Solo nel 2000 all'età di 25 anni riesce a mettersi definitivamente in mostra nel Taranto dopo aver girato nei vari campionati dilettantistici. Nella stagione successiva mette a segno ben 27 reti in 33 presenze con la maglia del club pugliese (record assoluto di reti in un singolo campionato di C1 ex-aequo con Igor Protti che lo ha realizzato nello stessa stagione nell'altro girone), trascinando la squadra rossoblu alle soglie della serie B.
A Firenze arriva nel momento peggiore della storia viola quando non esiste più la fiorentina ma la Florentia Viola dei Della Valle, colleziona 32 presenze e 30 goal (ad oggi suo record personale), aiutando la squadra a conquistare la promozione diretta nella categoria superiore.
Ma è senza dubbio l'anno successivo che Riganò si fa conoscere al cosidetto calcio che conta.. Ci riporta infatti in serie A: ben 24 centri segnati nel suo primo anno di serie B.
Con la maglia viola dell'ormai tornata Fiorentina disputa anche il campionato successivo ma, a causa di un serio infortunio subito alla prima giornata di campionato, colleziona solo 18 presenze e 4 goal. Tra passaggi in prestito e comproprietà viene ceduto a titolo gratuito e definitivo al Messina ed è con la maglia giallorossa vive la miglior stagione della sua carriera, mettendo a segno, nonostante un infortunio di più di due mesi, ben 19 reti (risultando terzo cannoniere assoluto della serie A), che non sono però sufficienti ad evitare la retrocessione della squadra siciliana.
Prima di diventare un calciatore professionista, Christian Riganò lavorava come muratore e probabilmente è proprio questo suo passato così semplice e vicino alla realtà non proprio dorata di tutti i giorni che lo fa essere di diritto uno dei bomber da ricordare per la sua schietta semplicità.
A Firenze arriva nel momento peggiore della storia viola quando non esiste più la fiorentina ma la Florentia Viola dei Della Valle, colleziona 32 presenze e 30 goal (ad oggi suo record personale), aiutando la squadra a conquistare la promozione diretta nella categoria superiore.
Ma è senza dubbio l'anno successivo che Riganò si fa conoscere al cosidetto calcio che conta.. Ci riporta infatti in serie A: ben 24 centri segnati nel suo primo anno di serie B.
Con la maglia viola dell'ormai tornata Fiorentina disputa anche il campionato successivo ma, a causa di un serio infortunio subito alla prima giornata di campionato, colleziona solo 18 presenze e 4 goal. Tra passaggi in prestito e comproprietà viene ceduto a titolo gratuito e definitivo al Messina ed è con la maglia giallorossa vive la miglior stagione della sua carriera, mettendo a segno, nonostante un infortunio di più di due mesi, ben 19 reti (risultando terzo cannoniere assoluto della serie A), che non sono però sufficienti ad evitare la retrocessione della squadra siciliana.
Prima di diventare un calciatore professionista, Christian Riganò lavorava come muratore e probabilmente è proprio questo suo passato così semplice e vicino alla realtà non proprio dorata di tutti i giorni che lo fa essere di diritto uno dei bomber da ricordare per la sua schietta semplicità.
grande Riga!
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