... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

martedì 14 aprile 2009

Felipe e la differenza tra giocare e stare a guardare..

E' appena finito il match di ritorno di champions league tra Chelsea e Liverpool.. quattro a quattro allo Stanford Bridge.. si ripartiva dal 3-1 dei Blues.. capovolgimenti di fronte e ribaltamenti di risultato che han poco a che vedere con i tiepidi, presuntuosi, spesso prevedibili, mal giocati incontri di sabato scorso del campionato italiano.. ripenso a Fiorentina-Cagliari e tranne due o tre scorribande dei sardi sotto la porta di Frey grazie alle praterie lasciate libere dal duo centrale più clamoroso della storia viola s'è visto solo i tre goal, nell'ordine, di Pasqual, Vargas e Ragatsu.. mica Lampard, Drogba, Essien, Torres, Anelka e tutti gli altri che han corso come non mai e non che fosse la prima volta..
Mi vien spontaneo ripensare al fine gara di sabato al Franchi.. all'ignobile finale che ha visto protagonisti Melo e Lopez.. una scazzottata raccontata dai più come insensata, clamorosamente inutile, lontana anni luce da quel terzo tempo tanto caro ai Della Valle, dalla giornata particolare dedicata alle vittime del terremoto di una settimana fa in Abruzzo.. la fava brasiliana s'è beccato cinque giornate come il capitano rossoblù.. qualcuno urla vendetta.. parla di punizione esemplare e senza senso.. io invece spero che Della Valle ci metta il carico da 90, che per coerenza e rispetto delle parole spese fin'ora non faccia neanche ricorso e che le due ultime partite utili Felipe se le guardi dalla tribuna.. indegno del progetto, del percorso che questa squadra sta faticosamente facendo.. cercando di tener testa a un Genoa lanciato a mille al quale va tutto bene.. siamo lì a due punti, con due punti in più rispetto all'anno scorso.. e nel momento in cui si dovrebbe serrare le fila.. stringersi tutti intorno a un sogno.. ecco che vien fuori il provincialismo, la piccola statura di un giocatore che ahimè si è dimostrato anche fondamentale ma che sta alla Fiorentina come l'alluvione a Firenze.. spero tanto abbia avuto la curiosità di vedersi questo big match di Champions League.. magari capisce la differenza tra lottare per un traguardo e sferrare cazzotti per chissà quali irripetibili offese.. che delusione..

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