... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

domenica 14 giugno 2009

seconda senza calcio..

l'idea di dovermi alzare alle sette e mezzo anche stamani non mi allettava poi tanto, ma l'altra idea di non doverlo fare per le prossime sette mattine mi ha regalato una spinta dal letto che non me la ricordavo più.. sono arrivato sotto casa dei miei con quattro pastine appena sfornate mentre il mi zio e i miei già caricavano il furgone con quel che rimaneva dell'armadio di camerina.. dopo svariati tentativi e calcoli la Lau ha trovato gl'incastri giusti per riarredare la camera e la mansarda di Sesto.. la levataccia domenicale era giustificata dal fatto che di li a poco il sole avrebbe cotto pastasciutte e sciolto i marciapiedi.. nella fase uno, quella del caricamento furgone, lo zio ha visto bene di aprirsi una cosidetta fica in testa con una violenta capocciata nello stipite delle due porte del mezzo.. la crocerossina che vive ancora dentro mia madre ha provveduto continuamente nel corso della mattinata all'operazione primo pronto soccorso.. la fase due, montaggio dell'armadio, ha provocato una sudata del terzetto epocale.. la camera da letto pareva un forno e solo la lieve ventilazione proveniente dalla finestra non ha reso l'operazione impossibile.. la fase tre, il rientro verso casa, ha visto la famiglia nannelli riunita intorno a una tavola come poche volte nell'ultimo anno.. la panzanella appena fatta sapeva d'estate al pari del lampadario che girava sulle nostre teste insieme al ventilatore.. i vari infradito e le mezze maniche.. la tenda tirata in terrazza e il niente alla tv.. l'acqua con i cubetti di ghiaccio per noi e senza per il mi babbo che poi sennò sta male.. la macedonia della mamma e lo sbraco della pausa caffè.. son tornato indietro di anni.. di estati intere passate in attesa di andare tutti al campeggio.. estati lunghe interminabili che svanivano immediatamente con la vista del mare.. il pomeriggio ha fatto la sua parte immergendo le nostre memorie in una serie interminabili di ricordi.. foto, diari, lettere, scritte, poster, audiocassette e biglietti, ricordi di viaggi e compagnie, fotogrammi in bianco e nero che si accavallavano tra di loro coprendo quasi un quarto di secolo in pochi secondi.. a chiosare il tutto una borsa nuova nuova per il sottoscritto, regalo della mia unica uauina alla quale scopro sempre più spesso di voler un bene che non ha necessità di continue e invadenti dimostrazioni.. basta una domenica così, passata sudando tra ante e cassette, tra vecchi ricordi e scatoloni chiusi da vent'anni..

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