... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

venerdì 28 settembre 2012

solo odio e disprezzo per loro...

Ho dovuto far sbollire l'acqua.. avrei voluto metter giù tutto quel ho provato già martedì notte ma mi aspettava un mercoledì daleoni che non poteva aver una conclusione temporale netta e decisa e pure oggi la giornata è iniziata col sole che si stirava i raggi sbadigliando ed è finita che oramai in tv si parlava solo di seconda serata...
Ho ricapitolato mentalmente tutto solo oggi pomeriggio durante la pausa ristoratrice che mi ha visto svenire un paio d'ore in un sonno pesante che sapeva tanto di notte fonda e campi di lavoro..
Non ricordo di aver vissuto un prepartita così lungo se non quando il mio unico impegno erano il tedesco, il francese, l'inglese e appunto la domenica al Comunale.. sarà che gli ultimi due son stati anni da esiliato in patria.. senza abbonamento ho respirato sporadicamente l'aria della fiesole e questo ha reso ancora più forte l'astinenza da certi avvenimenti che prima erano pura linfa quotidiana.
I biglietti della Fiesole credo siano andati esauriti in poche ore già lunedì scorso e con Samu abbiam optato per la triste ferrovia.. sdegnato, non avrei potuto comunque mancare a quel che per noi, diciamocelo senza tanti fronzoli, è la partita dell'anno... e poco importa se siam provinciali.. a me va bene così... il resto lo dimostreremo cammin facendo..
Mano a mano che il martedì si avvicinava l'aria si riempiva sempre più di tensione, buone sensazioni, ricordi e ogni ora che passava aumentava l'ansia da prestazione... uno dei prepartita più lunghi della storia... un pò come quando da pischello mi presentavo al Comunale alle undici per la partita delle tre del pomeriggio..
Il martedì è risultato professionalmente il giorno più inutile e improduttivo che potessi immaginare.. ho faticato le sette camice solo per arrivare a un'ora degna per poter dire arrivederci senza sentirmi troppo in colpa... alle due ero già in FiPiLi direzione Piazza Dalmazia... parte del gruppetto adopo si sarebbe ritrovato alla focacceria già alle 17.00... Telefono a Samu, ingenuo, con la speranza di beccarlo nel far cartella.. ovviamente si sarebbe liberato solo per le 18:30... mando un saluto al proprietario d'ogni cosa, uno dei nostri per intendersi e mi posiziono sul divano in modalità standby... tocco le 17.00 con una fatica incredibile, la smania è tale che non riesco neanche a tener ferme le gambe... anticipo Samu e mi dirigo verso il Flachi.. un panino di categoria e una birretta dovranno per forza aiutarmi a velocizzare quella maledetta lancetta che non ne vuole sapere di scorrere...
Samu riesce a presentarsi al ponte rosso con una mezz'ora di ritardo... non posso lamentarmi se ripenso a quanti minuti ho sempre messo tra l'orario stabilito e quello rispettato negli anni passati... ci dirigiamo verso Campo di Marte scambiandoci una serie di epiteti che solo noi sappiamo appartenere a quella strana amicizia che ci lega e esser solo ed esclusivamente affetto da stadio..
Parcheggiata la 307 in verticale su uno strapuntino miracolosamente libero più vicino a Firenze sud che allo stadio, prendiamo la via del Franchi che manca un'ora al match... la tensione aumenta la fatica e il battito del cuore.. La ferrovia ci apre una nuova veduta del nostro Franchi... la Fiesole così lontana non me la ricordavo più.. e i gobbi li a sinistra così vicini e così fastidiosi con i loro striscioni che rammentano orgogliosi località lontane qualche km da Firenze, sono ancora più odiosi di quel che appaiono...
La partita la facciamo noi... non si può aggiungere altro... Viviano, come leggo dalle pagelle del buon k, è spettatore come noi di uno spettacolo di Fiorentina... al solito costruiamo tanto, tantissimo... quasi a dover recuperare i due anni di sterilità assoluta delle precedenti guide tecniche, ma la davanti siamo monchi.. ci manca un Toni di cinque anni fa o magari, anzi meglio, un Bati nei suoi cenci... e come dice Samu, persino Pazzini ne farebbe a valangate di goal con questa squadra alle spalle... l'unico che, pur essendosi mosso meglio delle altre occasioni, non mi fa spellare le mani dagli applausi è il solito 22 che mi fa fatica pure rammentare... il resto è un crescendo di qualità e di conferme, la linea difensiva Roncaglia, Rodriguez, Tomovic impressiona per sicurezza, Pizarro e Valero non fan rimpiangere alcuna coppia di centrocampo di mezza Europa.. più guardo Cuadrado, più non capisco le scelte dell'udinese.. Pasqual si sta rivelando un ottimo capitano,.. a farfalle spesso Romulo che corre come un folle senza soluzione di continuità e a vuoto... risultato: ottima Fiorentina e gobbi ridimensionati..
Se penso che venivamo da uno 0-5 dello scorso campionato, questo pareggio sa di vittoria... spero solo di non dover rimpiangere questi due punti, così come quelli di Parma.. ma intanto godo al pensar che squadra mi rappresenta quest'anno...

sabato 22 settembre 2012

il principino e la voglia di tirare anche da casa sua..

Quel che mi rimane è l'immagine del principino che calcia il rigore e lo sbaglia..
Sarà che son passati solo quaranta minuti, ma l'atteggiamento di Jovetic ha di fatto cancellato nella mia memoria breve l'ottimo primo tempo della mia maglia viola nonostante prima Facundo con un missile da trentacinque metri poi Viviano su Valdes mi han fatto assaporare la sensazione netta della squadra dal meraviglioso avvenire. 
Son scappato dall'iper che la partita era appena iniziata, tempo di uscir dal parcheggio che la radiocronaca del Guetta mi ha raccontato la fruha dell'argentino.. mi son ritrovato ad esultare come sui gradoni della fiesole mani alzate con la 307 che se ne andava da sola... una sequela di madonne gioiose han riempito l'abitacolo un pò per il goal, un pò per il tempismo mancato di una manciata di secondi.. un replay non vale mai l'imprevedibiltà della diretta..
Ho visto gli altri 80 minuti che premium non mi ha ovviamente regalato e la rabbia per le occasioni mancate, anzi buttate al vento è aumentata via via che passavano i minuti e continuavo ad aver decisa la sensazione che bastava quel famoso pò di zucchero per buttar giù questa pillola emiliana.
Il rigore conquistato da Cassani sbagliato dal montenegrino mi ha fatto gridare altre madonne meno gioiose delle prime, ma dentro di me, forte del risultato ancora positivo, si faceva largo l'amara felicità per questo ragazzino spocchioso che oggi a dirla tutta avrebbe tirato anche da casa sua piuttosto che passarla.. e di occasioni per metter Toni solo davanti alla porta del Parma ne abbiamo avute...
Finchè il principino s'intestardirà a voler risolvere le partite da solo, quello scalino che Montella aveva chiesto di fare non lo saliremo mai... 
Adesso testa a martedì.. sarà battaglia vera, dura contro una squadra forte quanto l'odio che ci scatena..
Intanto mi godo l'esultanza del veroviola Emiliano Viviano sul rigore parato e il partitone di Facundo.. el torito!

venerdì 21 settembre 2012

Ci sarebbe anche il Parma...

Mi son alzato tardino stamani... le campane han battuto dieci volte e per un attimo ho quasi sperato fosse domenica.. poi mi son ricordato che lavoro pure domenica quindi ho preso la via dell'iper sconsolato.. mi aspettava una bella giornatina che avrei chiuso soltanto alle 21 di stasera..
Ingrano la prima, metto la seconda e mi sveglio definitivamente scorrendo le ultime di twitter... martedì ci sono i gobbi.. digito due parole in croce, due delle mia che meglio rendono come si vivono certe emozioni a queste latitudini.. ci metto su un rafforzativo che dalle nostre parti è un puro intercalare, una virgola, ma badate bene solo dalle nostre parti... meglio ribadire che la sto aspettando come il congedo militare a un mese dalla fine, questa partita qua.. 
E' così che l'ultima sbirciatina all'I-phone poco prima d'infilare le scalette de la Cayenna mi fan sorridere  a trentasei denti.. un brivido mi parte dai talloni e percorre polpacci, cosce, mele del culo e tira dritto al cervelletto arrampicandosi rapido lungo la colonna vertebrale... 
La botta di notorietà mediatica quasi mi stordisce, riesco a gestirla alla bene e meglio barcollando fin verso gli spogliatoi, riapro facebook.. ricontrollo incredulo, mi stropiccio gli occhi manca poco mi volan via le lenti a contatto... un msg di Enzo si compiace del primo commento.. gli rispondo gonfiando il petto e ripenso a quanto possa realmente aver gongolato lui non più tardi di una settimana fa grazie al Fatto Quotidiano.. Devo zavorrare l'ego perchè non lo reggo più... Enzo si manifesta commentando il tutto nelle vesti di K.. a ruota appare pure Pallavicino e una serie di mi piace conosciuti che rischio di metter su qualche kg... non mi tengo e devo condividere la gioia da grandefratellodenoantri con qualcuno... faccio un paio di telefonate e partendo dagli etruschi arrivo a facebook in un paio di minuti... reazioni pallide.. è palese che non capiscono... non arrivano a capire... stolti... 
Riprendo il mio battito cardiaco e il respiro da apnea mi abbandona solo un paio di ore più tardi quando la realtà mediocre di quel posto la mi avvince e mi piega verso il basso quello stupendo sorriso col quale avevo varcato l'ingresso... 
E' proprio un altro anno... un'altra squadra e sarà sicuramente un altro campionato... è stato fatto un lavorone... cancellata la squadra di anno scorso con i suoi mediocri e indegni rappresentanti Firenze ha ripreso a respirare a polmoni aperti, la passione ha ricominciato a circolare libera e prepotente come solo nelle nostre teste e nei nostri cuori sa fare quando ci si ritrova nuovamente innamorati come la prima volta della donna che sembrava persa... ci ritroviamo così a sognare scudetti che non è lontanamente sano pensare di poter fare nostri... ci ritroviamo quindi ad aspettare ansiosi questi unici favolosi novanta minuti come solo un adolescente alle prime partite riesce a essere... ci piace questa sensazione... sappiam bene che prima di martedì c'è questo posticipino d'intralcio su a Parma e che razionalmente sarebbe pure il caso di provare a vincere se si vuole ambire a qualcosa di più del solito campionatino alla Mihajlovic.. sappiam bene che la juve non è il Catania e che anche a Londra contro il Chelsea han dimostrato di essere squadra tosta, ma sappiamo anche che quest'anno i nostri eroi scenderanno in campo per giocare, non per prenderle il meno possibile.. e poi ci sarebbe uno 0-5 da vendicare... 

lunedì 17 settembre 2012

Come in un film di Muccino..

Ogni volta è un battesimo... ogni volta è un nuovo tuffo al cuore, il solo veder la torre di maratona svettare al di sopra del verde che riempie il campo di marte mi fa fare la passerella della stazione a quattro a quattro, un sorriso da ebete mi si stampa in automatico e i brividi cominciano a farsi rapidamente largo tra schiena e gambe, non nel senso che si potrebbe leggere d'amblè ovviamente... mi incuneo tra chi mi precede come se fossi in ritardo, spintono i più lenti, guadagno le scale e me le mangio rischiando più di una volta di scapicollarmi.. arrivo sano a terra grazie al corrimano e mantengo l'abbrivio accennando una corsettina da tapis roulant.. passo rapido davanti al bar Stadio, evito la massa che definisce i confini del bar Marisa e prendo d'infilata il primo ingresso della Fiesole... l'orologio batte venti alle tre... perfetto stile dei bei tempi, m'immagino il gruppo A dopo bello gonfio che regge a malapena i famosi posti di merda.. sorrido un pò, rallento per un caffè propiziatorio al barrino sotto i gradoni e m'infilo nei bassifondi per la pisciatina preventiva... io senza di te non so stare, ci provo ma ogni volta ne ho la conferma..
Il ritorno in superficie mi fa ritrovare Enzo, Andrea, il Maso, Enrico e Matteo proprio a inizio scale, certi riti van rispettati e li aspetto poco fuori i gradoni per un primo nuovo sguardo a questo Franchi che è inutile nasconderlo mi manca da morire... la defaillance di Gabriele per fortuna è rivisitata in chiave comica come solo il gruppo sa fare.. a fine serata tornerà a casa con il suo scooter nonostante il pomeriggio passato al pronto soccorso... 
La maglia viola scende in campo catturando la mia attenzione per buona parte della partita, rabbercio qualche coro che ancora ricordo poi alcune curve s'intromettono tra di noi e la gara.. si fatica non poco a tener gli occhi puntati sul manto erboso, e il dueazero sembra già scritto.. è incredibile l'atmosfera che si respira quest'anno al Franchi, pare passato un secolo dallo scorso campionato e in effetti tolti Cassani e Pasqual, della squadra di anno fortunatamente non c'è più traccia... Facundo mi conferma la fama da mastino che riscuote su facebook, mentre Valero e Tomovic sono più di una buona sorpresa.. Pizarro incrontrastato regista di centrocampo.... quant'era che non si vedeva circolare così quella benedetta palla... scambi e passaggi, perfino di prima e tre o quattro anche consecutivi... un calcio non troppo distante da quello propinatoci da Mihajlovic in effetti.. Jovetic una spanna sopra tutti, gioca evidentemente un altro calcio, buona comunque la prova di tutti.. un film tutto perfetto, anche troppo per noi che siam abituati a patire un pò.. e in effetti a vederla bene bene si rischia di fare come quello che va a Roma e non vede mai il Papa... se non ci pensa montenegrino la palla non entra in porta neanche a spingercela con le mani... e la differenza si vede quando entra Toni.. un colpo al cuore quel 30 stampato sulle spalle... un ritorno al passato che sa di champions e belle partite di un periodo che pare distante anni luce... neanche il tempo di entrare che Jovetic gli serve una palla che avrei messo dentro pure io con le infradito, ma l'esultanza di tutti noi andava oltre il gesto tecnico, quella manina che roteava all'orecchio ci mancava da morire diciamocelo.. abbiam chiuso un cerchio, siam tornati a veder rigiocare al calcio.. e Luca Toni non avrebbe potuto immaginare un nuovo esordio migliore... mentre ripercorro la passerella verso la 307 con Enzo penso che finalmente a Firenze si torna ad uscire dallo stadio sorridenti, quasi estasiati, senza voce e con la voglia di ritornarci il prima possibile... probabilmente abbiam passato due anni a dormire.. 
Ci vuole poco a Firenze, mettici l'anima, il coraggio e la passione e avrai le chiavi della città..
Sembrano averlo capito i ragazzi di Montella, sembra avercelo chiaro pure lui e ADV... 
Come vedi Fiorentina noi ci siam sempre, ci siam stati e sempre ci saremo... 

domenica 16 settembre 2012

Psicoatleta dentro...

Penso di aver riletto le prime 50 pagine almeno 5 volte.. tanti sono stati i tentativi di iniziare l'ultima opera del buon EB e come spesso capita non per colpa dell'autore bensì da quella testa non pronta a tuffarsi in una nuova lettura, non sufficientemente decisa a seguire quel che cuore e stomaco ti indicano come eventuale nuova possibilità da sfruttare per staccare quel che basta dall'incalzante ritmo al quale la quotidianità a volte ti sottopone..
Mi son bastati una settimana e due traversate di 6 ore ciascuna per iniziare per l'ennesima volta e terminare tutte le cinquecentodieci pagine che il maestoso Enrico Brizzi ci ha regalato a metà 2011.
"Gli Psicoatleti" è a tutti gli effetti il terzo di una trilogia dedicata al lento camminare.. a quel volersi staccare dalla realtà per riappropriarsi dei ritmi naturali che i pellegrini avevano e che nel duemila12 non possono essere certo ritmi differenti.. un camminare per misurarsi, conoscere nuove facce e nuovi posti cercando di evitare più possibilmente l'asfalto per preferirgli sentieri e natura.. già il primo "Nessuno lo saprà" rapì la mia attenzione e il mio istinto semprepresente pronto a partire ogni scrollatina arrivi dai pensieri, mi son perso per la via "il pellegrino dalle braccia d'inchiostro" che provvederò a reinfilare tra i due già memorizzati appena possibile... chiunque abbia percorso cento chilometri a piedi in tre giorni portando su di sé il proprio bagaglio e in compagnia di almeno un amico può dirsi Psicoatleta.. e i tre volumi sono pura esperienza dell'araldo Brizzi e dei suoi buoni cugini sapientemente raccontata su carta.. quel tipo di racconto che ti mette in moto determinazione e volontà nel seguirne i passi..
Non ho mai avuto problemi a camminare, anche senza mete precise, la fatica la combatto volentieri e trovo che l'incedere lento dei miei passi abbia senso anche solo se questo voglia significare poche centinaia di metri.. qualche chilometro.. ricordo bene quando dal Franchi tornavo a piedi perché, quand'ancora si giocava tutti alla solita ora, passare da via trieste e vedere il sole sparire dietro la cupola non aveva prezzo e valeva bene le gambe stanche, ricordo le mille camminate sulle montagne pistoiesi ora guidate dalla mi nonna, ora dal mi zio e dal mi babbo alla ricerca di funghi, ricordo ancora le camminate brevi ad attraversar la pineta di viareggio per raggiungere le dune, ma ricordo anche quel mercoledì 17 settembre del 2008... 
Coop piazza Leopoldo.. a breve avrei lasciato il canaletto dei super per tornare da mamma iper... Stamani ho lasciato la 307 a tagliandare ma ce la fanno senza problemi... me la rendono stasera, che ci vorrà mai.. peccato che scopro d'esser di chiusura.. il Cristoforo Colombo che è in me non gradisce la scoperta, stasera c'è pure Lione-Fiorentina.. nessun problema, mi fermo dai miei, tre minuti tre a piedi e almeno il secondo tempo me lo guardo.. poi i parents mi daranno la loro vettura, domattina sarò nuovamente sotto casa... perfetto..
Lascio bottega che battono da poco le ventidue, maledetta guardia giurata, anzi, maledetto cancello che non ritrovava la via per chiudersi come fa da anni.. proprio stasera ha deciso di fare il bischero... mezz'ora di gara regalata a tentativi infruttuosi nel cercar di sigillare quell'androne pieno di scaffali...
Mi ritrovo in via Pisacane a runneggiare splendido verso casa dei miei poco dopo l'angolo a destra..
Scampanello... silenzio.. scampanello nuovamente, infastidito... silenzio... scampan...:"chi è? io, nonna, apri..".. penso che mia nonna non apre mai... almeno che non sia sola, ma spesso non apre neanche quando è sola... faccio le scale a quattro a quattro, in tempo a sentirmela nitidamente scivolare nel sorriso più basso che mi accapo appena appena in casa:"...il babbo e la mamma sono a cena fuori.." esordisce l'ottuagenaria... il gelo mi blocca l'espressione sullo start di un moccolo da centometrista strappato nel ricaldamento pregara...
"Bene.. molto bene nonna.. ma non cercavo i miei (fingendo la tranquillità di un killer post omicidio).. ero passato a salutarti.. scappo che ho lasciato la macchina accesa con l'aria tirata per scaldare il motore..(ma che cazzo sto dicendo)...
Non arrivo al pianterreno che sento la flebile vocina dal secondo piano:"comunque la fiorentina vince a Lione due a zero.. doppietta del Gila"..."grande nonna!" riesco ad urlargli, e mi convinco che un sorriso almeno me lo ha strappato...
Mi chiudo il portone dietro le spalle e della 307 a scaldar le gomme ovviamente neanche il cartonato.. imposto la modalità corsettina del cazzo alla prima fermata e ringrazio Iddio che la pettatina che mi porta davanti al baroncini dura l'attimo di pensarci.. piantono la fermata per almeno dieci minuti e alle ventidueeventi decido che posso avvicinarmi lentamente ma guardingo alla fermata successiva, che in un loop di convincimenti diventa sempre successiva, arrivo, tocco il palo come in una gara a tappe e porto il testimone alla prossima..
il tempo di attesa si riduce ad ogni fermata che incontro, mi mangio l'asfalto e nel giro di dieci minuti mi entra in visuale la fortezza.. oramai lo scatto a sinistra del collo a verificar l'eventuale Ataf in arrivo rasenta la velocità di un colibrì... mi par d'aver uno specchietto naturale fissato a mezz'aria sulla sinistra..
Sono arrivato sui viali della Fortezza, posso arrivare a Porta al Prato.. che vuoi che sia, magari becco altri bus che portano verso scandicci.. anche se ignoro numeri e percorsi.. ovviamente..
Passo rapido il sottopasso della stazione centrale, mi lascio alle spalle un inutile e privo di fermate Viale Filippo Strozzi e percorro viale Belfiore e Piazzale Porta al Prato come se non toccasse a me.. abebe bikila mi fa una sega... tra un po' mi tolgo pure le tiger se mi girano i coglioni ciccio..
Ho fatto trenta, faccio 31... è un continuo spostare limiti ed obbiettivi stasera... il ponte alla vittoria è un ricordo e la discesina che mi introduce in via Bronzino è talmente invitante che, in preda ad una totale mancanza di senno, il delirio d'onnipotenza s'impadronisce di me, spadroneggio spavaldo un'andatura da maratona inimmaginabile e non valuto più impossibile la destinazione finale..
La serata fortunatamente è serena, il cielo terso e la leggera brezzolina aiutano le finestre a stare aperte per questi ultimi sprazzi di un'estate che non se ne vuole andare, da qualche palazzo arriva confusa la cantilena tipica della telecronaca... sorrido, non riuscirò a veder neanche il dopogara di questo passo ma se il Gila l'ha insaccata due volte poco male.. vorrei affacciarmi a una delle finestre più basse e chiedere cosa stiamo facendo... ma Fantozzi me lo sconsiglia.. finisco via Antonio del Pollaiolo con una certa rigidità nel passo.. le scarpe non sono propriamente quelle più adatte e la coscia comincia a lamentare l'eccessivo sforzo improvviso... decido di resistere, mollare adesso sarebbe come chiedere la sostituzione all'86mo... peccato che Viale Nenni sia così lungo da non intuirne neanche i confini..
Dovrei comunque aver rotto il fiato nonostante l'andatura non superi i 4, forse i cinque chilometri orari..
scorgo in lontananza la sagoma familiare della cooperativa.. le torri di ponte a greve mi dicono che Scandicci è poco più avanti oramai... attraverso i lavori per la tramvia e mi ritrovo sul marciapiede opposto... l'Erg è a un passo e una volta agevolata la rotonda a sinistra San Giusto è la porta naturale per piazza del mercato.. l'andatura ritmata oramai mi dissocia dal resto, mi rende ovattata l'ambientazione di questa follia post chiusura, non conto i passi ma potrei farlo senza l'aiuto della testa... però se non arrivo entro mezz'ora mi cerca pure la Maffai... ripenso ai due goal che mi son perso e non riesco neanche a smadonnare che vengo strattonato sulla sinistra.. una voce stridula mi chiama amore, almeno due o tre volte, mi propone dolci servigi orali a pagamento... incrocio lo sguardo con i suoi occhi scuri.. la tipa, pure scura in volto senza per questo essere incazzata mi ricorda che il sole a certe latitudini brucia, è troppo scura, direi nera, son quasi certo che non sta facendo la benzinaia all'erg e non perchè non indossa la divisa, non credo mi farebbe il pieno, anzi, e che probabilmente non mi rilascerebbe neanche lo scontrino ... accenno un sorriso, continuo a camminare, rallentato dalla presa, la guardo ancora e riesco solo a dirle, mentre mi libero, che con uno dei suoi impavidi servizietti probabilmente non riuscirei neanche a rialzarmi visti i chilometri che mi porto sulle gambe e la fame da leone che tengo...e chioso deciso con:"..e poi vorrei vedere almeno i goal del Gila..".. la saluto soddisfatto, con la faccia di uno che sa il fatto suo e lei di rimando mi saluta con un vaffanculo ben marcato, ma non fluido, come se facesse lo spelling, decisamente non autoctona la tipa...
il resto del percorso è familiarità quotidiana... attraverso piazza del Mercato, desolata a quest'ora, dalle finestre non arriva niente altro che lampi di luce differenti che si alternano ritmati come la pubblicità... via Tiziano mi accoglie alle 23etrenta con la stessa luce di quando stamani l'avevo salutata.. oramai è fatta, le due rampe di scale son roba da ragazzini, non credo neanche di poggiar la suola sugli scalini.. volo verso il secondo piano seguendo il corrimano, strana questa agilità dopo quasi 9 chilometri... ho paura di fare come la bluesmobile a fine inseguimento... tengo fermi gli sportelli, di fumo dai piedi non ne vedo ma quando finalmente entro in casa, dopo una breve sosta ai box metto il culo su una seggiola, la prima che trovo in cucina, che piombo in uno stato comatoso che fortuna ho la spina dorsale altrimenti mi ripiegavo come i personaggini di legno tenuti su dall'elastico.. i ferri da stiro che ho ai piedi mi sembrano ben saldi e la famosa quercia antica si reimpossessa delle mie gambe in un nanosecondo... divoro due hamburger  con relativi panini.. deglutisco coca cola a sufficienza per un rutto da campionati del mondo e solo la necessità di un giaciglio più morbido mi fa alzare.. mi ricordo della doppietta del Gila e reggendomi a stento in piedi cerco con l'occhio semispento la pagina Champions sul televideo.. avvicino lo sguardo per capir se son nel vero.. i francesi han pareggiato... allora è veramente una serata di melma.. spengo tutto, scuoto la testa per quel che riesco e mi indirizzo verso il bagno, la doccia pare aprirsi da sola, l'acqua mi bagna ma non la sento.. i movimenti oramai sono lenti e ripetuti per esperienza.. il legno che ho nelle gambe si rilassa e riesco ad arrivare in camera nonostante venga attaccato da un formicaio intero prima ai polpacci, poi alle cosce, riesco a gestire questa serie inaudita di crampi a suon di labbrate, mi dirigo verso il letto spostando in avanti quel che resta delle gambe, due paletti di ferro battuto pesi spiombati.. il resto è sonno profondo... credo di essere svenuto mentre mi toglievo i pantaloni...

io la psicoatletica l'avevo già scoperta senza saperlo quattro anni fa esatti...

"l'uomo che arriva alla fine di un viaggio non è mai lo stesso che era partito. EB".. 

mercoledì 12 settembre 2012

la coerenza di Perdelli, novantesimo e Ground Zero

Mentre l'italjuve di Perdelli travolge con un pesante dueazero la temibilissima Malta, scopro con immenso stupore che tra i convocati del Cesare nazionale ci sono pure Balzaretti, Maggio, Osvaldo e Pazzini... mumble mumble... ma non sono i soliti che proprio Perdellino, ai suoi tempi fiorentini fece regalare alle varie Samp, Palermo e compagnia bella?... la coerenza, tipica di questo teatrino, del fiorentino d'adozione, ahimè le scelte de core, mi fa sorridere come d'altronde fa la sua federazione...
Non discuto la convocazione in se piuttosto il fatto che, quei quattro, erano ai tempi d'oro della nostra piccola triade DellaValle-Corvino-Perdelli, parte integrante del progetto, valore societario, futuro immediato e ben promettente... in quel momento là si doveva aver il coraggio di tenere in panca Pazzini perchè la coppia Mutu-Gila era insostituibile, si doveva gestire meglio le intemperanze del giovane Osvaldo, si doveva non regalarli alle prime offerte... si doveva voler fare quello scalino che mancava per poter realmente lottare per quello stramaledetto tricolore che a sensazione era veramente a un passo..  un passo che probabilmente non si è voluto fare, per mille motivi, ripicchine per cittadelle negate, attegiamentini da lesa maestà, vuoti di potere malgestiti dallo pseudo feudatario delle puglie al quale mancava solo di pretendere lo Jus primae noctis.. io quello scalino lo volevo fare e il non averlo fatto c'ha poi fatto ripartire indietro di troppe caselle nel nostro immaginario gioco dell'oca, siam stati fermi due turni per lo meno neanche il peggiore imprevisto del monopoli.. ma il presente, fortuna nostra, racconta ben altri lanci di dadi...
Mentre Tino mi promette abbracci con chi mi rappresenta sul manto del Franchi, che se sarà possibile domenica prossima rischia di diventare Natale anche se siamo a settembre e le vibrazioni nel pensarci mi fan battere il cuore dispari e ridere senza volerlo realmente fare, scorro sull'Iphone la mia ruota della fortuna preferita da diversi mesi a questa parte, twitter mi informa costantemente, ognivolta lo voglio, all'istante.. che i quotidiani a confronto son già vecchi appena escono dalla tipografia.. nella mia, talvolta irrequieta, ricerca blocco lo scorrere delle notizie con un colpo di pollice, improvviso pure per me che i movimenti ancora li decido, che rischio il tunnel carpale..
Ansa Calcio: tv, su 'Cielo' primi goal Serie A: svolta nei diritti tv del calcio, il canale in chiaro di Sky ha praticamente raggiunto l'accordo con la Lega per trasmettere in esclusiva le prime immagini in chiaro dei goal di A.. in sostanza addio Novantesimo minuto..
Non bastava la tdt, non bastavano i tornelli, l'osservatorio, le sale GOS all'interno degli stadi, gli anticipi alle 18, al venerdì, i posticipi al lunedì.. non bastava dover rispettare il proprio posto pure in curva, non bastavano le mille leggi per gli striscioni, i divieti per i tamburi e i fumogeni.. han cancellato pure l'icona per eccellenza del nostro calcio, quello che non viveva di diritti tv e contratti milionari.. ricordo ancora la ricerca smodata di un televisore everygivensunday del nannelli pischello che aveva un orologio naturale puntato alle 18:15.. servizi rapidi, immagini cruciali, commenti d'altri tempi e una grandiosa regia maestralmente presentato dal nostro Paolo Valenti, sempre superpartes nonostante la sua simpatia viola... l'ennesima spallata a 90° lo renderà ovviamente ancora meno appetibile... probabilmente meno sensato di quando la payperview non sapevano cosa fosse neanche gli inglesi.. e'sempre meno il mio calcio... e non parlatemi di adeguamento coi tempi altrimenti son felice di essere anacronistico io per primo..
Sta passando la mezzanotte e chiudo qui questo ennesimo undicisettembre di ricordo.. un altro ancora passato invano, senza che le verità siano saltate fuori.. verità che saranno destinate, visti i poteri in gioco, a non venir mai riconosciute.. 3000 vittime senza un colpevole, con moventi inventati e capri espiatori ad hoc, attori predestinati di una storia più grande di questo mondo qua.. a volte preferisco davvero fermarmi un pò, tenere un profilo basso, adeguato a quella personcina piccola che sono e incazzarmi solo perchè anche 90° l'ha preso nel culo... per il resto basta un pensiero con lo sguardo rivolto al cielo, a respirar profondo, allargando polmoni e cuore... che a guardar basso spesso si sente troppo il peso di quanto siamo piccoli e impotenti anche di fronte a esseri umani che dicon d'esser come noi..

sabato 8 settembre 2012

Gli oriundi di Perdelli e l'impaziente attesa

Quando qualcuno riuscirà a spiegarmi e sopratutto a convincermi che è giusto rinunciare a una domenica con la mia Fiorentina per l'italietta di Perdelli accetterò pure un pareggino con la temibilissima Bulgaria del fenomeno Berbatov, che tra l'altro aveva dato buca pure alla propria nazionale...
Mi son accorto che stasera avrebbero giocato i cosiddetti azzurri, nonostante faceva bella mostra di se una gran parte di juventini, e per quasi 5 minuti l'ho pure guardata... Ho smesso quando l'oriundo Osvaldo cantava pure l'inno.. Sarò antico io ma già l'azzurro mi dice e mi ha sempre detto poco, se poi mi devo veder rappresentato da chi ha scelto la maglia azzurra solo perché non veniva cagato dalla nazionale del proprio paese, beh, almeno avesse il garbo di non cantare l'inno di Mameli.. Ma forse ci do troppo peso io... Sicuramente.. In una globalizzazione totale così trasversale non si dovrebbe far troppo caso a chi sei, che lingua parli e da dove vieni... Di contro stucca un po' il teatrino dell'orgoglio patriottico... E non che la Fiorentina si salvi poi cosí bene perchè tolti Viviano, Cassani e Pasqual faccio fatica a ritrovar italiani docg nella rosa dei titolari.. Mentre scrivo scopro che non solo l'Italia ha segnato ben due goal, ma che li ha segnati proprio con una doppietta di Osvaldo e che la Bulgaria ha pure pareggiato il conto in questo primo anticipo dei prossimi mondiali...
Nel mentre le ultime ore di libertà sulle rive catalane de l'Alguer vanno sparendo lasciandomi addosso l'ennesima conferma che quest'angolo di mondo qua vissuto nei momenti di minor appeal resta saldamente sul podio dei buen ritiri che il buon vecchio Alex si ripromette ogni volta di non perder di vista per troppo tempo sperando che quello intercorso non li cambi troppo in quelle sfumature che tanto mi han colpito e che un pezzo del cuore se lo meritano tutto.. Se guardo un pelino avanti quel che dovrò affrontare in quello pseudo mondo cooperativo so già che sarà un autunno ben caldo e un inverno bello rigido... Le 38 primavere che mi porterò dietro mi aiuteranno anche se l'impresa di far passare il tutto per normale non è altrettanto semplice.. Mi aiuterò con del buon caffè, di quelli lunghi peró almeno tre o quattro ore.. 
L''impazienza a tinte viola si è rifatta sotto con un crescendo che è ripartito lento quest'agosto con le prime mosse del duo di imbonitori che ban sostituito il Corvo... La sosta, maledetta, è arrivata giusto in tempo per ribadirmi bene quanta fatica faccia e faró a star lontano da lei quest'anno

Si fa fatica pure ad aspettare... Le attese più lunghe spesso sfiancano più di qualunque sforzo... Non siamo certo ai livelli di quelle lontane giornate spese male a far piantoni a camerate vuote quando il tempo pareva indietreggiare e il buon vecchio Alex nato solo con quel secondo scaglione dell'ancor piú lontano millenovecento95 per carità, ma se penso che domenica non ci sarà nessuna maglia a rincorrer palloni un po' di sfavamento mi sale e se nel mezzo ci sta un'altra settimana allora è bene che non ci pensi proprio...
In fondo peró mi piace quest'attesa.. Solo quando non ce l'hai capisci l'importanza.. Non avevo bisogno della sosta ma mi fa piacere aver di nuovo ritrovato quei brividi giusti grazie ai quali il lunedì mattina se guardi avanti la senti vicina la domenica successiva...

lunedì 3 settembre 2012

Personalità e carattere nonostante Poppea e il campo di patate..

Sono arrivato ad Alghero che il sole stava già calando, non faccio neanche la rotondad'ingresso al paese e al solo leggere il cartello di benvenuto già si respira quel passato catalano mistomare che rende l'Alguer una vera e propria terra di mezzo, un'isola nell'isola, nel prender la sua posizione, provocatoriamente più verso gli anni in cui era Barcellona a dettar legge che all'Italia alla quale peraltro pare quasi fastidiosamente annessa come al più classica delle province d'oltremare... subito sotto scorgo un.. "la terra dove il sole si ferma più a lungo..", arriccio un pò il naso, scoto ì capo e ripenso alle secchiate d'acqua che c'hanno accompagnato da Golfo Aranci, forse non sapevano che dopo Beatrice sarebbe arrivata pure Poppea..., nonostante le dodici ore di viaggio sulle spalle abbiam deviato verso il lungomare che porta verso Fertilia, agglomerato di chiare origini, a fare un controllino... il mare è sempre li dove ricordavo.. beatamente piatto come una tavola, l'acqua pare persino calda..
Inutile dire che questa corsa verso Alghero aveva più o meno tre obbiettivi: primo, il più logico e facile, arrivare a destinazione, secondo, conseguente: trovare un posticino dove poter addentare qualcosa che il riso freddo era di buon gusto ma scarsino per evitare i crampi allo stomaco durante la notte, ultimo ma non ultimo: trovare uno schermo dove poter ammirare i miei eroi che avrebbero tentato di sbancare il San Paolo di Napoli.. Dei tre l'unico andato a puttane è stato ovviamente il terzo: pareva giocassero solo Inter-Roma.. 
Mi devo quindi fidare di Paolino, di Tino, che al San Paolo c'era, dei complimenti di Mazzarri, che continua palesemente a rimanermi sul cazzo e delle immagini della domenica sportiva... quindi, nonostante un campo di patate, di una deviazione che ha messo fuori gioco Viviano sul primo e di un tiraccio da fuori area neanche contrastato sul secondo, sembra che la mia amata abbia imposto il proprio gioco nel primo tempo concedendo qualcosa nel secondo... il goal di Jovetic suona, a una prima lettura, come un contentino ma è il risultato scarso di quanto costruito.. a Firenze erano tre anni che si perdeva ancor prima di scendere in campo... i numeri di ieri parlano chiaro, è stata solo sfortuna nostra e gran culo loro.. due tiri e due goal loro.. 63% di controllo palla, 9 tiri e 17 falli subiti noi.. su un campo che alla Reman se lo sognano.. giocando così ci si diverte, una squadra organizzata e con personalità.. mi par di sognare, o forse abbiam sognato, male, negli ultimi 3 anni...