... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

domenica 28 novembre 2010

la Partita dei non tesserati..

Paginate di parole, blog interi, km di commenti su ogni tipo di social network.. e finalmente eccoci alla partita dell'anno.. non ci nascondiamo per favore dietro un dito, mignolo per giunta, con la juve non è mai stata e mai sarà una partita come le altre.. non ci sono solo i tre punti in palio ma ben di più.. e la sensazione che si ha è quella che non sarà certo una tessera del tifoso a renderla una partita normale.. l'amore, la passione per i colori viola si mischiano all'odio viscerale, l'antipatia, la rabbia che si prova per quelle strisce bianconere passando dal gemellaggio coi fratelli granata.. ecco che il gruppo dei non tesserati prende la via per torino senza biglietti, senza alcuna possibilità di poter assistere alla partita, ma solo per poter sostenere la squadra.. per far sentire ai giocatori quel sostegno che mai come adesso diventa davvero il dodicesimo uomo.. è sufficiente uno striscione appeso davanti all'albergo.. senza pensare ai km macinati, senza pensare che li a pochi passi giocheranno, senza poter assistere perchè senza tessera..
Diventa difficile capire perchè da Firenze ci si possa muovere solo se schedati, perchè non è altro che questo che si diventa dopo aver sottoscritto la Tdt mentre a Torino nessuno apre bocca o muove un dito nonostante i petardi lanciati nel settore ospiti.. probabilmente si tratta di petardi tesserati.. mah... resta il fatto che in Fiesole chi ha acceso un fumogeno per festeggiare il giro di campo di Antonio si è beccato un bel Daspo.. non si capisce più dove sta l'equità se mai ce n'è stata una.. e non si tratta di vittimismo.. non si tratta di cambio generazionale di vecchi e nuovi tifosi.. si tratta solo che, come al solito, vince chi urla.. non chi si adegua alle regole.. e allora si che tornano certi conti.. se gli stadi, Firenze in primis, si svuotano poco male.. l'importante è giocare alle dieci la mattina per la diretta televisiva perchè se è vero che gli attori principali sono e restano i ventidue in campo vorrei sapere a chi fregherebbe del calcio se non ci fossero più i soliti quarantamila a sperare, urlare e cantare per quei pochi novanta minuti.. vorrei vederli quei ventidue a tirar le pedate al pallone con lo stadio vuoto.. non per una, ma per tutte le domeniche..
Siamo saliti su a Torino da sconfitti e abbiam rischiato di tornare a casa con i tre punti... abbiam fatto un tiro in porta.. quello decisivo e deciso dalla deviazione di Motta, però abbiam lottato su ogni pallone da vera provinciale, su ogni calcio d'angolo, abbiam corso finchè i crampi non han fermato l'ottimo Camporese, finchè i soliti problemi muscolari non han messo fuori gioco l'unica punta seria che ci ritroviamo, abbiam continuato a tuffarci salvando il risultato fino a dieci dal termine nonostante il dolore alla spalla.. ho visto una Fiorentina rabbiosa, con un capitano d'altri tempi.. ho visto una difesa tosta, aiutata dal resto della squadra.. ho visto una squadra.. e quando giocano così come si fa a non volerle ancora più bene.. torniamo a Firenze con un punto d'oro che sa di lotta, passione e coraggio.. vediamo se adesso inizia un nuovo campionato.. il nostro..

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