... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

martedì 3 febbraio 2009

Steelers mondiali.. sei su sette..

Si è decisa a 35 secondi dal fischio finale la sfida che metteva in palio il 43esimo Super Bowl di football americano. Se lo sono aggiudicato i Pittsburgh Steelers, favoritissimi della vigilia, che hanno superato gli outsider degli Arizona Cardinals con il punteggio di 27-23. Con questo successo, il sesto della loro storia su sette finali, i 'metallurgici' di Pittsburgh divengono la squadra più titolata degli Stati Uniti La partita sperimentale tra le due vincenti della American Football Conference e quella della National Football Conference, inventata nel 1966 dal leggendario coach dei Green Bay Packers Vince Lombardi è diventato ormai da anni l’evento sportivo dell’anno negli Stati Uniti. Ogni anno il Superbowl diventa un momento fondamentale nella vita di ogni americano.
Quest'anno se lo sono portati a casa, per la sesta volta, i miei Pitts Steelers. Dico miei non per un'ammirazione sconsiderata per il mondo del football americano ma per una mia parentela ormai lontana che mi portò nell'estate del 1992 per circa un mese proprio a Pittsburgh, in Pennsylvania poco sotto i grandi laghi e le famosissime cascate del niagara.. Quella che allora e ancora oggi chiamavo zia, la zia d'America, non era altro che una delle due sorelle della mi nonna emigrata negli States per amore di un soldato americano poco dopo la fine della seconda guerra mondiale.. sembra un film lo so ma è pura realtà.. adesso non c'è più.. se n'è andata, per sempre stavolta, cinque anni fa lasciando dietro di se una famiglia numerosissima.. figli, nipoti e parenti acquisiti da non riuscire a contare, che la famiglia Bradford pare ridicola.. riguardo le foto di quell'intensa e piacevole estate e son felice di aver conosciuto parte della "mia famiglia" che altrimenti avrei perso.. poco importa se le strade ormai son divise per ovvi motivi geografici.. un contatto c'è stato.. ci siam mischiati e salutati.. me ne tornai in Italia con un giubbino degli Steelers che neanche sapevo chi fossero ma ne andavo fiero.. ero stato in America e me ne sentivo un pò parte anch'io.. nonostante per la prima volta nella mia vita dovetti passare il ferragosto al mcdonald's e poi a letto sotto due coperte tanto era freddo.. ma l'America valeva bene qualche grado in meno.. non so se mai ci ritornerò.. però son sicuro di averla vissuta in pieno.. da americano.. tra feste in pieno stile western e corse in macchina dalla durata di un giorno intero.. tra le spiagge alla baywatch in Virginia e le maestose cascate del Niagara.. tra Washington, Pittsburgh, Williamsburg affascinante paesino che ancora oggi vive come ai tempi dei primi pionieri.. indimenticabile..

3 commenti:

  1. Oh incompatibile, un so più dove scrivere, mi manca di metterti uno striscione fuori di casa e sono a posto! Che sei vivo???? Quando torno dalle maldive non ci sono storie, panino o birrino o cena o icchè vi pare a voi ma bisgona vedessi eh?! un bacione

    RispondiElimina
  2. ah.... anomnino sarei i... la nina... la cognata della francesca!

    RispondiElimina
  3. alla buon'ora.. mi par millanni un tu commentavi.. beh.. buon viaggio.. buone ferie.. buon mare.. e che mare.. di'hane..

    RispondiElimina