... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

giovedì 18 ottobre 2012

i ragazzi della terza C..

Non ci si perde mai per davvero..
E' così che grazie ai cosidetti social network si intreccino nuovamente amicizie legate ai banchi di scuola.. e nel mio caso non si parla certo di pennaecalamaio ma i suoi bei vent'anni nel mezzo ci stanno tutti.. Firenze è piccola e questo lo capisci quando lo sguardo comincia ad uscir dalle colline.. i rinterzi che la vita ti offre mantengono sempre vivi certi ricordi e alla fine i ragazzi della 3C han solo diradato le cazzate quotidiane a pochi appuntamenti, sporadici, difficili da determinare ma comunque sempre ricercati..
Mercoledì scorso abbiam deciso di fare una mini rimpatriata... inutile tentar di riunire tutta la classe... il rapporto era perdente già allora... rappresentavamo, noi maschi, un terzo della popolazione anche nel miglior anno di presenze del cosidetto sesso forte... riunire 28 persone sarebbe stata un'impresa, riunirne 7 molto meno.. eravamo 6 perchè il Mighe dopo una breve esperienza nuiorchese è emigrato nuovamente verso il vecchio continente in quei di Montpellier...
Arrivo al messicano di Porta al Prato che i tacos sono solo un ricordo e i piatti lamentano l'attenzione dei 5 compagni di scuola... completo il tavolo da sei e comincio a riallacciare antichi abbracci che sanno tuttora di scuola, zaini e libri scolastici... Il Delse è un professore di Francese, Il Ghela vende Parquet e fa il deejay per puro divertimento, il Palme l'assicuratore, il Donna l'autista del comune e il Merca lavora presso un Corriere... tutto sommato abbiam tutti dato ragione ai nostri professori.. non ce n'è uno che lavora in Agenzia di Viaggi... Solo Sergio ha lambito l'area linguistica finendo sulla sponda opposta a quella dove abbiam passato i nostri 5 anni del Marco Polo.
Siamo una buona fotografia della società attuale... nessuno è totalmente contento di quel che fa.. tre di noi son sposati, il Merca convive e solo due han prole a carico... La crisi tocca i nostri argomenti con la stessa importanza della nuova Fiorentina di Montella... siam cresciuti a stadio e musica e i Goccia se li cerchi bene vivono ancora dentro i fabfour che son cresciuti all'ombra dell'Itt..
I ricordi son come le ciliege.. uno tira l'altro ed è così che ognuno ripesca nella propria memoria episodi che qualcun'altro aveva cancellato... le risate son genuine e mano a mano che la serata scorre i ruoli del gruppetto di allora si ripropongono anche oggi che i quaranta si avvicinano a grandi passi... per un attimo sembra di esser tornati a quei quindici minuti di ricreazione che ci vedevano respirare all'aria aperta come carcerati tra un'ora di inglese e una di tecnica turistica... a tratti l'argomento è unico, in altri momenti il gruppetto si separa in accoppiate o conversazioni a tre teste..
Nei nostri racconti si fa largo piano piano anche il ricordo del Ponze.. il suo non esserci più è la parte scura della luna... una faccia della medaglia che ragazzi di quell'età non avrebbero mai pensato di dover affrontare... sono passati anni oramai ed è comunque difficile parlarne con serenità... qualcuno si domanda cosa si sarebbe potuto fare, se realmente avremmo potuto evitare quel che invece è successo..
un pò di silenzio copre per alcuni minuti questi nostri ricordi, ma il locale aiuta a non farsi trascinare troppo..  Si avvicina la fine della serata quando la voce del Donna spezza il continuo brusio degli altri tavoli:"Oh ragazzi.. guardahe che fihe..!".. con una ripresa dall'alto avremmo potuto ammirare il sincrono di cinque teste che si voltavano seguendo lo sguardo incantato del Donna.. oramai il ritorno al passato era fatto.. il gruppo ha fatto il resto.. la legge del branco si impossessa dei 6 tecnici per il turismo e la maturità raggiunta a fatica si perde con il classico richiamo del maschio dominante seguito con estrema attenzione dagli altri membri...
Il darsi di gomito sembra di regola.. in effetti le tre fanciulle che han fatto il loro ingresso nel locale "paian sintetiche" come le ha battezzate il Ghela... di quelle che quando si alzano la mattina già son truccate e cmq si imbellettano nonsisacosalostesso, a confronto una ragazzina magari anche a garbo preparata per la soirée dell'anno pare la ficaccia di turno che sbadiglia di prima mattina dopo una sbronza epocale...
Il terzetto alla occhidigatto ci sfila alle nostre spalle e noi ovviamente le seguiamo senza staccar lo sguardo da quel ben d'Iddio così ben disegnato.. l'occhio si stacca solo ed esclusivamente per cercar approvazione negli altri sguardi altrettanto abbacinati, ma è un'andata e ritorno impercettibile... il Donna capotavola domina la visuale e alimenta con la giusta enfasi i commenti in modalità sottovoce, che Fabrizino dal centro curva al confronto era timido... Riusciamo a riprender coscienza della location e possesso delle nostre facoltà nonostante lo stazionamento prolungato del triodellemeraviglie quando sempre il Donna richiama stavolta l'attenzione di tutto il locale con un prolungato e incredibilmente acuto:"il misteeeerr... ragazziiii, il misteeeeerrrrrr".... l'effetto branco si autoalimenta e raggiunge livelli da studio statistico, in un nanosecondo le tre dame erano sparite dalla nostra visuale, dal messicano, anzi da Porta al Prato... la loro riconosciuta bellezza di ben altro livello è stata cancellata da colui che sta mirabilmente guidando la nostra squadra... Nel suo metro e settantadue risplende di luce propria... in una botta sola femminaecalcio, cosa chiedere di più, chiosa il buon Donna, io guardo l'areoplanino e mi chiedo come possa aver giocato in Serie A e segnato valanghe di goal questo esserino qua che forse a malapena mi arriverà alle spalle e adesso si contorna di cotanta bellezza femminile, il Donna perde completamente il senno.. è l'unico in tutto il locale che batte le mani continuando a richiamare l'attenzione dell'allenatore viola.. noi cinque spostiamo definitivamente l'attenzione su Giacomino... l'imbarazzo iniziale per l'exploit del nostro vecchio compagno fa largo a grasse risate per questa sua naturale capacità di attirare l'attenzione.. Il mister ovviamente saluta l'ultrà che riesce a malapena a rimanere seduto per la troppa foga agonistica e palesemente confuso da tanto maldestro amore fa un cenno alle tre sintetiche e si avvia verso l'uscita.. la calma riprende lo spazio del pre teatrino e il Merca, con l'occhino abbottonato, esordisce con un:"Oh.. mister, mister.. ma mister chi?".. eppure la birra messicana non mi par così pesa...
La serata finisce con una buona mezz'ora radunati intorno alla vespa del Ghela ricordando il matrimonio polacco del Donna.. la promessa è quella di ritrovarsi di qui a poco.. so già che questo poco tendenzialmente porterà con se qualche mese, ma mentre mi dirigo alla 307 ripenso alla serata e sorrido felice.. riusciamo ad esser sempre le solite fave a distanza di vent'anni..

2 commenti:

  1. Ho provato la stessa sensazione nella cena di qualche mese fa....e condivido a pieno il "i ricordi son come le ciliege" e il "a distanza di vent'anni riusciamo ad esser sempre le solite fave".... :-)
    Complimenti per gli incontri non previsti al messicano e ti avverto.....il nostro "ci vediamo a breve" dura da aprile.... :-)

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  2. che non lo so.. però forse è proprio questo il bello.. non perdersi mai veramente ma neanche rivedersi in maniera troppo cadenzata.. oramai la situation "compagni di scuola" di Verdone l'abbiamo già passata.. queste son già cene più easy direbbero quelli bravi.. e infatti me le godo abbestia..

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