... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

sabato 16 luglio 2016

Villafranca Montes de Oca - Atapuerca

Sergino pare ristabilito, scendiamo al bar e da texani ci facciamo una colazione al banco.. ci troviamo già Niccolò che parlotta seriamente con il barista di turno, ci affianchiamo, i fatti di Nizza coinvolgono tutti.. abbiamo un'intermedio di dodici km senza possibilità di soste, l'ideale sarebbe una bella sostanziosa prima colazione, ma il prof è reduce da una battaglia intestina che lo limita e da bravo ripiega sul teino con broscina vuota, leggera.. la fame lo aggredirà, lo avviso e lui annuisce confidando però sull'instabilità che lo accompagna da ieri pomeriggio.
L'abbrivio ci presenta subito una pettatina sterrata.. di breve durata, ma intensa.. che la colazione ce la  giochiamo subito.. entriamo finalmente nel bosco e il sole fa appena appena in tempo a sfiorarci.. riappaiono le felci, l'umidità e la nebbiolina tipica di queste ultime mattine.
Tengo la testa, Sergino mi segue a ruota, una ruota lenta.. ed io tengo il passo lento per non perdermelo, il convalescente però mi fa cenno che c'è ed io allungo la falcata e rendo agevole il cammino... ogni tanto mi fermo, il silenzio del bosco mi aiuta a sentire il ticchettio ritmato dei suoi bastoncini e tanto mi basta per ripartire.. finiamo per allungarci e anche le mie soste diventano fin troppo impegnative, non lo sento più e mi aiuto con la tecnologia.. ci scambiamo un paio di messaggi.. lo bado da lontano.
820, esco dal bosco, lo sterrato si fa bianco e il panorama si apre fino ad arrivare al monumento dei caduti della seconda guerra mondiale per poi rituffarsi in un discesone che prende piano piano il color rosso mattone per rientrare nuovamente nel bosco..
Incoccio Ellen, la statunitense di Seattle che mi viene inspiegabilmente incontro perché il tracciato secondo lei è fin troppo largo per esser quello giusto, così proseguiamo insieme.. chiacchieriamo un po', ci conosciamo meglio.. spaziamo da Donald Trump, che sdubbia un po' mezzo mondo, lei compresa, a Matteo Renzi, che sdubbia solo me per arrivare a parlar piano dell'attentato di Nizza e il colpo di stato che si è consumato questa notte a Istanbul, intanto Sergio mi avvisa che sosterà all'oasi che abbiamo incrociato una mezz'oretta fa.. il ragazzo c'è e ci diamo appuntamento a San Juan de Ortega, prima unica tappa utile da stamani.
Ore 10eunquarto, il paesiello è un vero e proprio pugno di case anticipato da una bellissima chiesa, grande praticamente quanto l'agglomerato che la circonda.. ritrovo Niccolò e dopo un quarto d'ora si aggiunge al relax pure Sergino, provato ma presente.
Ripartiamo quasi un'oretta dopo, la chiesa meritava una sguardatina.. lasciamo Niccolò e ci diamo appuntamento per il pranzo ad Atapuerca.
Il percorso prende una pendenza leggera che ci fa attraversare un'abetaia che odora di dolomiti.. lo sguardo si riempie del panorama che ci viene regalato, finiamo in vetta ad uno zerozero che piano piano riscende attraversando un pascolo di vacche e vitellini.. laggiù in basso Ages ci aspetta ed io mi vedrei bene affiancato prima o poi da Peter e Heidi.
Entriamo ad Ages in due e ne usciamo in un batter d'occhio in tre.. Ellen, che ci aveva seminato in mattinata, se ne stava beatamente sdraiata su una panchina lungo il percorso.. mancano solamente 3km a Atapuerca e la vediamo nitidamente già da qua.. altra manciata di case.
L'albergue è ancora alle fasi di preapertura, ci liberiamo degli zaini e sfoggiamo finalmente le infradito da descanso. La coda si ingrossa, arriva anche l'anziana che tossisce con la figlia, ma gli europei finiscono in minoranza con l'arrivo di un gruppone di orientali che ovviamente evitano l'integrazione occupando peraltro ogni spazio utile.
E' un modulo assemblato, una casettina in legno con quattro o cinque stanze con almeno 6 letti ciascuna, la densità è altina.. par d'essere in campeggio e per fortuna l'area all'aperto ci permette di distribuirci garantendoci l'aria che all'interno sembra razionata.
Sergino preferisce non forzare e si rimette a letto, io e Ellen andiamo in perlustrazione.. un giro turistico che termina dopo appena venti minuti, consci di non aver perso neanche un metro quadro del paese che risulta a tutti gli effetti tristino e poco avvincente.
Lascio Ellen al primo e unico barrettino utile per recuperare il prof che però rimanda il tentativo di pasteggiare a ore migliori.. Quando ritorno al bar mi ritrovo all'interno di una tavolata di americani, le risate si sprecano e l'attore principale è un italiano.. Niccolò pare aver incontrato il favore degli statunitensi e complici un paio di cerveza il teatrino è fatto.
Il resto del pomeriggio è riempito da un nuovo giretto un po' più allargato che ci porta al confine con una vallata che appare infinita, che muore lontanissimo, dolcemente.. il tramonto fa il suo gioco e il nostro ciabattare lento mi fa riassaporare alcuni momenti andati di fine estate.
La cena scorre via velocemente nell'unica trattoria del posto.. ci convinciamo definitivamente che il volo di ritorno da Santiago lo dobbiamo considerare perduto, non ci rientriamo con i nostri tempi, arriveremo a Burgos solo domenica e il primo pullman utile è lunedì mattina.. decidiamo quindi di chiudere il cerchio saltando ahimè le mesetas, arrivando direttamente a Leon per ritrovare il Monastero che ci ospitò, novelli pellegrini, per la nostra prima notte in terra di Spagna un anno esatto fa.. la desolazione che si respira durante la cena non ci abbatte, ma siamo gli unici avventori in tutta la serata, non oso pensare alla bassa stagione, Atapuerca è l'ennesimo paesino che dovrà sempre ringraziare i pellegrini che decisero questa via piuttosto che un'altra per raggiungere Santiago.
Sergino sta un po' meglio, ma sembra patire il finire del cammino.. il ragazzo è delicato, ma saprà riprendersi il proprio ruolo nel corso delle prossime tappe.

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