... Nelle molte giornate del cammino da effettuare, ve ne saranno di radiose e di necessariamente in ombra ed è principalmente in queste che il pubblico dovrà farse maggiormente sentire vicino agli atleti. Il campionato non si arresta né alla terza, né alla quarta domenica [...] quindi: avere fermamente fiducia! La vittoria, ne siamo certi, bacerà ripetutamente il nostro vessillo... Luigi Ridolfi

martedì 20 novembre 2012

una gioia che mi prende cuore e anima

..e' faticoso esser felici..
il cuore batte a più non posso... pari, dispari.. pari ancora... mai un battito dietro l'altro che sia uniforme... mai fermo per carità, ma neanche uguale al precedente... manca il fiato, si corre sul posto.. anche senza accorgersene.. siamo già dove dobbiamo andare senza essersi mossi da dove partiremo..
Si muove tutto intorno, niente pare fermo quando si è felici... non si ha più paura di soffrire quando si è felici, si è spossati piuttosto... ma è una stanchezza che si ricerca volentieri... e quanto ne ho bisogno io..
Sono arrivato al Franchi con Samuele che le due eran passate già da una mezz'oretta... l'orologio biologico ci stava dicendo che eravam nel giusto... tutto quel brulicar di teste e sciarpe ci faceva sentir nuovamente a casa... che quella è casa mia ogni dannata domenica... a dirla tutta son partito da casa che mi si stava già allargando il sorriso... la sensazione che oramai ci accompagna da un po' di partite è di euforia ubriaca di felicità... non trovo altro... mancan le parole per descrivere questi momenti qua, datemi retta...
Il gruppetto a dopo, vista la condizione particolare del momento ha deciso bene di impegnarsi oltremodo nella ricerca del posto, ricercando seggiolini mai considerati, relegandoci lassù in piccionaia dove oltre a noi c'è solo il vento e poi dopo, ma solo parecchio dopo anche Fiesole con le sue colline..
Quest'anno però si patisce solo il vento...
Della partita ricordo poco... ho volutamente cancellato i goal di Rodriguez, di Toni e la doppietta di Aquilani... non ricordo assolutamente Viviano che rincorre la palla verso la sua porta, il fuorigioco dell'Atalanta e il rigore che non c'han dato nonostante avessero sparato a Gonzalo... non ricordo neanche il vento... ne la birra a fine primo tempo che mi ha fatto goder del secondo goal di Aquilani mentre mi puntellavo alle spalle dell'ultima fila del parterre... ricordo poco anche i cori per Della Valle, nati peraltro da quelli che ci stanno a sinistra e morti come un onda di fine estate la sera al calar del sole giusto li a centro curva, mi son scordato del Ciccio, di Tino e Fabrizino che si è giustamente riaccapato al megafono di una curva tutt'ora spenta nonostante si veleggi belli alti lassù.. ho cancellato anche le due cugine che Samu ha fatto arrivare a metà secondo tempo, che come sempre passano e vanno..
Ricordo bene, nitidamente e forte l'ubriacatura che c'ha annaffiato per novanta minuti...
Nonostante le ondate di freddo che ci attaccavano le spalle si pareva rubinetti aperti di cazzate da campionato mondiale... I maya, la squadra mediocre che è un quarto d'ora che non la si butta dentro, Amanda Lui, se s'aveha ì Bati s'era primi con novanta punti, il biglietto da 45 minuti.. e mille altre che adesso a due giorni di distanza non ricordo ma che han riempito bene cuore, orecchi, bocche e testa di tutto il gruppetto per tutta la partita... che se ripenso a qualche mese fa mi vengono i lacrimoni... ricordo bene, ancora adesso, la voce roca mentre salivo al passerella di Campo di Marte...
Un pò di paura me la mette questa felicità... ma è bella pure questa paura.. i cali di tensione, di forma.. mille altre motivazioni possono fiaccare quest'onda che pare inarrestabile... ma son momenti, magari sarebbe anche il caso di giocarle tutte insieme, una di filata all'altra, che sia mai durante la settimana succede qualcosa e a Torino vien fuori robaccia... ma, badate bene, siam seri una volta tanto: dura l'attimo di uno sguardo... e io ho idea d'aver trovato quello giusto, mi ci perdo volentieri quest'anno... la voglio veder crescere ancora questa mia maglia.. forse è qualcosa che non puoi capire se non ci sei dentro
Non so che disegno potrà venir fuori alla fine di questo bel puzzle, ma io di pazienza ne ho da vendere, quest'anno poi che dove mi giro fa uguale son secchiate di emozioni, sensazioni forti, vittorie semplici come abbracci.. e la cosa bella è che il lunedì mattina è tutto uguale alla domenica sera... la notte, certi desideri, certi sogni se li porta via... quest'anno no.. e se dovessero arrivare momentucci li passeremo insieme, uniti come solo noi sappiam fare... guardandoci fissi negli occhi e cantando a squarciagola l'amore incredibile per questa squadra che c'ha il giglio stampato sul cuore...
Si torna a casa stanchi morti... ma felici come quei ragazzi che scartando il cioccolato di Willy Wonka han trovato il biglietto d'oro... io il mio terzo scudetto lo sto già vincendo beandomi non poco dei sorrisi che mi stan regalando..

martedì 13 novembre 2012

potessi trattenere il fiato prima di parlare...

Penso... e quando penso perdo aria dal radiatore...
Tutto quel che abbiamo a disposizione, noi, un senso lo dovrà pur avere...
Vertebre, mani, braccia, gambe, nervi, cuore, stomaco, polmoni, costole..
Non voglio assolutamente pensare che posso anche far a meno di qualcosa di quel che ho.. non ho la certezza di usarle tutte a modino... son 38 anni che faccio pratica con me stesso e indubitabilmente non sfrutto, come tanti, le potenzialità che ho.. mi sento un iphone 4, anzi 3 vista l'età in mano a un bimbo di sei anni... conosco da poco la differenza tra capacitivo e resisitivo... anzi, l'esistenza di queste due parole figuriamoci se conosco bene bene quel che il mio fisico, il mio cervello e il mio cuore possono ancora dare... ancora oggi imparo... architrave, focale, dirimere, indubitabilmente...  
Patisco l'interesse.. è un mio limite, se non mi interessa qualcosa o peggio se non mi è utile, resetto, cancello, annullo, cestino...
Piuttosto ci ribatto il capo... alla terza magari mi creo una piccola memoria delle utilità... che userò poco.. dovrò però rimediare un'altra memoria ancora che mi ricordi che ho archiviato in un'altra icona da qualche parte le utilità nel caso mi servano...
Non sto qui a cercar di capire se è nato prima l'uovo o la gallina o se quel bravo ragazzo lassù che alcuni raccontano essersi fatto crocifiggere quaggiù sia esistito realmente o sia piuttosto una manfrina ben architettata per tener a bada milioni di teste calde, ma se qualcuno o qualcosa ha fatto si che l'essere umano sia così complesso e contorto, in alcuni casi, probabilmente è perché ha da essere così.. 
Mi chiedo perché tanta razionalità debba combattere quotidianamente con altrettanta irrazionalità e spesso non riesco a capire se l'aspetto positivo calza a pennello più con la prima che con la seconda...
Che senso avrebbero sensazioni, sentimenti, vibrazioni e tutto quel che col cervello ha poco a che fare se spesso ci vogliamo convincere che sulle cose ci dobbiamo solamente ragionare.. un gruppetto limita l'altro o no? quelli bravi direbbero che servono tutte e due in egual misura... ma chi dice così che ne sa di certi sguardi? probabilmente si limiterebbe a definirne il colore... non ci si perderebbe mai dentro.. chi parla esclusivamente di razionalità riesce ad amare? una donna o una maglia? uno sport? io mi sentirei perso senza la mia parte emotiva... l'impulsività rende forti e vulnerabili allo stesso tempo... condizione spesso conseguente ai risultati che porta... ma non la si può battezzare per quel che raccogli piuttosto in base a quel che provi... passione, sentimenti, rabbia, amore, impulsività... non si può tarpar le ali a questa serie di volani che ti fan battere il cuore pari o dispari, che ti fan gelare il sangue nelle vene o te lo fanno scivolar via come un fiume in piena.. come al solito non riesco a darmi una risposta, ne ho almeno un centinaio e rischio di far casino... tutte corrette e tutte rimesse subito in discussione... ma a me piace quel che mi si scatena dentro quando a ragionar non è solo la testa... mi sento vivo e magari riesco persino ad andare a San Siro e sentirmi eroe per una volta... esultare in tribuna rossa e abbracciarsi, stringersi dalla gioia, urlare e ridere proprio come fanno quei ragazzi lassù in piccionaia nonostante intorno sia tutto rossonero... cosa c'è di più irragionevole.. quelli bravi avrebbero fatto fatica ad alzar un dito in segno di estrema gioia... cosa si godono quelli bravi? 
Preferisco mille Ale diversi tra loro che fanno insieme quel che sono, piuttosto di uno che pare uscito dalla tipografia preciso alla prima copia e a come conviene essere per non far errori... 
Guardandomi indietro io i miei brividi, le mie passioni, i miei sentimenti me li son vissuti tutti... 
La paura di sbagliare ce l'hanno pure loro, quelli bravi, date retta... ma non son bravi neanche a farla trasparire... io la manifesto.. rendo partecipe chi mi è d'intorno... ce l'ho quotidianamente ma non mi faccio certo guidar solo da quella... ho i miei alleati... tutte pulsazioni aggiunte al cuore... 
L'essenza del vivere sta nel ragionarci, senza farsi frenare... e nel lasciarsi andare senza farsi del male.. riuscire a goder di quel che ti si para davanti senza crocifissioni ne prigioni.. io sto preciso nel mezzo... tra cuore e stomaco... ma non mi sento uno sprovveduto inaffidabile... anzi... è la mia forza per assaporare al meglio certi regali che solo gli irragionevoli come me sanno apprezzare..

domenica 11 novembre 2012

Sarà difficile spengere il sorriso stanotte..

La Megane viaggia rapida verso sud..  San Siro oramai è un ricordo.. il buio decide la fine di una giornata lunga, di quelle che s'han da ricordare per un bel pò.. Paolino è pilota nato e io il suo improvvisato navigatore che fa tutto fuorchè agevolargli la guida.. la mia testa è affollata.. sogni, desideri, immagini, pensieri.. non c'è posto per la razionalità.. la benzina del mio cuore son le emozioni.. anche oggi ne ho avuta l'ennesima conferma... ed io vivo di queste emozioni... il resto del tempo lo si passa sopravvivendo probabilmente...
San Siro è un pò la nostra trasferta... da sempre poco fortunata, da sempre attesa come i risultati degli esami per gli alunni dell'ultimo anno.. ogni nuovo calendario c'è poco da star a cercare.. Juve, Milan, Roma.. anda e rianda e il campionato potrebbe finir li... il resto fa volume.. magari c'è Marassi sponda Doria che un senso lo può avere.. magari in futuro un bel San Paolo non sarebbe da sguardare poi così dall'alto.. ma il Meazza è praticamente tappa fissa.. scorri col dito e ti fermi sulla nostra trasferta,  è un chiamarsi senza farlo con Paolino... battezziamo tutti e due quella domenica e ci avviciniamo senza neanche far troppo rumore.. tanto poi la tensione nasce da se, cresce e diventa ingestibile ogni volta..
Ripercorrendo i trecento km verso nord sembra ogni volta la prima.. piuttosto è il ritorno che diventa impensabile affrontare quando torni a casa con le pive nel sacco.. e non è che noi si vada a giro per l'italia a far sfacelli..
Quest'anno siam partiti da Firenze con la sicurezza di chi la sua la sa, la vuole dire e non starà zitto..
Questa squadra ci fa sentire forti come solo il Bati riusceva a farci sentire..
Arriviamo a San Siro con 7 punti di vantaggio sui rossoneri e un gioco... erano anni..
Ripenso ai due anni di Mihajlovic-De Rossi e l'ultimo di Prandelli.. anzi, a dirla tutta ci metto dentro pure tutti gli anni di Cesare che un calcio così lui se lo sogna.. non mi capacito di tanta bellezza..
Come siamo belli quest'anno... non smetto di pensarlo, scriverlo e dirlo... siamo veramente belli.. anzi, immensi... e allora urlare diventa una necessità.. cerchi la classifica, l'aggiorni aiutandoti coi diti come a scuola... hai visto dove cazzo siamo in classifica?? 
Mi reggo giusto i primi dieci minuti.. al goal di Aquilani mi salta un urlo strozzato in gola che ovunque mi giri son circondato da rossoneri... li sento quei ragazzi lassù che invece la loro gioia la berciano a più non posso.. me li guardo spesso.. me li gusto.. cerco facce amiche con lo sguardo... ma son veramente in culo.. mi riman altro che immaginarli.. il goal sbagliato da Pato è un altro urlo, mentre al goal di Borja Valero ci arrivo già in piedi con Paolino e Giacomo che mi urlano alle spalle.. il fair play se n'è andato... non si può trattenere tanta gioia.. e da lassù me la urlano ancora di più... è un crescendo... oramai la mia carta d'identità parla chiara, l'orgoglio me la tira fuori, parlo, mi agito, chiacchiero il mio dialetto e mi mangio tutte le c che trovo, volan le madonne al goal di Pazzini e al palo di Mati.. mi giro verso il terzo anello, torno al campo con lo sguardo giusto il tempo di veder quella palla insaccarsi nuovamente alle spalle del povero Abbiati... El Hamdaoui.. chiuso il cerchio.. ha segnato pure lui.. cosa voglio di più.. basterebbe un pò di segnale della 3 per poter condividere queste emozioni..
Forti Emozioni che mi fan sorridere nonostante il freddo.. io vivo per queste emozioni.. mi avvio alla macchina e la mia testa vola alto... nel cielo... a guardar dall'alto questo Ale che sorride ebete per la felicità.. le emozioni che riceve sperando di renderne altrettante che a tenersele se ne fa giubbate che non serve a niente.. è un Ale che cammina leggero, una spanna più in alto.. lo si vede che cerca di sgomitar tra tutti questi bei pensieri e tutte queste belle sensazioni... gli piace questo periodo e se lo vuol vivere tutto... hai proprio ragione, sarà difficile spengere il sorriso stanotte..

venerdì 2 novembre 2012

feet on the ground, head in the sky

La liberalizzazione c'ha dato un bel mestiere.. parafrasando potrei continuare incorrendo in inutili e insensate rime che alla fine non cambiano la realtà delle cose.. tanto vale far buon viso a cattivo gioco e cercar di trarre il maggior beneficio da certi impegni improvvisi confidando in qualcosa che forse fa parte solo di quei bei tempi in cui credevo senza se e senza ma in quel che facevo...
Bisogna quindi in questi casi guardar chi sta peggio per trovar sollievo e pensar in fondo che siam fortunati.. che poi a volerci ragionar su un pò è la realtà.. ma si sa i confronti ti uccidono perchè non sarai mai obbiettivo, men che meno neutro.. guardi sempre verso l'alto.. a chi ha di più, a chi sta meglio.. e ti giustidichi dicendoti che serve a migliorare senza crederci neanche un pò..
Mercoledì sera più guardavo la classifica, più sognavo di poter vincere a Marassi.. in realtà mi dicevo anche che si poteva pure perdere... chi era dietro sarebbe rimasto dietro, quelli davanti pure.. nessuno c'aveva scavalcato.. per un attimo ho pure pensato che potevamo pure evitare di salir su a Genova..
La mattinata del primo di novembre dedicata a Unni, Visigoti e Vandali di ogni provenienza avrebbe potuto fiaccare qualsiasi ottimista, ma si sa in determinati attimi l'importante è darsi degli obbiettivi.. il resto che si frappone tra te e questi ultimi risulta persino superfluo.. 
Il mio obbiettivo quotidiano era arrivare a serata senza che alcunchè scalfisse quel finto equilibrio col quale avevo cominciato le prime ore del giorno.. rimanere con i piedi per terra poteva sembrare impossibile ,ma le ore mattutine me lo avevano permesso di gran lunga, quando il problema più grande è tener alta la testata della carta igienica l'importante è che non diventi una missione che farsi sormontare è un attimo e non riuscire ad alzar la testa persino difficoltoso...
E' la testa che volava alto.. troppi puntini sospesi mi dividevano tra le corsie, la realtà e la speranza.. i tre punti di Marassi a portata di mano senza nessuno che ti stia li novanta minuti col fiato sul collo erano un miraggio che sembrava fin troppo reale.. 
La partita me la son vista al Don Chischiotte, ristorantino pizzeria nei pressi dello showroom della Lau.. il pomeriggio passato a finteggiar shopping compulsivo con la parte giovane della famiglia seguita dalla personal dresser nonchè sorella di sangue mi aveva smezzato le gambe neanche un cambio promo che solo noi sappiam bene cos'è..
La tavolata dei dodici discendenti mi ha a tratti inglobato, spesso rapito in racconti e chiacchiere familiari.. ma la passione non la si comanda.. ragione e irrazionalità si affacciano spesso e l'alternarsi del protagonista non aiuta, ma serve a sentire che si è vivi e non sopravvissuti.. ecco che riesco a divider in due la persona.. la sinistra presta attenzione al match, la destra capta vagonate di parole provenienti dai commensali.. la testa ondeggia ad annuire una qualche inconsapevole comunanza di idee che probabilmente non è così sicura, c'è voluta una sgropponata del capitano lanciato a modo da Gonzalo per farmi esultare pugni sul tavolo... in quel preciso istante avrei voluto abbracciare qualcuno ma anche solo girandomi ho intuito di non aver la spalla ideale che quanto meno potesse partecipare e condividere con la stessa enfasi qualcosa che stava accadendo a km di distanza ma che io vivevo come fossi lassù..
Son tornato a casa senza praticamente toccare terra.. la provola e lo speck reclamavano la giusta dose di attenzione ma il fontanello ha visto bene di non erogare più neanche l'acqua frizzante.. ovviamente la Domenica Sportiva di giovedì sarebbe stata un servizio fin troppo pubblico quindi ho sdubbiato il giusto ripiegando su premium che aveva però oramai rapidamente esaurito il posticipo ed era tornato a parlar piu lungamente di maglie strisciate.. più li guardo, più li pago, più li odio pure loro...
Mi son risvegliato verso le una e venti ripiegato in una forma trinagolare irregolare con il braccio destro che aveva preso una strana postura risultando oramai inutilizzabile, attaccato da un temibilissimo gruppo d'assalto delle più fameliche formiche.. ho dovuto sbattere al pavimento più volte mano e avambraccio per riprenderne possesso.. il cuscino sbavato e un paio di strisce sul viso a confermar che certe ore van passate orizzontali e non verticali mi han fatto alzare e prendere d'infilata la via del letto..
Ognissanti oramai alle spalle, mi son svegliato probabilmente al quinto tentativo della sveglia consapevole che i fine settimana se Iddio vuole passan svelti e che quest'anno siam veramente belli.. io amo questa squadra..