... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

giovedì 12 luglio 2012

e quindi uscii a riveder le stelle..

Esco che son quasi le sei del pomeriggio, affronto le scale con un passo poco deciso, quasi mi lascio scivolare su quei cinque gradini.. il sole è alto ma comincia a far cartella, mi fermo, chiudo gli occhi e le cicale friniscono in un loop che mentalmente mi trasferisce in una qualsiasi pineta del nostro litorale. manca solo il rumore delle onde del mare e la brezza tipica dell'estate.. il caldo no, quello c'è ed è pesante.. non so più se si tratti di Minosse, Lucifero o Caronte ma la differenza non la sento..
Un passo dopo l'altro ripercorro il vialetto alberato che mi riporta alla 307.. sarà che è metà luglio, sarà l'assenza pressoché totale di passi simili al mio, ma questo posto quasi mi piace, praticamente rinchiuso a San Salvi ma potrei rivendermi uno scatto dei miei occhi per una qualunque località balneare..
La leggerezza che mi accompagna alla macchina la conosco, è la stessa che provai il giorno del congedo dal servizio militare oppure quella che mi fece mettere in moto la vespina dopo l'esame orale alla maturità.. è una sensazione che si porta dietro uno strano sapore amaro..
Si parte per determinati percorsi con una rabbia e un desiderio di vendetta tali che non si ha la capacità di leggerli dall'alto vedendone la fine, si accumula sempre più amarezza e senso di ingiustizia, ognuno ben commisurato all'età in cui affrontiamo ciascuna di queste prove, che si arriva alla bandiera a scacchi sfiniti, consumati, privi di qualsiasi voglia di esultare e quindi leggeri come l'aria...
Avevo appuntamento alle 15:30 ma conoscendo l'ambientino da almeno un paio d'anni mi son presentato con quaranta minuti d'anticipo... ho fatto la stessa domanda delle altre quattro volte al solito tipo impettito che ci accoglie all'ingresso... c'è un copione del tutto immaginario che devo e voglio rispettare... l'aspetto scaramantico in certe occasioni la fa da padrona e se va bene la prima, hai già un binario sul quale muoverti altrimenti non ti perdoneresti neanche una smorfia mai fatta...
Il tipo, fisicità barcollante di Lurch e impostazione vocale di Igor di Ghostbuster, mi indica la solita sala d'aspetto, che adesso tanto mi ricorda il salone centrale di Ellis Island, stavolta non c'è da prendere alcun numerino... sarò chiamato dal dottore con il cognome... sorpreso della novità passo la porta e cerco con lo sguardo un posto a sedere... non siamo tanti e questo mi fa ben pensare... non faccio a tempo a sedermi che il brusio di sottofondo viene interrotto da una voce fuoricampo:"..la seconda volta mi trovarono la coca quindi come potevo..."... mi giro e mi ritrovo davanti il distillatore di ansia di San Luca Nuovo... vestito come se non si fosse mai più spogliato da quel lunedì, probabilmente con la divisa ufficiale per le visite importanti.. sorrido appena scuotendo la testa e scorro con lo sguardo le altre teste alla ricerca di qualche viso comune di questa mia gara della libertà alcolica..
Alle tre esatte mi chiamano, con ben mezz'ora d'anticipo che poi sconterò sul finale ovviamente, il dottorino mi fa strada, qualcuno sbuffa per questa improvvisa chiamata e io entro nello studio impostandomi in modalità bravo ragazzo quasi nerd che tanto aiuta e alimenta a dismisura l'ego praticamente nullo dello statale perennemente di rincorsa nel misurar forchette, vocali e consonanti di diversa misura...
Rileggo nuovamente le famose forchette della lavagna luminosa finchè i decimi me lo permettono e dopo probabilmente 5 minuti mi chiudo la porta dietro le spalle.. adesso ho l'attesa nel corridoio dei disperati.. quella lunga.. il corridoio è così stretto che se voglio allungare le gambe devo appoggiarle al muro che ho davanti.. l'omogeneità delle macchie nere che fa da base al muro di cartongesso mi fa capire che ne son passate di scarpe su quei muri... i posti a sedere sono sold out e qualcuno consuma l'attesa in piedi.. la chiama della commissione è lenta e tra un nome e l'altro passa talmente tanto tempo che ciascuno sarebbe in grado di sostenere una tesi.. la mia anzianità la dentro mi fa intuire le spine di questo pseudo servizio militare... ovviamente abbiamo anche il nonno della situazione, il cocainomane infatti ha radunato intorno a se una follettina di almeno cinque sciagurati ubriachi molesti alle prime armi col luogo e sta spiegando loro la dinamica di tutto il processo con la stessa cura di una guida turistica.. gli manca solo l'ombrellino con su scritto "gruppo piemonte", ovviamente non disdegna smorfie e sorrisi di chi la sa lunga e si cheta solo ogni volta che la porta della commissione si apre... l'attenzione del corridoino è totale, il brusio si annulla e gli occhi del tour operator de noantri palesano una tensione che non riesce a nascondere neanche con i novelli...
Dopo un paio d'ore è finalmente il mio turno.. entro stavolta col sorriso da prima comunione e la stessa accondiscendenza dei venditori del folletto... falso come un euro americano ascolto i due componenti della commissione con un po' di titubanza... nel corridoio d'attesa le variabili positive parlavano di massimo due anni di rinnovo e saperlo con anticipo mi toglieva la giusta adrenalina e la speranza inutile di qualcosa in più...
D:"allora Nannelli, qui abbiamo l'oculistica, l'anamnestico, l'emocromo e la relazione di San Salvi... c'è tutto direi.. e mi pare ottimo anche.."
D2:(interrompendo il collega, ma non il lavoro a pc, con lo sguardo fisso sul monitor)"ma benissimo signor Nannelli, che gioia.."
D:"beh.. (alzando lo sguardo e fissandolo nel mio) direi che adesso ha imparato come fare a non tornare più qui da noi, no?"
Io:"a memoria!"
D:"e allora mi raccomando se lo ricordi per i prossimi anni, (allungando la mano verso di me), spero di non rivederla più qui dentro, in bocca al lupo!"
Io:(stringendo la sua)"crepi, arrivederci.. anzi, buona serata va.."
Esco che fuori nel corridoino il tempo non sembra neanche passato.. la famosa leggerezza che stavo aspettando si sta accampando.. sento che mi si apre un sorrisino ebete sulla faccia e lo nascondo perché non mi pare carino nei confronti di chi sta partendo per questo viaggetto così poco simpatico...
La tensione è svanita.. ritrovo il ragazzo di Palazzolo sul Senio, pure lui LIBERO al San Luca Nuovo, la nostra attenzione adesso è rivolta al passaggio finale.. i famosi lavori socialmente utili.. ne parliamo tutti e due alla ricerca di conferme e ce le diamo man mano che la discussione prosegue..
Mi richiamano dalla stanzina dei congedi, l'ultima tappa di questo pomeriggio dedicato a Villa Fiorita..
Mi arriverà l'adesivino con la nuova scadenza direttamente a casa entro 60 giorni... "si ricordi di non perdere questo certificato che dovrà ripresentare tra dieci anni al rinnovo della patente".. a volte mi chiedo se è concepibile nel 2012 una burocrazia degna dell'epoca medioevale... esiste internet, un servizio di posta elettronica certificato e sono anni che compro biglietti aerei senza entrare in un'agenzia di viaggio... tutto questo mondo esterno, qua dentro, dev'esser totalmente sconosciuto.. chissà, magari qui ci dormono anche, sia mai venissero contaminati con la realtà di tutti i giorni...
Torno all'uscita, saluto l'emiliano.. la guida turistica se ne sta appoggiato al corrimano prima delle scale sul terrazzino, fuma nervosamente in attesa del suo risultato... vorrei salutarlo, ma evito, rimaniamo perfetti sconosciuti come lo siam stati fino ad adesso che è meglio...
Esco che son quasi le sei del pomeriggio, affronto le scale con un passo poco deciso, quasi mi lascio scivolare su quei cinque gradini..  
La 307 mi guida sicura fino a casa.. sulla bolognese decido di tornare su via Trieste.. mi soffermo un attimo al cancellone d'ingresso del giardino dell'orticoltura... il duomo la in fondo mi ricorda quanto è bella Firenze.. stasera lo è ancor di più..

2 commenti:

  1. Mi piace come scrivi, mi viene in mente "l'uomo intero". Bravo CiErre

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  2. Addirittura il grande Silvestri.. Che onore.. :D.. D'altra parte son mica cierre a caso!!

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