... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

mercoledì 22 dicembre 2010

save the mazda..

Arranco.. spesso cedo il passo ai pensieri più pesanti e li faccio entrare come se fosse casa loro.. sento che si accomodano bene, anzi spesso sgomitano per farsi largo ma si tratta di una finta fatica.. apro le porte e via.. il periodo del natale da che lavoro in quest'ambientino pseudo aggregante lo baratterei volentieri con una spinta per le scale o anche un colpo di sonno in autostrada mentre sfioro i 150km orari..
Ecco allora che il torpore mentale nel quale affondi la normale attenzione, la normale attività di essere umano medio riesce cmq a carpire determinate notizie, non tutte.. generalmente quelle che stanno alle tredici ore passate la dentro come la Fiorentina di quest'anno alla Champions League.. per puro istinto di protezione riesci a ricevere solo notizie che ti permettono di rimettere in moto ricordi, memorie, sensazioni, sentimenti e quant'altro tu riesca a incasellare nella colonna "positivo", pur che non si avvicini minimamente alla aberrante e triste vita che sei costretto a lasciar correre per far felici questi impavidi piloti di carrelli della spesa prenatalizia..
Ecco che nel giorno del nuovo sponsor per la mia Fiorentina, mentre addento la solita pastina con la solita lentezza prevista dal mio personalissimo standard mattutino, fermo lo sguardo sulla prima di Stadio: Ciao Vecio.. e scorro la foto sottostante.. Enzo Bearzot, Sandro Pertini, Causio e Zoff che giocano a scopone con la Coppa del Mondo in primo piano..
Immediato è stato veder scorrere il fotogramma con me stesso in ciabatte mentre corro con la bandiera dell'Italia ben in alto tra le stradine del Campeggio Italia.. avevo 8 anni e certe zone per la mia tenera età erano obbligatoriamente off-limits.. vere e proprie zone rosse, specie la sera.. il bar ovviamente faceva bella compagnia alla pineta e al parcheggio.. immaginavo che là si radunassero al calar del sole veri e propri delinquenti e persone poco raccomandabili altrimenti non mi spiegavo questo divieto di transito e sosta che la mi mamma mi aveva imposto.. quella sera di luglio, pressato da non so quante altre centinaia di amici e campeggiatori correvo come un pazzo, pieno di gioia.. una gioia indotta dalla gioia di chi veramente aveva assaporato e gustato l'evento mondiale e la sua vittoria.. a me piaceva il calcio, il fatto che ogni giorno ci si ritrovasse in una piazzola differente per poter vedere le partite dell'Italia.. non ricordo assolutamente altro.. non ricordo dell'infortunio di Antonio, non ricordo niente di Paolo Rossi, di Tardelli e del suo urlo oramai famoso.. non ricordo neanche Pertini e Bearzot.. avrei imparato più tardi a conoscere ed apprezzare quell'Italia campione del mondo.. ricordo bene però la felicità di chi correva con me per le stradine del campeggio.. ricordo che arrivai persino al bar e con un gesto di ribellione inaudito per l'età ci rimasi anche per un bel pò.. raccontando poi al maresciallo che mi aspettava in piazzola il tragitto percorso per i festeggiamenti omisi volutamente la sosta al bar dei delinquenti.. venne fuori quindi che ero riuscito straordinariamente ad arrivare alla sala giochi senza passare dal bar.. un pò come entrare allo stadio senza passare dai tornelli..
Questo è il ricordo di Enzo Bearzot.. è un ricordo indotto.. niente mi rimanda alla persona, è lui che mi fa rivivere certe emozioni che poi non ho più ingenuamente riprovato.. era la nazionale del nostro Antonio, di Cabrini che sbagliò pure un rigore, di Conti, Causio, Tardelli e Marini.. era la nazionale di Zoff, Bergomi, Collovati, Gentile, Scirea, Oriali, Graziani, Rossi, Vierchowod e Dossena.. era la nazionale di Pertini, di Enzo Bearzot e la sua pipa.. altro che Lippi e compagnia cantante..

2 commenti:

  1. Io più giovane di te un mi ricordo nulla di quel mondiale e un po' me ne dispiace, perchè quella era veramente l'Italia, di gente come Bearzot, Antonio e Pertini, mica i Lippi, Cannavaro e Berlusca!!!
    Comunque la zona bar, quello abbaraccato coi giochini che andavano con le 200 lire, mica quello in muratura, con terrazza, piscina e luci led di adesso, era off-limits per qualsiasi bambino di famiglia perbene!!! La pineta poi, se non ricordo male il Nigi (o forse ancora un c'era, ma c'era ancora un vecchino con l'immancabile tuta blu, del quale ignoro il nome, che si faceva il giro del campeggio in bici tutta la notte) la chiudeva pure la sera. Il vero azzardo era il ritrovo ai bagni..........e ho detto tutto!!!

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  2. lo sapevo.. mentre lo scrivevo immaginavo chi lo potesse commentare.. e tra i papabili ovviamente tu eri quello più indicato.. sorrido e son felice nell'apprendere che non ero il solo ad aver paletti alla propria libertà di movimento al campeggio.. e si che la zona bagni era realmente zona da frequentare solo nelle ore diurne.. Era il Nigi.. il mitico Nigi.. o meglio i più ricordano lui ma ricordo ancora quel vecchino con la tuta blu che passava con la bici e la pila accesa a dirci di abbassare la tv..

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