... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

lunedì 10 maggio 2010

..domenica uggiosa..

..lo sapevo che non sarebbe stata una grande ultima domenica al Franchi e dopo varie minacce di assenteismo forzato, alcune andate a vuoto nel giro di trenta secondi.. altre retoricamente lanciate nel vuoto, sono apparso per questa ultima in casa con la sensazione di aver davanti qualcuno da salutare.. qualcuno che a settembre non vestirà più la maglia viola.. qualcuno che non sarà più al centro della mia attenzione domenicale.. quel gusto dolce amaro si è definitivamente sciolto in lacrime di gioia quando ho visto scorrere le immagini di questi ultimi cinque anni.. allora si che l'ovosodo che avevo in gola ha cominciato a farsi sentire..
il gruppo A dopo ha salutato il franchi con una serie di amari infinita presentandosi sugli spalti praticamente al fischio d'inizio.. nessun accenno polemico per carità.. loro una volta.. noi una vita in ritardo.. chapeau..
L'azione del goal del Siena sapeva ancora di riscaldamento.. ma non mi pareva una cosa grave.. arrivare all'ultima in casa senza obbiettivi.. col Siena matematicamente retrocesso rendeva la partita di un inutile che erano cinque anni non se ne giocava una simile..
Del risultato non me ne importava proprio una sega.. il pensiero era al novantesimo.. temevo i fischi.. la reazione di pancia di una curva dalla memoria breve per colpa del troppo amore..
Non mi sembrava giusto chiudere così un campionato non brillante ma che c'ha visto protagonisti in champions e in coppa Italia e allora con Samu siam scesi prima della fine nel parterre dove la partita non la vedi ma la vivi..
Gli applausi ai ragazzi son partiti da soli.. e le maglie lanciate in curva han sancito un'amore inviolabile.. unico.. indissolubile.. irrinunciabile.. che ti fa quasi sentire in colpa per aver anche pensato male di quei ragazzi per le partite indegne di Bergamo e col Chievo.. a ragione.. ma poi ci si scioglie facile e l'idea che quella maglia li non la rivedo più fino a settembre mi stringe il cuore e mi fa piangere.. l'applauso oramai non lo gestisco più.. aumenta l'intensità da solo.. forte, sempre più forte.. come ad abbracciarli tutti insieme.. grazie lo stesso ragazzi.. c'avete regalato un sogno chiamato champions.. c'avete fatto sognare.. e per un tifoso sognare è come per un calciatore segnare in rovesciata all'ultimo minuto della finale di coppa..

1 commento:

  1. Effettivamente il ritardo è stato notevole....quasi come qs commento!!!! Almeno lì c'era la scusa del record europeo di montenegro bevuti in un quarto d'ora da battere.....

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