... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

martedì 21 agosto 2012

27 novembre 1983

Avevo appena 9 anni e il mio esser tifoso era molto più che all'acqua di rose... ricordo in maniera confusa una partita col Catanzaro un annetto prima... vinta, forse.. pareggiata? boh.. ricordo solamente di esser stato per la quasi totalità dei novanta minuti seduto a cazzeggiare.. eran troppo alti quelli davanti a me nonostante gli sforzi del mi babbo la mia pazienza finì con i primi tentativi... non capivo tutto quel rincorrere la palla... la gente che pareva ipnotizzata, che urlava, si disperava prima e esultava nel giro di pochi istanti.. dei pazzi furiosi... ignoravo che avrei seguito le loro orme calcandone di altre, nuove e personalissime... la serata di coppa Uefa con l'Anderlecht, di un anno dopo probabilmente, la ricordo ancora invece come se fosse ieri... ricordo bene che vennero a prendermi a scuola, uscivo alle 16.. facevo il tempo pieno.. si presentarono il mi zio e il mi babbo armati di panini e sciarpe... se potevo vedermi dall'alto avrei visto un ragazzetto così entusiasta che probabilmente non toccava neanche terra... mi giravo verso i miei compagni di scuola, che nella mia testa pendevano dalle mie labbra per l'incredibile invidia, dicevo loro che andavo allo stadio quella sera, lo dicevo anche a chi non me lo chiedeva ovviamente.. lo dicevo mentre il mi babbo mi metteva la sciarpa al collo... una vestizione di tutto punto per una serata alla quale io ero stato invitato e i miei compagni no... devo essere ingrassato dieci kg e soprattutto credo di aver smesso di sorridere solo quando ho chiuso gli occhi per dormire...
Ricordo ancora bene le file per entrare... non esistevano tornelli ne tessere del tifoso, l'importante era avere il biglietto e io ce l'avevo.. anzi, il mi babbo... la calca agli ingressi era così pressante che non solo fui schiacciato tra la pancia del mi zio e la schiena del mi babbo ma la pressione mi spinse verso l'alto, aiutato sicuramente dalle braccia paterne, finii per smettere di camminare... anzi, camminavo, senza toccare terra però... ricordo che si respirava nell'aria l'attesa, l'ansia e l'adrenalina contagiava tutti... se fischiava uno, erano diecimila fischi... se partiva un applauso veniva giù lo stadio... ero ancora troppo basso e la calca mi dava l'impressione di occupare ogni spicchio possibile... sembra, secondo la leggenda, che eravamo quasi 66mila quella sera e mi vien da ridere adesso quando il Franchi è tutto esaurito con 44mila spettatori... certo, non c'erano i seggiolini e si poteva stare in tre dove oggi si sta da soli...della partita ricordo poco.. solo alla fine capii che era finita pari e che non era un gran risultato in vista del ritorno... ero preoccupato per la gara in belgio ma ero convintissimo che la mia squadra del cuore non avrebbe potuto fallire... infatti ne prendemmo solo 6... ricordo che la Fiorentina, come adesso, non contava un cazzo e ovviamente non l'avrebbero mai data in diretta.. ci toccava la differita... non so a che ora, ma a quell'età mi sembrava fosse tipo a notte fonda.. riuscii a strappare un permesso speciale per quest'evento così fondamentale... mi misi seduto sulla sedia appena davanti la tv, in bianco e nero, poco dopo aver finito di cenare.. accanto a me ovviamente il mi babbo.. la mamma no, non ci capiva nulla quindi doveva andare a letto lei.. mi svegliai la mattina dopo chiedendo il risultato perchè riuscii a vedere forse il fischio d'inizio poi crollai eroicamente dopo un'attesa che mi aveva provato fisicamente.. quella Fiorentina là era davvero forte... aveva appena lottato per lo scudetto che la juve aveva ovviamente rubato... ma anche se non fosse stata così forte per quell'Alessandro di dieci anni lo sarebbe sempre stata... così come accadde poi nel futuro quando potevo scegliere coscientemente da che parte stare... non esisteva serie A o serie B... c'era solo la Fiorentina... che si salvasse all'ultima giornata o che lottasse per entrare in Europa... era la squadra che mi rappresentava perché era la squadra che rappresentava la mia città...
Nella foto Antonio insacca uno dei tre goal di quel pareggio che solo l'autogoal di Contratto decise da ultimo... non c'ero quel giorno, ma vorrei tanto rivivere quelle emozioni... mi manca quel calcio...
Mi sono allontanato da un paio d'anni ma non con la testa ne con il cuore, sarà impossibile farlo, sono fiorentino e Firenze la vivo come lei vive dentro di me... sarò assente, ma in realtà non mi allontanerò mai da questo amore che non può finire... non si decide... la passione ti rapisce e non ti lascia più... il calcio moderno smussa tanto queste sensazioni e allora per mantenerle intatte ci si deve un po' scostare dalla folla... solo così riuscirò a rivivere le tensioni, l'ansia, la gioia, la tristezza, l'appartenenza e quello stato di sana follia che solo l'amore per quei colori e quel giglio sanno farmi provare..

4 commenti:

  1. Un amore vero, uno di quelli senza regole nè limiti....di quelli che ti batte il cuore a pensarci e ti nascono i brividi ad immaginarlo...
    Gran bel post ciccio....davvero....

    ps. cmq quei "posti di merda" sentono la tua mancanza....

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    1. Gli stessi brividi che mi da legger certi commenti.. Grazie K e non disperare ma prendine sempre un paio in più di quei posti di merda che qualche Puntatina a messa la faccio sicuro..

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  2. 27 novembre 1983, avevo 18 giorni e non solo non avevo idea di chi fossero quegli 11 giocatori, ma dovevo ancora imparare a conoscere quelle 3 persone che mi sgambettavano intorno(babbo, mamma, fratello)... La passione per la fiorentina è nata molto dopo, quando 5 stronzetti - fratello e 4 cugini tutti rigorosamente maschi - mi obbligavano a stare in porta e se provavo a lamentarmi dicevano: "Ma te sei Toldo, dovresti esserne fiera!"

    Sabato deve essere stata una bella partita, pensa che l'Udinese mercoledì era a Braga a giocarsi la Champions League nello stadio senza curve (bello!)

    Até à próxima cr

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  3. :ah, Barga! Bella, no?
    :no, no Barga.. Braga, Braga
    :ah Braga, Braga.. non Barga, perchè ci si confonde spesso.. Peró una sta da una parte, una dall'altra.. Barga, bella, peró più bella Braga! Braga Muy più bellas.. Braga, non Barga!
    Cmq io non c'ero sabato ma mi rideva pure il culo anche solo a guardarla in tv..
    A presto portuguesa!

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