Un grande fiorentino che fino all'estate del 1990 era conosciuto ai più solo ed esclusivamente per il cinema.. ricordate la sigla iniziale dei film? diciamoci la verità.. chi per almeno una volta non ha pensato che Mario e Vittorio fossero due semplici soci e che il primo facesse Cecchi e il secondo invece Gori di cognome? io lo ammetto ero uno di quelli.. che differenza tra padre e figlio.. e la fine infatti è sotto gli occhi di tutti.. Mario, o meglio Marione per tutti i fiorentini, era una persona semplice nonostante il mondo del quale faceva parte.. un fiorentino bonario, semplice ma che sapeva bene quel che dire e come in ogni occasione.. innamorato di Firenze prim'ancora che della Fiorentina, gli si leggeva l'orgoglio di averne comprato il pacchetto di maggioranza negli occhi.. lo stesso che ciascun semplice tifoso potrebbe avere.. quanti errori fatti per passione guidati da uno staff non sempre all'altezza e sicuramente con obbiettivi diversi dai suoi.. mi ricordo ancora il suo funerale in Santa Croce nel novembre del 1993.. la piazza era piena di gente comune.. fiorentini come lui.. dispiaceva a tutti della sua morte nonostante la maggior parte non lo conoscesse.. era il suo modo di fare che era piaciuto e che lo aveva fatto sentire molto più vicino.. uno dei miei pensieri fu che era davvero un peccato non solo per l'età, in fondo aveva solo 73 anni, ma soprattutto, nella mia piccola visione da diciannovenne tifoso viola, perchè se ne andava lasciando la Fiorentina in serie B.. non avrebbe avuto neanche la possibilità di gioire per il ritorno nella massima serie il giugno successivo.. piccole cose indubbiamente di fronte alla morte, però son quelle che ti fanno la differenza quotidiana nello sceglierti una passione piuttosto che un'altra.. la Ferrovia per un pò si è pure chiamata Marione per ricordarlo.. e adesso a distanza di 15 anni son sicuro che se parli di Mario a Firenze non v'è dubbio che chiunque riconduca un nome così comune a una sola persona..
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