E' volata via la settimana, abbiam salutato la ville lumiere ieri sera poco dopo le 20 decollando dal nuovissimo Terminal 2 dell'areoporto Roissy-Charles de Gaulle.. la sensazione è di aver passato sette giorni nella capitale più accogliente e turisticamente preparata d'Europa.. tralasciando Roma, definitivamente declassata in serie B, neanche Londra e Monaco han retto il confronto.. dei famosi francesi scortesi neanche l'ombra.. che si tratti di pura fortuna non credo.. una città enorme ma resa a misura d'uomo dall'accorta e precisa organizzazione.. le 14 linee metropolitane, le cinque extraurbane della RER e tutto il resto comune alle città più semplici sembrano appena terminate e modernamente concepite, mi si stringe lo stomaco pensare alle tre tribolate e contestatissime linee della nostra indegna Tramvia.. abbiam girato in lungo e in largo macinando km di camminate tra splendidi palazzi e giardini accoglienti.. la fine della bassa stagione c'ha permesso di non trovarsi mai incolonnati nella calca o in file infinite.. il tempo primaverile c'ha fatto dimenticare spesso in albergo giubbotti o felpe.. il carico da novanta di attrazioni, opere e musei ha fatto da contorno a una jolie semaine dans la ville lumiere.. il mio francese, risfoderato dopo una quindicina d'anni, all'inizio un pò arrugginito, ha fatto la sua degna parte..
Il nostro albergo, situato nel 9no arrondissement in via Rodier, sembrava che Marat insieme a Robespierre fossero stati gli ultimi clienti, ma forse anche il Tulipano Nero accompagnato dalla Stella della Senna.. l'aria di Montmartre si respirava già per le scale dei cinque piani di questo tre stelle di via Rodier all'inizio della salita che in cinque minuti a piedi c'ha la prima sera portato al belvedere della bellissima Sacre Coeur.. la visita alla Tour Eiffel e la cattedrale di Notre Dame con la simpatica passeggiata nel quartiere latino e gli immensi giardini du Luxembourg han riempito il primo giorno.. il secondo dedicato alle favole l'abbiam passato con tutti i personaggi Disney che fan da contorno ai divertimenti nel grande parco Eurodisney a pochi km dalla città, mercoledì di shopping tra les Galeries Lafayettes, gli Champs Elysées.. giovedì dedicato al museo del Louvre.. l'ala Denon con la famosissima Gioconda di Leonardo Da Vinci, la Libertè di Delacroix, la Nike di Samotracia su tutti.. ma anche l'ala Sully, dedicata all'Egitto e alla Mesopotamia.. la recente Richelieu con i famosi fiamminghi tra cui spiccano le due sale interamente dedicate a Rubens o quelle di Rembrandt mi fan tutte pensare ai piccoli Uffizi, i nove euro d'ingresso stonano positivamente contro i 50 per il parco Disney e l'ingresso dalla piramide a vetri fa ricordare le provinciali polemiche dell'ancora inchiodato progetto della pensilina di Isozaki pensato per i Grandi Uffizi circa dieci anni fa.. la dormitina nell'assolato pomeriggio degli affascinanti Giardini di Tuileries ci accompagna verso la prima vera sera primaverile.. venerdì ho tentato la carta Stade de France, immenso, moderno e chiuso alle visite ahimè fino al lunedì successivo, abbiam chiuso i nostri giri parigini ai giardini di Monceau, tralasciando volutamente la visita alla stupenda Versailles.. il sabato di partenza c'ha visto bighellonare strasciconi tra le rues dell'ormai familiare 9no quartiere in attesa della giusta ora per iniziare il nostro viaggio di ritorno verso la nostra piccola Firenze.. le Brasseries, i cafè, i numerosi Mc-Donald's, gl'innumerevoli Starbucks Coffee e l'unica tipica e indimenticabilmente accogliente Creperie Au Coeur du 9me c'han fatto compagnia in una settimana da ricordare.. la vista della Tour Eiffel illluminata la sera del venerdì è il giusto fermo immagine per ricordare una città non propriamente economica ma degnamente accogliente, preparata, senza dubbio sicura e protetta nonostante il suo esser capitale e modernamente organizzata per il turismo dei nostri giorni.. il confronto con la nostra Firenze è ovviamente impraticabile.. ma neanche Roma o Milano riescono nella mia testa a reggere il passo.. Chapeau Paris..
Il nostro albergo, situato nel 9no arrondissement in via Rodier, sembrava che Marat insieme a Robespierre fossero stati gli ultimi clienti, ma forse anche il Tulipano Nero accompagnato dalla Stella della Senna.. l'aria di Montmartre si respirava già per le scale dei cinque piani di questo tre stelle di via Rodier all'inizio della salita che in cinque minuti a piedi c'ha la prima sera portato al belvedere della bellissima Sacre Coeur.. la visita alla Tour Eiffel e la cattedrale di Notre Dame con la simpatica passeggiata nel quartiere latino e gli immensi giardini du Luxembourg han riempito il primo giorno.. il secondo dedicato alle favole l'abbiam passato con tutti i personaggi Disney che fan da contorno ai divertimenti nel grande parco Eurodisney a pochi km dalla città, mercoledì di shopping tra les Galeries Lafayettes, gli Champs Elysées.. giovedì dedicato al museo del Louvre.. l'ala Denon con la famosissima Gioconda di Leonardo Da Vinci, la Libertè di Delacroix, la Nike di Samotracia su tutti.. ma anche l'ala Sully, dedicata all'Egitto e alla Mesopotamia.. la recente Richelieu con i famosi fiamminghi tra cui spiccano le due sale interamente dedicate a Rubens o quelle di Rembrandt mi fan tutte pensare ai piccoli Uffizi, i nove euro d'ingresso stonano positivamente contro i 50 per il parco Disney e l'ingresso dalla piramide a vetri fa ricordare le provinciali polemiche dell'ancora inchiodato progetto della pensilina di Isozaki pensato per i Grandi Uffizi circa dieci anni fa.. la dormitina nell'assolato pomeriggio degli affascinanti Giardini di Tuileries ci accompagna verso la prima vera sera primaverile.. venerdì ho tentato la carta Stade de France, immenso, moderno e chiuso alle visite ahimè fino al lunedì successivo, abbiam chiuso i nostri giri parigini ai giardini di Monceau, tralasciando volutamente la visita alla stupenda Versailles.. il sabato di partenza c'ha visto bighellonare strasciconi tra le rues dell'ormai familiare 9no quartiere in attesa della giusta ora per iniziare il nostro viaggio di ritorno verso la nostra piccola Firenze.. le Brasseries, i cafè, i numerosi Mc-Donald's, gl'innumerevoli Starbucks Coffee e l'unica tipica e indimenticabilmente accogliente Creperie Au Coeur du 9me c'han fatto compagnia in una settimana da ricordare.. la vista della Tour Eiffel illluminata la sera del venerdì è il giusto fermo immagine per ricordare una città non propriamente economica ma degnamente accogliente, preparata, senza dubbio sicura e protetta nonostante il suo esser capitale e modernamente organizzata per il turismo dei nostri giorni.. il confronto con la nostra Firenze è ovviamente impraticabile.. ma neanche Roma o Milano riescono nella mia testa a reggere il passo.. Chapeau Paris..
bravi ragazzi son felice che siate stati bene... parigi è sempre parigi... meravigliosa.
RispondiEliminascusa ale... ancora non mi riesce... l'anonimo sono io... Ery.
RispondiEliminae pensare che c'è un ipermercato intero che fa il 230 per risolvere i problemi informatici e a dopo due squilli rispondi te.. come non ti riuscirà crearti un account ancora non me lo spiego..
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