beh.. ci sarebbe da scrivere un paio di centinaia di migliaia di righe..
ma spesso ricordi e memoria lasciano il posto al silenzio, quando ti ritrovi a guardare una foto come questa anche il silenzio aiuta a ricordare.. e chi non ha dentro di se un ricordo, un pensiero, un gesto da ricordare del grande, unico, mitico e solo numero 10 della nostra Fiorentina?
nessuno.. nessuno più di lui.. e chi non l'ha visto con i propri occhi ne sente le mirabilie, le gesta, le lodi e i racconti dai più vecchi che carichi di enfasi e passione ti fan conoscere un calciatore e un uomo capace di diventar fiorentino prima che viola legandosi a una squadra e di conseguenza a una città quando ancora il calcio aveva un senso sportivo, quando ancora giocare nella juve o nel Milan valeva la sua differenza piuttosto che giocare in provincia.. soprattutto per i compensi che a quei tempi non eran certo quelli esosi di adesso.. quando dire: "resto qui perchè vale una stretta di mano piuttosto che un contratto" aveva un senso e tale veniva rispettato.. quando per colpa di una sciagurata uscita dai pali rischi di perdere la vita per fare un goal e uno stadio intero, una città intera si stringe attorno a quel ragazzo che ormai è figlio di tutti.. quando se non gioca lui per scelta tecnica non si capisce perchè allora andare allo stadio e quel bischero di Agroppi rischia di prender le labbrate per averlo anche solo pensato.. quando nella semifinale dei mondiali del 1982 un allucinante entrata gli toglie la possibilità di giocarsi la finale poi vinta e per Firenze quella finale ha un sapore dolce amaro.. quando capisci che da altre parti avrebbe vinto tutto.. pallone d'oro compreso e invece lui guardando la Fiesole capisce che vale più tutto l'affetto di quella gente che qualche coppa vinta senza sentirla così tua.. quando capisci che quel che hai fatto della tua carriera è la cosa giusta visto che a distanza di anni.. vent'anni ormai.. sei ancora il nostro capitano!
auguri Antonio..
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