.. chapeau..
L'azione del goal del Siena sapeva ancora di riscaldamento.. ma non mi pareva una cosa grave.. arrivare all'ultima in casa senza obbiettivi.. col Siena matematicamente retrocesso rendeva la partita di un inutile che erano cinque anni non se ne giocava una simile..
Del risultato non me ne importava proprio una sega.. il pensiero era al novantesimo.. temevo i fischi.. la reazione di pancia di una curva dalla memoria breve per colpa del troppo amore..
Non mi sembrava giusto chiudere così un campionato non brillante ma che c'ha visto protagonisti in champions e in coppa Italia e allora con Samu siam scesi prima della fine nel parterre dove la partita non la vedi ma la vivi..
Gli applausi ai ragazzi son partiti da soli.. e le maglie lanciate in curva han sancito un'amore inviolabile.. unico.. indissolubile.. irrinunciabile.. che ti fa quasi sentire in colpa per aver anche pensato male di quei ragazzi per le partite indegne di Bergamo e col Chievo.. a ragione.. ma poi ci si scioglie facile e l'idea che quella maglia li non la rivedo più fino a settembre mi stringe il cuore e mi fa piangere.. l'applauso oramai non lo gestisco più.. aumenta l'intensità da solo.. forte, sempre più forte.. come ad abbracciarli tutti insieme.. grazie lo stesso ragazzi.. c'avete regalato un sogno chiamato champions.. c'avete fatto sognare.. e per un tifoso sognare è come per un calciatore segnare in rovesciata all'ultimo minuto della finale di coppa..

sabato 8 maggio 2010

Spiegare certe emozioni è come tentare di separare l'arcobaleno

..e più ci provi più te ne convinci.. cerchi invano, arranchi tra quelle minuscole paginette del tuo vocabolarino personale che hai riempito a fatica in anni inconsapevoli.. non ce n'è.. nessuna parola riesce a descrivere, spiegare le sensazioni.. i brividi e le emozioni che hai vissuto.. tempo fa su una maglietta:"..certi giorni vengono raccontati, altri meritano di essere vissuti..".. e così vale per tutto..
il tuo stato d'animo, la tua capacità di ricevere stimoli e assaporarne brividi.. viverli fin dentro lo stomaco.. non saranno mai identici a quelli di chi ti sta ascoltando.. non riuscirai mai a far riprovare le stesse paure.. le stesse gioie.. le stesse identiche emozioni che hai provato sulla tua pelle.. che ti sono entrate dentro senza bussare, senza chiavi.. perchè son ventate di vita alle quali tieni sempre aperta la porta.. le aspetti, ne hai pure paura.. ma le aspetti.. non sai come reagirai, ne lo scopo, l'obbiettivo.. magari durano l'attimo di un brivido o anche quel poco di tempo che basta per costringerti a razionalizzare quel che per natura è il contrario della ragione..
La vita.. non finirà mai di meravigliarmi questa stupida, inutile, insensata vita che c'han regalato senza che si potesse anche dire no, grazie.. a volte dico meno male.. spesso chiamo in causa il titolare di tutta la faccenda palesemente in altre faccende affaccendato.. altre faccio finta di nulla, lascio correre.. questa qua è una di quelle che mi fa dire meno male ho tenuto la porta aperta..

domenica 2 maggio 2010

buio a San Siro..

Devo assolutamente smettere di pianificare trasferte a San Siro.. non hanno più senso..
Siamo partiti poco dopo la mezza per fermarsi a banchettare sui colli bolognesi.. localino notevole quella trattoria del borgo che mi rimanda ad altri momenti e dopo le quasi tre ore passate a tavola tra tigelle, crescentine, salamini, affettati tipici e fragole innaffiate dal buonissimo aceto locale era quasi un pensiero prender la via di milano, ma l'obbiettivo era a sole due ore di macchina e la 307 abilmente guidata dal buon Paolino ha trovato il solito parcheggino di sempre senza problemi..
I buoni agganci ci vedono entrare pass alla mano al tornello della tribuna rossa.. già San Siro ha un suo fascino, se poi quel che ci aspetta è una delle migliori visuali che abbia mai avuto negli ultimi vent'anni di stadio rischio di aver i conati di vomito domenica al mio ritorno al franchi..
Chiamarlo stadio domenica prossima sarà un impegno..
La partita oramai non ha più senso ne per noi ne per i rossoneri e i vuoti sugli spalti non si contano.. riesco persino ad assumere una posizione da sdraio mentre Paolino riesce a scambiare alcune battute col magazziniere amico dei nostri eroi.. il ragazzo conosce tutti..
La settimana mi ha visto dedicare illuminati momenti di calma, riflessione e sopportazione dell'altrui presenza e Paolino sembra aver preso alla lettera i miei comandamenti nonostante ben presto ci si possa definitivamente rilassare manifestando tutta la nostra fiorentinità gagliardamente colorata di viola.. la tensione di Paolino resta comunque la stessa e non ha purtroppo alcun modo per esser sfogata.. infatti prima alcune parate di Saponetta Dida poi alcune conclusioni da beneficienza di quel che resta del nostro attacco han spento la squadra che cmq non si è comportata male..
Solo un rigore di Dinho-dentone ci nega un pareggio inutile ma onestamente meritato e mentre San Siro ci infama ed esulta per tre punti d'oro ci incamminiamo mesti verso la 307..
E' l'ora d'abbozzalla... bisogna che questo campionato finisca e alla svelta.. e secondo me sarà bene voltare pagina.. ci vuole una ventata d'aria nuova.. almeno che chi ha deciso di restare lo faccia e per bene...